AREA ARCHEOLOGICA DI THARROS
Ingresso a pagamento (avevamo acquistato il biglietto cumulativo al museo di Cabras), ci sono visite guidate gratuite ad orari stabiliti.
Ma che cos'era Tharros? Ma di quale epoca era? Ecco appunto, Tharros conserva resti nuragici perché prima dell'arrivo dei Fenici, qui c'era un insediamento del popolo locale, l'arrivo poi dei Romani che costruirono sopra l'antico insediamento una vera e propria città, dove ancora oggi si possono ammirare gli antichi resti, di grande suggestione. Arrivata ai giorni nostri ancora intatta è la strada più importante di tale settore, chiamato cardo maximus, si pensa fosse una via cerimoniale in quanto non presenta traccia di solchi dei carri.
Le due colonne che si stagliano da questa area archeologica fanno parte del tempio tetrastilo. Non mancano le terme, presenti sempre nelle città romane, ma a Tharros sono anche presenti le necropoli, sia di età fenica e punica, che di età romana.
A Tharros c'è tanta storia, secoli e secoli di popoli che si sono avvicendati qui, una posizione strategica a controllo del mare, sulla punta estrema della Penisola si poteva osservare da nord a sud il traffico marittimo e i popoli antichi non si facevano sfuggire questi luoghi...
La fine di Tharros fu nel 1050 d.C. per dare origine ad Aristiane, l’attuale Oristano.