Diario di viaggio
PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI
Tra natura, storia e magia
Viaggio itinerante in camper alla scoperta di luoghi ricchi di natura, arte, storia, religiosità. Due settimane a zonzo per vivere appieno la bellezza di questi luoghi
ABBAZIA DI CHIARAVALLE DI FIASTRA (MC) - SAN LORENZO AL LAGO (MC) - GOLE DEL FIASTRONE (MC) - VISSO (MC) - FRONTIGNANO (MC) - escursione al MONTE BOVE (MC) - SANTUARIO DI MACERETO (MC) - BORGO SANT'ANTONIO (MC) - PRECI (PG) - CASTELSANTANGELO SUL NERA (MC) - PASSO DI GUALDO - CASTELLUCCIO DI NORCIA (PG) - MONTE PRATA (MC) - escursione alla Fonte della Jumenta - NORCIA (PG) - PINETA DEL PETTENAIO (PG) - CASCIA (PG) - ARQUATA DEL TRONTO (AP) - FORCA DI PRESTA (PG-AP) - escursione alle Gole dell'Infernaccio (FM) - SARNANO (MC) - SASSO TETTO e PIZZO DI META (MC) - SANTUARIO DELLA MADONNA DELL'AMBRO (FM) - AMANDOLA (FM)
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è stato istituito nel 1993 allo scopo di salvaguardare l'ambiente, promuovere iniziative e favorirne lo sviluppo. Il territorio del parco si estende per 71.437 ettari tra le regioni Marche e l'Umbria, alternando paesaggi aspri e selvaggi, modellato da fenomeni carsici e glaciali, dove si alternano creste calcaree e pianori, da fiumi che hanno scavato gole strette e borghi storici medievali che spiccano in questa natura incontaminata. I monti sono circondati da un'atmosfera misteriosa alimentata da antiche leggende e tradizioni, rievocano il mito della Sibilla, chi dice che fosse una maga, chi invece una fata buona, una cosa è certa la grotta che porta il suo nome si trova proprio sul Monte Sibilla, in cui lei si narra vivesse. La zona è al di fuori del turismo di massa e l'ambiente selvaggio ed incontaminato offrono una sensazione come se qui il tempo si fosse fermato.....
Commenti e consigli:
La zona offre ampie possibilità di praticare sport: dal deltaplano al parapendio, dal rafting al canyoning, dall'arrampicata alle escursioni trekking di montagna, mountain-bike e nei mesi invernali esistono ottime opportunità sia agli appassionati di sci di fondo che da discesa, snowboard ed escursioni con le ciaspole.
Nella zona visitata esistono veramente pochi supermercati (eccezione fatta per Norcia), pertanto per riempire la cambusa, consigliamo di utilizzare i negozi di alimentari che si trovano nei vari paesini.
I camper service non abbondano, pertanto quando si trovano, è meglio approfittarne.
Per le escursioni è assolutamente d'obbligo avere le cartine alla mano, qui le segnalazioni non abbondano e soprattutto, non essendo una zona molto sfruttata turisticamente, è comunque raro incrociare qualcuno nei sentieri.
Prodotti e piatti tipici:
Negli antipasti si possono trovare i salumi locali (capocollo, coglioni di mulo, corallina o salame umbro) con focaccia e pecorino dei Sibillini, fagioli con le cotiche, polentine con salse al cinghiale, ciauscolo I.G.P. con pane, olive all'ascolana, crostini umbri (con patè).
Specialità umbra: il pane sciapo, la torta al testo, torta al formaggio (detta anche di Pasqua).
I primi piatti: tagliatelle ai funghi, pappardelle al ragù di selvaggina, polenta con le lumache, polenta in bianco coi grisci (guanciale), gli gnocchi al sugo di trota, spesso si trovano anche spaghettini al tartufo nero con trota del Nera, gli stringozzi alla preciana (con ragù e tartufo), tagliatelle ai violatri (spinaci selvatici), zuppa di lenticchie.
Nei secondi piatti c'è l'imbarazzo della scelta tra la carne di agnello arrosto (o scottadito) alla brace di petegna (legno di quercia), il coniglio in porchetta, piccione arrosto o faraona farcita, il maiale è gustato come salsiccia o come costine ai fegatini, la trota del fiume Nera viene cucinata alla griglia.
La mela rosa dei Monti Sibillini (Presidio Slow Food) di diversa tipologia si conservano da ottobre ad aprile, buone ma poco esteticamente appariscenti.
Il pecorino dei Monti Sibillini è nella lista dei Presidi Slow Food.
Prodotti tipici nel parco dei Sibillini: il ciauscolo, si trova anche il fegatino, ovvero una sorta di patè costituito da fegato di maiale, carne poi condito con sale, aromatizzato con buccia d'arancia grattugiato, poco aglio, noce moscata ed infine insaccato nel budello.
La famosa tradizione della “norcineria”, nata appunto a Norcia, è l'arte della produzione e della trasformazione delle carni suine per ottenere salumi e carni macellate. Il prosciutto di Norcia ha ricevuto il riconoscimento I.G.P.
Ottima in zona è anche la porchetta: è un piatto tipico dell'Italia centrale, consiste in un maiale svuotato e condito all'interno con sale, pepe ed erbe aromatiche (rosmarino, finocchio selvatico ecc..) ed arrostito lentamente sul fuoco. Si consuma poi tagliato a fette abbastanza spesse.
La pecora Sopravissana, ovvero un incrocio tra varie razze, è diffusa in Umbria, Marche, Toscana e Abruzzo. Di taglia media ha il vello bianco.
Nei Sibillini si trovano il tartufo bianco pregiato, nero pregiato ed il tartufo nero estivo di Norcia sono prodotti di indiscutibile pregio e valore gastronomico. Il pecorino di Norcia ha sapore deciso e leggermente piccante, viene venduto duro (ottimo anche da grattugiare) o semiduro a seconda della stagionatura.
Un discorso a parte meritano le lenticchie di Castelluccio di Norcia IGP sono famose per il loro inconfondibile sapore, sono di dimensioni molto piccole e soprattutto hanno l'esclusiva di essere prodotte biologicamente.
Per i dolci: torta di ricotta, i cacioni o piegoni, si possono trovare sia dolci che salati ed assomigliano ad un grosso tortello, i tozzetti umbri, i bocconotti al farro con cioccolato e ravioli dolci con Lenticchie di Castelluccio di Norcia sono prodotti dolci da forno.
Vini tipici della zona: Rosso Piceno DOC e il Falerio dei Colli Ascolani DOC.
Indice regione - Segue diario di viaggio - Le soste
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