Il tartufo bianco pregiato (nome scientifico: tuber magnatum pico) è ingrediente nobile ed incontrastato della cucina, pregiato (e costoso!) arricchisce i piatti con il suo sapore unico. Si trova principalmente in Emilia Romagna, Marche, Umbria e Piemonte dove è riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale.
Si presenta di colore nocciola con il peridio (l'esterno) liscio, l'odore negli esemplari maturi è marcato e gradevole, ricorda vagamente l'aglio ed il formaggio grana. Le dimensioni variano dalla dimensione di una ciliegia fino a raggiungere anche quelle tipo di un'arancia. Si può trovare nei fondi delle valli o in aree collinari non troppo siccitose, con terreni argillosi-calcarei, non troppo asciutti. Acquistato fresco va conservato in frigorifero per massimo 3 o 4 giorni, avvolto in una carta assorbente e racchiuso in un vaso di vetro ermetico e una volta al giorno va sostituita la carta inumidita con altra asciutta ed anche il contenitore va asciugato interamente dalla condensa. Un'ora prima di essere consumato va lavato e spazzolato, lasciato ad asciugare per poi essere consumato a crudo perché la cottura gli fa perdere le sue qualità.
Il tartufo bianco pregiato, presente in quantità modesta, associato ad altri ingredienti quali funghi, panna e burro può essere un ingrediente per la preparazione di salse.
La raccolta e la commercializzazione è stata fissata da ottobre a dicembre. La città di Alba (CN) vanta il più vecchio mercato che, per la qualità del prodotto trattato, ne determina il prezzo “ufficiale”.
Nei mesi di ottobre e novembre si possono trovare nelle zone tipiche fiere, sagre, mostre mercato, percorsi enogastronomici dedicati al tartufo bianco pregiato.