PIZZO CALABRO: una fantastica scoperta!
Lasciamo Marina di Zambrone e dopo una trentina di chilometri raggiungiamo la località di PIZZO CALABRO (m 44 slm) famosa per il suo tartufo, ma non quello dall’inconfondibile profumo, bensì uno squisito gelato che per primo ha ottenuto il marchio IGP. Ma Pizzo è anche nota per la morte di Murat… Ma non corriamo troppo e con calma vi raccontiamo di questo delizioso paese e della nostra esperienza che ci ha appagato al di sopra delle aspettative.
Una raccomandazione: non avventuratevi con il veicolo ricreazionale nel centro storico di Pizzo perché le stradine strette si trasformerebbero in un incubo per la circolazione, vi consigliamo la sosta nel parcheggio fuori paese.
Il paese di Pizzo è un balcone sulla costa, in quanto il borgo è arroccato su una rupe. La sua piazza, ampia e pittoresca, è uno spazio proteso verso...il cielo e il panorama! Bellissima…
Pizzo conserva un maniero quattrocentesco e di origine aragonese, conosciuto come il “castello di Murat”, in quanto nel 1815 fu imprigionato, processato e condannato a morte per fucilazione il Re di Napoli Gioacchino Murat. Visitabile all’interno, si percorrono le varie ambientazioni e i vari locali, dove viene narrata la storia degli ultimi giorni del regnante.
Paola, la nostra guida turistica, ci rispolvera la storia di Napoleone, cognato di Murat, e la vita di quest’ultimo sia negli aspetti privati che militari e di comando. Il tutto risulta molto affascinante, cosa che invece sui banchi di scuola sembra tutto noioso, perché spesso si rischia di studiare la storia a pappagallo o soltanto in vista di un’interrogazione, invece ci rendiamo conto del fascino che si cela dietro a questi fatti storici, soltanto quando andiamo i visitare i luoghi e “viviamo” le situazioni storiche in loco!
Dopo aver visto i luoghi della condanna e della fucilazione di Murat con tutti gli aneddoti che Paola ci racconta, è giunto il momento di addentrarci nella “sosta golosa” di Pizzo, ovvero il suo famoso tartufo.
Ci accomodiamo nei tavolini all’esterno della gelateria Dante che si affaccia proprio su piazza della Repubblica. Guardando il menù è difficile decidere, ogni immagine di tartufo ha il potere attrattivo di dire “comprami e mangiami”, c’è l’imbarazzo della scelta tra gusti vari di queste mega palle di gelato con un cuore morbido e all’esterno polvere di cacao o granella di pistacchi o mandorle.
“Godurioso” e unico! Irresistibile! E potremmo andare avanti per ore a descrivere questa invenzione del tartufo di Pizzo nato nei primi anni ‘50, ma la cosa straordinaria è la visita all’interno dove le sapienti mani di un gelataio ci mostrano come si prepara un tartufo di gelato, pochi semplici (per loro!) passi per ottenere un dolce meraviglioso!
Lasciamo la gelateria per addentrarci per le viuzze di Pizzo che regalano scorci inaspettati.