5) GORIZIA: città di confine
Da qui al 2025 ne sentirete parlare spesso di questa città e la vicina Nova Gorica, perché entrambe saranno CAPITALE DELLA CULTURA in quell’anno.
Bella, affascinante, curiosa, misteriosa ed elegante, questa è GORIZIA, una città che nei vari secoli è passata da essere la “Nizza austriaca” luogo scelto per la villeggiatura durante l’impero austro-ungarico, fino ad essere contesa, conquistata e poi divisa da un confine che chissà in quanti conoscono la sua storia.
Ma andiamo per gradi e soprattutto andiamo insieme a scoprirla.
Parcheggiato il camper nell’area attrezzata, ci incamminiamo a piedi a scoprire questa città che tanti “snobbano” e non la visitano, invece noi siamo veramente curiosi di entrarci a capofitto per conoscerla bene.
La nostra prima meta da raggiungere è il Castello che sorge sulla sommità della città (riaperto di recente dopo la restaurazione).
La struttura massiccia e possente è racchiusa all’interno del borgo medievale (sec. XI) dove si trova anche la chiesetta di Santo Spirito.
Visitiamo all’interno il Castello dove si trovano sale arredate (in una abbiamo trovato anche un’esperienza multimediale).
Interessanti e da assolutamente vedere sono i Musei del Borgo di Castello: uno dedicato alla Grande Guerra (da pelle d’oca), uno della moda e alle arti applicate.
Lasciamo il borgo medievale del castello per ritornare al centro di Gorizia, è l’ora di pranzo e per un pasto veloce ci fermiamo al Tunnel Food And Drink dove preparano gustosi panini (e non solo) che vengono farciti scegliendo tra ingredienti dal gusto italo-balcanico. Buon rapporto qualità/prezzo.
Gironzoliamo poi nel centro storico in attesa delle ore 16.30 quando ci troveremo in piazza della Vittoria con la guida per la visita “Gorizia e il Novecento: la frontiera scomparsa”.
Visitiamo la chiesa di Sant’Ignazio (fate attenzione al grande cartello apposto davanti che ricorda nuovamente la storia del Milite Ignoto e le 11 salme che furono qui ospitate nel 1921), ammiriamo il palazzo del Governo, percorriamo via Rastello su cui si affacciano vetrine che raccontano di un passato storico dove si trovavano le botteghe tipiche artigiane, raggiungiamo piazza Sant’Antonio dove si trova palazzo Strassoldo, residenza dei membri della casa reale di Francia in esilio qui nel 1836 (attualmente è un hotel).
Una visita al Duomo e il suo interno in stile barocco, che ospita la pietra tombale dell’ultimo Conte di Gorizia.
Grazie ad un biglietto gratuito ricevuto al Castello, abbiamo potuto visitare una mostra temporanea all’interno di Palazzo Attems Petzenstein dedicata all’Italia degli anni Cinquanta moda e design.
L’appuntamento con la guida è a Piazza della Vittoria, già Travnik, già Piazza Grande… già da qui possiamo comprendere quanti cambiamenti ha subito questa città!
La guida turistica ci racconta la travagliata storia di Gorizia nel ‘900, da un confine all’altro, la divisione della città, i sotterfugi dei contrabbandieri, la prepustnica, cosa accadde una curiosa domenica d’agosto.
Visitiamo il nuovo Museo “Lasciapasse/Prepustnica” (una mostra fotografica e multimediale alla scoperta della storia di Gorizia, Nova Gorica e del confine che le attraversava, un viaggio tra le memorie dei testimoni e le immagini d’epoca) e il Museo del Contrabbando (curiosi sono gli oggetti custoditi all’interno, da vedere assolutamente! Ingresso a pagamento), ascoltiamo i suoi racconti, gli aneddoti e le curiosità di questa città divisa in due per lunghi anni, il “Muro di Gorizia” costruito nel 1947 e consisteva in una recinzione costituita da un muretto di calcestruzzo largo 50 centimetri sormontato da una ringhiera di un metro e mezzo.
Sembrano storie al di fuori della logica umana che ci lasciano stupiti, curiosi, imbarazzati di fronte a situazioni più riconducibili al Medioevo e non invece accadute ai giorni nostri.
Il confine con la Slovenia corre sulla vecchia ferrovia, lo percorriamo a piedi osservando i vari punti che appartenevano alla vecchia divisione.
La passeggiata con la guida termina a piazza della Transalpina dove si trovano i simboli della divisione di Gorizia nel secondo dopo Guerra.
Vi consigliamo anche di entrare alla Stazione di Nova Gorica ed osservare ambienti dal gusto antico che ricordano vecchi film.
Salutiamo la guida e la ringraziamo di averci fatto conoscere la storia di Gorizia e del suo passato.
Riprendiamo il camper e prima di raggiungere la prossima località, facciamo una capatina a Nova Gorica per il pieno del diesel che è decisamente più a buon mercato dell’Italia!