Gorizia e dintorni in camper: 7 (+2) luoghi imperdibili
Il nostro itinerario alla scoperta di borghi storici, mare e panorami di grande fascino, ecco qui raccontata la nostra esperienza estiva in questo territorio così affascinante ed interessante del Friuli Venezia Giulia
di Marzia Mazzoni
- la zona è molto camper friendly, trovate quasi in ogni paese un punto dove fermarvi, spesso anche con camper service;
- portate le biciclette, sono presenti moltissime piste ciclabili;
- se avete intenzione di visitare molti luoghi e/o muovervi con mezzi pubblici (compresi i battelli) vi conviene fin da subito comprare la FVG card che da diritto a tantissime opzioni e convenzioni;
- la rete degli INFO POINT turistici è davvero capillare, in ogni paese c’è un ufficio e personale gentilissimo che possono fornire indicazioni per le visite, consegnando anche mappe, dépliant e consigli in base alle esperienze che si vogliono fare in loco;
- quando è possibile, partecipate a visite guidate, i racconti dei luoghi e della storia hanno un valore aggiunto per meglio comprendere queste terre di confine condivise e conquistate con il sangue e la sofferenza di questo popolo.
Ci spostiamo di pochissimi chilometri con il camper e raggiungiamo un’altra località del Collio. Qui siamo davvero immersi nella Natura e nella bellezza dei vigneti.
Cogliamo il suggerimento della gentile signora dell’info point di Cormons e indossando scarpe ed abbigliamento sportivo ci incamminiamo per percorrere uno suggestivo percorso chiamato “sentiero delle vigne alte”.
Oltrepassando il castello di Spessa si entra in un vero e proprio paradiso della Natura, qui facciamo una scorpacciata della bellezza del Collio. Ad ogni passo, ammiriamo queste terre di vigneti dove ora grappoli d’uva ormai giunti a maturazione sono appesi “pesantemente” ai filari e sono protagonisti colorati di questo acquerello. Completano il quadretto alberi di ulivo, aziende vitivinicole e gatti che ci guardano curiosi.
In serata raggiungiamo a piedi il centro di Capriva dove si tiene uno spettacolo di ballerini messicani qui in Italia per ii Festival Mondiale del Folklore Città di Gorizia.
5) GORIZIA: città di confine
Da qui al 2025 ne sentirete parlare spesso di questa città e la vicina Nova Gorica, perché entrambe saranno CAPITALE DELLA CULTURA in quell’anno.
Bella, affascinante, curiosa, misteriosa ed elegante, questa è GORIZIA, una città che nei vari secoli è passata da essere la “Nizza austriaca” luogo scelto per la villeggiatura durante l’impero austro-ungarico, fino ad essere contesa, conquistata e poi divisa da un confine che chissà in quanti conoscono la sua storia.
Ma andiamo per gradi e soprattutto andiamo insieme a scoprirla.
Parcheggiato il camper nell’area attrezzata, ci incamminiamo a piedi a scoprire questa città che tanti “snobbano” e non la visitano, invece noi siamo veramente curiosi di entrarci a capofitto per conoscerla bene.
La nostra prima meta da raggiungere è il Castello che sorge sulla sommità della città (riaperto di recente dopo la restaurazione).
La struttura massiccia e possente è racchiusa all’interno del borgo medievale (sec. XI) dove si trova anche la chiesetta di Santo Spirito.
Visitiamo all’interno il Castello dove si trovano sale arredate (in una abbiamo trovato anche un’esperienza multimediale).
Interessanti e da assolutamente vedere sono i Musei del Borgo di Castello: uno dedicato alla Grande Guerra (da pelle d’oca), uno della moda e alle arti applicate.
Lasciamo il borgo medievale del castello per ritornare al centro di Gorizia, è l’ora di pranzo e per un pasto veloce ci fermiamo al Tunnel Food And Drink dove preparano gustosi panini (e non solo) che vengono farciti scegliendo tra ingredienti dal gusto italo-balcanico. Buon rapporto qualità/prezzo.
Gironzoliamo poi nel centro storico in attesa delle ore 16.30 quando ci troveremo in piazza della Vittoria con la guida per la visita “Gorizia e il Novecento: la frontiera scomparsa”.
Visitiamo la chiesa di Sant’Ignazio (fate attenzione al grande cartello apposto davanti che ricorda nuovamente la storia del Milite Ignoto e le 11 salme che furono qui ospitate nel 1921), ammiriamo il palazzo del Governo, percorriamo via Rastello su cui si affacciano vetrine che raccontano di un passato storico dove si trovavano le botteghe tipiche artigiane, raggiungiamo piazza Sant’Antonio dove si trova palazzo Strassoldo, residenza dei membri della casa reale di Francia in esilio qui nel 1836 (attualmente è un hotel).
Una visita al Duomo e il suo interno in stile barocco, che ospita la pietra tombale dell’ultimo Conte di Gorizia.
Grazie ad un biglietto gratuito ricevuto al Castello, abbiamo potuto visitare una mostra temporanea all’interno di Palazzo Attems Petzenstein dedicata all’Italia degli anni Cinquanta moda e design.
L’appuntamento con la guida è a Piazza della Vittoria, già Travnik, già Piazza Grande… già da qui possiamo comprendere quanti cambiamenti ha subito questa città!
La guida turistica ci racconta la travagliata storia di Gorizia nel ‘900, da un confine all’altro, la divisione della città, i sotterfugi dei contrabbandieri, la prepustnica, cosa accadde una curiosa domenica d’agosto.
Visitiamo il nuovo Museo “Lasciapasse/Prepustnica” (una mostra fotografica e multimediale alla scoperta della storia di Gorizia, Nova Gorica e del confine che le attraversava, un viaggio tra le memorie dei testimoni e le immagini d’epoca) e il Museo del Contrabbando (curiosi sono gli oggetti custoditi all’interno, da vedere assolutamente! Ingresso a pagamento), ascoltiamo i suoi racconti, gli aneddoti e le curiosità di questa città divisa in due per lunghi anni, il “Muro di Gorizia” costruito nel 1947 e consisteva in una recinzione costituita da un muretto di calcestruzzo largo 50 centimetri sormontato da una ringhiera di un metro e mezzo.
Sembrano storie al di fuori della logica umana che ci lasciano stupiti, curiosi, imbarazzati di fronte a situazioni più riconducibili al Medioevo e non invece accadute ai giorni nostri.
Il confine con la Slovenia corre sulla vecchia ferrovia, lo percorriamo a piedi osservando i vari punti che appartenevano alla vecchia divisione.
La passeggiata con la guida termina a piazza della Transalpina dove si trovano i simboli della divisione di Gorizia nel secondo dopo Guerra.
Vi consigliamo anche di entrare alla Stazione di Nova Gorica ed osservare ambienti dal gusto antico che ricordano vecchi film.
Salutiamo la guida e la ringraziamo di averci fatto conoscere la storia di Gorizia e del suo passato.
Riprendiamo il camper e prima di raggiungere la prossima località, facciamo una capatina a Nova Gorica per il pieno del diesel che è decisamente più a buon mercato dell’Italia!
6) GRADISCA D’ISONZO: borgo fortificato
Prima di visitare il paese ci incontriamo con un amico camperista per un aperitivo. Gli raccontiamo della visita del giorno precedente a Gorizia, soprattutto della seconda parte dove abbiamo “toccato con mano” la storia del secondo dopo Guerra. Ci conferma che pure lui (nostro coetaneo, quindi cinquantenne) possedeva la prepustnica, ci racconta aneddoti di quel periodo storico che ai nostri occhi è così interessante, seppur tanto complicato e siamo certi, doloroso per la popolazione.
La nostra visita a GRADISCA si snoda all’interno delle mura fatte costruire dai Veneziani nel 1400 per funzioni difensive, ora è un affascinante paese inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia.
Sulle vie deserte e silenziose in questa giornata di afoso agosto si affacciano palazzi storici di grande fascino e piccole botteghe.
Un’intera via ricorda con manifesti nomi di artigiani che un tempo erano presenti qui, è la via degli Artisti.
Ci fermiamo per un pranzo frugale all’Osteria Mulin Vecio dove in un’atmosfera d’altri tempi si mangiano piatti tipici. Buono il rapporto qualità/prezzo.
Il nostro viaggio prosegue verso un luogo doloroso della storia italiana.
7) REDIPUGLIA: il più grande sacrario militare italiano
Un nome curioso per questo luogo che dista centinaia di chilometri dalla Regione Puglia con cui non ha nessun legame, le origine invece risalgono ai termini sloveni "sredij polije" ovvero terra di mezzo, dove sorge questo grande sacrario sulla collina e le terre dove ci svolsero le violentissime battaglie della prima Guerra Mondiale.
La parola “PRESENTE” che si ripete sui 22 gradoni che formano questo Sacrario costruito a ridosso di questa collina sono un pugno allo stomaco, un appello a cui ogni soldato rispose con chissà quale orgoglio per poi finire massacrato.
39.800 nomi e cognomi di corpi riconosciuti, ma il numero del sacrario è molto più alto, si legge che conserva oltre 100.000 soldati italiani caduti (la differenza tra i noti, ci da quelli ignoti).
La salita alla cima in un doveroso silenzio lascia il tempo ad ognuno di noi per pregare, riflettere, maledire le guerre, cercare cognomi che ci appartengono.
Il museo posto in cima e la storia della costruzione e ricostruzione di questo sacrario completano la visita dal punto di vista storico.
(+2) PALMANOVA: la città stellata a 9 punte
Patrimonio UNESCO, PALMANOVA in provincia di Udine è famosa per la sua vista aerea di città fortezza a forma di stella con 9 punte. Molte persone reputano deludente ed inutile la visita perché la visione dei vari luoghi ad altezza occhi non è così affascinante come la si immagina dall’alto.
In realtà Palmanova va immaginata ad ogni angolo, guardando bastioni (da vedere assolutamente il parco storico dei Bastioni), percorrendo le gallerie sotterranee di contromina (io, Marzia, che soffro di claustrofobia sono riuscita a percorrerle), la Ronda delle Milizie, la Polveriera… insomma tutti quei dettagli che ci fanno comprendere la sua struttura.
Piazza Grande è il cuore della città dove sorge il Duomo Dogale, un edificio maestoso dedicato al SS Redentore, vi consigliamo di visitare l’interno (dépliant posto all’entrata spiega nel dettaglio tutto per benino). Su questo ampio spazio sorgono anche il Palazzo dei Provveditori, la Loggia dei Mercanti e della Gran Guardia, nonché le 11 statue dei provveditori generali che la circondano.
Il nostro viaggio alla scoperta di Gorizia e dintorni (+ 2 eccellenze della provincia di Udine) termina qui, prima di chiudere questo lungo diario di viaggio vogliamo spendere due parole nei confronti della Regione Friuli Venezia Giulia che si merita un plauso per la super organizzazione degli Uffici Turistici ma soprattutto per aver creato questa fitta rete di approdi per i campersti con soste e aree camper, dove la maggior parte sono anche gratuite.
GRAZIE FVG di cuore per questa calorosa accoglienza!
Dove sostare
Ecco dove abbiamo sostato noi con il camper
Per altre strutture ricettive, consigliamo di consultare la nostra WEB APP camp.vacanzelandia.com
Indice Regione
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