(+1) AQUILEIA: patrimonio UNESCO
Noi la raggiungiamo dopo aver trascorso qualche giorno a Lignano Sabbiadoro con amici.
La vicina Grado potrebbe essere un’ottima base e poi raggiungere AQUILEIA utilizzando il battello o la comoda pista ciclabile partendo da Grado.
La sua bellezza è da scoprire a ritmo lento, il nostro consiglio è di prendervi tempo e gustarla in ogni suo spazio.
Perché l’UNESCO l’ha inserita nella lista dei patrimoni dell’Umanità? Per l'importanza della sua area archeologica e per la bellezza dei mosaici pavimentali che ospita.
Prenotata la visita guidata (con la FVG è gratuita) ci incamminiamo alla scoperta di questa città di confine che grazie alla sua posizione strategica diventò uno dei più importanti porti dell’Adriatico e seppe trarne benefico per arricchirsi economicamente, ma anche culturalmente.
La passeggiata con la guida parte da quello che fu il foro romano. La città di Aquileia era una delle più importanti dell’Impero Romano, pensate che nel 395 d.c. alla morte dell'Imperatore Teodosio I, era la nona città dell'Impero e la quarta d'Italia, dopo Roma, Milano e Capua, celebre per le sue mura e per il porto.
La nostra passeggiata prosegue verso il porto fluviale, non prima di aver dedicato tempo a quella che è la storia del Milite Ignoto, sì avete letto bene, quello che si trova a Roma sull’altare della Patria che partì proprio da qui e fu scelto da Maria Bergamas tra 11 feretri nel 1921.
Il porto fluviale conserva una storia importantissima per Aquileia perché da qui arrivavano merci dal bacino del Mediterraneo e dall’Oriente e venivano smistate per poi essere indirizzate verso il nord Europa. Spezie, tessile, pietre preziose come per esempio ambra, ma anche uomini che lasciavano la loro impronta di cultura e sapienza.
La bellezza da effetto WOW è la basilica di Santa Maria Assunta quella che conserva uno scrigno di mosaici pavimentali: 760 mq di piccoli tasselli che raccontano storie, insegnano al cristiano la catechesi.
La passerella che corre sopra a questo enorme e meraviglioso pavimento permette di osservare questi mosaici dove si possono scorgere animali simbolici del catechismo cristiano, volti, rappresentazioni.
Visitabile è pure la cripta con affreschi del XI° secolo, uno dei luoghi religiosi medioevali tra i più importanti dall’area veneta e friulana e conserva le e reliquie dei martiri aquileiesi, questo era un motivo di attrazione per i pellegrini dell’epoca per passare qui e far parte di quel movimento di popoli che transitavano per Aquileia portando cultura e conoscenza.
Svetta a lato della basilica il campanile alto 76 metri. Il Battistero collegato alla basilica da un corridoio porticato, vi consigliamo di visitarlo all’interno.
La nostra passeggiata alla scoperta di Aquleia prosegue con la Domus e Palazzo Episcopale, la Domus di Tito Macro, nonché il Cimitero dove riposano le 10 salme che furono “scartate”per scegliere il Milite Ignoto.
Ultimo ma non ultimo, visitiamo il Museo Archeologico Nazionale. Ci sono tanti che alla parola Museo avvertono già una reazione di fastidio come un qualcosa di noioso e pedante, vi assicuriamo che questo non lo è proprio e come ci ha detto la guida nella mattinata “andate a vedere Aquileia nella sua bellezza verticale!”.
. Prendetevi almeno un’oretta per visitarlo perché è davvero molto interessante, pensate che sono conservate all’ultimo piano gemme e pietre preziose incise di grande fascino e valore.
Prima di lasciare Aquileia ci fermiamo al chiosco per acquistare vini della zona (Refosco e Friulano DOC).
Il nostro viaggio prosegue, percorriamo pochi chilometri e raggiungiamo Grado.
Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su
You have no rights to post comments