Giorno 2 – 1° giugno
Una giornata slow, tra spiritualità, borghi e il nostro anniversario
Oggi è una giornata speciale per noi: festeggiamo vent’anni di matrimonio e ventotto di vita insieme. Un traguardo che abbiamo scelto di onorare con semplicità, dedicandoci a un’esperienza a ritmo lento, immersi nella quiete e nella bellezza autentica dell’Abruzzo.
Lasciamo L’Aquila e, con pochi chilometri, raggiungiamo una vera perla incastonata nella roccia: il Santuario di Santa Maria d’Appari, un edificio suggestivo che sembra fondersi con la parete di montagna. Trae la sua denominazione dall’apparizione della Madonna alla pastorella Maddalena Chiaravelle. Proprio oggi qui si celebra la processione per l’Ascensione del Signore e la Santa Messa, aggiungendo un tocco ancora più spirituale alla nostra visita. Un luogo di pace, dove il tempo sembra essersi fermato.
La tappa successiva è Filetto (AQ), un minuscolo borgo che conserva un’atmosfera autentica e rilassata. Su consiglio ricevuto, abbiamo prenotato al Bar Trattoria Marcocci: un luogo che difficilmente noteresti se nessuno te lo segnalasse, ma che sa davvero sorprendere.
Una vera scoperta! Abbiamo gustato un pranzo casereccio di quelli che ti riportano alle domeniche in famiglia: sapori del territorio, porzioni generose e prezzi più che onesti. Da segnare e consigliare.
Per smaltire il lauto pasto, nel pomeriggio ci siamo regalati una passeggiata a piedi lungo un sentiero suggestivo che ci ha portati alle cascate Schizzaturu. Acqua, natura, silenzi: una cornice perfetta per concludere questa giornata bellissima, piena di emozioni semplici ma intense.
E il nostro viaggio della vita continua, così come questo itinerario.
Lasciamo poi Filetto e continuiamo il nostro itinerario in direzione di uno dei luoghi più iconici del Gran Sasso: Campo Imperatore. Lungo la strada ci fermiamo ad ammirare il tempietto di Sant’Eusanio, piccola struttura solitaria ma potente nella sua semplicità. Peccato che sia chiuso, sbirciamo tra le fitte grate l’interno e ci appare davvero affascinante questo capolavoro di architettura paleocristiana, pensate che fu costruito nel IX secolo!
Raggiungiamo infine la vasta piana di Campo Imperatore, un luogo che non ha bisogno di presentazioni: immensa, silenziosa, affascinante, spesso chiamata il “Tibet italiano”. Qui ci sistemiamo in un punto sosta vicino al vecchio Hotel Campo Imperatore, tristemente noto per essere stato il luogo della prigionia di Mussolini, ora l’edificio è chiuso, in forte stato di decadenza…
La giornata si chiude con lo sguardo verso Sua Maestà il Gran Sasso e una serata immersi nel silenzio assoluto della montagna. Il cielo si accende di stelle, e noi siamo grati per questa bellezza senza tempo e l’aver trascorso una giornata così bella.