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i TRABOCCHI – tra semplicità e fascino
Noi che abitiamo in Emilia li chiamiamo “bilancioni”, queste antiche case di legno simili a palafitte che venivano (e vengono in alcuni casi tuttora utilizzate) dai pescatori con il metodo di immergere enormi reti a maglia che fanno da “trabocchetto” ai pesci, da qui il nome trabocco. Nelle nostre zone del Delta del Po e della Romagna i bilancioni o trabucchi sono quasi sempre posti sulla riva del molo, invece qui in Abruzzo nella maggior parte dei casi, queste palafitte sono protese verso il mare e unite alla terraferma con una passerella, sembrano davvero dei grossi ragni.
La pesca con i trabocchi è qualcosa di affascinante. Si calano le reti e quando vengono nuovamente alzate è curioso scoprire che cosa si è imprigionato e quindi il risultato della pesca.
Qui, nella costa dei Trabocchi, la maggior parte si sono trasformati in caratteristici e deliziosi ristoranti di pesce, sono pochissimi, si contano sulle dita delle mani, quelli che hanno mantenuto la loro funzione originale.
Imperdibile una prospettiva by night di questi trabocchi che sa regalare grosse emozioni quando le luci si riflettono nell’acqua e dipingono di oro o argento il mare. Suggestioni e magia si fondono soprattutto dal tramonto in poi.
Se deciderete di pranzare o cenare in un trabocco, vi consigliamo di prenotare con largo anticipo: i posti sono limitati e soprattutto molto richiesti. I trabocchi/ristoranti sono accessibili dalla pista ciclabile ma anche dalla SS16 Adriatica.
Eccoci pronti a partire per la scoperta di questo litorale da Nord verso Sud. E partiamo da?
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Commenti
Buongiorno Riki
La zona è veramente molto bella, se riuscite ad andarci fuori periodo di altissima stagione sicuramente ve la godrete maggiormente.
Un abbraccio forte a te e ad Annamaria!
GRAZIE e complimenti.
Un abbraccione!
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