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Costa dei trabocchi: in camper, in bici e a piedi
Un litorale selvaggio tra mare cristallino, spiagge di rara bellezza, scorci unici e le affascinanti sagome di questi “ragni colossali”: i trabocchi. Vi raccontiamo la nostra esperienza in questo angolo di Paradiso abruzzese
di Marzia Mazzoni
Da Ortona a Vasto, una cinquantina di chilometri di costa che entrano dritti dritti nel cuore, tratto dopo tratto, spiaggia dopo spiaggia, trabocco dopo trabocco… il bello è ovunque ad ogni sguardo e ad ogni fermata.
Non avevamo mai visitato questa zona. Di solito l’Abruzzo lo attraversiamo mentre ci dirigiamo verso Sud, una Regione che ahimè non prendiamo mai in considerazione, troppo lontana per un weekend e troppo vicina per le vacanze estive.
Galeotto è stato un appuntamento di lavoro a Montesilvano (PE) e da qui ci siamo spinti per alcuni giorni a scoprire questo territorio e fare scorpacciata di scorci unici che ci hanno regalato tante emozioni.
Un litorale tanto amato a Gabriele D’Annunzio, «Quella catena di promontori e di golfi lunati dava l’immagine di un proseguimento di offerte, poiché ciascun seno recava un tesoro cereale.» (G. d’Annunzio, Il Trionfo della Morte, 1894), chi ha letto il libro menzionato, ritroverà in questi luoghi le ambientazioni contraddistinte dai trabocchi che lo scrittore definiva “ragni colossali” per la loro forma caratteristica.
Ma torniamo a noi e alla nostra esperienza qui nella Costa dei Trabocchi. Innanzitutto partiamo da loro, i protagonisti di questa costa.
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Commenti
Buongiorno Riki
La zona è veramente molto bella, se riuscite ad andarci fuori periodo di altissima stagione sicuramente ve la godrete maggiormente.
Un abbraccio forte a te e ad Annamaria!
GRAZIE e complimenti.
Un abbraccione!
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