La Val d’Orcia e la piazza di Pienza sono state definite Patrimonio Mondiale dell'Unesco, in quanto “connubio di arte e paesaggio, spazio geografico ed ecosistema, è l'espressione di meravigliose caratteristiche naturali ma è anche il risultato e la testimonianza della gente che vi abita. Tra il paesaggio duro, accidentato delle crete e quello più morbido delle colline dove la macchia mediterranea, i vigneti, gli uliveti, le coltivazioni promiscue si scambiano e si intersecano in affreschi di rara bellezza, si comprende con chiarezza come e quanto abbia pesato la consapevolezza dell'uomo di dipendere nelle sue opere dalle risorse dell'ambiente circostante e dal loro utilizzo in modo non distruttivo”.
Commenti e consigli:
Il maltempo ha sicuramente ostacolato di goderci appieno di questa bellissima zona; oltre a questo, all’epoca del viaggio, nostri figlio Filippo aveva 2 anni, pertanto i ritmi erano lenti e cadenzati per seguire anche le esigenze che un bambini ha a quell’età. Noi Vi abbiamo indicato alcuni suggerimenti per chi volesse maggiormente approfondire la visita della zona.
Per gli appassionati di bicicletta e mountain-bike la Val d’Orcia offre a tutti i cicloturisti oltre 1000 km di strade sterrate, sentieri tortuosi, tratturi tra vigne, panoramiche stradine di campagna, sinuose sterrate tra calanchi e crete, da percorrere con la vostra bicicletta… ed a cornice una sorprendente varietà di affascinanti paesaggi punteggiati di pievi, abbazie e castelli.
Da alcuni anni è stata attivata la linea ferroviaria “Linea Natura”, vengono utilizzate delle littorine d'epoca degli anni cinquanta che si muovono su rotaie chiuse al traffico moderno, e permettono di visitare e conoscere splendidi paesaggi.
Alle Crete Senesi siamo passati anche nell’itinerario descritto nel diario di Capodanno 2008, Vi invitiamo a guardare le foto di tale diario di viaggio.
Prodotti e piatti tipici:
Famoso nella zona è il Pecorino di Pienza, un tempo conosciuto come il Pecorino delle Crete Senesi.
Altri prodotti: il Miele della Val d’Orcia, l’olio extra-vergine d’oliva, i salumi di cinta senese (razza suina locale), lo zafferano.
Un bell’antipasto in questa zona inizia con i crostini: fette di pane su cui viene spalmato un composto di fegatelli e milza. Oppure una bruschetta: fetta di pane abbrustolita su cui viene strusciato l'aglio e condita con l’olio extra-vergine.
Tra i primi piatti ricordiamo i pici, possono essere considerati gli antenati degli spaghetti, anche se si presentano più spessi, sono prodotti con la pasta di semola di grano duro. Ragù di cacciagione (ideali con le pappardelle): ragù di lepre e di cinghiale (possono essere anche conditi con sugo di carne o con salsa all'aglio o con le "briciole" di pane raffermo saltate in padella) e la zuppa di pane.
Il pane è rigorosamente di tipo toscano, fragrante ma senza sale, per non offendere i sapori forti cui deve “accompagnare”.
Per secondi piatti : le grigliate con le bistecche di vitella chianina o di carni miste. La cacciagione specie con cinghiale in umido e le scottiglie di carni miste (un intingolo di carni di vitello , maiale, pollo, tacchino, coniglio e, a secondo i gusti, agnello) che ricordano un sapore più forte e riportano all’attualità le antiche tradizioni contadine dei giorni di festa. Ottima anche la porchetta cotta lentamente con sale, aglio e rosmarino.
Nella zona si possono assaggiare ottimi dolci quali: il panforte bianco di Montalcino (la leggenda narra che pure i guerrieri etruschi se ne cibassero), il panforte nero di Montalcino (un connubio tra cioccolato e spezie), il pan pepato di Montalcino, brutti ma buoni (delicato biscotto a base di nocciola), i ricciarelli, gli ossi di morto (biscotto friabile), i cavallucci (antico biscotto senese dal sapore di spezie e noci), i cantucci con Vin Santo, la mandorlata di Montalcino (un’alternativa ricetta al panforte tradizionale), la torta Marita (una squisita torta con nocciole e cioccolato), i rustici di Montalcino (biscotti secco friabile con aroma di limone).
La zona collinare tra la valle e il monte Amiata, ci regala ottimi vini, stimati e nello stesso invidiati all’estero:
il Brunello di Montalcino DOCG, il Moscadello di Montalcino DOC, il Sant’Antimo DOC, il Chianti DOCG dei colli senesi, il vino nobile di Montepulciano DOCG, il rosso di Montepulciano DOC, il vino Orcia DOC.
Come vino da dessert ricordiamo il Vin Santo, un passito DOC prodotto nella zone del Chianti.
Indice regione - Segue diario di viaggio - Le soste
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