Mercoledì 3 Gennaio 2018
Il biglietto ci permette la visita del museo archeologico oltre che dell'acropoli.
Il Museo Archeologico di Micene è situato proprio ai piedi della cittadella, nel quale si può ripercorrere la storia degli scavi, un plastico ci mostra le mura e fondamenta dei palazzi che esistevano ai tempi di Agamennone di cui parla Omero nell'Iliade capo di tutti i Greci nella guerra contro Troia. Possiamo vedere oltre 2500 reperti, tra cui alcuni dei maggiori lavori dell’arte micenea, che ci aiutano ancor più a comprendere culti e vita quotidiana dei Micenei e l’alto livello di raffinatezza e ricchezza raggiunto dalla loro civiltà. Una civiltà di guerrieri, abili navigatori e commercianti che riuscì persino a sottrarre ai Minoici il controllo dei traffici marittimi nel Mediterraneo, come mostrano i tanti manufatti di provenienza esotica.
L’immagine più celebre di Micene, ma anche quella che più resta impressa nei ricordi di ogni visitatore, è la vista delle imponenti mura ciclopiche, erette intorno al 1300 a.C., il cui spessore varia dai 3 agli 8 metri.
Sulle mura ciclopiche si staglia, nella sua maestosa semplicità, la Porta dei Leoni, sovrastata da un imponente monolite sul quale sono appunto raffigurati due leoni che si fronteggiano ai lati di una colonna, che verosimilmente reggeva una statuetta. Non sappiamo che cosa o chi vi fosse raffigurato, se una divinità un sovrano o un animale sacro: ed è un peccato, perché la sua posizione, sulla sommità della porta d’ingresso del maggiore centro del mondo miceneo, ci indica che doveva essere senz’altro la più importante divinità o il più importante simbolo della civiltà micenea stessa.
Dietro la Porta dei Leoni si aprono le abitazioni e la maestosa reggia del sovrano di Micene.
La salita alla cima del colle regala panorami grandiosi sulle colline e i resti della cittadella fortificata micenaica.
Completiamo la visita in un'altra tomba anche questa incredibilmente bella e immensa, è la Tomba di Clitemnestra o il tesoro di Atreo, noto anche come Tomba di Agamennone.
Al termine di questa interessante visita ripartiamo alla volta di Epidauro dove troviamo posto in un ampio parcheggio quasi deserto.
Giunti a EPIDAURO (GR) restiamo stupiti davanti al grandioso teatro costruito nel 400 AC che è tutt’ora apprezzato per la sua eccezionale acustica nelle rappresentazioni teatrali. La visita prosegue sugli scavi del santuario di Asclepio che in età ellenistica divenne il centro per eccellenza dedicato al culto di Asclepio divinità salutare del pantheon greco, che guariva i fedeli che si recavano in pellegrinaggio ad Epidauro durante le feste in suo onore, denominate Asclepiei.
Le guarigioni dei fedeli avvenivano in un edificio detto (àbaton, "impenetrabile"): prima di accedervi, infatti, il pellegrino doveva aver compiuto le lustrazioni di purificazione necessarie.
Al termine della visita ci spostiamo a Epidauro mare dove parcheggiamo i camper sul molo.
In serata ci ritroviamo tutti in una taverna del posto per un’ottima cena a base di pesce.
Giovedì 4 gennaio 2018
Stamattina piove ed era nelle previsioni, partiamo alle 9.30 visto che oggi il programma è meno intenso, dobbiamo percorrere una cinquantina di km per arrivare alla prima tappa a Corinto.
Usciamo da Epidauro mare ammirando i meravigliosi alberi di aranci che colorano le colline e poi prendiamo l’autostrada per Atene. Raggiungiamo CORINTO (GR) e usciamo dall’autostrada per guardare più da vicino quest’opera di ingegneria famosa in tutto il mondo: il canale di Corinto.
È un canale artificiale che collega il Golfo di Corinto con il mar Egeo, tagliando in due l'istmo che li separa. Costruito tra il 1881 e il 1893, ha una lunghezza di 6345 m, è largo circa 25,6 metri e profondo fino a 8 metri, limitando così il passaggio a navi di stazza medio-piccole (circa 10.000 t).
La sua utilità è soprattutto quella di risparmiare circa 200 km sulla rotta tra il mar Ionio e il mar Egeo. La sua maggiore limitazione è la dimensione ristretta che non consente il transito alle moderne navi transoceaniche. In compenso è molto usato dalla navigazione da diporto con un transito annuo stimato di 11.000 imbarcazioni.
Proseguiamo per ATENE (GR) dove arriviamo alle 13.00 nel campeggio Athens non senza difficoltà a causa della pioggia e del traffico.
Dopo pranzo prendiamo il taxi a gruppi desiderosi di conoscere questa città.
Su suggerimento del gestore del campeggio ci facciamo portare in piazza Monastiraki. Quando arriviamo non piove più ma fa freddo. Girovaghiamo un po’ su questa piazza famosa per il suo affollato mercato delle pulci, piena di negozietti con i classici souvenir per turisti. Da qui risaliamo il viale che ci porta in piazza della Costituzione o Syntagma.
Sul percorso la bella chiesa Panaghia Kapnikarea, costruita nell'XI secolo, forse intorno al 1050. Come era comune tra le chiese paleocristiane, fu costruita su un antico tempio pagano greco dedicato al culto di una dea, forse Atena o Demetra
Arriviamo in piazza Syntagma dove spicca un bell’albero di Natale .
È una delle piazze più famose e importanti di Atene e della Grecia.
Vi si affacciano il palazzo del parlamento ellenico (l'antico palazzo reale) e la tomba del Milite Ignoto, inaugurata nel 1932.
Gli euzoni, i soldati con la caratteristica fustanella (gonnellino) e le babbucce con la punta ricurva, montano perennemente la guardia davanti alla tomba del milite ignoto: la cerimonia del cambio della guardia è una delle tipiche attrazioni turistiche ateniesi.
Nel frattempo ci raggiungono altri amici del gruppo e visto la pioggia e il freddo entriamo in una chiesa greco ortodossa e poi ci ripariamo in una pasticceria per scaldarci.
Usciti proseguiamo la visita del centro per le vie dei mercatini.
È ormai buio e l’Acropoli e i resti antichi illuminati hanno il loro fascino.
Alle 19 ci ritroviamo tutti in Piazza Syntagma per andare a cenare in un locale poco lontano con piatti tipici.
Purtroppo la cucina greca è troppo speziata per i nostri gusti e non l’abbiamo gradita molto. Rientriamo in campeggio con il taxi comodo ed economico, poco prima di mezzanotte.
Venerdì 5 gennaio 2018
Stamattina alle 8.30, aria frizzantina e sole limpido ci accompagnano al pullman che ci aspetta fuori dal campeggio. Più avanti in centro sale Manuela la guida che ci accompagnerà ad Atene per la visita guidata di oggi
Si inizia con parlare della città nuova diventata capitale nel 1833 dopo che la Grecia fu liberata dagli Ottomanni. Nel vecchio palazzo del Parlamento si trova il museo storico e nella piazza la grande statua in bronzo di Kolokotronis militare e patriota greco. La stessa statua si trova anche a Nafplio prima capitale della Grecia.
Ci fermiamo presso lo stadio olimpico Panathinaikos dove scendiamo per una foto. Qui arriva la fiaccola della olimpiadi portata a piedi da Olympia e da qui la fiaccola partirà per la nazione che ospiterà le Olimpiadi.
Lo stadio Panathinaikos significa "Stadio di tutti gli Ateniesi", noto anche come Kallimarmaron "dei bei marmi". Si tratta dell'unico grande stadio del mondo costruito interamente con marmo pentelico (proveniente dal monte omonimo). Lo stadio è inoltre famoso per aver ospitato gli eventi principali dei Giochi della I° Olimpiade, dei Giochi olimpici intermedi ed alcuni eventi dei Giochi della XXVIII Olimpiade. A partire dal 2004 questo Stadio appare come sfondo sulle medaglie olimpiche.
Ripartiamo e ci fermiamo davanti all’Arco di Adriano e al Tempio di Giove Olimpo.
L'arco di Adriano è un arco monumentale simile ad un arco trionfale romano. È stato ipotizzato che l'arco fu costruito per celebrare l’arrivo dell'imperatore romano Adriano, e per rendergli onore per quello che aveva fatto per la città. Sull'arco si trovano due iscrizioni, poste in direzioni opposte, che citano Teseo e Adriano come fondatori di Atene.
La nostra terza tappa è nel sito archeologico dell' Acropoli, giornata ideale per ascoltare Manuela con tutta la sua passione e vedere la spianata infinita della città fino al porto del Pireo.
L’accesso monumentale dell’Acropoli è costituito dal Propileo che è l'ingresso monumentale dell'acropoli di Atene. Progettato dall’architetto Mnesicle, i lavori iniziarono nel 437 a.C., ma non furono mai completati a causa della guerra del Peloponneso.
La storia del Partenone è lunga più di duemila anni e comprende numerose trasformazioni: costruito nel V secolo a.C. come tempio di Atena, nel V secolo d.C., cioè nel periodo bizantino, fu trasformato in una chiesa cristiana, infatti molte sculture e molti edifici dedicati a divinità pagane vennero distrutti. Nel XV secolo divenne una moschea, nel 1687 fu usato come polveriera e venne in parte distrutto da un colpo di mortaio veneziano.
Il teatro di Dioniso è situato presso l'acropoli di Atene. Fu il teatro più importante del mondo greco nel V e IV secolo a.C. e venne utilizzato dai più importanti autori greci (Eschilo, Sofocle ed Euripide per la tragedia, Aristofane e Menandro per la commedia) per mettere in scena le loro opere. Venne costruito agli inizi del V secolo a.C. a ridosso del santuario di Dioniso. Oggi appena dietro è stato costruito il museo dell’Acropoli.
Il Teatro di Erode Attico si trova alla base dell’Acropoli ed è utilizzato ancora oggi per mettere in scena emozionanti spettacoli teatrali classici. Costruito da Erode a partire dal 161 d. C. in memoria della moglie, l‘anfiteatro semicircolare sui gradoni disposti su 32 file può ospitare fino a 6 mila persone. Un tetto in legno copriva nei tempi antichi la scena del teatro larga 35 metri.
Lasciamo l’acropoli dopo aver ammirato Atene dall’alto. La giornata è limpida e ci permette di vedere la città priva di foschia e smog.
Visitiamo il nuovo museo archeologico aperto nel 2009. Un’opera unica e innovativa che raccoglie esclusivamente materiali rinvenuti sull'Acropoli: nucleo principale della collezione sono le statue e i frammenti di decorazione architettonica arcaica profanati dai persiani nel 481 a.C. cui si aggiungono sculture del periodo classico. Il museo è situato ai piedi della collina dell'Acropoli, sul suo lato di sud-est.
Contiene anche le cariatidi originali del tempio di Atena.
All'ultimo piano sono state usate le misure e la stessa angolazione del Partenone. La visita ci fa cogliere la grandezza impressionante del Partenone appena visto.
Usciamo dal museo e pranziamo in un chiosco con qualche pizzetta e un'insalata greca. Alle 15 ci ritroviamo tutti assieme per proseguire a piedi lungo il quartiere antico della Plaka fino a raggiungere la piazza della Costituzione.
La Plaka è uno dei più antichi e caratteristici quartieri di Atene, non solo perché si estende proprio ai piedi dell'Acropoli, ma anche perché tra le sue strette vie si concentrano le tradizionali taverne, i ristoranti, gli animati caffè, gli innumerevoli negozietti di souvenir. Il corso principale della Plaka è Odos Adrianou, che si snoda proprio nel cuore del quartiere ed è diventato, insieme alle vie attorno, il più caratteristico centro del cuore di Atene ad alta intensità turistica. La Plaka è apprezzata dai turisti anche perché si possono scoprire scorci dell'Atene antica e moderna ma comunque lontani dal caos della metropoli.
Arrivati in Piazza della Costituzione rivediamo per il secondo giorno il cambio della guardia delle 16, oggi splende il sole ed è piu piacevole stare qui a guardare.
Il pullman ci viene a prendere per portarci al campeggio, salutiamo la nostra brava guida Manuela e termina così la nostra visita di Atene.
In campeggio decidiamo di riunirci per l' ultimo momento conviviale del viaggio, Ognuno partecipa offrendo vino, salumi, formaggi e dolci. Domani sarà il nostro ultimo giorno in Grecia prima della partenza in nave nel tardo pomeriggio per l'Italia.
Sabato 6 gennaio 2018
Alle 9 siamo tutti pronti per partire da Atene. La nostra prossima tappa fuori programma, su suggerimento di Manuela la guida di Atene, sarà all'Acropoli di Corinto.
Purtroppo non c’è tempo per vedere l’acropoli in alto sulla rupe e la vecchia città di Corinto, pertanto visitiamo solo gli scavi della vecchia Corinto con il suo bel museo.
Nella foto il Tempio di Apollo realizzato nella metà del VI secolo A.C.
Il museo ospita una vasta collezione di manufatti del sito archeologico locale e dei siti minori nell'area limitrofa, come Korakou, Gonia e Acrocorinto.
I manufatti, che furono sistematicamente recuperati a partire dal 1896 dagli Scavi di Corinto, illustrano molto dell'Antica Corinto attraverso il dominio greco, romano e bizantino. Le esposizioni includono statue, mosaici, ceramiche e sarcofagi.
Alle 12 ripartiamo verso il porto di PATRASSO. Si viaggia con un bel sole e siamo contenti e soddisfatti dei giorni passati assieme. Oltrepassiamo il ponte Rion Antirion soprannominato ponte di Poseidone, con i suoi 2.883 metri di lunghezza è il ponte strallato (ponte di tipo "sospeso" nel quale l'impalcato è retto da una serie di cavi (gli stralli) ancorati a piloni o torri di sostegno) più lungo del mondo. Domina il panorama della zona con i 164 metri di altezza dei piloni portanti. Il piano stradale attraversa il golfo di Corinto a 60 metri sopra il livello del mare. È stato aperto al traffico il 12 agosto 2004 ma l'inaugurazione ufficiale è avvenuta l'8 agosto, celebrata con il passaggio della fiamma olimpica sul ponte in occasione dei giochi olimpici di Atene 2004.
In perfetto orario arriviamo al parcheggio del porto di Patrasso.
Qui decine di ragazzini profughi o clandestini cercano un passaggio per l’Italia , ci passano vicini e vanno verso i camion parcheggiati cercando di aprire i teloni o i gavoni per entrare a nascondersi. La polizia continua a girare, loro scappano e poi tornano.
Sono scene che non ci aspettavamo di vedere e quando le vedi in TV per qualche secondo non ti rendi conto della giovane età di questi ragazzi.
Dopo che tutti i camion sono stati imbarcati è il nostro turno e con un’ora di ritardo si salpa.
Domenica 7 gennaio 2018
La notte in nave trascorre tranquilla. Oggi Francesca festeggia il compleanno e come da accordi ci diamo appuntamento con tutti i camperisti nel bar della nave per un momento di festa.
Tagliamo il dolce acquistato ad Atene, che scopriamo contenere una monetina portafortuna e la focaccia vicentina portata da casa e brindando con il vino Vespaiolo di Breganze.
Termina così la nostra avventura in Grecia, un viaggio molto interessante per quello che abbiamo visto e per l’amicizia che è nata tra di noi. Un grazie di cuore a “Io viaggio in camper” per la scelta dell’itinerario e del nostro capo gruppo Alessandro che con la sua calma e precisione ha saputo creare un gruppo affiatato e ben organizzato.
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