Val d'Ossola in camper: presepi, terme e neve
Le nostre vacanze invernali in camper in una delle valli incontaminate delle nostre Alpi: la Val d'Ossola, nella parte più settentrionale del Piemonte.
di Marzia Mazzoni
Per le vacanze invernali la scelta della montagna è quasi d'obbligo in “casa Vacanzelandia”, se d'estate il mare è il vero protagonista delle nostre ferie, in inverno i rilievi sono le mete prescelte.
Si chiamano “equilibri famigliari”. Sapete il perché? Io adoro il mare, Lorenzo la montagna e quindi per “par condicio” è giusto accontentare entrambi.
Quest'anno abbiamo scelto la VAL D'OSSOLA, che molti si chiedono dove cavolo sia. Il nome richiama il capoluogo dell'Ossola, per l'appunto DOMODOSSOLA che nell'immaginario collettivo è quella della D dell'alfabeto telefonico scandito per lettera.
Ma dov'è la VAL D'OSSOLA?
Per spiegarlo ad amici e parenti dove avremmo trascorso queste vacanze invernali, avevamo già impostato una frase del tipo “avete presente quella lingua di terra del Piemonte che a nord si incunea e va verso la Svizzera?!?! Ecco proprio lì.”
La Val d'Ossola vanta parchi naturali e in totale sono otto le valli: Antigorio, Antrona, Anzasca, Bognanco, Divedro, Formazza, Vigezzo e d'Ossola.
Luoghi al di fuori del turismo di massa, soprattutto in inverno visto che non vanta stazioni sciistiche di spicco e quindi è godibile per tanti suoi aspetti paesaggistici e altre attività folcloristiche e non.
La valle è ricca di acqua, ovunque la si osservi si trovano cascate più o meno grandi, sorgenti (anche termali), corsi d'acqua e tanta roccia, chiamate rocce metamorfiche. Il fascino del luogo è dato anche dai massi erratici, ovvero rocce di grandi dimensioni trasportate a valle durante lo scioglimento dei ghiacciai che si sono posizionate in luoghi insoliti. Un tempo si credeva che questi massi fossero caduti dal cielo, ma la cosa più buffa che notiamo è che alcune abitazioni hanno queste rocce verticali come parete esterna di un lato della casa!
Per questa vacanza abbiamo scelto come approdo per il camper l'Area AleSte nella frazione di CADARESE (VB), comoda e ben tenuta, poi ci spostavamo durante il giorno per raggiungere i luoghi di visita. Purtroppo la valle non è ben servita dalla rete dei mezzi pubblici che hanno poche corse al giorno, quindi abbiamo sempre utilizzato il camper per gli spostamenti.
Giornate stupende di sole ci hanno permesso di trascorrere ore ed ore all'aria aperta godendoci questi luoghi di grande fascino.
Siete pronti a scoprire le nostre esperienze? Ecco gli ingredienti di questa vacanza: presepi, terme, paesaggi da fiaba e buon cibo!
Presepi sull'Acqua
Un mese di rappresentazioni della Natività che vengono allestiti in varie frazioni e tutte hanno un comune denominatore: l'ACQUA... Del resto l'avevamo detto poco fa che la vallata ne è ricca!
Nell'edizione 2019 erano 62 e tutti visitabili ad ogni ora del giorno e della notte. L'intero percorso è di circa 15 chilometri (percorrendoli su strada), partendo da un'altitudine di circa 500 metri fino ad arrivare a 1200.
Noi abbiamo lasciato il camper nel parcheggio vicino al Municipio di CRODO (VB – m 525 s.l.m.) per poi proseguire a piedi. Sì è vero che la parola Crodo richiama la parola del famoso aperitivo analcolico Crodino, infatti qui c'è lo stabilimento di imbottigliamento!
Ma torniamo a noi e ai presepi sull'acqua. Ci incamminiamo con scarpe comode, il nostro obiettivo è quello di vederne il più possibile, vorremmo raggiunge le frazioni circostanti percorrendo mulattiere o brevi tratti di strada statale. Ci ha dato qualche suggerimenti al telefono la gentile signora che risponde al numero trovato sulla pagina Facebook dell'evento. Ci attrezziamo con la mappa dei presepi che viene distribuita nei negozi delle varie località, qui a Crodo la troviamo dal tabaccaio e ora siamo pronti per questa avventura!
La giornata è meravigliosamente soleggiata e quindi ben si presta a viverla appieno per ammirare sia il paesaggio che questi presepi molto singolari.
Imbocchiamo il sentiero che dal foro Boario di Crodo percorrendo quella che un tempo era la strada delle miniere d'oro. Nel tragitto verso Cravegna, nostra prima tappa, ci imbattiamo in un pugno di case, località FARIOLO (VB – m 772 s.l.m.), dove spicca un curioso presepe allestito all'interno di un vecchio frigorifero dove sentinella ci sono dei finti pinguini. Come inizio non è male per questa rassegna di presepi!
Raggiungiamo poi la frazione di CRAVEGNA (VB – m 850 s.l.m.), ci accoglie a inizio paese una bella chiesa romanica dedicata a San Giulio e l'Oratorio di San Giovanni. Il paesino è composto da un gruzzolo di case in pietra dove si trovano presepi allestiti all'interno di lavatoi, fontane sia private che pubbliche. Curioso è il presepe predisposto all'interno dell'antico torchio, un presepe tutto realizzato utilizzando vari formati di pasta, sì avete letto bene maccheroni che creano curiosi personaggi e scenografie!
Ci fermiamo alla drogheria di Cravegna per acquistare una focaccia farcita con salume locale, ci sediamo all'esterno per rifocillarci. Un gentile signore ci invita a mangiare al caldo della struttura adiacente, dove è possibile accedere e sono disponibili anche i servizi igienici.
Proseguiamo la nostra camminata e raggiungiamo la località di VICENO, che dista da Cravegna circa 3 chilometri, qui siamo a quota 895 mt sul livello del mare.
Il paesaggio è bello, le montagne appena spruzzate di neve sulle vette sono maestose e solenni attorno a noi. Qui sono presenti dei presepi realizzati all'interno di lavatoi e abbeveratoi, materiali diversi soliti e insoliti per la loro costruzione. Le case sono tipiche, l'atmosfera è suggestiva.
Prossime tappe: MOZZIO (VB – m 826 s.l.m.) e SMEGLIO (VB – m 748 s.l.m.), dove anche qui si trovano presepi molto curiosi, alcuni sono anche meccanici che catturano l'attenzione e la meraviglia di grandi e piccini.
A Mozzio spicca anche l'edificio del Santuario della Madonna della Vita, che fu edificato all'inizio del 1600.
Il sole sta iniziando a scendere e l'aria si fa più fresca, è tempo di rientrare verso Crodo. Percorriamo la discesa verso il paese attraverso una mulattiera immersa tra castagni e vecchie abitazioni abbandonate realizzate in pietra.
A Crodo ci fermiamo ad ammirare i presepi che sono stati allestiti pure qui all'interno di antiche fontane o lavatoi.
Davanti alla chiesa di Santo Stefano alcune signore volontarie ci offrono vin brulè e panettone, vista la camminata su e giù per i paesi, lo vediamo come un premio ristoratore da accettare con entusiasmo!
Una bimbetta, residente del luogo, si offre volontaria a raccontarci la storia della santa Lupercilla, patrona di Crodo, il cui corpo riposa all'interno della chiesa. Così scopriamo che questa santa nata e vissuta nel 200 d.C. è quella che si definisce una dei “martiri delle catacombe”, morta alla giovane età di 7/8 anni. La bimbetta-cicerone è molto orgogliosa di parlare della propria patrona, lodevole questo suo impegno e volontà di far conoscere una storia a noi totalmente sconosciuta, così come tanti altri visitatori in questo periodo qui a Crodo.
Sta calando la sera, rientriamo con il camper in area attrezzata. Il nostro bilancio presepi?
Ne abbiamo ammirati almeno i 2/3 dei 62 presenti percorrendo circa 17 km a piedi tra un sali e scendi di stradine, mulattiere, prati e brevissimi tratti di strada asfaltata, ma la fatica è stata ampiamente ripagata dalla bellezza e singolarità dell'evento.
INFO e DETTAGLI
Crodo Eventi
Tel. 349 4048438 – 0324 600005
www.crodoeventi.it
Le cascate del Toce
Dall'area camper distano circa una ventina di chilometri percorrendo la SS 659 verso nord. Si attraversa anche la località di Ponte, presa d'assalto da sciatori e villeggianti.
Siamo in Val Formazza, una delle vallate ossolane, località Frua.
Sostiamo con il camper nel piccolo parcheggio adiacente al ristorante riuscendo ad aggiudicarci l'ultimo spazio libero. A piedi raggiungiamo a pochi metri dal parcheggio la piattaforma dove dall'alto si ammirano le cascate del Toce, il fiume che nasce in località Riale Formazza a quota m 1718 s.l.m., la frazione più settentrionale del Piemonte.
La spettacolarità delle cascate sicuramente è più apprezzabile in primavera o in estate, ora tra ghiaccio e neve si nota molto meno il dislivello dell'acqua che compie questo salto.
Una piccola passeggiata nei dintorni e poi rientriamo nell'area camper perché nel pomeriggio abbiamo deciso di trascorrerlo in relax alle terme.
Le terme di Premia
Per me, montagna fa rima con centro termale, soprattutto in inverno, non so voi, ma per quanto mi riguarda l'associazione è TOP!
A poche centinaia di metri dall'area camper c'è il complesso termale sia curativo che wellness delle terme di Premia. Questo pomeriggio di benessere e relax era il nostro reciproco regalo natalizio: 2 ore di piscine termali e 2 ore di area wellness.
Le piscine termali sono anche all'esterno e la suggestione è data sia dalla differenza della temperatura dell'acqua e dell'aria, ma soprattutto da suggestive decorazioni natalizie che abbelliscono questa parte esterna.
Qualche consiglio?
- Obbligo indossare le cuffie per le piscine termali.
- Se deciderete di accedere a questa formula ovvero 2 + 2, come da noi scelto, il kit accappatoi, ciabatte e telo è gratuito, così come l'intera giornata.
- Per l'area wellness è necessario prenotare gli orari in quanto l'accesso è a numero chiuso.
Nel periodo delle feste, l'area delle piscine è abbastanza affollata, è necessario riuscire ad arrivare ad un orario consono per godersi al meglio gli spazi.
Nel complesso l'esperienza ci è piaciuta, soprattutto le 2 ore dell'area wellness dove tra esperienze di saune e bagni turchi di varie tipologie, tisane e zone relax, il benessere è maggiormente percepibile.
Domani andremo a scoprire un luogo tanto decantato per la sua rara bellezza: l'Alpe di Devero.
Alpe di Devero: un luogo del cuore
Ma facciamo un passo indietro. Come si raggiunge l'Alpe di Devero?
Da Baceno si prosegue verso la frazione di Croveo, la strada è in alcuni tratti abbastanza stretta e il tragitto per il camper è impegnativo, soprattutto quando si incrociano altri veicoli.
Qualcuno ci ha definiti “temerari”, quello che possiamo consigliare è che non è impossibile da raggiungere l'Alpe di Devero con un camper l'importante è avere una guida esperta in montagna, ma soprattutto “sentirsela”!
Le limitazioni apposte dai cartelli indicano il limite dei 3,50 mt in altezza e 11 mt in lunghezza. Comprendiamo bene questa limitazione quando entriamo nell'ultima galleria percorribile, dove le rocce sporgenti creano un tunnel dove il camper deve necessariamente viaggiare al centro.
L'Alpe di Devero è molto gettonata nei periodi di alta stagione quindi è importante comprendere il flusso del traffico, questo per poter seguire all'andata o al ritorno i veicoli ed evitare al minimo di incrociare altri mezzi, soprattutto in quest'ultima galleria, perché spiazzi per le manovre sono pochissimi.
Il nostro non è terrorismo, ma soltanto un senso di responsabilità che ci sentiamo di voler trasmettervi. Andateci se ve la sentite come guidatori “esperti” e soprattutto se non possedete un mezzo molto ingombrante!
[Abbiamo successivamente contattato lo IAT della Val d'Ossola chiedendo se esistono mezzi pubblici per raggiungere l'Alpe di Devero, il quale ha comunicato che esiste una navetta da Baceno che d'inverno effettua una corsa di andata al mattino alle ore 10 e di ritorno alle ore 15; d'estate le corse sono più frequenti].
Parcheggiamo a bordo strada, poco dopo l'uscita della galleria. Hanno già chiuso i parcheggi quelli superiori per affollamento. Decidiamo di salire a piedi l'Alpe di Devero, che un cartello indica che con soltanto 15 minuti di camminata è raggiungibile, in alternativa c'è un servizio navetta (a pagamento).
Se si ha voglia di prendersela con calma (si impiega molto di più di 15 minuti!!!) e soprattutto godersi il panorama, secondo noi è bellissimo raggiungere l'Alpe di Devero a piedi in questo tratto che dai parcheggi porta a questo meraviglioso luogo incantato dove la natura da il meglio di sé.
Un gruzzolo di case all'ingresso dell'Alpe di Devero fanno ricordare il paese di Heidi, così come questa ambientazione abbellita da tanta neve ci fa sognare di essere in chissà quale favola o luogo incantato.
Questa è la valle Antigorio e l'Alpe di Devero è una conca attorniata da montagne che scenograficamente la incorniciano, siamo a quota 1600 metri s.l.m. e la neve è tanta, tantissima!
Ci fermiamo al negozio di alimentari per acquistare un panino farcito con salume locale e poi ci incamminiamo percorrendo ad anello un sentiero battuto.
Il pic-nic, riscaldati dal tiepido sole, lo facciamo seduti comodamente all'esterno del Rifugio Castiglioni, dove abbiamo l'occasione di assaggiare il Fil da Fer, un liquore locale che si beve caldo arricchito da una spolverata di polvere di caffè. Buono, buono, buono!
Cogliamo l'occasione del flusso di turisti per il rientro che ci fanno da “apripista” e a metà pomeriggio lasciamo l'Alpe di Devero con la promessa di ritornarci in estate, perché questo luogo di rara bellezza sicuramente è di grande fascino anche in quel periodo.
Nella discesa a valle ci fermiamo a BACENO.
Chiesa monumentale di San Gaudenzio a Baceno
Sostiamo nel parcheggio del paese e raggiungiamo questa chiesa rinomata per essere antica e monumentale. La facciata è sobria realizzata in pietra e in stile romanico dove spicca al lato del portale un gigantesco San Cristoforo.
Una penombra all'interno ci fa presagire che la moneta per accendere le luci all'interno sia una giusta causa da investire, in effetto lo stupore offerto dagli affreschi della chiesa ci conferma l'esborso.
Dal romanico dell'esterno, sobrio e dimesso, passiamo a stili molto più ricchi all'interno. Cicli pittorici che ognuno attira ed è degno di ricevere attenzioni scrupolose, sguardi e ammirazione.
Una grotta conserva una Madonna di Lourdes che fu benedetta il 18 giugno 1914 e collocata in una cappella eretta dai bacenesi, è visibile pure dall'esterno tramite una grata.
A pochi passi dal parcheggio, c'è l'antica latteria di Baceno (il baceneggio è uno dei formaggi tipici), dove è possibile acquistare prodotti tipici, perché come sosteniamo noi: una vacanza che si rispetti e soprattutto la conoscenza di un territorio deve essere completata anche da esperienze del gusto, quindi ecco le nostre scoperte enogastronomiche.
Enogastronomia della Val d'Ossola
Natura, prati, alpeggi si traducono in latte, buon latte che si trasforma poi in formaggi. Vagabondando per la Val d'Ossola e le valli minori si trovano tanti cartelli con su scritto “Vendita formaggi”.
Ma quali sono? Il più famoso e rinomato è il Bettelmatt, definito il “formaggio degli dei”, poi si trova l'Ossolano, dal sapore delicato.
Noi abbiamo assaggiato e acquistato il Formazza blu un formaggio erborinato a latte crudo con una pasta morbida, cremosa e con un gusto molto deciso, che ricorda il gorgonzola.
Altre prelibatezze? Il crudo di Vigezzo, un prosciutto montano, la polenta di Beura, preparata con farina di mais locale, gli gnocchi ossolani preparati con castagne e zucca... Ma la lista è lunga di squisitezze che abbiamo avuto occasione di assaggiare in questi giorni di vacanza qui in Val d'Ossola.
Il nostro consiglio è quello di fermarvi in un locale tipico a pranzo o cena per gustare ciò che c'è di buono, noi siamo stati al "ristorante la Fruetta", raggiungibile a piedi dall'area camper, un locale dove il rapporto qualità/prezzo è buono.
Altra tappa gastronomica è quella della “Bottega del Borgo” nel paesino di Cadarese, dove preparano colazioni super e una gamma di prodotti locali da acquistare per riempire la cambusa del camper o da portare a casa come ricordo della vacanza.
Con i sapori tipici locali che ci faranno ricordare il “sapore” di questa vacanza, partiamo e lasciamo la val d'Ossola con un ARRIVEDERCI perché abbiamo la consapevolezza di aver soltanto “assaggiato” la bellezza di questi luoghi che meritano di essere visitati con più tempo e in altre stagioni, ma soprattutto in maniera più approfondita.
ALEGAR VAL D'OSSOLA!
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