In camper nella Valle Anzasca
Ecco la vacanza di Francesca e Gastone, amici di Vacanzelandi@, che ci portano alla scoperta dei paesaggi da cartolina della Valle Anzasca in Piemonte.
Per le nostre vacanze di quest’anno decidiamo per il Piemonte. Il tempo quest’anno non è dei migliori ma speriamo in qualche schiarita e così partiamo verso il Monte Rosa. La nostra prima tappa e la Valle Anzasca.
La strada per raggiungere MACUGNAGA (VB), la nostra meta, è tortuosa e a tratti stretta ma girano anche bus di linea. Richiede attenzione, e in certi tratti ci sono lavori in corso per ampliarla. Inizia piovere e ci fermiamo in località BORCA, presso il campeggio Sporting Center che ha un punto camper stop a 10€ (+ 2,5€ per la corrente). Pioverà tutta la notte.
Domenica 29 giugno 2014
Al mattino piove, ma non disperiamo e cerchiamo di capire come muoverci, così ci documentiamo: Macugnaga è costituita da più frazioni, ognuna con una sua caratteristica e qualcosa da vedere.
Macugnaga è chiamata anche la “perla del rosa”, ha origini fin dal 1200 quando i Walser popolo di origine tedesca e svizzera occuparono questa conca, colonizzandola. Ancora oggi la tradizione Valse è testimoniata dalla architettura delle costruzioni e dai costumi che le donne vestono nei giorni di festa. Ora cominciamo a conoscere la zona: partendo dal campeggio scendiamo a Borca (VB), lungo la statale (2 KM) oppure dall’altra parte del torrente Anzasca per un sentiero.
Scendendo dalla strada in centro paese si trova il museo casa Walser, una abitazione d’epoca originale, completa di tutti gli arredi e oggetti usati nel passato. Ogni stanza è visitabile, e ci consente di ripercorrere con lo sguardo la mente e il cuore la vita dura della popolazione. La casa è stata abitata in passato anche dal Cappellano del paese e ora la casa è di proprietà della curia e il museo è dato in gestione ai volontari del paese. Gentilissima e appassionata la signora che ci ha accompagnato nella visita e fatto fare un tuffo nel passato. Usciamo col pensiero di quanto stiamo bene ora…. E seguiamo le indicazioni per il museo della miniera d’oro della Guia.
Aperto dal 1 di giugno al 15 settembre. Fra le tante meraviglie del M.Rosa c’è anche l’oro, quello più segreto e buio delle pieghe rocciose nascoste sotto terra. La miniera d’oro della Guia costituisce un’occasione per capire la storia e l’attività mineraria della zona, è la prima miniera d’oro nelle Alpi aperta alle visite e la prima miniera museo. La visita guidata nelle gallerie, consente di toccare con mano e fare esperienza di come veniva cercato, trovato e lavorata la pietra da cui poi veniva estratto l’oro. Piacevole la spiegazione dell’attuale proprietario della miniera. Le gallerie sono di molti chilometri ma la nella nostra vista abbiamo percorso 1500 metri a 9° e a 85% di umidità costanti tutto l’anno. La galleria è percorribile anche da persone in carrozzina.
Poco prima del Campeggio attraversiamo il ponte sul torrente Anzasca e ci fermiamo nel borgo di Isella dove troviamo un antico forno a legna del 1700 che serviva per cuocere il pane di tutta la contrada. Per tutta la mattinata si sono susseguiti piovaschi e schiarite, torniamo al campeggio per il pranzo.
Nel pomeriggio saliamo verso Staffa (VB), dove in località Dorf il primo nucleo abitativo del 1200 del Walser, possiamo vedere le tipiche abitazioni costruite con tronchi di larice, incastrati, emblema dell’architettura Walser. Nei pressi di questo villaggio sorge la chiesa vecchia il cimitero e l’antico tiglio secolare che da il nome alla chiesa ed è il simbolo di Macugnaga. Sotto queste fronde venivano prese le decisioni della comunità.
Abbiamo continuato a proseguire per una stradina pedonale a fianco della chiesa e siamo arrivati in Località Peccetto di Macugnaga (VB), dove parte la seggiovia per il Belvedere e c’è un’area sosta camper in uno spazio che d’inverno è la pista di pattinaggio. C’è carico e scarico ma non l’energia elettrica.
Torniamo indietro seguendo il sentiero lungo il torrente Anzasca e usciamo al ponte vicino al campeggio. Oggi è andata così tra pioggia e schiarite Macugnaga offre anche tanti spunti per non disperare in caso di pioggia.
Lunedì 30 giugno 2014
Dopo una nottata di vento, come previsto ci alziamo col sole. Il Monte Rosa si fa vedere in tutta la sua bellezza come pure i monti intorno. Usciamo dal campeggio col camper e parcheggiamo nel parcheggio non a pagamento poco prima della seggiovia che porta al Belvedere. Il parcheggio alle 9,30 di mattina, è ancora libero. Si può salire anche a piedi, ma noi utilizziamo la seggiovia che sale in due tratte, la prima porta all’Alpe del Burki a 1581 m. , la seconda al Belvedere a 1914 m. entrambe con ristorante.
Da qui proseguiamo a piedi e in 60 minuti arriviamo al rifugio Zamboni passando per la morena e poi su un sentiero in cresta tra rododendri e azalee che stanno per sbocciare. Panorama bellissimo con le vette innevate e i ghiacciai perenni oltre i 4000 metri.
Il panorama che si trova nella piana dietro il rifugio Zamboni, non si può descrivere, bisogna vederlo.
Dopo la pausa pranzo al cospetto dei ghiacciai del Monte Rosa, scendiamo, e alle 15 siamo nel camper, contentissimi della giornata di sole, Visto che il tempo nei prossimi giorni peggiorerà, non possiamo non approfittare e spostarci nel parcheggio della funivia del Monte Moro in località Staffa.
Con la funivia in poco meno di 15 minuti si arriva ai 2800 m. del passo Moro.
Da qui si ammira una spettacolare veduta dell’imponente parete est del Monte Rosa, camminando solo pochi minuti si costeggia il lago Smeraldo (VB) e si arriva al confine svizzero dove si trova la statua della Madonna delle Nevi.
Sulla sommità c’è ancora molta neve che rende difficile proseguire il cammino. Da quassù abbiamo potuto ammirare il percorso fatto nella mattinata e tutte le cime intorno.
Macugnaga ha una montagna che incanta in ogni stagione. Il primo fine settimana di luglio c’è la fiera di artigianato alpino e Walser che richiama molti artigiani e lavoratori del legno, pietra, ceramica, ricami cesti ecc. prodotti esposti e venduti nella piazza di Staffa. Il 15 agosto antica fiera dell’Assunta e la terza domenica di luglio la fiera enogastronomica.
Noi siamo un po’ curiosi e lasciamo questa valle in serata per scoprire altri posti. Certamente Macugnaga e la Valle Anzasca meriterebbe da sola una vacanza molto più lunga per scoprire tutte le sue bellezze.
Francesca e Gastone
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