Treviso: una città “bella bella”
È una delle città venete più belle, tra storia ed arte, scorci e angoli suggestivi. Potremmo definirla una bomboniera. Da scoprire passeggiando tra i vicoli, piccole piazzette, fermandosi ad ammirare il bello. Imperdibile una sosta golosa per un “commovente” tiramisù
di Marzia Mazzoni
Era da tempo che la città di Treviso era nella nostra lista dei luoghi da visitare, finalmente siamo riusciti a vederla, gustarla, ammirarla e ve la raccontiamo perché ormai conoscete il nostro motto che “le cose belle vanno condivise”.
Sostiamo con il camper nel parcheggio attrezzato vicino allo stadio, un po’ rumoroso per il passaggio del treno, però comodo per raggiungere il centro storico che dista poche centinaia di metri.
Se volete già partire preparati potete scaricare la mappa online sul sito http://www.visittreviso.it/ oppure recarvi all’ufficio turistico in via Borsa 4 (mappa più dettagliata).
Prima di incamminarci in questa scoperta vogliamo spendere due parole su questa affascinante città a misura d’uomo. Vi consigliamo di passeggiare osservando tutti i dettagli anche quelli che stanno in alto perché il fascino delle facciate affrescate dei palazzi e dei camini in stile veneziano sono davvero una bella scoperta.
Questa città ci ha ricordato Bologna per i suoi portici, Novara per i suoi spazi che sembrano salotti cittadini, un po’ Venezia per le sue piazzette e Chioggia per i suoi canali, Pordenone per gli affreschi esterne dei palazzi, Lucca per le sue mura di cinta, ma in realtà siamo arrivati alla conclusione che pur ricordando le città menzionate, TREVISO è davvero unica, se non l’avete ancora vista, mettetela nei programmi delle prossime uscite.
Quanto serve per visitarla? Un giorno se deciderete soltanto di passeggiare nel centro storico, due qualora vogliate anche di entrare e visitare qualche museo.
E ora partiamo a scoprirla attraverso la nostra esperienza.
Secondo la mappa che abbiamo ritirato all’ufficio turistico è sezionabile in 7 quartieri:
(per l'utilizzo di questo indice da ricondurre ai rispettivi capitoli è necessario visualizzare l'articolo con la funzione "TUTTE LE PAGINE")
Ve li racconteremo però non nell’ordine sopra indicato.
Il Mercato
Una camminata di circa 1,5 chilometri dall’area camper e si raggiunge la Porta San Tomaso, l’accesso alla città attraverso questa porta che si apre tra le mura cinquecentesche, la più maestosa delle tre rimaste.
Percorrendo Borgo Mazzini si entra nella parte chiamata “Il Mercato”. In questa zona sono presenti il museo di Santa Caterina e la Basilica di Santa Maria Maggiore detta anche della “Madonna Grande” che troviamo chiusa.
Il museo nazionale della collezione Salce, all’interno di S. Gaetano e S. Margherita, conserva la più ampia raccolta di grafica pubblicitaria esistente in Italia donata allo Stato italiano dal trevigiano Ferdinando Salce, detto Nando (temporaneamente chiuso – novembre 2022).
Vi consigliamo poi di proseguire verso una delle zone più tipiche di Treviso: le Riviere.
Le Riviere
Nell’immaginario collettivo la parola riviera evoca il mare, ma qui a TREVISO il mare non c’è.
C’è però la confluenza del fiume Sele con Cagnan Grande, detto anche Canale della Pescheria e le loro rive che creano scorci unici e di grande suggestione . Qui sono state girate anche scene di film.
Siamo nel quartiere latino ed universitario, troverete in giro tanti ragazzi, noi ne abbiamo incontrati anche con la corona d’alloro nel giorno della proclamazione della loro laurea con un clima di festa e gioiosità.
Bellissimi sono il Ponte Dante (frase del poeta "Là dove Sile e Cagnan s'accompagna" e porta Altinia, affascinante il bastione San Paolo facente parte delle opere difensive della città.
Una passeggiata sulla Riviera di Santa Margherita è davvero molto suggestiva.
Qui potrete proseguire verso la zona definita La Vittoria oppure deviando verso il centro raggiungere il quartiere i Mulini, vedete un po’ voi come continuare la visita.
La Vittoria
In questo quartiere sorge una delle chiese più imponenti di Treviso: San Nicolò che non passa certo inosservata, un esemplare del gotico italiano, che ahimè troviamo chiusa con orari assurdi di apertura… Ci sarebbe davvero piaciuta vederla all’interno: pazienza!
Si prosegue. Il teatro Mario del Monaco e l’imponente Monumento ai Caduti di piazza Vittoria sono gli altri punti di interesse di questo quartiere.
Se avete scelto questo percorso allora proseguite verso La Piazza e poi i Mulini.
I Mulini
È il quartiere più suggestivo di Treviso grazie ai suoi canali e a caratteristici scorci. Che cosa non perdersi?
I Buranelli considerato uno dei luoghi più belli e magici della città, così chiamato perché è presente un palazzo cinquecentesco usato dai commercianti provenienti da Burano.
Il ponte dei Triperi così chiamato perché qui c’erano i venditori di trippe sul Cagnan de Mezo o delle Beccherie, ora ospita un negozio.
La Casa o Ca’ dei Carraresi è l’edificio medievale dove un tempo sostavano i mercanti e viaggiatori, conosciuta anche come Osteria della Croce.
La Chiesa di San Francesco dove la statua del Santo fa da sentinella a questo luogo sacro.
L’isola della Pescheria è il luogo di incontro di tanti trevigiani in questo quartiere, una vera e propria isola sul canale dove al centro si svolge il mercato del pesce, molto caratteristico e folcloristico. Vicino si trova un vecchio mulino ad acqua assolutamente da non perdere!
Completano il quartiere altri monumenti quali la corte di San Parisio ed il palazzo Bomben.
Un “commovente” tiramisù
Prima di proseguire la visita di questa deliziosa città, vogliamo spendere due parole su questo sublime dolce che si narra sia nato a Treviso nella seconda metà dell’Ottocento, si narra che fu ideato da una geniale “maitresse” di una casa di piacere ubicata in centro storico, nato per poter per offrirlo ai clienti alla fine delle serate amorose allo scopo di rinvigorirli e poterli “mandare” a casa in forze, diciamo un “viagra” naturale di quel tempo. Ci sono altre scuole di pensiero sulle origini del dolce, ma questa ci sembra sia la più curiosa.
Sta di fatto che questo dessert è davvero l’icona “dolce” della città, troverete tanti locali che vi propongono il tiramisù come pausa golosa.
Noi ci siamo fermati alla pasticceria Camelia Bakery in via Palestro 30, un’esperienza sublime per un tiramisù che abbiamo definito “commovente”, esternando questo nostro complimenti anche la titolare del locale, la quale cii ha risposto che era la prima volta che sentiva un’espressione simile. Provatelo e poi ci racconterete!
A pochi passi e si trova il nucleo più importante della città di Treviso
La Piazza
Cartina alla mano è arrivato il momento di “perdersi” nei vicoletti e strade di questo centro storico dove troverete scorci unici, i monumenti principali della città quale il Duomo, la fontana delle Tette che si trova in un luogo un po’ nascosto e sulla targa apposta a fianco scoprirete che un tempo uscivano vino bianco e vino rosso in determinate occasioni, la loggia dei Cavalieri, il Museo Diocesano, il Palazzo della Ragione detto del Trecento, la Chiesa di San Vito e Santa Lucia, la Statua dei Tre visi, piazza dei Signori e via Calmaggiore, detta il Calmaggiore, la strada dove si affacciano edifici storici e la maggior parte dei negozi del centro.
Mentre ci incamminiamo verso il Duomo scorgiamo anche un mosaico paleocristiano in via Canoniche che venne alla luce nel 1967 durante le fasi di ristrutturazione della piazzetta.
Ultimi ma non ultimi tanti localini, osterie per fermarsi e godersi un ciccheto (come viene qui definito lo spuntino) e un buon bicchiere di vino.
Noi ci siamo fermati all’Hosteria Dai Naneti in vicolo Broli in compagnia di un vecchio amico, il locale è un’antica bottega dove oggetti di antiquariato si alternano a salumi, formaggi e bottiglie di vino. Buono il tagliere accompagnato da un bicchiere di Prosecco.
Il Borgo
Se avete ancora voglia di camminare e scoprire angoli suggestivi della città, vi consigliamo di raggiungere questo spazio dove si trova Borgo Cavour l’antica via medievale di Treviso, su cui si affacciano il museo Civico Luigi Bailo, la Casa da Noal e la Casa Robegan, edifici residenziali in stile gotico veneziano del XV secolo.
Visto che siete arrivati fino a qua, ultimo sforzo e si raggiunge Porta Santi Quaranta e proseguire sulle mura cinquecentesche di Fra’ Giocondo e la passeggiata sul camminamento (verso l’area camper) avvolti dai colori del foliage, davvero suggestiva e romantica. Questo spazio ci ricorda davvero Lucca che avevamo menzionato all’inizio.
Il nostro contapassi dichiara 22.677 passi (circa 17 chilometri) percorsi in questa giornata dedicata alla visita di questa affascinante città, ritorneremo in futuro a scoprire i dintorni che ci dicono siano altrettanto suggestivi.
Arrivederci “Marca Trevigiana”!
Dove sostare
Per le strutture ricettive gestite, consigliamo di consultare la nostra WEB APP camp.vacanzelandia.com