Come è evoluto il mobilio dei veicoli ricreazionali con lo scorrere dei decenni?
Qui parliamo indifferentemente di camper e caravan, visto che non c’è una sostanziale differenza tra le due tipologie di VR. Chiaramente negli anni c’è stata un’evoluzione in senso stilistico, sulla quale non c’è troppo da dire perché l’evoluzione del gusto nei decenni è una cosa difficilmente valutabile con l’occhio dei “posteri”; personalmente ritengo che non tutte le innovazioni stilistiche abbiano avuto una ripercussione positiva perché per me l’aspetto funzionale è preponderante e poi sono molto legato ad un’immagine romantica del campeggio. In altre parole penso che un mobilio lucido tenda a sembrare sporco in misura maggiore rispetto ad uno goffrato, così come penso che un ambiente ristretto come quello di un VR sia più adatto a toni chiari piuttosto che a toni scuri, che lo rendono visivamente più piccolo e soffocante; inoltre una finitura in legno e colori naturali secondo me si sposa meglio con lo spirito del campeggio rispetto alle finiture da “loft” che vedo meglio in un contesto urbano e residenziale (sì, lo so, sono un romanticone del campeggio!!).
L’evoluzione più interessante però si è avuta nelle metodologie costruttive, dove si è data sempre più importanza alla semplicità costruttiva per contenere i costi, rispetto alla validità tecnica delle soluzioni adottate. Tanti anni fa, infatti, i mezzi potevano contare su meccaniche molto poco prestanti sia in termini di potenza che in termini di guidabilità: questo tanto per i motorizzati che per le trattrici dei rimorchi. Giocoforza si dovevano ridurre i pesi ed il mobilio si è sempre preso una quota parte rilevante della massa in gioco; ecco che trovavamo arredi semplici in tamburato e/o mobili con telai in legno e pannelli di compensato a riempire, magari di forma curva in modo da evitare difetti di planarità troppo evidenti.
TAMBURATO
È costituito da due fogli di compensato incollati su un telaio perimetrale di legno, al fine di ottenere in pratica un pannello vuoto all'interno. Per aumentare la resistenza del pannello nella parte centrale vuota si aggiunge una carta impregnata strutturata ad alveoli.
Con gli anni, e con il progredire della prestanza dei mezzi, pian piano questo tipo di costruzione raffinata e leggera è stata soppiantata dall’uso di multistrato “nobilitato”, ovvero rivestito sui lati con fogli impregnati di resina melaminica e finito sullo spessore del taglio da profili in plastica o da strisce incollate analoghe al rivestimento; in qualche caso, in zone poco visibili, ho visto utilizzare anche truciolare o MDF nobilitato al posto del compensato.
TRUCIOLARE
Sono pannelli in fibra di legno composti di trucioli risultanti dallo scarto delle normali lavorazioni del legno. I trucioli vengono impastati con materiali leganti e quindi pressati per produrre i pannelli; i pannelli ottenuti possono essere di diversi tipi a seconda del tipo di truciolo. Alle colle possono inoltre essere addizionati agenti idrofobizzanti, fungicidi, ignifughi, ecc.
MDF
È l’acronimo di Medium Density Fibreboard, cioè pannello di fibre (di legno) a media densità (tra i 500 e gli 800 kg/mc): si tratta in pratica di un pannello costituito da fibre di legno finissime legate tra loro da particolari collanti, che rendono il tutto estremamente compatto.
Questo tipo di costruzione è molto semplice da produrre e dà l’impressione di essere molto robusto, ma in realtà è molto meno raffinato e lo scotto che si paga a livello di peso è molto elevato; se qualcuno ritiene che abbia un po’ esagerato, provi a sollevare certi tavoli che vedo in camper e caravan, oppure ad immaginare il peso di piani di lavoro in cucina che sono spessi anche fino a 3 centimetri. Aggiungo che anche guardando a realizzazioni artigianali, che dovrebbero privilegiare l’accuratezza e la raffinatezza dell’esecuzione, trovo più o meno la stessa tendenza che vedo nel prodotto industriale.
Ora si iniziano a vedere timidi segnali d’inversione di tendenza, per esempio mi riferisco alla soluzione adottata da Knaus sulla Travelino, dove si è recuperata la costruzione in tamburato, affiancandola anche alla nuova tecnologia degli schiumati strutturali EPP (Expanded PolyPropylene) ai quali vengono fissati con tecnologia a ultrasuoni i punti di ancoraggio.
Inoltre già da qualche anno Volkswagen propone sui suoi polivalenti California allestimenti con mobilio in alluminio nobilitato con pellicole in tinta: anche in questo caso la soluzione è molto pregevole (con la controindicazione della facilità di ammaccamento) ma anche in questo caso, come nel precedente della Travelino, i prezzi al pubblico non sono troppo abbordabili. Insomma, per dimagrire si deve spendere, come per gli esseri umani!
Comunque c’è solo da sperare che si continui per la strada dell’innovazione di prodotto perché, a parità di capacità del veicolo, personalmente preferisco portare peso come attrezzatura per i miei hobby piuttosto che come legno senza nessuna funzione strutturale.