BOJANO: ai piedi del Matese
La leggenda narra che fu fondata da un gruppo di giovani Sanniti che decisero di fermarsi qui proprio nel punto in cui si arrestò il cammino del bue sacro, ecco le origine del nome. Siamo ad un’altitudine di 482 m slm ed è il primo grande paese che incontriamo in questo nostro girovagare nel Matese Molisano, lo giriamo in cerca di cose belle ed interessanti sia per gli occhi che per il gusto.
Il centro storico animato è decorato con le luminarie che vengono accese in queste serate d’agosto.
Il primo edificio religioso che visitiamo è la chiesa di S. Maria del Parco, nelle vicinanze cattura poi la nostra attenzione la struttura formata da blocchi di pietra squadrati sui quali ci sono ben 13 cavità circolari: è la “mensa ponderaria”, le misure di capacità che venivano utilizzate un tempo per pesare le granaglie, simile a quella vista a Roccamandolfi.
Di particolare interesse è un tratto di pavimentazione stradale di epoca romana del primo secolo d.C. è davvero maestosa questa strada: larga 11,80 metri corrispondenti a 40 piedi romani, questo dimostra quanto fosse importante Bojano già in quel periodo.
La chiesa più interessante di Bojano è però quella dedicata a san Bartolomeo, dove al di sotto del presbiterio, dopo i lavori di restauro del 1996, è venuta alla luce l’antica cripta. Si legge che “l’antica cattedrale di Bojano, forse è unica al mondo ad avere la sorgente d’acqua che sgorga dall’abside dell’antica chiesa e sopra di essa l’altare per la celebrazione eucaristica”.
Ci dedichiamo anche allo shopping di prodotti tipici:
- pane di grano duro con patate tipico del Molise
- celli ripieni con mosto cotto (dolcetti formati da una pasta matta all’esterno e una golosa farcitura)
- vino (cantine Iorio) Aglianico e Falanghina
- mozzarelle, scamorze, burro e burrata presso il caseificio Pulsone Franco
Lasciamo questa parte bassa e raggiungiamo quella più caratteristica di Bojano.