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Commenti e consigli:
All'epoca del suddetto viaggio nostro figlio aveva 3 anni e mezzo pertanto abbiamo dovuto effettuare un itinerario con ritmi più lenti e cadenzati per poter anche non stravolgere le abitudini che un bambino ha a quell'età. L'itinerario può essere integrato dai vari suggerimenti proposti oppure abbinando alla visita della Provenza anche la Camarque, la zona selvaggia a sud di Avignone.
La vacanza culturale può essere anche affiancata da itinerari in bicicletta alla scoperta dei vari paesi.
Vi consigliamo di non utilizzare le autostrade che sono in taluni casi a pagamento (viene segnalato all'entrata) ma di percorrere le strade statali (RN Route Nationale) che sono molto comode e spesso corrono parallele alle autostrade.
I rifornimenti in Francia si possono effettuare anche alle pompe di servizio che si trovano nei supermarket (costa un po' meno il carburante!).
L'accesso in Francia è consentito con carta d'identità valida per l'espatrio, mentre per i minori di 15 anni è necessario avere il certificato di nascita anagrafico per espatrio convalidato dalla Questura. Per eventuali esigenze sanitarie, è necessario avere la TEAM card (tesserino sanitario europeo!). La moneta utilizzata è l'euro.
Prodotti e piatti tipici:
La lavanda, ormai uno dei simboli della Provenza, la troverete impiegata oltre che nella profumeria anche nella preparazione di oli essenziali, per aromatizzare le marmellate, per profumare l'aceto, mescolata ad altre erbe aromatiche per insaporire le carni, oppure i fiori canditi.
Esiste anche il museo della lavanda a Route de Gordes – D2 – 84220 Coustellet
La Provenza è una regione molto estesa, pertanto anche la cucina risente dell'influenza delle varie zone (marittime, montane, collinari) e dei confini geografici.
Le socca (frittelle di farina di ceci) e la pissaladière (pizza con olive, acciughe e cipolle) risentono molto dell'influenza gastronomica della vicina Liguria.
Nelle zone di mare si possono gustare i piatti a base di pesce di ogni tipo. La summa della cucina provenzale è la zuppa di pesce. La brandade è invece una purea di stoccafisso con olio d'oliva versato a crudo.
La carne viene consumata più nelle zone interne della Provenza, nella zona del Luberon si può gustare l'agnello, considerato da molti il migliore al mondo. I daubes, sono degli stufati che vanno cotti per molte ore nel vino locale.
Non dimenticate di acquistare da portare a casa le “erbe della Provenza”, una miscela di erbe essiccate.
I calissons sono invece dei biscotti a forma di losanga con le mandorle. Specialità di Avignone sono le Papalines d'Avignon, dolci a base di cioccolato, zucchero e Origan du Comtat.
Il pain au chocolat è formato da pasta sfoglia e viene arrotolato su sé stesso e all'interno si trovano pezzetti di cioccolato. E' una delle paste più comuni per la prima colazione che trovate in Francia.
La Provenza è famosa per i liquori: pastis (usato come aperitivo) e assenzio (usato come digestivo), entrambi hanno la base di anice stellato. Nell'assenzio si aggiunge un estratto della pianta di assenzio (Van Gogh ne era molto ghiotto, qualcuno sostiene che fu la causa della sua pazzia!). L'origan du Comtat è un altro liquore provenzale ottenuto dalla distillazione di 60 piante raccolte sulle pendici del Mont Ventoux (il gigante della Provenza).
Il 75% dei vini prodotti in Provenza è Rosè (8% della produzione mondiale), al secondo posto i Rossi e marginale la produzione dei vini Bianchi.
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