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Tredozio a tavola

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Se dico bartolaccio o tortello alla piastra vedo già le vostre facce che si interrogano di che gustosa ghiottoneria sto facendo riferimento, perché già la parola “tortello” evoca il buonissimo sapore della pasta ripiena, ma in questo caso non si tratta di un primo piatto. Allora la domanda sorge spontanea: che cos’è il “bartlaz”? 

Dall’aspetto di un crescione o una piadina ripiegata, trattasi di una preparazione a forma di mezzaluna (in altre zone lo trovate invece a forma quadrata) con pasta lievitata che racchiude al suo interno un impasto di patate, pancetta (o salsiccia), parmigiano e poi cotta sulla piastra. Gustosissimo!
Ogni anno Tredozio celebra il bartolaccio con una sagra che si svolge solitamente il mese di novembre. Noi l’abbiamo degustato al ristorante del centro turistico sportivo.

La pasta ripiena esiste pure qui e si chiamano cappelletti quelle meravigliose preparazioni che nascono dalle sapienti mani di una zdora (o arzdora o razdora) che da una sfoglia di farina e uova si ricavano questi “piccoli cappelli” che racchiudono all’interno un ripieno di formaggi. Voi vi chiederete ma che tipo di formaggi contiene. Stessa curiosità che ho avuto pure io quando li ho assaggiati al ristorante del centro turistico sportivo Le Volte (dove c’è l’area camper) conditi con panna e salsiccia, mentre Lorenzo con il ragù, ma si possono gustare anche in brodo.
Grazia, la zdora o la factotum del campeggio, ha spiegato in seguito alla mia domanda che si tratta di un ripieno di formaggio tenero tipo ricotta con l’aggiunta di “romagnolo o raviggiolo” (formaggio tipico) e grana, insaporito da pepe e noce moscata.
Fermatevi a pranzo o a cena da lei e vi racconterà tante caratteristiche della cucina romagnola… proprio una brava zdora!
Altro piatto tipico di Tredozio è la paciarela, una preparazione a base di polenta, porri, pancetta e fagioli.
Tutti questi piatti così corposi vanno necessariamente innaffiati con un buon vino. Sangiovese, Albana, Trebbiano e Pagadebit sono i vini tipici della zona.
Vi consigliamo di ammirare sulla strada da Faenza a Tredozio nella zona di Modigliana quanti bei vigneti si estendono su questo territorio che presenta caratteristiche morfologiche e climatiche molto particolari che si riflettono positivamente sui vini di questa zona.

Il nostro soggiorno di quattro giorni qui a Tredozio ahimè sta finendo ci sembra di aver visto e fatto tanto, ma ci rendiamo conto che ci sarebbero ancora tantissime escursioni da realizzare perché l’offerta di sentieri e percorsi è ricca e generosa….
Ora è tempo di rientrare, prima di imboccare la strada verso Faenza, ci fermiamo ad ammirare l’ex monastero della SS Annunziata collocato alle porte del paese, purtroppo attualmente in fase di ristrutturazione.
Salutiamo Tredozio che porteremo nel cuore e nei ricordi della nostra ri-partenza in questo comune accogliente e amico dei turisti en plein air!

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