Complesso monumentale DI SAN LEUCIO e l’arte della tessitura della seta
SAN LEUCIO è una frazione del comune di Caserta, 145 metri sul livello del mare. Arrivati in questo borgo, lasciamo il camper parcheggiato a bordo strada nel viale principale che conduce al Belvedere di San Leucio che raggiungiamo a piedi. Il complesso è maestoso, questo grande edificio domina il borgo costituito da lunghi caseggiati, quello che un tempo era la Reale Colonia di San Leucio chiamata anche Ferdinandopoli in onore del Re Ferdinando IV di Borbone e del suo progetto di costituire una piccola Repubblica.
Sogno? Utopia? Realtà?
Cerchiamo di scoprire il tutto andando a visitare i luoghi che raccontano di questo progetto.
Entriamo all’interno del Belvedere, così chiamato perché dalla sua terrazza si gode di una vista panoramica meravigliosa. Paghiamo il biglietto d’ingresso e attendiamo il turno per accedere all’interno con la visita guidata (è visitabile solo accompagnati dalla guida).
La nostra guida ci accompagna alla scoperta di questo luogo e ci racconta anche del grande progetto del Re legato alla tessitura, alla seta, alla creazione di questo primo esperimento di socialismo, ci parla anche dello Statuto di San Leucio o Codice leuciano, firmato nel 1789 da Ferdinando IV di Borbone, era una raccolta di leggi che, nel Regno di Napoli, regolamentavano questa Real Colonia. Leggi all’avanguardia e soprattutto progetti lungimiranti.
Perché è fallito questo progetto?
Non vi sveliamo nulla, vi lasciamo la curiosità fino a quando non andrete qui a visitarlo e la guida vi dirà il tutto!
Archeologia industriale e la real fabbrica di seta è quello che si può ammirare al piano terra e primo piano di questo edificio, un viaggio per scoprire ciò che accade dal bozzolo al filo di seta, dall’orditoio alla punzonatrice, ma anche i telai per la passamaneria e la macchina jacquard, una mostra di grande interesse che ci fa comprendere non solo ciò che ci sta dietro ai drappi, broccati, passamanerie, stoffe di seta ma anche alla condizione lavorativa all’avanguardia di chi faceva parte di questa colonia.
La visita prosegue anche per ammirare quello che era l’appartamento storico: molto suggestivo e curioso il bagno grande conosciuto anche come il “bagno di Maria Carolina (moglie di Ferdinando IV)”, ispirato a quello che si stava all’epoca riscoprendo dagli scavi di Pompei ed Ercolano.
Deliziosa la sala da pranzo riccamente decorata, luminosa grazie alle ampie finestre sul panorama circostante la camera da letto delle loro Maestà. Da una finestra interna, scorgiamo la Chiesa, ancora oggi aperta al culto. All’esterno si possono ammirare i reali giardini all’italiana disposti su sette terrazze che si sviluppano sul pendio della collina di San Leucio.
La visita termina sull’ampia balconata che domina il panorama, la guida ci indica la “Casa del Tessitore” facente parte delle originarie 37 case che furono assegnate dal Re agli operai, purtroppo ora non è prevista alcuna visita… Pazienza!
Mentre scendiamo verso il camper, notiamo nel borgo alcuni negozi con scritto “arte in seta”, “antico opificio”, “sete leuciane”… C’erano sicuramente anche all’andata, non le avevamo viste, la visita guidata al Belvedere ci ha dato quel valore aggiunto di nozioni per notarle e soprattutto ci sentiamo più “ricchi” perché ci portiamo a casa quello che ogni viaggiatore dovrebbe ambire in ogni viaggio, ovvero visitare-scoprire-conoscere-capire-osservare-imparare.
Proseguiamo il nostro viaggio lasciando San Leucio e raggiungiamo CASERTAVECCHIA.