Commenti e consigli:
Il viaggio da noi realizzato si struttura in due parti: la prima al mare e la seconda nella zona collinare. Le località marittime visitate (Riviera Picena delle Palme) sono già da anni insignite del riconoscimento della “Bandiera Blu” e la maggior parte dei paesi dell'entroterra visitati sono inseriti nei “Borghi più belli d'Italia” o “Bandiere Arancioni”(marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano).
Le località marittime sono adatte per famiglie con bambini e anche disabili, il fondale sabbioso scende gradualmente verso il mare, garanzia di una balneazione sicura anche per i più piccini e soprattutto esistono buone infrastrutture per accogliere questo tipo di turismo.
Ricordatevi di portare le biciclette, la zona marittima offre 15 km tutti in piano su una bellissima pista ciclabile adornata da palme e oleandri. Per gli amanti della mountain-bike e bicicletta in maniera più impegnata, l'entroterra offre percorsi bellissimi in un contesto paesaggistico di rara bellezza.
E' possibile comunque noleggiare le biciclette nei vari servizi comunali “C'entro in bici” o anche presso il Camping Don Diego.
Prodotti e piatti tipici:
L'artigianato tipico della zona è legato a tradizioni secolari tramandate da genitore a figlio ecco così venire fuori veri e propri capolavori dalle mani sapienti di chi lavora il merletto a tombolo a Offida oppure la lavorazione dei cesti di paglia (pagliarole) ad Acquaviva Picena e maioliche e ceramiche ad Ascoli Piceno.
La gastronomia delle terre picene è un'inesauribile scoperta di sapori dai prodotti del mare, all'agricoltura e all'allevamento. Tradizioni rurali contadine che per secoli hanno portato fino ai giorni nostri gustosi piatti e prodotti tipici. Nel periodo estivo è un susseguirsi di sagre che animano i vari paesi e veramente c'è l'imbarazzo della scelta, i prezzi sono contenuti e l'opportunità è ottima per poter assaggiare spendendo poco i vari piatti ed i vini della zona.
Nelle località marittime è protagonista indiscusso il pesce, pescato fresco ogni giorno (San Benedetto del Tronto è il secondo porto italiano, per quantità di pesce pescato e numero di pescherecci ed uno dei maggiori mercati ittici d'Italia).
Elenchiamo solo qualche specialità anche se l'offerta proposta nei vari ristoranti e chalet della spiaggia è molto più vasta: ravioli di pesce con le melecche (code di scampi freschi sgusciate), brodetto alla sambenedettese, coda di rospo in potacchio, magnana (l'alice ancora in fasce) in guazzetto, olive ripiene di pesce, lumachine in porchetta, la frittura di paranza e tanto altro.
Per chi non vuole mangiare pesce la scelta è altrettanto vasta. Zona tipica del ciauscolo che viene servito insieme ad altri salumi della zona, tipica dell'entroterra è anche la selvaggina che viene utilizzata come condimento per i primi piatti o preparata per i secondi quali il cinghiale in padella. Primo piatto tipico della zona sono i vincisgrassi (pasta al forno tipo lasagne), lì taccù (ovvero larghe tagliatelle così chiamate con ogni probabilità alla somiglianza con i grossi tacchi degli scarponi prodotti sin dall'Ottocento nella zona settentrionale del territorio. Ancora oggi si consumano conditi con sughi o in brodo). Accompagnano i secondi piatti sfiziose fritture, di cui le più note sono le olive e i cremini (crema fritta) all'ascolana.
Il chichiripieno di Offida così chiamato per un modo dialettale offidano che sta a significare “focaccia o schiacciata”. Consiste in un pezzo di pasta del pane, tirata a forma bassa e sottile, schiacciandola e facendogli assumere, contemporaneamente, un aspetto tondeggiante. Viene farcita con tonno, alici, capperi e peperoni tritati ed infine viene cotta in forno caldo.
Da non dimenticare la cacciannanze ovvero la famosa focaccia grezza che tradizionalmente veniva infornata prima del pane per verificare che il forno fosse sufficientemente caldo: da qui il termine "caccia innanzi". Solitamente viene mangiata calda con prosciutto crudo, accompagnata da un bicchiere di vino cotto.
Dolce tipico è il ciambellone, legato soprattutto alle feste successive alla vendemmia o trebbiatura, quando i contadini avevano momenti liberi dalla fatica del lavoro.
Dolce tipico nel periodo natalizio è il frustingo o “frestinghe” a base di frutta secca dal sapore originale e dal profumo particolare perché riunisce in sé i sapori e i profumi di tanti ingredienti. L’impasto a base di farina di tritello, fichi secchi, uva passa, mandorle, noci, vino cotto è aromatizzato con l’aggiunta di cacao, caffè, rhum, buccia grattugiata di arancio e limone, canditi, e spezie come la cannella e la noce moscata.
I funghetti di Offida sono dei dolcetti preparati con farina, zucchero, acqua e semi di anice.
Distillato tipico della zona è l'Anisetta Meletti (dal 1870), un prodotto fortemente legato al territorio, in quanto le piante di anice (Pimpinella Anisum) dalle quali si ottengono i semi utilizzati nella distillazione sono coltivate nei terreni argillosi delle colline marchigiane. L'Anisetta Meletti per tanti anni è stato il simbolo dell'aristocrazia di Ascoli Piceno oggi è utilizzata per la correzione del caffè e per aromatizzare creme e gelati.
La zona collinare è terreno fertile per la coltivazione degli ulivi che danno un eccellente olio e soprattutto di vitigni da cui si ottengono: l'Offida DOCG (nelle varianti Pecorino, Passerina e Offida Rosso), il Rosso Piceno DOC, il Falerio DOC e Terre di Offida DOC (nelle tipologie Passerina Passito, Vin Santo e spumante).
Tipici della zona sono anche il Vin Santo ed il Vin cotto.
Indice regione - Segue diario di viaggio - Le soste
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