Giorno 4 - salita al monte Catria
Buone le previsioni meteo per la giornata, così ci prepariamo per raggiungere la vetta del Monte Catria, che in questi giorni abbiamo ammirato dalle varie angolazioni panoramiche.
Accompagnati dai gestori dell'area attrezzata, con la navetta raggiungiamo la frazione di CAPRILE.
Lorenzo mi ha convinto ad utilizzare la funivia, o meglio la bidonvia o anche cestovia*, per me che soffro di vertigini è un'impresa non indifferente affrontare 20 minuti sospesi all'interno di questo cesto per uno sbalzo di 1000 metri di altitudine. L'alternativa sarebbe la salita a piedi, ma considerando lo sforzo andata e ritorno...OK! Un bel respiro e ci provo! (L'area attrezzala è convenzionata con la funivia, c'è anche lo sconto del 20%: almeno qualcosa di positivo c'è! La bidonvia viene utilizzata anche da chi vuole scendere dalle piste di MTB e d'inverno dagli sciatori. ndr).
Esperienza forte, che non so se ripeterei, ma poi vedendo scendere bambini sorridenti, credo che sia una scelta molto personale!
AGGIORNAMENTO → * il 12 febbraio 2019 è stata inaugurata la nuova cabinovia sul monte Catria. l’impianto dotato di 98 cabine chiuse permette il raggiungimento alle piste da sci e il Rifugio per le passeggiate in quota in circa 20 minuti.
Prima tappa al Rifugio Cotaline, proprio all'arrivo della bidonvia, siamo a quota 1400 metri; chiediamo informazioni e dettagli per raggiungere la vetta del monte Catria, ci viene in aiuto il marito di Erica (la proprietaria dell'area attrezzata) con tutte le indicazioni necessarie.
E così animati da spirito avventuriero partiamo per questa escursione che si presenta per il primo tratto piacevole e non troppo in salita, belli gli scorci panoramici che si incontrano durante il tragitto, qualche incontro con i cavalli allo stato brado e le mucche di razza marchigiana che pascolano. Nei pressi del Rifugio Vernosa (chiuso) a quota 1502, ci fermiamo per un pranzo al sacco frugale, poi ci avviamo per l'ultimo tratto e da qui il l percorso diventa più erto ed impegnativo.
Passato il primo tratto di bosco a faggeta, si prosegue verso la cima camminando su una mulattiera sassosa godendo un meraviglioso panorama. Raggiungiamo finalmente la cima del Monte Catria, vento fortissimo, siamo a quota 1701 o meglio 1700,8 m come certe cartine segnalano, la croce metallica che caratterizza la vetta ha una lunga storia che vi invitiamo a leggere sul sito ufficiale (clicca QUI). Da qui si gode un meraviglioso panorama dominando tutta la regione fino ad abbracciare anche la costa adriatica ed il confine con l'Umbria, uno scenario a 360° davvero mozzafiato.
Dopo il raggiungimento dell'obiettivo decidiamo di scendere per la stessa strada della salita, anche se alcune guide consigliano di seguire il filo del crinale Nord. Al Rif. Vernosa assistiamo ad un episodio spiacevole che ci lascia esterrefatti, in tanti anni che frequentiamo l'ambiente montano non c'era mai successo di vedere una cosa simile. Alcune ragazze erano in procinto di cucinarsi un pic-nic con un fornellino, alcune mucche al pascolo hanno scavalcato il recinto di legno ed una di loro si è imbizzarrita e ha attaccato una ragazza, “scornandola” verso la parete del rifugio per poi impossessarsi del bottino, ovvero il contenuto del tegame. La ragazza era molto spaventata, per fortuna non ha riportato malesseri fisici, alla nostra offerta di aiuto, ci hanno tranquillizzato che andava tutto bene, riprendiamo il cammino per la discesa con un certo stupore per l'accaduto. Al Rifugio Cotaline (andata e ritorno compreso di pranzo al sacco, assistenza incidente mucca abbiamo impiegato circa 4 ore), decidiamo di scendere a piedi a Caprile, così imbocchiamo la mulattiera sassosa che a serpentina ci farà percorrere circa 900 metri in discesa....tradotto in tempo, circa 3 ore! Davvero una bella escursione! Questa passeggiata ci ha permesso di ammirare tanti scorci, quali le Balze che stagliano la roccia delle pareti montuose.
Ore 18.00 siamo a valle, stanchi ma soddisfatti della bella escursione, qualche chiacchiera con altri gitanti che avevamo incontrato durante il nostro cammino, chiamiamo la navetta e rientriamo in camper giusto il tempo per una doccia ristoratrice e raggiungere il centro di Frontone dove stasera si svolge la 58° Sagra del Coniglio in porchetta, un'ottima occasione per assaggiare piatti tipici della tradizione marchigiana a prezzi popolari. Ci aggreghiamo al tavolo di una simpatica compagnia e così trascorriamo allegramente la serata.