RANGO e i MERCATINI NEI VOLT
È il primo del Trentino che apre la stagione dei Mercatini di Natale, è domenica 18 novembre, non siamo ancora in Avvento, ma qui l'impeccabile organizzazione che ormai da 12 anni pianifica questo evento sa il fatto suo. Nulla è dato al caso. La semplicità del luogo si fonde con la bellezza dell'evento e di come è stato strutturato.
RANGO (TN – m 799 s.l.m.) posto lungo la “strada imperiale”, quella che dal lago di Garda porta verso la Val di Sole, si offre al visitatore nella sua veste più bella, quella dei decori natalizi e dei tipici aromi di cannella e chiodi di garofano del vin brulè e di buono delle frittelle di mele.
Rango da il benvenuto nei propri VOLT, le cantine delle case dei contadini scavate, interrate, a cunicolo dove gli espositori mettono in bella mostra le idee regalo per il prossimo Natale. In un cartello si legge “Cort, era, soler, stala, pont, volt” per descrivere le abitazioni di Rango, ovvero una struttura fatta dal soler=solaio dove veniva posto il fieno, il “pont” dove era sistemata la legna, la “cort” cioè la corte, a volte era interna, poi c'era “l'era” (l'aia) di terra battuta, la “stala” per mucche e caprette ma la cosa più affascinante erano i VOLT (le fresche dispense che conservavano i cibi, erano create con pietre e calcina), utilizzate in queste giornate di Mercatini come vere e proprie “botteghe”.
La sensazione che abbiamo è che Rango sia bella 365 giorni all'anno, grazie alla sua tipicità di borgo storico così raccolto con le sue case “vicine-vicine”, con queste stradine dove ci sono scorci caratteristici e unici, dove si respira ancora l'aria genuina di un paese di montagna.
Sono 85 le cantine al cui interno si trovano i mercatini natalizi, che propongono articoli per tutte le tasche... Cosa non da poco, perché qui a Rango si trovano tante idee regalo ad ogni prezzo, oggetti che raccontano del Trentino e della sua tipicità locale e di un artigianato che trasforma cose semplici in manufatti deliziosi, ma anche “cibo buono” che narrano di questa terra. Si percorrono cunicoli, un reticolo di stradine, un saliscendi di viuzze che è necessario tener d'occhio la mappa che viene fornita all'inizio del paese per non ritrovarsi sempre nello stesso posto o rischiando di saltare alcuni luoghi.
In questo crescendo di entusiasmi e scoperte, non ci facciamo mancare anche di fermarci ad osservare scorci unici, come le immagini realizzate con i tronchi di legno, ma anche il plastico di Rango in miniatura che si trova nella piazza centrale al centro della fontana, quella che un tempo era il luogo di ritrovo e di chiacchiere per le donne del borgo che andavano a lavare i panni. E per non parlare di quelle pannocchie appese ai balconi da essiccare che creano una deliziosa scenografia alle case tipiche di questo borgo.
Da non perdere: la chiesa parrocchiale, del XV secolo che si trova all'inizio del paese, ma la cosa più curiosa è il Museo della Scuola. Quest'ultimo è una raccolta di oggetti appartenuti ad un passato non troppo lontano, perché tanti elementi ci ricordano la nostra vita scolastica, un consiglio: fatevi coinvolgere dal sig. Tomaso Iori, che all'interno del museo vi mostrerà alcune nozioni didattiche di scienza e fisica con la semplicità dell'utilizzo di oggetti di tutti i giorni... Se avete bambini al seguito, l'effetto WOW è assicurato!