Casa Natale di Leonardo - Anchiano
La pioggia del mattino ci fa tardare l'uscita dal camper, ma una tregua del maltempo ci da coraggio per incamminarci verso il paese da cui parte la “strada verde” un sentiero storico che collega il centro del paese di Vinci alla casa natale di Leonardo in frazione Anchiano, uno dei tanti sentieri che da qui partono e raggiungono varie località toscane, chiamati anche “sentieri etruschi”. Vinci è anche la tappa 19 della “Romea Strata Nonantolana Longobarda”. Insomma, chi ha voglia di camminare, esplorare, fare trekking qui ce n'è per tutti i gusti.
Attraversiamo la parte antica di Vinci, molto suggestiva, caratterizzata da un aspetto medievale che mantiene inalterato nel tempo e ci fa fantasticare e raffigurare un Leonardo in tenera età che cammina in questi viottoli.
Imbocchiamo al termine del paese la strada verde per Anchiano contraddistinta dal segnavia 14. Targhe con citazioni leonardesche e tanti fiori colorati, ma soprattutto distese a perdita d'occhio di ulivi ci accompagnano in questa passeggiata, lievemente in salita all'inizio e poi più dolce e in piano nel suo proseguire. Nonostante sia piovuto tantissimo, la carrabile è percorribile a piedi e per fortuna il terreno ha drenato bene da non rischiare di infangarsi... sono comunque consigliabili scarpe sportive!
Una piccola deviazione ci porta verso la Villa Il Ferrale dove è allestita la mostra “Leonardo e la pittura”. È un'azienda agricola che produce vino e olio, un'elegante costruzione padronale che ospita eventi, matrimoni e ricevimenti, ma anche questa esposizione con le riproduzioni ad alta risoluzione e a grandezza naturale dei dipinti di Leonardo (biglietto cumulativo con le mostre di ieri). Ci intratteniamo ad ammirare queste riproduzioni ed ahimè, ci stringe il cuore leggere che la maggior parte sono esposte in musei all'estero.
Nota dolente anche per il quadro più famoso di Leonardo da Vinci: la Gioconda, custodita al Louvre di Parigi, ma ce ne dobbiamo fare una ragione, perché non è stata rubata dai francesi, ma studi fatti rivelano che fu venduta dal Grande Genio al popolo gallico nel 1517 con regolare contratto. Altro quadro famoso è quello di Cecilia Gallerani, una delle amanti di Ludovico Sforza, immortalata da Leonardo da Vinci come la “dama con l'ermellino” e tanti altri più o meno famosi. Nell'ultima stanza di questa esposizione c'è una copia dell'affresco più famoso di Leonardo da Vinci “l'ultima Cena” con la possibilità a livello interattivo di ottenere spiegazioni della tecnica di pittura nei suoi dettagli.
Prima di lasciare l'esposizione, il custode ci invita ad una degustazione di olio extravergine d'oliva prodotto a Villa Il Ferrale, siamo in zona tipica IGP e soprattutto la coltivazione e la produzione è a KM 0 all'interno di questo edificio storico, perché qui si trova pure il frantoio. Acquistiamo una bottiglia di questo olio che ricorderemo come “l'olio di Leonardo”... del resto ogni acquisto in viaggio ha un legame e un ricordo imprescindibile con il suo tema, capita anche a voi!?!?
Salutiamo e proseguiamo. Ancora un chilometro e raggiungiamo la frazione di ANCHIANO (m 214 s.l.m.) dove si trova isolata ed immersa nella campagna, la casa natale di Leonardo da Vinci. Scolaresche e visitatori provenienti da tutto il mondo sono già in visita a questo luogo che segnò l'inizio di una Grande Storia, di un Grande Uomo che diede un'accelerata all'umanità con le sue scoperte e le sue invenzioni: il Grande Uomo del Rinascimento.
Le postazioni multimediali all'interno della modesta casa raccontano la storia di Leonardo da Vinci, una vita non facile, già dalla nascita, figlio illegittimo di una certa Caterina e Ser Piero d'Antonio di ser Piero di ser Guido da Vinci, notaio e uomo di cultura. Un'infanzia complessa, allevato da matrigne, contornate da fratellastri, con cui ebbe pochi legami ma che purtroppo ereditarono tutto il patrimonio del padre comune, escludendo Leonardo da questi lasciti.
Una vita proseguita con mille difficoltà, in alcuni testi si legge pure che fu accusato di omosessualità. Non passarono certo inosservate e senza denunce le sue sperimentazioni sui cadaveri negli obitori, dove cercava di scoprire il corpo umano e studiare anatomia. Una vita non facile insomma, con pochi affetti e lontano dalle sue colline...
Lorenzo ed io ci chiediamo se fosse vissuto ai giorni nostri, forse sarebbe stato assegnato ai servizi sociali, avrebbe avuto una maestra di sostegno (vedi dislessia descritta sopra), visitato dalla psicologa perché appariva “strano e diverso dagli altri”...
Ma a posteriori sembra tutto facile vedere la magnificenza dell'uomo che fu, chissà se lui soffriva o meno di queste disparate situazioni a suo sfavore, chissà...?!?!
Terminiamo la visita della casa natale di Leonardo da Vinci e raggiungiamo il paese, dove ci fermiamo in un locale per un pasto frugale a base di coccoli (in alcune zone della Toscana chiamate “donzelle”) ovvero bocconcini di pasta lievitata e fritta, crostini toscani, salumi e formaggi tipici, il tutto annaffiato da un buon Chianti Montalbano D.O.C.G.
Terminiamo il pranzo con cantucci e vin santo e qui la toscanità raggiunge la sua massima tipicità. Lasciamo Vinci e con il camper ci spostiamo di circa 6 chilometri per raggiungere il Casale di Valle, a Sant'Ippolito in Valle – via del Torrino 51 dove si trova il Museo Leonardo e il Rinascimento del Vino.