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Romantische Straße e un po' di Germania del sud

- terza parte -

 collage germania romantische strasse baviera

Il diario di viaggio continua dalla pagina precedente

Giovedì 25 agosto 2016

Raggiungiamo con una bella passeggiata il centro di Würzburg attraversando il bel ponte  Alte Brücke. Ci dirigiamo subito verso la Residenz, il palazzo voluto dai principi-vescovi, ricco di opere d'arte. Già dalla scala di rappresentanza, con il soffitto dipinto dal Tiepolo, si intuisce la grandezza di questo monumento. Gli appartamenti si dividono tra quelli a nord (che si possono visitare da soli) e quelli a sud (visitabili solo con guida, due volte al giorno mattina e pomeriggio alle 11.00 e alle 15.00, avevo letto che era possibile anche con visita in italiano ma la realtà e che si possono visitare solo con accompagnatore in tedesco; è comunque il solo modo di visitarli.)
In questi ultimi spicca sicuramente la Spiegelsaal (sala degli specchi) utilizzata per le feste di palazzo; anche se le spiegazioni sono in tedesco, con i cartelli, e un buon depliant comprato precedentemente alla visita, si riesce a godere della visita. Il percorso richiede un po’ di tempo, dopo di che dedichiamo ancora una mezz’ora alla visita degli Hofgarden (giardini), dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Bellissima la parte vicina al palazzo con le aiuole fiorite, e con le fontane e i giochi d'acqua.

wuerzburg residenz 640s

La Residenz vista dai giardini

Lasciata la Residenz, ci spostiamo verso la Marktplatz, dove si trova la Marienkapelle - realizzata dai cittadini di Würzburg - e verso il Duomo St. Killian; saltiamo la visita al Museo e al Tesoro del Duomo, siti in edifici a parte, che comunque dicono siano molto validi da visitare. Ci colpisce molto la struttura gotica della chiesa, con le sue due torri che contornano il portale centrale. Partendo dal Duomo e seguendo la strada principale, ci dedichiamo alla visita del resto della città perdendoci praticamente tutta la giornata. Alla sera ritorniamo al camper ripercorrendo il ponte Alte Brücke, e seguendo l’esempio dei camperisti nostri vicini, tiriamo fuori il tavolo che posizioniamo a ridosso del fiume, terminando la serata in pieno relax.

wuerzburg scorcio panoramico 640s

Würzburg 

Venerdì 26 agosto 2016

Stamani andiamo alla Festung Marienberg (la fortezza di Marienberg), che domina la città e che si trova dal nostro lato del fiume.
Decidiamo di andare a piedi, anche perché la salita in bici sarebbe probabilmente troppo ardua per le nostre capacità. La camminata comunque non è sgradevole, e in una mezz’ora arriviamo all’ingresso del castello.
L’interno è molto ricco, e non si paga ticket. A pagamento sono i due musei che vi si trovano: il Fürstenbau, dedicato alla storia cittadina, e il museo del Meno-Franconia. Decidiamo di visitare il primo (4,5 €), molto interessante, e abbastanza esplicativo nonostante la lingua. Prima di lasciare il castello, scendiamo nel Fürstegarten (giardini del principe), da dove ammiriamo il paesaggio sul Meno e sulla città.

wuerzburg castello 640s

Il castello e vista sui suoi giardini

Decidiamo di scendere non per il percorso già effettuato, ma passando per i vigneti sul lato opposto del castello. Da qui si gode una buona vista sulla città, e ci permette di raggiungere la chiesa di Burkhart che visitiamo. Decidiamo di trascorrere il pomeriggio ancora a Würzburg , immergendoci nuovamente nel suo centro storico. La sera ancora relax, sulle nostre sdraio di fronte al fiume.

Sabato 27 agosto 2016

Ripartiamo con il camper dirigendoci a sud verso la strada di casa. La prima tappa è dopo pochi chilometri, a Weikersheim, per visitarne il castello. Ci fermiamo direttamente nel grande parcheggio che si trova subito fuori città, N49.48312 E9.89620. A piedi percorriamo la breve distanza che ci separa dal centro. La sua piazza principale è delimitata dalla cattedrale da un lato, e dall’ingresso al castello all’altro, ed è qui che ci dirigiamo. Dopo aver pagato un ticket di 6,5€ entriamo ad ammirare l’interni dove la parte del leone la fa la Sala della caccia. Una visita anche ai suoi giardini, belli come tutti quelli che ci hanno accompagnato lungo la Strada Romantica.

Weikersheim castello s

Prima di tornare al camper, facciamo una breve escursione sulla piazza principale visitandone anche la chiesa (niente di che).
Lasciamo il fiume Meno per uno dei suoi affluenti, il Tauber, raggiungendo il primo paese dichiarato città europea: Röttingen, che si trova in mezzo ai vigneti della Franconia. Il parcheggio per noi camperisti sarebbe in Neubronner StraBe, N49.50724 E9.96995, dove c’è l’area attrezzata; purtroppo essa è inagibile tutta l’ultima quindicina di Agosto per via della Volksfest, una festa locale. Parcheggiamo comunque accanto all’area, in uno spiazzo, dato che non ci tratterremo a lungo. Questo paese è piccolo, cinto da mura che conserva ancora 7 delle 74 torri che lo contornavano. Avevo letto che era famoso non solo per il suo vino, ma anche per la Via delle Meridiane. Si tratta di un percorso prevalentemente sviluppato all'interno delle vie cittadine, in cui si va alla scoperta di 25 Meridiane di varie forme e materiali. Dopo aver preso una mappa all’ufficio informazioni, effettuiamo il percorso. Alcune meridiane sono molto belle, ma sinceramente, con il senno di poi, avremo saltato la visita, anche perché il paese non presenta altri caratteristici aspetti. Certo, se avete dei bambini allora le cose si fanno diverse. Abbiamo visto infatti diverse famiglie fare il percorso, e i ragazzi erano quelli davvero i più entusiasti.

Roettingen meridiane 1 320sRoettingen meridiane 320s

Due delle meridiane di Röttingen

La prossima tappa è Creglingen. Ci fermiamo al parcheggio per camper N49.47022 E10.02988. Qui la vera attrazione della cittadinae la chiesa di Herrgottskirche con il suo altare di Maria, opera in legno realizzata da Tilman Riemenschneidel considerata il capolavoro della scultura gotica in legno, oltre che dell'artista.
In realtà come scopriamo subito, la chiesa non si trova in paese, ma a circa due chilometri in direzione del paese di Münster. Non sapendo se era agevole per il camper, ci dirigiamo verso la chiesa con le nostre biciclette, per la comoda pista ciclabile che attraversa il bosco. In realtà una volta arrivati, notiamo che c’era un grande parcheggio dove potevamo sostare anche con il nostro mezzo. Vabbè, comunque la sgambata non è stata impegnativa.
Paghiamo un ticket di 4 € ed entriamo ad ammirare il famoso altare. Questo si sviluppa per 11 metri in altezza e stupisce per la bellezza delle statue e dei rilievi, ma anche per gli intarsi che ornano tutto l'altare, tutto completamente in legno. E’ bellissimo e ci ripaga della biciclettata.

Creglingen Herrgottskirche 640s

Se interessa, segnalo che nelle case di fronte alla chiesa, c’è il Museo del Ditale, che ben si individua grazie ai grandi ditali che fanno da insegna: è una collezione privata tra le più ricche al mondo di ditali da cucito di ogni forma e materiale, provenienti da ogni parte del mondo; è la prima volta che sento di un museo del genere.

La prossima tappa è a Schwäbisch Hall, l’antica città del sale, una di quelle cittadine ancora scampate al turismo di massa.
Parcheggiamo al parcheggio gratuito alle coordinate N49.12218 E9.73473,senza servizi ne scarico ma dove un cartello segnala la possibilità di sostare per max 48 ore.
Siamo a circa 1 km dal centro, che percorriamo a piedi su un sentiero comodo e in piano. Ci fermiamo subito ad ammirare l’immensa piazza su cui si affacciano la monumentale chiesa di San Michele e le antiche case tra cui il municipio e la Widmanhaus. Saliamo la ripida scalinata che ci porta alla chiesa. L’interno è ricco di significative opere d’arte, e una menzione particolare anche al bellissimo crocifisso sopra l’altare. Ritorniamo sulla piazza, che ci affascina assai; c’è il Rathaus, un edificio a due piani coronato da mansarde ed una torre del 1509; la monumentale fontana che alle sue spalle a la berlina per i condannati alla gogna.

Schwabisch Hall fontana1 320sSchwabisch Hall chiesa san michele 320s

Ritornando verso il camper passeggiando lungo le vie lastricate delimitate dalle abitazioni a graticcio. Qui nel XII secolo aveva sede la zecca imperiale che coniava gli Haller, moneta già a quei tempi valida per tutta Europa.
E’ già pomeriggio inoltrato, ma decidiamo comunque di ripartire per arrivare, anche se tardi, a Stoccarda, in modo di avere più tempo domani per la visita.
Sono circa 60 Km, la nostra metà a Stoccarda, è il Campingplatz Cannstatter Wasen, in mercedesstrasse 40.
Abbiamo avuto un po’ di difficoltà a trovarlo, in quando l’indirizzo è relativo all’ingresso per l’area dove a settembre/ottobre si svolge la festa della birra simile a quella di Monaco.
In questo periodo l’ingresso è chiuso perché nell’area fervono i lavori per l’apertura della festa. Per raggiungere il campeggio è necessario costeggiare tutta l’area arrivando così dalla parte opposta dove c’è l’ingresso del Campingplaz.

Domenica 28 agosto 2016

II campeggio si trova a circa 6 Km dal centro della città. Decidiamo di utilizzare questa volta i mezzi pubblici invece delle nostre biciclette. Attraversiamo l’area in allestimento della festa e ci dirigiamo verso la fermata della metropolitana che vediamo di fianco. E’ chiusa, e dopo il primo momento di sbigottimento, capiamo che questa fermata, come altre adiacenti, sono aperte solo nel periodo della festa della birra. Torniamo quindi Mercedesstrasse e prendiamo il pullman che ci conduce alla stazione dei treni locale. Di qui prendiamo il treno per la stazione centrale (costo di tutto il percorso 1,5€).
Da un lato conquista con il suo fascino urbano, dall’altro svela il suo cuore verde, con parchi, giardini e vigneti, che disegnano geometrie perfette attorno al centro storico. Appena scesi dal treno saliamo sulla torre della stazione, che dai suoi cinquantasei metri di altezza permette di abbracciare, con un solo sguardo, tutta la città. Da qui si scorge la Koenigstrasse, la strada pedonale più lunga d'Europa.
Questa è la città dell'automobile, con i suoi musei dedicati alle due storiche case, Mercedes-Benz e Porsche. Noi però preferiamo indirizzarci subito verso la Staatsgalerie, uno dei musei più antichi di Stoccarda che raccoglie opere di Pablo Picasso, Cezanne, Tintoretto, Modigliani, Gaugin e Monet. Una vera meraviglia per gli occhi e l'anima, e consumiamo tutta la mattinata, e anche qualche ora del pomeriggio, per visitarlo. Se siete appassionati di pittura questo non dovete assolutamente perderlo. Ci apprestiamo poi a visitare la città dirigendosi verso la Königsbau Schlossplatz dove su un suo lato si trova il castello nuovo.
Per la verità vediamo poco, perché a Stoccarda oggi c’è la festa del vino, e la piazza è gremita di banchetti e stand che vendono il pregiato prodotto oltre ad altre varie leccornie. Dato che la piazza non è granché visibile ci consoliamo con un buon pasto e una buona bevuta.
Continuiamo il nostro giro per la città ma la visita risulta davvero complicata; ogni piazza e via centrale è occupata da banchi e carretti che vendono vino e altri prodotti, limitando di molto la visibilità.
Proviamo ad andare verso il Castello Vecchio, dove sorge il Museo Storico del Land Württemberg.
Qui all’interno del cortile si può scattare qualche foto; ma a mettersi di mezzo c’è qui un matrimonio e una gran confusione.
Un po’ delusi ci dirigiamo verso la Schlossplatz, che è il cuore della città, al cui centro si innalza la colonna del giubileo. Qui almeno non ci sono banchetti e possiamo rilassarci un po’ come vediamo fare ad una gran parte di persone locali.

stoccarda schlossplatz 640s

la Schlossplatz

Stoccarda è comunque famosa anche per i suoi parchi; è per questo che decidiamo di anticipare il rientro in campeggio, percorrendo a piedi i Km che ci separano da questo, ma attraversando il parco della città che è davvero enorme e che dal centro arriva in periferia. Lo percorriamo con calma, notando moltissima gente che sfruttando forse la giornata festiva, si è qui riversata, che a correre, chi in bici, o chi a fare picnic o semplicemente a riposarsi.
La giornata è calda, e anche noi ci fermiamo a farci cullare dalla leggera brezza in riva ad uno dei tanti laghetti del parco.

Lunedì 29 agosto 2016

Partiamo di buon ora, e percorriamo i 50 Km necessari per arrivare al castello di Lichtenstein, N48.40466 E9.25637. Dopo aver lasciato il camper nel parcheggio, saliamo verso il castello. Questo castello è un piccolo gioiellino che vale assolutamente la pena di visitare, sia dentro che fuori, anche se l’originale è andato perduto e questa è una ricostruzione del 1800.
E’ costruito su uno spuntone roccioso di 300 metri, la cui sommità addirittura invade la prima sala del castello. È collegato alla ‘terraferma’ con un ponte levatoio. Dopo aver pagato un ticket di 7€ effettuiamo la visita guidata, che è solo in tedesco, aiutati da il solito foglio informativo in italiano. Questa volta però non si perde molto nella traduzione ed il giro risulta piacevole, forse dato anche dal fatto che il castello è abbastanza piccolo. Vale comunque la pena di essere visitato.

castello di Lichtenstein 640s

Riprendiamo il nostro viaggio verso sud, arrivando a Freudenstadt, nel cuore della Foresta Nera. Il paese era stato fondata nel 1599 per ospitare i lavoratori delle miniere d’argento. Ci dirigiamo verso Ludwig Jahn Strasse - centro sportivo a est del paese, a circa 2 Km dal centro, dove si trova il parcheggio per il nostro mezzo, N 48.4711, E 8.4125. Purtroppo per lavori in corso l’area è interrotta ed inagibile. Parcheggiamo quindi presso il supermercato che si trova accanto a questo parcheggio, non ci sono divieti e comunque la nostra visita sarà breve. In bici arriviamo alla Markplatz. Freudenstadt è un centro di cure termali e climatiche, si trova a 728 m d’altitudine, ed è una delle mete turistiche più famose della Foresta Nera anche grazie al fatto che possiede la piazza del mercato più grande di tutta la Germania (m. 216x219), racchiusa da vie disposte in tre quadrati concentrici con al centro una fontana dove zampillano tanti getti che variano in altezza e quantità d’acqua.
Questa fontana è raso terra, e permette alla gente, soprattutto bambini, di avventurarvisi in mezzo ed effettuare bagni a tempo con gli zampilli. Anche a noi sarebbe venuto voglia di emularli, ma l’età ci consiglia di essere più sobri.

freudenstadt marktplatz 640s

Su un lato della piazza sorge la Chiesa protestante, e tutt’intorno la piazza ci sono eleganti portici che, leggiamo sull’opuscolo preso all’ufficio turistico, l'architetto Schickhardt progettò ispirandosi a quelli di Bologna. Belli anche gli spazi verdi all'interno della piazza e soprattutto quello dedicato a parco giochi per i bambini...davvero fantastico! Un sistema di attrezzi che servono per l'estrazione di acqua, il suo trasporto, l’incanalamento da poter poi utilizzare con la sabbia.
Ultima tappa della giornata verso Schiltach, con sosta all’area sistemata tra la ferrovia ed il fiume. (N 48.29121, E 8.34256) L’area è sterrata, acqua e luce sono gratuiti. Non esistono gli scarichi. La colonnina della corrente permette solo il collegamento di tre equipaggi.
Pur essendoci la ferrovia a poca distanza, il passaggio del treno non disturba e di notte non transita.
Il luogo è veramente bello; tramite una scala vicino all’area di sosta si oltrepassa il ponte, raggiungendo in pochi minuti l’antica piazza del nucleo storico, il luogo più bello e caratteristico di tutto il piccolo paese.
La piazza con la fontana ed il vecchio municipio è il nucleo del borgo medioevale da cui partano le vie della cittadella ai cui lati ci sono le ormai classiche case a graticcio una più bella dell’altra. Il municipio è della fine del 1500, ben affrescato, costituisce sicuramente l’edificio più prestigioso del paese. Dopo le inevitabili foto, affrontiamo la via che in salita ci porta fino al punto dove da una balconata possiamo ammirare il panorama del paese.

Schiltach 320sSchiltach municipio 320s

Il municipio ed una via di Schiltach

Ridiscendiamo verso il centro e finiamo la giornata passeggiando lungo i due fiumi che bagnano il villaggio, su cui si affacciano altre numerose case a graticcio, comprese le case più vecchie del paese, quelle del quartiere dei conciatori. Un paese assolutamente da non saltare durante la visita di questi luoghi

Martedì 30 agosto 2016

Il tempo è tiranno, così saltiamo alcune mete che ci eravamo proposti di visitare. Procediamo direttamente per Triberg per andre a vedere le famose cascate. Sulla strada statale B33, prima di arrivare al paese, all’ingresso del tunnel prima di questo, notiamo un grande orologio a cucù situato in una casetta. La curiosità ci impone di fermarci (c’è un comodo parcheggio a fianco). E’ un vero e proprio orologio a cucù, e sul retro dell’edificio ci sono figure che si animano introducendo 1 €, non è niente di eccezionale ma comunque molto carino a vedere.

triberg casa cucu 640s

Proseguiamo seguiamo l’indicazione per il parcheggio delle cascate, (Wasserfall) N 48.13059, E 8.22859. E’ un parcheggio sterrato e molto grande che non crea problemi di manovra, ma con il senno di poi era meglio fermare il camper in paese al parcheggio dei bus, 3 posti, N48°7’82” E8°13’72” ed effettuare la camminata a piedi che aveva il vantaggio di scorrere lungo le cascate e che rappresentava il percorso più caratteristico. Dal nostro punto invece, siamo all’ingresso del sentiero che porta alle cascate, 4 € l’ingresso, ma ci arriviamo direttamente da sopra perdiamo la parte migliore della passeggiata.
Comunque sia entriamo e ci addentriamo nella foresta. All’entrata ci forniscono una piccola cartina con le varie passeggiate da fare nei boschi. La visita si svolge infatti effettuando tre diversi percorsi: Naturalistico, Culturale e Cascate. Dal nostro ingresso si può effettuare solo quella più breve, cascate, in quanto le altre due ci farebbero scendere verso il paese, costringendoci però poi a ritornare su a riprendere il camper ( 7 Km in totale). Le cascate vengono alimentate dal fiume Gutach, compiano 7 balzi per un dislivello complessivo di 163 metri e sono le più alte della Germania. Ameno questo è quello che dice la guida; noi in realtà non siamo rimasti molto impressionati.
Il sentiero che si inerpica su per un versante della montagna, coperto da altissimi alberi. E’ possibile ammirare da vicino la cascata mediante ponti e balconate appositamente creati per i visitatori, ma come detto non lo troviamo così entusiasmante, sicuramente non è una visita che anche volendo rifaremo in futuro.

triberg cascate 640s

Discorso diverso per il paese. Per visitare la cittadina raggiungiamo il parcheggio dei bus indicato prima; da qui si raggiunge velocemente il centro, che poi è tutto posizionato sulla strada principale e che abbiamo già percorso al nostro arrivo.
Qui ci sono una moltitudine di negozi coloratissimi, con in mostra il pezzo pregiato dell’artigianato locale: gli orologi a cucù, protagonisti assoluti in modelli e forme differenti, alcuni dei quali davvero bellissimi.
Notevoli anche le sculture in legno, rimane difficile non fare acquisti, forse solo i prezzi ci ricordano di essere cauti nell’entusiasmo.

triberg scorcio paese 640s

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L’artigianato di Triberg

Prima di ripartire ci fermiamo in una pasticceria ad assaggiare la famosa torta alle ciliegie della foresta nera: la Kirschtorte. L’abbiamo trovata buona, ma le nostre torte sono migliori.
Usciti da Triberg percorriamo 4 Km per andare a visitare il cucù più grande del mondo, il Kuckucksuhr. Ci fermiamo al parcheggio (N48.13681 E8.21448) di una casetta che nasconde al suo interno il meccanismo gigante dell’orologio. Con 2 euro è possibile visitare l’interno, dove una signora, che conosce l’italiano, ci spiega il funzionamento e tutte le fasi della costruzione dell’orologio. Si esce poi nel giardino per ammirare il cucù che esce dalla finestra allo scattare dell’ora e le figure animate in legno che si muovono insieme al cucù e che gli fanno da contorno.

cucu piu grande mondo 640s

Arriviamo successivamente a Schonach parcheggiando nella bella area di sosta molto ampia (N48°8’45” E8°11’20”); che si trova a 200/300 mt. dal paese, a fianco degli impianti sportivi. Qui è possibile usufruire di carico, scarico e luce mediante l’inserimento di un gettone per ogni funzione al costo ognuno di 1 €. che si possono reperire presso l’Ufficio Turistico o presso alcuni locali del paese indicati su di un foglio (anche in italiano) attaccato alla colonnina dell’acqua.
Ci dirigiamo poi in paese, ma restiamo pochi minuti, perché per quanto bello era l’area di sosta, il paese risulta anonimo e privo di attrattive.

Ultima tappa del nostro viaggio Donaueschingen, dove vogliamo vedere le sorgenti di uno dei più grandi fiumi d’Europa, il Danubio, formato dalla confluenza dei fiumi Brigach e Breg.
Seguiamo le indicazioni per Donauquelle (sorgenti del Danubio), e fermiamo il camper nell’area di sosta in Stadionstrasse, N 47.9475, E 8.51166 gratuita, accanto al castello del paese, con 10 posti dotati di allaccio elettrico.
Da qui a piedi andiamo a vedere la sorgente che si trova proprio nel parco del castello che era di proprietà dei Fürstenberg.

donaueschingen donau quelle 640s

Raggiungiamo la bella cattedrale che si trova a fianco dell’ingresso gratuito alla parte del parco del castello ove, racchiusa in una bella vasca, c’è la sorgente del Danubio.
Da qui, l’acqua scaturisce da una fonte carsica a getto, andando poi a gettarsi nei vicini Brigach e Breg che poco distante si uniscono dando vita al Danubio che dovrà percorrere 2840 Km. per raggiungere il Mar Nero.
Con la bici si potrebbe anche arrivare in città, dove per il centro si passa accanto alla fabbrica di birra Fürstenberg, altro luogo da visitare. Ma è ormai tardi, e noi domani mattina di buon ora dobbiamo iniziare il viaggio di ritorno che ci porterà a casa. Rientriamo quindi in camper, soddisfatti di tutto il percorso fatto in questa vacanza, con il rammarico di non aver visto pienamente Donaueschingen. Ma questo sarà sicuramente la scusa per riprendere il discorso di un altro viaggio, che partirà sicuramente di qui.
Alla prossima!!

Qualche consiglio utile:

ln Germania è buona norma essere estremamente scrupolosi nel rispettare il Codice della Strada, nella circolazione come nel parcheggio. Occorre appoggiarsi sempre ad aree preposte per il pernottamento. Le stazioni carico e scarico nelle aree attrezzale spesso non hanno un vero pozzetto dove salire con il camper, di solito hanno una vasca laterale in cui scaricare la cassetta WC e un tombino, oppure la stessa vasca a base colonna per lo scarico delle acque grigie. Consiglio di munirvi della Umweltplakette, la vignetta che è di fatto una tassa sui veicoli inquinanti: è obbligatoria in molte città, a partire da Würzburg e Augsburg. Io lo acquistata in Italia direttamente su internet alla Dekra (www.dekraitalia.it). In tutti i paesi visitati, la domenica e i giorni di festa, abbiamo sempre trovato i negozi tutti chiusi. L’italiano è parlato da pochi. Negli uffici informazioni però ci sono quasi sempre opuscoli in italiano dei luoghi che stiamo visitando.
Spesso abbiamo avuto difficoltà a pagare con carte di credito, sia circuito Visa sia Mastercard, e a volte anche con bancomat. Eccezione sono le aree di servizio che accettano qualsiasi tipo di carta.

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