In camper alla scoperta della Provenza in periodo di lavanda in fiore
- giugno 2014 -
- seconda parte -
Domenica 29 giugno
Ci svegliamo e nella piazzetta vicino a dove abbiamo sostato ecco che troviamo un classico mercatino brocante. Naturalmente ci scappa un giretto tra le bancarelle.
Incomincia il viaggio di ritorno, e decidiamo di dirigerci verso Sault (F), sul plateau d’Albion, siamo curiosi di vedere se anche in quella zona le lavande sono fiorite. Ritorniamo verso St. Saturnin les Apt (F) e da lì prendiamo la Route dela vie Romaine.
La strada sale, il paesaggio è decisamente selvaggio, rocce, tante rocce, e nessuno per questa strada. Pochissime le abitazioni ed ecco che appena c’è un po’ di terreno
pianeggiante spuntano i campi di lavanda. Non sono in piena fioritura come nel Plateau de Valensole o nel Luberon, le piantine sono anche più piccole, ma lo spettacolo e il profumo sono uguali.
Il panorama cambia, si addolcisce, la strada è più pianeggiante. Ci fermiamo ad ammirare da fuori un castello dall’apparenza abbandonato: le chateau de Javon.
Arriviamo a Sault (F), procediamo verso Banon, siamo sul Plateau d’Albion (F) e ancora campi di lavanda in fiore, ancora ronzio di api.
In lontananza vediamo il Mont Ventoux (F), procediamo verso Forcalquier e ci fermiamo a Mane (F) qui ci sarebbe da visitare la Prieure de Salagon. Sinceramente non ne abbiamo molta voglia, preferiamo riposarci un po’. Ecco che nell’area sosta ritroviamo la coppia di camperisti italiani che avevamo incontrato all’inizio del viaggio ad Allemagne en Provence, se ci fossimo dati appuntamento non ci saremmo sicuramente trovati.
Ci scambiamo le impressioni su questo viaggio, e poi ognuno prosegue per la sua strada, loro verso la costa, noi verso le gole del Verdon. Siamo nuovamente sul Plateu de Valensole e prima di arrivare a Moustiers Sainte Marie (F) ecco ancora campi da lavande.
Appena arrivati all’area si prospetta nuovamente un’altra bella scarpinata.
Moustiers è lassù, e per arrivarci bisogna camminare un bel po’ in salita naturalmente. Il villaggio si trova nel mezzo di due maestose rupi rocciose attraversate da un ruscello di montagna. La leggenda racconta che il cavaliere di Blacas, per ringraziare la Vergine di essere tornato sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella appesa fra le due pareti di roccia con una catena. E ancora oggi la stella veglia sulle teste degli abitanti scintillando al sole del tramonto.
Passeggiamo fra le viuzze strette in salita ammirando le botteghe di faïences, ovvero le maioliche smaltate che divennero di moda ai tempi di Luigi XIV. Ci manca il fiato per poter salire alla trecentesca Chapelle Notre-Dame de Beauvoir la deliziosa chiesetta abbarbicata ad uno dei due versanti della montagna.
Rientrando ci fermiamo sulla strada principale vicino all’area: c’è un mercatino di prodotti locali ed allora scorta di Fromages de crevre.
Lunedì 30 giugno
Purtroppo la nostra vacanza sta terminando, domani dobbiamo essere a casa, c’è ancora il tempo per fare un “giro” alle gole del Verdon.
Percorriamo la D952 e la prima "cartolina" che ci appare è la vista dall’alto del Lac de Sainte Croix.
Le gole del fiume Verdon creano il canyon più impressionante d’Europa, le sue pareti a strapiombo sono uno spettacolo unico.
La strada che costeggia le gole offre dei panorami mozzafiato, poi attraverso l’altopiano, passando da Palud sur Verdon, si ritorna a bordo del canyon a Pont Sublime uno dei punti più suggestivi delle Gole del Verdon.
La strada prosegue costeggiando il fiume, non presenta particolari difficoltà, arriviamo a Castellane (F), proseguiamo imboccando la Route de Napoleon direzione Digne les Bains, il panorama continua ad essere aspro e selvaggio.
Facciamo una deviazione e passiamo a Le Mées (F), per vedere da vicino Les Penitents che si intravedono dalla strada che da Sisteron va verso sud sull’altra sponda della Durance.
Les penitents (i penitenti), sono una formazione rocciosa presente in questa località, che acqua e vento nel corso dei secoli hanno lavorato dando la vaga forma di monaci incappucciati. Secondo la tradizione furono dei frati pietrificati per aver sedotto donne musulmane durante l'invasione araba. La strada è trafficata, ma riusciamo a fare una sosta e qualche fotografia.
Riprendiamo il viaggio, ripassiamo da Sisteron e decidiamo di rientrare in Italia attraverso il colle del Monginevro, domani però, questa sera ci fermiano per la notte lungo le sponde del Lac de Serre Ponçon in sosta libera.
Martedì 1 luglio
Il nostro viaggio termina qui. Indimenticabili le lavande fiorite, il profumo, il ronzio delle api, i villaggi arroccati, i paesini “gorgoglianti”, gli aspri paesaggi del Verdon.
Abbiamo sostato:
- SISTERON - Cours Melchior Donnet 85 - N44.20025 E5.94382
- RUSTREL - nel parcheggio del Colorado Provençal, nel biglietto x la visita è compreso il parcheggio, si può sostare anche di notte
- ROUSSILLON - Parking St Joseph - N43.89662 E5.2958
- GORDES - Rue de la Gendarmerie - N43.91496 E5.19758
- ABBAZIA di SENANQUE - Parcheggio dell’Abbazia
- L’ISLE SUR LA SORGUE - parcheggio x camper segnalato alla stazione Avenue Julien Guigue - N43.91765 E5.04736
- PERNES LES FONTAINES - parcheggio sotto le mura
- MOUSTIERS ST MARIE - Parking Prola, Chemin de Quinson - N43.8436 E6.21869
- LAC DE SERRE PONÇON - sosta libera lungo il lago vicino a Crots - N44.53106 E6. 42998