Reggio Emilia: un weekend in camper (e bici)
Un’inaspettata sorpresa questa città emiliana a “misura d’uomo”.
Vi diamo ben 7 motivi per sceglierla e visitarla
di Marzia Mazzoni
Reggio Emilia: chissà quanto di voi la conoscono dal punto di vista turistico? Fino a questo fine settimana, pure noi non l’avevamo mai esplorata in lungo e in largo. Frequentata per motivi di lavoro, ma mai visitato il centro storico. Il problema di Reggio è forse di essere un po’ offuscata dall’importanza e dalla notorietà della vicina Parma che con il suo passato di Ducato ha sempre destato maggiore interesse o anche da Modena, più famosa per la sua motor valley e altre attrazioni.
REGGIO EMILIA è un po’ al di fuori dalle rotte turistiche, molti la riconoscono per la sua ormai inconfondibile skyline del ponte bianco, così come dall’appariscente stazione cispadana entrambe le opere di Calatrava, l’architetto e ingegnere spagnolo, che si ammirano dall’autostrada A1.
Voi vi chiederete: perché REGGIO EMILIA merita una visita? Il centro storico di questa città emiliana di forma esagonale, rarissimo esempio in Europa che cosa offre?
Famosa per il tricolore, i tortelli e l’erbazzone, gli asili più belli del mondo (Loris Malaguzzi)… Ma non solo! REGGIO EMILIA è tanto di più. Ecco qui la nostra esperienza di due giorni in camper nella città emiliana che speriamo vi faccia venir voglia di inserirla nella lista dei luoghi da visitare, ecco i 7 motivi che vi abbiamo promesso:
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