URBANIA: capitale d’Italia della Befana, città della ceramica (e delle mummie)
Molti la conoscono per la città della Befana grazie agli eventi che ogni anno richiamano tanti turisti nel periodo dell'Epifania.
Noi invece la ricorderemo per il suo fascino, un paese ordinato e molto interessante da visitare a ritmo slow in questo centro storico lastricato a sampietrini dove spuntano chiese, palazzi e scorci molto suggestivi.
E che dire della curiosità del museo delle mummie e della loro bizzarra storia? Molto interessante e soprattutto unico, tanto che anche il National Geographic prese in studio questi corpi mummificati. Ma andiamo per gradi che ve la raccontiamo per benino.
Lasciamo il camper nel parcheggio con camper service del piazzale delle corriere che si trova a inizio paese e percorrendo via Garibaldi raggiungiamo la piazza da cui si dipanano le varie vie del centro storico, la prima a destra Corso Vittorio Emanuele ospita lo IAT dove gentilmente ci viene fornita la mappa di Urbania e tutte le informazioni per la visita.
Il percorso è semplice da fare grazie ai numeri apposti con una targa in ceramica fissati su ogni monumento che corrisponde a quello indicato sulla mappa. Tante chiese presenti, tutte molto affascinanti anche se quella più famosa ed attrattiva è quella della Chiesa dei Morti dove all’interno sono custodite le mummie. L’ingresso a pagamento permette di accedere a questo luogo dove sono esposti i corpi mummificati di persone che furono ritrovate nei terreni adiacenti alla Chiesa. Il simpatico custode ci racconta con una bella chiacchierata di circa 20 minuti la storia di questi corpi, il perché della conservazione ma soprattutto li spiega uno ad uno e ne narra la vita e la loro storia. Davvero una visita molto curiosa e affascinante.
Con lo stesso biglietto si accede alla visita del museo Leonardi dove all’interno sono custodite opere d’arte e maioliche perché ricordiamo che qui un tempo quando Urbania si chiamava Casteldurante, si producevano le più belle maioliche del Rinascimento.
“… e la piccola tavola del tè era pronta con tazze e sottocoppe in maiolica di CastelDurante, antiche forme d’inimitabile grazia…” (Gabriele D’Annunzio – Il Piacere)
Dal ‘94 Urbania è riconosciuta come “zona di produzione della ceramica artistica e tradizionale”, fu il primo Comune delle Marche a ricevere questo marchio, entrando a far parte dell’AICC (associazione italiana della città della Ceramica). Sinceramente avremmo voluto trovare qualche negozietto che esponesse queste eccellenze artistiche, cosa che invece non vediamo in nessuna via… Pazienza!
Il punto più suggestivo per fotografare Urbania è dal Ponte del Riscatto, così chiamato perché un tempo quando l’antica Durante era tutta rinchiusa all’interno delle possenti mura, per accedervi bisognava pagare un obolo, per l’appunto un riscatto.