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In camper tra storia, fede, natura (e buon cibo) nel Biellese  

biellese copertina ok

Candelo, Oropa e Riserva naturale di Burcina. Luoghi di rara bellezza della provincia più piccola del Piemonte e soprattutto molto camper friendly 

di Marzia Mazzoni

Due giorni in camper a zonzo alla scoperta di questo patrimonio artistico, culturale e naturale da assolutamente vedere, il tutto abbellito dai colori caldi dell’autunno o foliage, come va tanto di moda ora, che rendono questi luoghi ancora più affascinanti.

Chissà quante volte avete sentito parlare del Ricetto di Candelo o del Sacro Monte di Oropa e vi siete detti “prima o poi ci andremo”… Pure noi avevamo queste mete inserite da tempo nella famosa wishlist di viaggi da realizzare e finalmente siamo riusciti a depennarli dalla lista degli itinerari “da fare”.

Siete pronti a partire insieme a noi alla scoperta di questi luoghi della nostra bella Italia? Salite a bordo che vi portiamo a conoscere

 


CANDELO e il suo Ricetto

candelo ricetto

Si trova a un’altitudine di 340 metri s.l.m. e a 6 chilometri da Biella (che se ricordate bene un tempo non faceva provincia!).

Una comoda area camper raggiungibile da una stretta via ci accoglie in questo luogo magico della provincia biellese. Già da qui si scorgono le mura e le torri del Ricetto. Il borgo è insignito con il riconoscimento di “uno dei più belli d’Italia” e leggiamo in rete che la Cnn, l’emittente televisiva statunitense, ha dichiarato che il Ricetto di Candelo è «la Pompei del Medioevo», al terzo posto tra le 20 più idilliache località italiane che riassumono perfettamente il Bel Paese. E noi che l’abbiamo visitato, vi possiamo assicurare che hanno perfettamente ragione!
Voglio darvi la definizione della parola RICETTO (dal latino receptum, ovvero rifugio, ricovero) che chiarisce al meglio ciò che si andrà a visitare

“raggruppamento medievale di case recinte da mura turrite in cui si raccoglievano gli abitanti della campagna in caso di pericolo; tipico del Piemonte.”

Ci incamminiamo verso il paese e raggiungiamo il punto informazione turistica che si trova proprio adiacente alla torre porta l’unico accesso al Ricetto, per l’appunto in piazza Castello. Raccogliamo materiale cartaceo ma anche dettagli e suggerimenti forniti dall’addetta della Pro Loco, molto disponibile e gradevole che ci fornisce indicazioni del territorio.

Siamo verso fine ottobre, è un giorno feriale, c’è poca gente in giro. Varchiamo l’arco della torre porta e facciamo un salto nella storia. Il silenzio che contraddistingue il luogo crea ancora di più un’atmosfera mistica di questa struttura fortificata medievale, la meglio conservata nel suo genere. Qui si anima nel periodo natalizio con i mercatini, ma anche nei fine settimana quando gli artigiani, le botteghe e le locande aprono i battenti. Ma ora siamo soltanto noi e un’altra coppia di visitatori che girovaghiamo tra queste rue, le vie perpendicolari del ricetto. Ci godiamo ogni minimo dettaglio di questi sassi che compongono il ricetto che sono lì dal XIV secolo quando la popolazione costruì questa fortificazione per custodire e difendere i beni della comunità. Non sono abitazioni, ma cantine. Anche i dettagli ci attraggono, quelli delle porte e dei grossi chiavistelli, ma anche gli scorci verso il comprensorio delle Prealpi biellesi.
Qui tutto è di un fascino irresistibile, difficile non innamorarsi di questo luogo! Pensate che qui hanno girato parecchie scene di film: “I Promessi Sposi” in chiave comica e satirica con il trio Marchesini-Solenghi-Lopez, “Virginia, la monaca di Monza”, Rai 2 (2004), con Giovanna Mezzogiorno, “La freccia nera” lo sceneggiato televisivo degli anni ‘60 con l’esordiente Loretta Goggi, e “Dracula 3d” del maestro dell’horror Dario Argento.

Lasciamo il Ricetto e ci incamminiamo per le vie di Candelo alla scoperta di altri luoghi di interesse. La Santa Maria Maggiore, la più antica rettoria-parrocchia di Candelo, la troviamo chiusa e quindi la immortaliamo soltanto da fuori, raggiungiamo invece San Pietro. L’interno è molto ricco di opere d’arte da osservare e grazie alla tabella informativa posta all’entrata, è possibile conoscerne sia la datazione che gli autori. L’immagine della Madonna di Oropa ci annuncia già quella che sarà la nostra prossima tappa, ma non lasciamo Candelo senza l’aver acquistato un dolcetto tipico locale: i canestrelli biellesi, detti anche canestrej. Non pensate al classico canestrello a forma di fiore con lo zucchero al velo sopra. No no. Qui siamo di fronte a una sorta di grande wafer formato da due cialde croccanti separate da un sottile strato di crema al cioccolato (a volte anche nocciole).

Suggerimenti: a pochi chilometri da Candelo, si trova la riserva naturale orientata delle Baragge conosciuta anche come la “savana del Biellese” per il suo aspetto che ricorda appunto questo territorio africano. Ideale per camminate e tour in MTB. La zona è molto selvaggia, luogo ideale per chi ama zone con queste caratteristiche.

Abbandoniamo Candelo e con il camper ci spostiamo di una ventina di chilometri per raggiungere il santuario più grande del biellese e delle Alpi.

  01 - Piemonte - Candelo - area camper.jpg 02 - Piemonte - Candelo - ricetto - scorcio.jpg 03 - Piemonte - Candelo - ricetto visto da area camper.jpg 04 - Piemonte - Candelo - ricetto - torre porta.jpg 05 - Piemonte - Candelo - ricetto - scorcio.jpg 06 - Piemonte - Candelo - ricetto - scorcio.jpg 07 - Piemonte - Candelo - ricetto - scorcio.jpg 08 - Piemonte - Candelo - ricetto - scorcio.jpg 09 - Piemonte - Candelo - ricetto - dettagli.jpg 10 - Piemonte - Candelo - ricetto - scorcio.jpg 11 - Piemonte - Candelo - Santa Maria Maggiore.jpg 12 - Piemonte - Candelo - San Pietro.jpg 13 - Piemonte - Candelo - San Pietro - interno.jpg 14 - Piemonte - Candelo - San Pietro - interno.jpg 15 - Piemonte - Candelo - piazza Castello - palazzo comunale.jpg 16 - Piemonte - Candelo - passeggiata alpini.jpg 17 - Piemonte - Candelo - scorcio.jpg 18 - Piemonte - Candelo - passeggiata alpini - scorcio ricetto.jpg 19 - Piemonte - Candelo - canestrelli biellesi.jpg

Santuario di Oropa – patrimonio dell’Unesco dal 2003

santuario oropa copertina

La strada SP144 ci porta a quota 1180 metri sul livello del mare. All'arrivo il complesso maestoso si apre ai nostri occhi con tutto il suo fascino e soprattutto attorniato da un contesto paesaggistico di grande suggestione dato da questo anfiteatro naturale ora dipinto dalla mano di Madre Natura dove spiccano il colore oro e rosso del foliage autunnale. L'effetto WOW è assicurato!
Raggiungiamo l’area attrezzata camper che si trova proprio nella parte più alta, vicino alla funivia per raggiungere il Monte Mucrone. Scopriamo che per accedervi è necessario dotarsi di una tessera che viene consegnata all’ufficio accoglienza posto all’inizio del Santuario. Facciamo dietrofront e andiamo a espletare tutte le pratiche per piazzarci (€ 15 al giorno – ottobre 2020 – con 5 € di cauzione che vengono restituite, chiavi per l’accesso ai bagni e docce, naturalmente dotata di camper service e allaccio elettrico). Ci piazziamo in un totale isolamento e in un meraviglioso full immersion con la natura e ci prepariamo per la visita al santuario tenendo bene in considerazione gli orari di apertura dei vari edifici religiosi.
Le tabelle informative dei sentieri, del parco avventura e delle varie escursioni sia a piedi che in MTB ci fanno ben comprendere che la zona è frequentata non soltanto da pellegrini ma anche da tanti che amano la montagna sia in estate che in inverno.
La nostra visita parte dall’edificio posto più in alto, ovvero la Basilica nuova. È maestosa, imponente, elegante e soprattutto molto affascinante, sia la facciata che si staglia verso il panorama alle sue spalle che al suo interno con la sua cupola che si eleva per oltre 80 metri dal pavimento, ma anche dalle varie cappelle riccamente decorate e intercalate da massicce colonne. Completano la visita una mostra dedicata ai presepi che vi consigliamo di visitare perché sono veramente insoliti, soprattutto per i materiali con cui sono stati realizzati.

Scendendo la gradinata si accede a uno spazio ampio dove si trova la Basilica più antica che custodisce la statua della Madonna Nera. Questo edificio costruito nel Seicento in seguito a un voto e dal 1620 si tengono ogni 100 anni le solenni incoronazioni della Vergine Nera e quest’anno, il 2020, per l’appunto si è tenuta la V° incoronazione, quella dei 400 anni. Entriamo. La statua è conservata e custodita all’interno del Sacello dietro all’altare. Alta 1,32 metri è datata 1300 e si narra che sia sul volto della Madonna che del Bambino Gesù non si posi mai la polvere. Tanti pellegrini si recano qui, molti con zaino in spalla che percorrono il Cammino di San Carlo (tocca le province di Novara, Verbania Vercelli e Biella, lungo in totale 200 km, divisi in 12 tappe).
In questo ampio spazio si trova anche il Museo dei Tesori che però in questo periodo apre soltanto nei fine settimana.
L’ultima parte, quella più in bassa del complesso è quella riservata alla ricettività e agli esercizi commerciali dove si trovano ristoranti, negozietti di souvenir e le camere che vengono date in affitto.
Anche il territorio circostante offre veramente tanto, ne vale una sosta di più giorni per poterlo scoprire con camminate e perlustrazioni, vogliate considerare che il Sacro Monte, riconosciuto Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e pure Riserva Speciale della Regione Piemonte.

Restiamo qui a dormire nell’area attrezzata in un full immersion nella natura silenziosa di questo periodo fuori stagione che ci fa assaporare il bello di essere nella nostra casa viaggiante e poterci godere questo meraviglioso contesto.

  01 - Piemonte - Santuario Oropa - area camper.jpg 02 - Piemonte - Sacro Monte - info utili territorio.jpg 03 - Piemonte - Santuario Oropa - Basilica Nuova.jpg 04 - Piemonte - Santuario Oropa - Basilica Nuova - interno.jpg 05 - Piemonte - Santuario Oropa - Basilica Nuova - interno.jpg 06 - Piemonte - Santuario Oropa - Basilica Nuova - mostra presepi.jpg 07 - Piemonte - Santuario Oropa - Basilica Nuova - mostra presepi.jpg 08 - Piemonte - Santuario Oropa - scorcio.jpg 09 - Piemonte - Santuario Oropa - basilica Madonna Nera.jpg 10 - Piemonte - Santuario Oropa - basilica Madonna Nera - sacello.jpg 11 - Piemonte - Santuario Oropa - scorcio.jpg 12 - Piemonte - Sacro Monte - foliage.jpg 13 - Piemonte - Santuario Oropa - entrata.jpg 14 - Piemonte - Sacro Monte Oropa - foliage.jpg

 

Parco Burcina: una tavolozza di colori

parco burcina

A una decina di minuti da Biella, si trova questo meraviglioso luogo dove la natura la fa da padrone, con una comodissima area attrezzata camper posta proprio all’ingresso.
Si sviluppa su una collina la Riserva naturale del Parco Burcina Felice Piacenza, visitabile tutto l'anno e soprattutto ogni mese cambia aspetto e colore grazie alle piante presenti. Nel periodo della nostra visita (ottobre 2020) è caratterizzato dalle tipiche cromie del foliage: un’esplosione di oro, rosso e arancione intercalato dal verde, non manca anche il color marrone delle castagne, presenti in numero cospicuo su intere aree del parco.
In primavera (fine maggio/inizi giugno), il parco è famoso per la fioritura del rododendro che regala uno spettacolo della natura da effetto WOW.

Qualche consiglio per la visita del parco? Ecco alcune indicazioni:

• indossare scarpe comode e sportive

• classificazione del percorso T (turistico) in quanto non presenta difficoltà

• lunghezza totale del percorso fino in cima è di 5 km (quindi aggiungete altri 5 km per la discesa!)

• la strada carrozzabile principale non asfaltata, da cui si dipartono numerosi sentieri, alcuni percorribili con passeggini o carrozzelle (dotate di ruote per sterrati) è alla portata anche dei bambini e persone anziane a cui piace camminare

• sul sentiero sono presenti panchine e trattorie per fermarsi e il ristoro

• aperto tutto l’anno

• accesso gratuito

• per la mappa del parco, ci siamo rivolti alla caffetteria PandiZenzero del paese di Pollone che noleggia pure e-bike

• tempo di percorrenza? Dipende! Per raggiungere la conca dei rododendri 30 minuti andata – alla torre in cima un’ora andata… Per noi questi tempi sono assolutamente soggettivi. Se siete come noi persone che amano fotografare che si entusiasmano a ogni scorcio con “guarda là!” - “WOW, che bello!” - osservazione del territorio e dettagli: i tempi sono infiniti.

Un consiglio? Visitatelo a ritmo slow perché il luogo è talmente affascinante che non vi renderete conto che il tempo vola senza che voi ve ne accorgiate!

Camminando nel parco si nota anche la statua di Felice Piacenza 1843-1938), un industriale del settore laniero, nativo di Pollone, vissuto nella prima metà del 1800 che diede vita a questo meraviglioso parco.

Le tabelle informative disseminate sul parco danno la possibilità di conoscere le piante presenti e i luoghi che si possono ammirare grazie ai punti panoramici. 

In cima alla collina si legge che qui furono ritrovati reperti archeologici conservati ora al Museo di Biella; si ipotizza ci fosse la presenza di un villaggio disposto su terrazzamenti naturali e artificiali.

Che cosa abbiamo portato a casa? Un chilo di castagne raccolte e appena cadute dagli alberi, un numero imbarazzante di foto e un’esperienza straordinario in questo luogo davvero molto affascinante a contatto con la natura meravigliosa!

Se vi abbiamo incuriosito, siamo riusciti nell’obiettivo di farvi conoscere luoghi di rara bellezza della nostra bella Italia e ora seguiteci che andiamo a scoprire i piaceri del palato!

  01 - Piemonte - Parco Burcina - area camper.jpg 02 - Piemonte - Parco Burcina - ingresso.jpg 03 - Piemonte - Parco Burcina - mappa.jpg 04 - Piemonte - Parco Burcina - foliage.jpg 05 - Piemonte - Parco Burcina - foliage.jpg 06 - Piemonte - Parco Burcina - foliage.jpg 07 - Piemonte - Parco Burcina - foliage.jpg 08 - Piemonte - Parco Burcina - scorcio.jpg 09 - Piemonte - Parco Burcina - foliage.jpg 10 - Piemonte - Parco Burcina - scorcio.jpg 11 - Piemonte - Parco Burcina - dettaglio.jpg 12 - Piemonte - Parco Burcina - foliage.jpg 13 - Piemonte - Parco Burcina - foliage.jpg 14 - Piemonte - Parco Burcina - scorcio.jpg 15 - Piemonte - Parco Burcina - scorcio.jpg 16 - Piemonte - Parco Burcina - castagne.jpg 17 - Piemonte - Parco Burcina - foliage.jpg 18 - Piemonte - Parco Burcina - funghi.jpg 19 - Piemonte - Parco Burcina - scorcio.jpg 20 - Piemonte - Parco Burcina - cima colle.jpg 21 - Piemonte - Parco Burcina - foliage.jpg 22 - Piemonte - Parco Burcina - scorcio panoramico.jpg 23 - Piemonte - Parco Burcina - sequoia gigante.jpg

 

Mangiare nel Biellese

polenta concia

Non c’è scoperta del territorio senza la conoscenza dei piatti tipici che lo caratterizzano. Forse il vostro (e il nostro) colesterolo non la pensa così, perché spesso non si cercano i piatti più semplici e genuini, ma la curiosità cade proprio su quello più condito e ricco di grassi. Capita anche a voi?!?

Ma andiamo a vedere che cosa abbiamo toccato con mano… ops! Volevo dire assaggiato e come detto poco sopra, gustato per i piaceri del palato!
In occasione della visita del Parco ci siamo fermati a pranzo al Bar trattoria la Burcina, un’ottima location a soltanto un chilometro dall’ingresso che sa regalare un’esperienza indimenticabile per il suo tripudio di sapori insoliti e inaspettati. Unico neo? Il pagamento in contanti in quanto non accetta nessun tipo di carte e bancomat.
Condividiamo una galleria di foto per accompagnarvi “visivamente” nella nostra esperienza, ma vogliamo spendere due parole per quello che è il piatto forte della zona: la polenta concia. È un piatto della tradizione contadina del luogo, molto calorico, grazie alla presenza di abbondanti grassi dati dalla toma sciolta (il formaggio tipico locale) e il burro fuso… Una goduria per il palato!
Prima di lasciare questa terra che ci ha veramente affascinato e diamo un arrivederci perché ci sono ancora tanti luoghi di rara bellezza da esplorare, ci fermiamo ad acquistare il riso di Baraggia DOP alla riseria Merlano di Buronzo (VC), consigliata da amici camperisti.

Conoscevate questa zona del nostro Bel Paese? Lasciateci un commento in fondo all’articolo che ci fa piacere scoprire la vostra esperienza!

  01 - Piemonte - Parco Burcina - trattoria bar Burcina.jpg 01bis - Piemonte - Parco Burcina - trattoria bar Burcina.jpg 02 - Piemonte - Biellese antipasti.jpg 03 - Piemonte - Parco Burcina - trattoria bar Burcina - Lorenzo.jpg 04 - Piemonte - Biellese - antipasto.jpg 05 - Piemonte - Biellese - antipasto.jpg 06 - Piemonte - Biellese - antipasto.jpg 07 - Piemonte - Biellese - polenta concia.jpg 08 - Piemonte - Biellese - tagliolini cinghiale.jpg 09 - Piemonte - Biellese - bonet.jpg 10 - Peimonte - Biellese - baci di dama alla farina di riso.jpg 11 - Piemonte - Biellese - pianta del riso.jpg

 

Dove sostare

sosta camper burcina

sosta camper biellese

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