Passeggiata Gilf e Tappeiner
Queste due passeggiate consigliate vivamente dalla guida ci fanno conoscere la parte periferica di Merano contraddistinta da alberi, fiori, piante e scorci unici davvero di grande fascino.
Dopo il pranzo sul lungo Passirio, ci incamminiamo verso la passeggiata d’inverno e raggiungiamo il ponte romano, da qui in avanti ci troviamo sulla passeggiata Gilf, l’ideatore di questo percorso è un certo D. Prunster e lo si trova commemorato con un cippo all’inizio del sentiero.
A soli 5 minuti da Merano e lungo la passeggiata Gilf si trova l’orrido del torrente che offre una spettacolare vista; dalla tabella informativa (e qui possiamo dire una volta per tutte CHAPEAU a questa città che non ha risparmiato un centesimo in cartelli turistici) apprendiamo che qui ci troviamo idealmente in una linea di confine, ovvero la linea periadriatica che in epoca primordiale separava la placca africana da quella euroasiatica.
Proseguiamo guardandoci attorno, ammirando il bello e soprattutto respirando a pieni polmoni l’ossigeno di questo spazio verde deliziato dal profumo inebriante dell’osmantus in fiore. Un chilometro di tanta bellezza.
Ma non è finita. Sapete il perché?
La passeggiata prosegue ma cambia nome, si chiama Tappeiner in onore del medico botanico e antropologo. Questa passeggiata è più panoramica e permette di ammirare dall’alto la città di Merano.
Raggiungiamo la polveriera di Merano, la torre che un tempo conteneva le polveri da sparo.
Al termine della passeggiata ritorniamo nel centro di Merano attraverso una scalinata che porta alle spalle della Cappella Funeraria e il campanile del Duomo (che forse non vi abbiamo detto prima che è altro 83 metri).
Ci catapultiamo nello shopping di prodotti tipici, del resto rientrare in camper senza aver comprato un pezzo di speck e altre bontà altoatesine sarebbe un vero e proprio sacrilegio, o no?!?!