Il centro storico di Merano
La nostra visita guidata parte dall’azienda di soggiorno in corso della Libertà per poi proseguire verso piazza Terme dove si trovano per l’appunto le terme, non solo piscine e spazi benessere, ma anche un vero e proprio polmone verde della città con 52.000 mq di parco (e 25 piscine).
La sua connotazione di città termale le ha permesso di ospitare anche nel passato personaggi illustri, architetti, letterati, questo ha dato l’opportunità a Merano di potersi abbellire e diventare quell’affascinante città che oggi noi possiamo ammirare.
Uno sguardo attorno molto veloce da qui e si nota una seggiovia panoramica che porta i visitatori a Castel Tirolo e dall’altra parte la funivia che raggiunge quota 1400 dove si può sciare in inverno e d’estate godere di meravigliosi paesaggi montani.
La nostra passeggiata con la guida prosegue verso quello che viene considerato l’edificio simbolo di Merano: la Kurhaus, in stile liberty, che fu fortunatamente salvato dai bombardamenti nell’ultima Guerra mondiale.
Nelle vicinanze della Kurhaus c’è il punto più fotografato della città: la postazione dove le lettere cubitali in acciaio di Merano invitano a fermarsi per immortalare lo scatto.
La siepe a forma di cavalli e fantini ci ricorda che Merano possiede uno degli ippodromi più grandi in Europa e una famosa lotteria.
È sabato mattina e lo shopping dei prodotti tipici si ritrova in Corso Libertà superiore per il mercato settimanale.
Attraversiamo il ponte della posta, ci fermiamo al parco dove si trova la statua di Sissi, o meglio Elisabetta imperatrice d’Austria e regina d’Ungheria, che soggiornò svariate volte a Merano e grazie alla sua presenza qui la città diventò un punto di riferimento e di incontro per la nobiltà europea.
La guida ci accompagna a visitare la Chiesa di Santo Spirito, vi consigliamo di fermarvi a guardare il bel portale ogivale. All’interno si trova un unicum dove lo Spirito Santo è raffigurato come persona. Si narra che qui si incontrassero Claretta Petacci e Mussolini, l’amante del Duce era solita trascorrere le vacanze a Merano. Statue lignee di pregevole importanza, affreschi e altri particolari la rendono davvero molto interessante.
La passeggiata d’inverno è la nostra prossima meta, la parte lungo il Passirio che un tempo consentiva di camminare anche nella stagione fredda pur sentendosi riparati e protetti dal vento, ma soprattutto esposta al sole per godere del tepore dei raggi solari.
Raggiungiamo poi Steinach il nucleo più antico di Merano, dove si trovano ancora dettagli del periodo medievale.
Tante curiosità ci vengono raccontate dalla guida: dalle pietre appoggiate dove un tempo venivano tolte e lì si faceva il bucato, ma anche le più recenti “pietre d’inciampo”.
Tra Steinachplatz, Steinachgasse e vicolo Passirio si possono notare tante curiosità come la casa del boia, le vecchie case di tolleranza e tante altri luoghi di interesse alternati da muri colorati a murales, casette caratteristiche e scorci unici.
La nostra guida ci accompagna a Piazza Duomo dove sorgono l’antica cappella funeraria (detta anche cappella di Santa Barbara e il Duomo.
Vi consigliamo di prendervi tempo e ammirare entrambi gli edifici sia fuori che dentro perché hanno davvero tanto di bello, interessante e curioso da mostrare.
Chissà se noterete anche voi un’anomalia nell’affresco di San Cristoforo all’esterno del Duomo?! Guardatelo bene e potrete cogliere qualcosa di molto particolare!
Da lì ad arrivare alla via del Portici è un attimo, 400 metri di shopping e scorci unici (a Bolzano la via dello shopping è lunga 300 metri, una sorta di competizione tra le due città sotto questo punto di vista dove Merano vuole mantenere il suo primato!).
Tra una vetrina e l’altra è davvero gradevole e affascinante anche buttare lo sguardo verso l’alto fuori dai portici dove si notano tanti dettagli curiosi sugli edifici.
Su via dei Portici sorge anche il Rathaus, il municipio in stile razionalista, la fontana posta davanti si dice che porti fortuna, toccando l’alluce del piede sinistro della statua che è rivolto all’insù, che dire? Tentar non nuoce!
Ultima tappa della visita guidata è il castello principesco fatto costruire dall'arciduca Sigismondo d'Austria, detto "il danaroso", le sue dimensioni sono però modeste che appare più come un palazzo signorile che un vero e proprio castello.
La nostra guida prima di congedarsi ci fornisce qualche informazione in più per proseguire in autonomia e ammirare Merano nella sua parte “green”.
Ci fermiamo in via dei Portici al Panificio Lemayr per acquistare qualcosa di buono da mangiare che ci godiamo con calma seduti su una delle innumerevoli panchine che si trovano lungo il Passirio.