Ecco gli 8 imperdibili luoghi di questo borgo che vide il turismo già dai primi del 1800 e trovò il boom nel secondo dopo Guerra:
1) Porto storico
La particolarità del porto storico di Caorle è di essere all’interno del paese e non sul mare, quindi le imbarcazioni per uscire debbono passare i canali creando quel “corteo” che è anche piacevole da osservare contraddistinto da gabbiani attirati dal profumo del pescato o soltanto curiosi di scoprire se c’è qualcosa da mangiare.
Pensate che questi luoghi delle valli da pesca ispirarono lo scrittore americano Ernest Hemingway che qui scrisse il libro “Di là dal fiume e tra gli alberi”, da Caorle durante le giornate terse si possono ammirare le montagne.
Ancorata al porto fa bella mostra e non passa inosservata la barca con a prua la statua di un angelo; questa imbarcazione viene utilizzata per la festa della Madonna dell’Angelo, evento di cui i carlotti vanno molto fieri, in quanto non è soltanto a carattere religioso ma è anche una manifestazione molto folcloristica.
2) DUOMO di Santo Stefano
Ci spostiamo di pochi passi dal porto storico e andiamo a visitare l’edificio religioso che si trova nel centro storico: il Duomo, dedicato a Santo Stefano, il Patrono di Caorle e troverete la sua statua all’interno posta sull’organo.
Anche se il luogo religioso caro ai carlotti non è il Duomo, ma di questo ne parleremo poi.
Questo edificio sorto nel 1038, fu costruito su le rovine di una precedente basilica paleocristiana. Lo stile è romanico bizantino, influenze inevitabili da chi passava di qui proveniente dall’Oriente e transitavano passando da Grado, Caorle per andare a Ravenna.
Davanti al Duomo è possibile notare sul selciato una sagoma in pietra bianca, era il vecchio Battistero che ahimè Napoleone fece distruggere (la storia ci racconta che Bonaparte era avverso alla fede e quindi molti edifici religiosi andarono perduti… Ahimè). Un tempo sorgeva anche il cimitero.
L’interno del Duomo a 3 navate è bizantino e romanico con l’ingresso ad ovest e l’abside ad est, segue i canoni della teologia orientale per il cammino religioso del cristiano, dal mondo delle tenebre e del peccato, dove tramonta il giorno si va verso la luce dove Gesù accoglie gli uomini come un sole che sorge.
Nell’affresco raffigurante Santa Lucia sono presenti le 2 chiese di Caorle.
Ma ora andiamo a scoprire l’iconico simbolo del borgo che riconoscerete anche in futuro ogni qualvolta lo vedrete raffigurato e vi ricorderete di Caorle.
3) il CAMPANILE: la sentinella di Caorle
Di forma circolare è costruito principalmente da mattoni ed alcune blocchi in pietra d’Istria, con la cuspide fatta di mattoncini a spina di pesce. Davvero molto affascinante e soprattutto se ci guardate bene: è una TORRE PENDENTE!
È possibile salire sul campanile ed ammirare dall’alto il borgo e i dintorni (a pagamento).
Unico nel suo genere, bello di giorno, affascinante di notte.
4) ScoglieraViva
È un vero e proprio museo a cielo aperto dove ogni 2 anni artisti da tutto il mondo scolpiscono la propria opera d’arte su queste pietre che si trovano su questo lungomare. Troverete sculture suggestive dove ogni artista ha voluto rappresentare un proprio messaggio, ecco comparire una rana, un naso con bocca, una madre con bambino, due mani che cercano di unirsi e tanto altro!
Prendetevi tempo per ammirare questa scogliera protesa verso il mare perché è davvero molto suggestiva ed interessante.
5) La Madonna dell’Angelo
È il Santuario che si trova al termine della passeggiata della ScoglieraViva, con uno svettante campanile collegato da un camminamento.
L’interno barocco, conserva al suo interno la statua lignea della Madonna. Non è quella originale perché fu distrutta da un incendio nel gennaio del 1923, quella attuale è stata realizzata dagli scultori lignei della Val Gardena.
Luogo molto caro agli abitanti del luogo.
6) Case colorate
Siamo nel cuore di Caorle e passeggiando tra le calle sembra di entrare in un arcobaleno o di essere atterrati all’isola di Burano. Ogni casetta dei pescatori ha una sua connotazione, una sua unicità e particolarità. È una vera e propria impresa fotografare queste variopinte abitazioni, lo spazio è stretto e i turisti curiosi in cerca di selfie sono tanti.
Prendetevi tempo ed ammiratele. Sono davvero bellissime e curiose.
Vi consigliamo una sosta golosa con un gelato artigianale in Piazza S. Pio X presso A Botega del Geato.
Un altro angolo suggestivo e colorato lo trovate in Via dei Pescatori.
7) Le spiagge: Ponente e Levante
In entrambe le situazioni troverete sabbia e il mare che dirada lentamente, adatto anche ai bambini.
La spiaggia di Ponente è quella più attrezzata, qui si trovano la maggior parte degli stabilimenti balneari gestiti e gli hotel (anche di lusso) e per trovare una spiaggia libera è necessario percorrere un po’ di strada.
Diversa è la situazione della spiaggia di Levante che parte dal Santuario della Madonna dell’Angelo, la maggior parte degli spazi sono liberi.
A noi è piaciuta più questa seconda spiaggia, abbiamo passeggiato sul bagnasciuga che in realtà lo si trova anche tra piccole isolette che si formano causa bassa marea.
8) I casoni
Ultimo ma non ultimo luogo affascinante ed interessante di Caorle è la via da cui si possono ammirare queste particolari “abitazioni”, sono i casoni, utilizzati un tempo come riparo dai pescatori e per viverci alcuni periodi dell’anno, quando davano in affitto ai villeggianti le case del centro.
Dal parcheggio dove siamo in sosta con il camper, inforchiamo le biciclette e raggiungiamo il sentiero dei Casoni che si affaccia sulla laguna.
Sono circa 3 chilometri dove tra le fronde degli alberi appaiono queste buffe costruzioni di canna palustre, sono i Casoni. La maggior parte sono ad ingressoblindato, un paio invece invitano il turista ad entrare e a scoprirne la particolarità.
Sono davvero curiose queste abitazioni che sembrano uscite da qualche leggenda o storia fantastica.
A noi Caorle è rimasta nel cuore, sicuramente ci ritorneremo anche nelle mezze stagioni per assaporare questi luoghi senza la ressa del periodo estivo (chiediamo venia ai nostri lettori, non abbiamo visitato il Museo nazionale di archeologia del mare che ci hanno detto l’essere interessante… Maggior ragione per ritornare!).
E ora se vi piacciono i luoghi WILD, seguiteci che vi portiamo alla Brussa.