6 mesi in viaggio in camper: Europa on the road
#prontipartenzavia
Il SOGNO si sta avverando: finalmente il road trip in camper a zonzo per l'Europa può iniziare (ricordando la partenza dello scorso anno)
di Simone e Martina - blogger di Along the Way
Giugno 2019
«Allora quando partite???!!!»
Questa domanda nell'ultimo mese era diventata quasi un incubo per noi, infatti, parenti e amici sapevano che la partenza era stata programmata inizialmente intorno al 20 di giugno (2018 n.d.r.) e tutti ci chiedevano quando saremmo partiti e il perché dei nostri continui posticipi. Forse non vedevano l’ora che ce ne andassimo o avevano paura che avessimo cambiato idea sul più bello!!!
I continui ritardi sono stati causati, come visto nel precedente articolo (se l'hai perso - leggi QUI), dai tanti lavori che abbiamo effettuato per affrontare questo lungo viaggio in totale autonomia e tranquillità, anche se le persone attorno a noi forse non riuscivano a comprendere quanto c’era da lavorare per stare in viaggio così a lungo. Il camper sarebbe stata non solo la nostra valigia, ma la nostra casa per sei mesi, l’unico appoggio, il nostro porto sicuro nei 14 stati che avremmo attraversato, quindi a nostro avviso doveva essere il più completo possibile.
Finalmente sabato 7 luglio, dopo un ultimo saluto ai nonni con tanto di selfie, siamo finalmente partiti con destinazione AUSTRIA per un viaggio di 630 Km (compresa la strada sbagliata!!!) che ci ha portati a raggiungere Herzogenburg intorno alle 19.30; qui ci aspettavano con impazienza delle amiche che non vedevamo da molto tempo. Per due giorni ci siamo sentiti come a casa e il camper è diventato subito l’attrazione dei loro parenti e amici, entusiasti a loro volta della nostra scelta e prontamente disponibili ad aiutarci a risolvere il problema alla batteria che si è verificato il giorno dopo il nostro arrivo.
È stato davvero bello ricevere il loro sostegno per l’inizio di questa grande avventura, ma solamente il quarto giorno, dopo aver salutato tutti, mentre facevamo colazione in riva al Danubio, guardando il camper e chiedendoci: “Lo stiamo facendo veramente???”, ci siamo resi conto di cosa eravamo riusciti a fare del grande viaggio che ci stava aspettando.
Le paure non mancavano, ma la carica e le aspettative vincevano su tutto il resto. Questa domanda tornerà a farci visita quasi ogni giorno nei primi due mesi di viaggio, realizzare che veramente stavamo vivendo il nostro sogno era quasi impossibile da credere, avevamo la sensazione che si trattasse solo di una breve vacanza e che di lì a poco saremmo tornati a casa, invece da quel 7 luglio sono passati 166 giorni di viaggio indimenticabili.
Dopo i primi e intensi giorni vissuti in Austria la nostra marcia è proseguita abbastanza velocemente verso la REPUBBLICA CECA dove abbiamo sostato una notte nei pressi della Rock City di Adrspach, un parco naturale costituito da formazioni rocciose di pietra arenaria alte circa cento metri che hanno assunto nel corso dei secoli la forma allungata e appuntita grazie alla loro esposizione agli agenti atmosferici e alle glaciazioni.
Questo parco, scoperto per caso, è stata una delle prime cose che più ci ha impressionato, ma forse lo stupore maggiore lo abbiamo avuto la sera, quando dopo giorni di pioggia, aprendo gli oblò abbiamo potuto ammirare la miriade di stelle che quasi avvolgevano il nostro camper. Siamo scesi per guardare meglio il cielo, ci siamo guardati e abbiamo sorriso, due piccoli esseri umani di fronte all’immenso spettacolo della natura, quello che ci eravamo prefissati di vedere lungo tutta la nostra strada.
Da quel momento abbiamo iniziato a respirare quell’aria di libertà che solo il camper può dare, la libertà di dormire dove volevamo, di scoprire delle bellezze naturali per caso e di decidere di cambiare itinerario all’ultimo secondo. È stato bello affrontare il viaggio senza troppi programmi, lasciandoci guidare dalla strada e da questa voglia di scoperta del mondo circostante.
Nei giorni successivi abbiamo attraversato la POLONIA concedendoci una visita alle città di Wroklav e Varsavia, e due notti di sosta in un campeggio in riva al lago, dove ci siamo fermati per riordinare un po' le idee e ripensare ai primi giorni di viaggio, godendoci belle uscite in bicicletta e perdendoci nei boschi che circondano il lago di Nizdkie.
Il nostro viaggio è poi ripreso, abbiamo attraversato la LITUANIA tra dolci e soleggiate colline, piccoli centri abitati con case in legno colorate, estesi campi di frumento e laghetti cristallini, fermandoci alla Collina delle Croci a Domantai. Sicuramente un luogo che merita di essere visto anche da chi non è credente infatti non è solo simbolo della forte fede ma anche del desiderio di libertà e indipendenza di questo stato, inoltre ci sono molte croci portate da persone provenienti da altri paesi ed è bello passeggiare tra esse e vedere come un luogo così semplice e sperduto è stato in grado di avvicinare popoli e culture diverse con lo stesso credo di libertà, di amore e di pace.
In Lettonia abbiamo iniziato ad accorgerci della maggiore durata delle ore di luce rispetto all’Italia e, complice anche l’anomalo caldo, abbiamo potuto fare il bagno fino a tarda sera in un piccolo lago trovato lungo la strada.
L’ESTONIA è lo stato in cui ci siamo fermati per più tempo e qui abbiamo trovato quasi per caso Kabli Parnumaa, un piccolo angolo di paradiso affacciato sul Mar Baltico.
Abbiamo parcheggiato il nostro camper in riva al mare e ci siamo immersi per tutta la giornata nei dolci suoni della natura: il vento tra gli alberi, le urla dei gabbiani e l’acqua, che in questo punto del mare è molto bassa e permette di inoltrarsi per centinaia di metri senza che il livello superi le ginocchia, hanno creato il mix perfetto per una splendida giornata di relax.
A fine giornata, ci siamo allontanati dalla costa, per tornare nell’entroterra dove abbiamo raggiunto il Parco Nazionale Soomaa, il più esteso dell’Estonia, situato nelle contee di Pärnu e Viljandi, una zona paludosa ricca di foreste e stagni, dove confluiscono diversi torrenti della zona che in primavera, con lo scioglimento della neve, sommergono completamente l’area.
Il parco è abitato da una ricca fauna ed è possibile incontrare anche qualche castoro e vedere le tane, costruite vicino ai corsi d’acqua per proteggersi dai predatori. Il giorno dopo, in sella alle nostre bici, abbiamo percorso alcuni sentieri nelle immediate vicinanze del parcheggio, alternando anche qualche momento di cammino in punti in cui era vietato l’uso della bicicletta. L’escursione, che inizialmente doveva essere di un paio d’ore, alla fine è durata quasi sei, e si è conclusa solo per la stanchezza sopraggiunta: in nostro aiuto però è arrivata una fantastica abitudine presente in questi stati, ovvero installare nei parcheggi o in mezzo ai boschi delle casette di legno con tanto di zona barbeque in pietra e legna tagliata per il fuoco, quindi la sera abbiamo potuto finalmente mangiare un po’ di carne alla griglia, cosa di cui iniziavamo a sentire la mancanza.
Dopo due giorni di sosta in questo splendido parco, il 28 Luglio abbiamo traghettato da Tallin a Helsinki, dopo 23 giorni di viaggio e 3200 km percorsi.
L’arrivo nella penisola Scandinava è stata un’altra forte emozione per noi e quasi come l’inizio di un nuovo viaggio ma... leggerete il seguito nel prossimo articolo!!!
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