Tappe del giorno 08/07/2007:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
NUBIA (TP) | ERICE (TP) | 17 | 1910 |
ERICE (TP) | CUSTONACI (TP) | 18 | 1928 |
CUSTONACI (TP) | SAN VITO LO CAPO (TP) | 24 | 1952 |
Dormiamo bene. Ci alziamo verso le 09.00, la giornata è calda e soleggiata. Con il camper raggiungiamo ERICE (TP – m 751 s.l.m.).
Suggerimenti:
è possibile raggiungere Erice anche con la funivia partendo da Trapani.
Sostiamo nel parcheggio vicino a Porta Spada e scopriamo con grosso stupore che il parcheggio è gratuito (indicazione della polizia municipale!). Ci incamminiamo a scoprire questo suggestivo ed affascinante borgo medievale. Erice si trova sulla sommità di una rupe calcarea, in cui un tempo esisteva l'acropoli della città, oggi nascosta sotto al castello normanno dei Pepoli. Il suo fascino è dato anche dal susseguirsi di popoli antichi quali i fenici, i romani e i normanni che hanno lasciato la loro impronta nel tessuto urbano del centro storico.
Il perimetro del borgo è delimitato su tre lati da una robusta cinta muraria con torrioni. Tutto ad Erice appare di fascino indiscutibile e non soltanto i monumenti.
Le vie lastricate ed acciottolate portano ad angoli suggestivi, come alla piazza principale dove tra i vari edifici storici, si trova la mitica “Pasticceria di Maria Grammatico”, famosa per la pasta di mandorle, la frutta marturana e gli ericini. Pure noi ci catapultiamo nello shopping di ottimi pasticcini. Un consiglio: la pasta di mandorle dura parecchi giorni, pertanto se Vi piace abbondate nella quantità da acquistare.
Piatto tipico:
la frutta marturana è uno dei dolci più tipici della Sicilia orientale,vengono ricreate forme di frutta di ogni sorta composte con il marzapane. Gli ericini sono pasticcini farciti con marmellata di cedro.
Proseguiamo la passeggiata nelle vie di Erice fino a raggiungere la Chiesa Matrice (1312) con di fronte ed isolato il campanile. La facciata della Chiesa si presenta con un pronao del 1426, sotto al quale si apre un bellissimo portale gotico. Belli anche gli interni. All'estremità opposta del paese si trovano il Castello Pepoli e Castello di Venere.
Il castello Pepoli era sede del baiulo (governatore normanno), poi nel 1873 fu adattato come villa. Il castello di Venere invece è datato nel XII-XIII sec. su una rupe isolata, l'edifico è coronato da merli.
Ci fermiamo a pranzo in un ristorante del centro (“La Pentolaccia”), optiamo per piatti non di pesce, ma ci facciamo consigliare per assaggiare pietanze della tradizione di Erice. Giudizio finale: cibi di ottima qualità, un servizio impeccabile e soprattutto un costo decisamente abbordabile (€ 64 in tre!).
Verso le ore 15.00 lasciamo Erice e ci dirigiamo verso la costa. Vorremmo visitare la Grotta Mangiapane presso Custonaci, ma purtroppo le attività e le manifestazioni (rievocazione di antichi mestieri all'interno della grotta ecc.) inizieranno solo dopo il 13 luglio!
Ci dirigiamo verso la mitica SAN VITO LO CAPO /TP (m 6 s.l.m.) e decidiamo di piazzarci presso il campeggio Soleado per goderci alcuni giorni di meritato relax . Ci sistemiamo con veranda ed arredi da esterno. In serata, passeggiata per le vie del centro: molto animato ed affollato. Ore 23.00 tutti a dormire.
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