AGROPOLI
Sul pullman delle 9.15 delle Autolinee Giuliano Bus che in circa 45 minuti ci porta ad Agropoli, scopriamo che l'autista vive proprio in questo paese e così un po' per campanilismo e un po' per altruismo, si prodiga a darci indicazioni e consigli per la visita.
Scesi dal pullman ci siamo incamminati e siamo andati alla scoperta di questo antico borgo marinaro, dove la parte moderna è centro turistico, vivace ed animato, con bei negozi e una zona pedonale per la passeggiata. Un'ampia scalinata che parte dalla piazza centrale, dove spiccano targhe in ceramiche sui si leggono poesie dedicate al mare, al Cilento e ad Agropoli, ci accompagna verso la parte alta di Agropoli, il borgo antico. Scorci verso il porto e il mare allietano questo “scalone” ricordato anche da Ungaretti come “un’unica strada che le case fanno stretta, che bruscamente diventa quasi verticale”.
La porta d'accesso all'antico borgo circondato da mura, ci trasporta in un'altra dimensione, è un salto nel tempo camminando nelle viuzze lastricate a volte a gradinate e sotto portici che corrono sotto alle abitazioni, un castello e ad alcuni edifici religiosi. La prima chiesa che si incontra è dedicata alla Madonna di Costantinopoli, un edificio seicentesco con una cappella risalente al secolo precedente. La chiesa madre di Agropoli è quella di San Pietro e Paolo, di origini antica.
La visita all'antico borgo di Agropoli culmina con il castello aragonese, posto sul punto più alto del promontorio, presenta una pianta triangolare e con tre torri circolari, dalla cui sommità si gode un fantastico panorama verso il mare e il golfo di Salerno. La piazza all'interno del castello ora è adibita ed utilizzata per spettacoli ed eventi.
Nel saliscendi di queste viuzze, scorgiamo anche la cappella dell'Annunciazione conglobata a Palazzo Mainenti, che purtroppo troviamo chiusa, ma la cosa più suggestiva che l'occhio osserva è la vista a mare che ogni tanto appare tra i muri delle case antiche del borgo.
Scendiamo poi verso il porto per poi raggiungere la parte turistica di Agropoli alla ricerca di un localino per un boccone. La pizza nel cestino (di vimini) è una tipicità di Agropoli, ma scopriamo che si mangia alla sera, così come i cuoppi ed altre tipicità... Comprendiamo che la movida notturna è sicuramente un punto di forza di Agropoli quando si anima di turisti e i locali rimangono fino a tarda notte.
Ci accontentiamo quindi di un panuozzo (panino di pasta di pizza) a pranzo e poi visto che la formula “costume sotto e telo mare nello zaino” già provata a Paestum è stato un successo, anche oggi replichiamo l'esperienza: dopo la cultura, mare e spiaggia (Agropoli è stata insignita nel 2017 con il riconoscimento di Bandiera Blu!!).
L'autista della mattina ci aveva consigliato due spiagge: San Francesco, che si raggiunge proseguendo su via Convento e la spiaggia di Trentova, una baia caratterizzata dallo scoglio omonimo che secondo la leggenda qui furono trovate nella grotta sotto alla roccia 30 uova di gabbiano o tartaruga marina, da qui il nome attribuitogli. Optiamo per quest'ultima spiaggia, ma non nella parte attrezzata troppo affollata e caotica, bensì nella parte destra, più isolata e vivibile. Ci godiamo un fantastico pomeriggio di sole e mare, snorkeling alla scoperta del fondale pieno di stelle marine, ricci e pesci come guglie, saraghi...
Suggerimenti:
qui è consigliato l'uso di scarpette di plastica perché l'accesso al mare è caratterizzato da sassi e da piccoli scogli.
Ore 18.15 con l'ultimo bus rientriamo alla base, soddisfatti ed appagati di un'altra giornata meravigliosa trascorsa nel golfo di Salerno.
SCARICA IL PDF (è necessario fare il login)