Tappe del giorno 29/03/2005:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
SANTA FOSCA IN VAL FIORENTINA (BL) | PIEVE DI ZOLDO (BL) | 23 | 435 |
PIEVE DI ZOLDO (BL) | LONGARONE – DIGA DEL VAJONT (BL) | 27 | 462 |
LONGARONE - DIGA DEL VAJONT (BL) | San Pietro in Casale (BO) | 230 | 692 |
San Pietro in Casale (BO) | Cento (FE) | 13 | 705 |
Diluvia tutta notte e la minima notturna si aggira su 1,5°C. Ci svegliamo verso le 08.00, ma visto la giornata grigia e piovosa, decidiamo di temporeggiare un po' nel calduccio della mansarda.
Verso le 10.00 lasciamo Santa Fosca e ci avviamo verso la Valzoldana. Il paesaggio è un po' innevato dalla perturbazione della notte precedente.
Ci fermiamo a visitare la Chiesa di San Floriano a PIEVE DI ZOLDO (BL – 840 s.l.m.), dichiarata “monumento nazionale”, è caratterizzata da un tetto con settemila scandole in legno e da un campanile svettante verso il cielo.
Lasciamo la Val di Zoldo per raggiungere LONGARONE. Saliamo a visitare la Diga del Vajont, bacino idroelettrico, ora quasi del tutto prosciugato.
Visitiamo il luogo dove ebbe origine la sciagura “annunciata” dell'ottobre 1963, quando una frana provocò un'immensa ondata che scavalcò la diga di sbarramento e precipitò sui paesi sottostanti (Longarone, Erto e Casso), distruggendoli e provocando 1908 vittime.
Nella visita di questo triste posto, incontriamo fatalmente due famiglie di Cento che pure loro erano in vacanza in questa zona.
Pranziamo e poi verso le 14.00 ripartiamo ed iniziamo il viaggio di rientro. Inizia a piovere. Traffico abbastanza scorrevole, a parte i soliti rallentamenti sulla tangenziale di Mestre (VE). Ci fermiamo a San Pietro in Casale (BO) per lo scarico acque grigie e cassetta WC. Ore 17.55 siamo a casa.
Tappa precedente - Indice viaggio - Le soste
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