Tappe del giorno 03/08/2013:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
FELTRE (BL) in pullman | CESIOMAGGIORE (BL) | 12 | 211 |
CESIOMAGGIORE (BL) in pullman | PEDAVENA (BL) | 15 | 226 |
PEDAVENA (BL) in pullman | FELTRE (BL) | 3 | 229 |
FELTRE (BL) | Visita al centro storico e Palio |
Sveglia di buon mattino, sono le 07.30 quando un socio del camper club ci avvisa con una sonora bussata alla porta del camper che nel punto accoglienza dell'area sono disponibili in omaggio confezioni di yogurt da parte della Latteria “LatteBusche”, un'azienda di produzione e trasformazione latte della zona.
Ore 08.30, puntualissimi si parte con il pullman per le visite guidate che il Camper Club ha organizzato. I pochi chilometri che ci separano per raggiungere la prima località, vengono allietati dalle barzellette ed aneddoti del socio Alessandro Primon. Nel breve tragitto ammiriamo il Parco delle Dolomiti Bellunesi che si estende alla nostra sinistra.
Raggiungiamo CESIOMAGGIORE (m 479 s.l.m.) dove si trovano 2 musei di notevole interesse: il Museo Etnografico Provinciale ed il Museo Storico della bicicletta, Toni Bevilacqua collezione Sanvido.
In questo raduno è previsto la visita del secondo museo, definito di importanza europeo grazie alla collezione contenuta.
Veniamo accolti dal sindaco di Cesiomaggiore, Michele Balen, che ci dà il benvenuto e da una guida del museo che ci introduce alla visita di questa spettacolare collezione grazie al numero di pezzi contenuti ma anche a singoli di pregiato valore (all'interno è possibile vedere, solo per citarne alcune: la bicicletta appartenuta a Claretta Petacci, una bicicletta in oro, il più antico modello di celerifero, le bicicletta di Gino Bartali e Fausto Coppi, la bicicletta di Giuliano Calore, campione mondiale di ciclismo estremo ecc..) completano il tutto particolari ed accessori storici e di notevole curiosità.
Terminata l'interessantissima visita, risaliamo in pullman e spostandoci di pochi chilometri raggiungiamo la famosa fabbrica di birra Pedavena, nell'omonima località.
Veniamo accolti da un ex-dipendente, attualmente in pensione, che oltre a spiegarci il processo della produzione di birra (un vero e proprio procedimento quasi alchimistico dato da luppolo, malto, lieviti, aria + acqua = germinazione acqua + calore = saccarificazione, temperatura, tempo), ma soprattutto ci racconta la storia di questa azienda con la passione ed il trasporto emotivo di chi ha vissuto sulla propria pelle i periodi di massimo fervore produttivo ed economico ma anche la chiusura della fabbrica-paese (veniva così definita nei periodi d'oro in quanto dava lavoro ad almeno un componente per famiglia degli abitanti del luogo). Fortunatamente il birrificio è ora attivo e produce vari tipi di birre conosciute sia a livello nazionale che estero. Affascinante è il processo produttivo partendo dalla sala di cottura fino ad arrivare al confezionamento. Terminata la visita ci viene offerto un bicchiere di birra fresco ed invitante, da noi molto gradito visto la “temperatura hot” di oggi. Acquistiamo allo spaccio dei bicchieri di birra da portare a casa a prezzi veramente concorrenziali e naturalmente qualche bottiglia.
Rientriamo in camper per pranzare. Ore 14.30 abbiamo appuntamento con Alessandro Primon che ci accompagna alla scoperta di Feltre, la temperatura è abbastanza “off-limits” ma non ci fermiamo e così in compagnia di altri camperisti partiamo a conoscere meglio il centro storico.
Curiosità: diciamo agli amici feltrini camperisti che ci ha incuriosito il clima di Feltre, nonostante sia vicina alle montagne non abbia un clima mite e loro ci rispondono con questo proverbio “Se vuoi patire le pene dell'inferno Trento d'estate e Feltre d'inverno!” (o viceversa).
L'itinerario alla scoperta di Feltre parte dalla Galleria Romita che fortunatamente ci regala refrigerio e grazie alle tabelle fotografiche affisse, ci anticipa ciò che il territorio feltrino ci offre. La Galleria Romita è un tunnel costruito sotto la cittadella nella Seconda Guerra Mondiale come rifugio antiaereo.
Usciti dalla galleria, prima di accedere alla cittadella, Alessandro ci fa notare alcune targhe sul selciato, sono le tappe storiche che la città di Feltre ha vissuto attraverso i secoli, nonché un paio di curiose meridiane (una a terra ed una sulla torre).
Costeggiando le mura di cinta, qui siamo nella zona meridionale di Feltre, dove si trovano 3 porte (porta Imperiale, porta Orta e porta Pusterla), entriamo attraverso quest'ultima che costituisce l'antico accesso pedonale. Attraverso 124 gradini per la salita Vittore Dal Pozzo (scalette vecchie) si raggiunge il palazzo Comunale, ci fermiamo circa a metà della gradinata per prendere fiato dal caldo afoso e goderci un po' di ombra, mentre Alessandro ci racconta aneddoti, cenni storici, curiosità, naturalmente sempre intercalate da qualche barzelletta. Sopra alle mura rinascimentale si trova il percorso della sentinella, l'antico camminamento di ronda che ora ci permette di ammirare il paesaggio ed il Duomo ed il Battistero sottostante.
Varcata l'ultima soglia delle mura cittadine si entra nella cittadella, dove si pregusta già l'aspetto di un centro storico rinascimentale, grazioso e nello stesso tempo prezioso per gli innumerevoli scorci e monumenti artistici.
Imponente ed elegante è il primo edificio che ci appare alla nostra sinistra, è il Palazzo della Ragione, oggi Municipio, dove nel piano nobile si trova il Teatro della Sena (visita a pagamento), formato da 3 parti (loggiato, mezzanino, palco), un gioiello progettato, costruito ed abbellito dallo stesso architetto e stuccatore del Teatro La Fenice di Venezia, da qui il nome di “Piccola Fenice”. Il teatro ebbe dalla data della sua costruzione varie vicissitudini positive e negative, una delle quali un fulmine che fece danni ingenti, su questo palco ebbe un grosso successo Carlo Goldoni.
Proseguiamo la visita di Feltre accedendo all'ampia piazza Maggiore, definita una tra le cento più belle d'Italia, offre uno spazio di notevole fascino rinascimentale. Nel lato nord si trova la chiesa dei santi San Rocco e San Sebastiano, dove nell'area sottostante sorgono le fontane lombardesche del 1488. Nel centro dell'area spiccano le due statue che dominano la scena dedicate a due personaggi celebri qui nativi: Vittorino da Feltre (educatore ed umanista) e Panfilo Castaldi (medico e tipografo). Una colonna candida con il leone di Venezia posto sulla cima richiama l'origine e l'appartenenza territoriale di Feltre alla Repubblica. In un lato della piazza si ammira Palazzo Guarnieri, in stile neogotico edificato nella prima metà del 1800 offre una facciata molto bella ma purtroppo non in linea con il gusto rinascimentale degli altri edifici. Nell'angolo sud della piazza si ammira il Castello di Alboino, edificato dai longobardi nel VI secolo su precedenti strutture romane e più volte distrutto. Trattasi di un articolato complesso comprende rimaneggiamenti del XI XII XIII secolo e l'imponente torre comunale, vero 'faro' della città visibile da tutte le contrade di Feltre.
Proseguiamo la visita a Feltre imboccando la lunga via in discesa, è via Mezzaterra su cui si affacciano i palazzi storici della cittadella con facciate affrescate o abbellite da altri fregi. In occasione del Palio, via Mezzaterra ospita bancarelle con mestieranti medioevali, giocolieri, taverne. E' affascinante farsi coinvolgere dai giochi di strada, curiosare nelle varie bancarelle e soprattutto ammirare gli sbandieratori che ci regalano uno spettacolo presso l'angolo gastronomico. Sono ormai oltre le ore 17.00 e non ci siamo accorti come sia volato il tempo nello scoprire questa graziosa città d'arte e soprattutto allietati dalla piacevole compagnia di Alessandro e degli altri camperisti.
Su consiglio di Alessandro, decidiamo di non rientrare al camper, ma di restare nel centro storico per cenare in una delle taverne allestite per poi essere abbastanza presto in piazza Maggiore ed “accaparrarsi” un posto buono per poter ammirare il Palio. Una passeggiata per ammirare ancora qualche scorcio e così raggiungiamo Porta Imperiale e poi ritorniamo in via Mezzaterra dove ceniamo al punto ristoro degli Sbandieratori. Ottimo cibo ad un prezzo nazional popolare. Ore 19.00 ci sistemiamo in un angolo di Piazza Maggiore ed attendere il tanto atteso inizio del Palio di Feltre. Presentano la serata Donatella Boldo, giornalista di Radio Belluno e Paolo Mutton, giornalista sportivo, che raccontandoci cenni storici, curiosità aneddoti inerenti al Palio accorciano le distanze che ci separano dall'inizio dello spettacolo previsto per le ore 21.00.
Con l'ingresso in Cittadella dei 4 rioni accompagnati dai vari personaggi in costume e sbandieratori, nonché rulli di tamburi, prosegue poi il corteo verso Piazza Maggiore, l'inizio dello spettacolo si ha con la cerimonia di dedizione. Successivamente, ogni Araldo, rappresentante del proprio rione, affacciato dalla balconata del palazzo lancia la sfida, un vero e proprio sfottò per gli antagonisti, per chi ha perso, per chi ha vinto, inneggiando virtù e rievocando screzi.
La prima gara consiste nel tiro con l'arco, una sfida silenziosa e di altra concentrazione, segue poi l'esibizione degli sbandieratori città di Feltre (quest'anno festeggiano il 30° anniversario) per poi proseguire con la seconda gara, la staffetta che si svolge nelle vie centrali della cittadella. Terminano la serata (o nottata) uno spettacolo dedicato al fuoco, tema di quest'anno, nonché lo spettacolo pirotecnico, quest'anno contraddistinto dai fuochi musicali. E' ormai oltrepassata ampiamente l'una di notte, rituale è che venga servito minestrone per tutti, ma noi decidiamo di rientrare al camper per una doccia (sono quasi 11 ore che siamo fuori sopportando il caldo opprimente) e siamo già abbastanza cotti. Andiamo dormire con una temperatura gradevole.
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