Tappe del giorno 20/07/2016:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
SAN VINCENZO (LI) | PARCO ARCHEOMINERARIO DI SAN SILVESTRO (LI) | 9 | 405 |
PARCO ARCHEOMINERARIO DI SAN SILVESTRO (LI) | SAN VINCENZO (LI) | 9 | 414 |
Dopo le due giornate intense dei giorni scorsi, decidiamo stamattina di prendercela con calma e restare in agricamper a goderci un meritato relax.
Il gattino, curioso e ruffiano che ormai da un paio di giorni frequenta la nostra veranda, anche stamattina si presenta per “scroccare” un po' di cibo. L'abbiamo soprannominato “Rufus” (da ruffiano), ci è simpatico e in questo contesto bucolico dell'agricamper è veramente il completamente del quadro!
Pranziamo e poi con il camper ci spostiamo verso Campiglia Marittima, a circa 12 km si trova il Parco Archeominerario di San Silvestro.
Parcheggiamo il camper e ci rechiamo alla biglietteria per organizzare la visita.
Suggerimenti:
per l'intero percorso sono necessarie ca. 4,5 ore, indossare scarpe comode (meglio da ginnastica), una felpa (o golfino) in quanto all'interno delle miniere ci sono 14° e soprattutto, consiglio personale, a chi soffre di claustrofobia di non avventurarsi in questa esperienza, in quanto gli ambienti sono angusti.
Ore 15.00, caschetto di protezione in testa, partiamo per il primo percorso alla scoperta della miniera del Temperino accompagnati da una simpatica guida. E' un affascinante e suggestivo percorso sotterraneo della lunghezza di 360 metri che dura circa 40 minuti, è stato aperto al pubblico dal 1996. Questa miniera rimase funzionante fino al 1978, utilizzata già dall'antichità dal popolo etrusco.
Questa porzione di miniera visitabile è parte di una ricca rete di gallerie che in totale misura circa 30 km. La guida ci racconta dei vari sistemi di estrazione (galena, blenda, calcopirite e limonite per ricavare piombo, argento, rame, zinco e ferro). Quello che mi affascina maggiormente e di cui non conoscevo l'esistenza è la crisocolla, che si trova principalmente vicino a miniere di rame, è di colore azzurro cielo. Tanti gli oggetti da visitare in questo percorso: scale di legno, tubature per l'acqua e l'aria compressa, i binari, le armature di legno, il fioretto (un'asta metallica che serviva per forare la roccia prima dell'esplosivo)....tanti dettagli e condizioni ambientali per comprendere da vicino la dura vita dei minatori.
Al termine del percorso ci spostiamo verso il tragitto successivo, ovvero la stazione Pozzo Earle, e poco prima ci fermiamo a conoscere e scoprire le macchine e gli attrezzi impiegati nell'attività mineraria. Ore 16.30 partiamo con il trenino minerario che percorre una galleria sotterranea lunga circa 1 km iniziata nel 1837. Un percorso suggestivo e di grande effetto che dura circa 20 minuti, per raggiungere Val di Lanzi (i Lanzi erano minatori esperti provenienti dall'Austria, a cui venne dato questo nome ricordano i Lanzichenecchi di origine tedesca).
Proseguiamo la visita del parco, incamminandoci verso Rocca San Silvestro. Una camminata di circa 20 minuti in salita immersi in boschi e resti storici del passato minerario per raggiungere questo borgo medievale con castello risalente al X° secolo fondato dai Conti della Gherardesca. Ore 17.30 veniamo accompagnati dalla guida alla scoperta di questo villaggio che all'epoca funzionava con un sistema collettivo autonomo completo con turni collettivi degli abitanti per le varie funzioni del paese.
Questo villaggio fiorente fino al 1300 e poi in seguito abbandonato è stato riportato alla luce dopo anni di scavi, in quanto era sommerso da terra, nel 1996. Rocca San Silvestro è composta da 3 aree: il borgo con le case del popolo, la parte alta quella nobiliare e l'area metallurgica verso il mare (più battuta dal tempo, in quanto più malsana perché ricca di anidride solforosa). Presenta anche una chiesa, e la cosa più curiosa che notiamo è il gioco del “filetto” che serviva da passatempo a chi faceva la guardia all'entrata del borgo. Interessante è il palimentum ovvero il frantoio dell'olio. In certi edifici fu utilizzato il cocciopesto, ossia la malta idraulica, un'antica tecnica naturale per isolare muri umidi, che aveva funzioni sia per creare la pavimentazione che come impermeabilizzante per la cisterna dell'acqua. Svetta sulla sommità del borgo la torre, di notevoli dimensioni, anche se al suo interno potevano starci soltanto 2 persone, fungeva però in passato per comunicare con altri paesi con un sistema di specchi e fuoco per il controllo dei pirati saraceni.
Una visita davvero interessante e di grande fascino. Scendiamo fino alla stazione per rientrare con il trenino delle 19.00.
Un pomeriggio davvero interessante sia dal punto di vista storico che quello naturalistico, che ci ha permesso anche di capire meglio la vita dei minatori, un lavoro durissimo, disumano e soprattutto rischioso per la propria salute ed incolumità.
Rientriamo in agricamper per la cena e trascorrere una serata in tranquillità in veranda. Rufus, il gattino, si presenta immancabile da noi e stasera si addormenta acciambellato su una nostra sedia all'esterno.
Una magica luna piena risplende sugli ulivi e lo sguardo di questo quadro naturale ci regala pace e serenità.
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