Tappe del giorno 12/07/2013:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
FINALE LIGURE (SV) loc. Caprazoppa andata/ritorno con la bicicletta | BORGIO (SV) | 6 | |
BORGIO (SV) andata in pullman e discesa a piedi | VEREZZI (SV) | 4+4 | |
FINALE LIGURE (SV) loc. Caprazoppa andata/ritorno a piedi | FINALBORGO (SV) | 3 |
Ci alziamo con un cielo decisamente nuvoloso e perturbato, ma fortunatamente non piove. Decidiamo di raggiungere con le biciclette BORGIO VEREZZI [SV – 0 (Borgio) - 323 (Verezzi) m s.l.m)], che dista pochi chilometri, posto oltre il Capo di Caprazoppa raggiungibile percorrendo la via Aurelia.
Raggiungiamo la prima spiaggia libera che troviamo, nulla di particolare, sabbia grossa e sassolini, il mare un po' mosso, causa il brutto tempo, oggi non regala la limpidezza dei giorni scorsi.
Poco dopo mezzogiorno, lasciamo teli ed ombrellone in spiaggia e raggiungiamo l'ufficio turistico, dove una simpatica signora ci dà tutte le informazioni per visitare Borgio Verezzi, insignito come uno dei “Borghi più belli d'Italia”, definito “due anime, un solo cuore” per la sua caratteristica conformazione formata da due centri.
Siamo giusto in tempo per prendere il bus navetta delle 12.25 che ci porterà attraverso una strada tortuosa e panoramica alla sommità della collina, dove sorge Verezzi formato da quattro nuclei di impronta medioevale: Piazza, Crosa, Roccaro e Poggio. Scendiamo al capolinea del bus, cartina alla mano presa all'ufficio turistico e ci incamminiamo alla scoperta di questo singolare “teatro naturale” immerso nella macchia mediterranea ligure e contraddistinto da una natura selvaggia intercalata da questi nuclei di case. Visitare Verezzi è come entrare in uno scenario d'altri tempi contraddistinto da vicoli scavati, salite strette e ripide, borgate saracene, piazzette, e soprattutto da belle “cröse“ (tortuosi ammattonati che lasciano gli abitati e si inerpicano fra gli orti e le fasce nell'entroterra), scorci di inestimabile bellezza. Sorge sul crinale del monte Orera, la sommità di Verezzi, anche il mulino “fenicio”. Dalla sommità di Verezzi si gode di un bellissimo panorama sulla costa sottostante, anche se oggi purtroppo con il cielo così nuvoloso siamo un po' penalizzati nell'ammirare tale spettacolo.
Ci fermiamo a pranzo in un curioso locale chiamato “Antica Società”, un posto incantevole, un'osteria tipica, dove il menù è scritto su una piccola lavagnetta consegnata ad ogni tavolo, da un lato sono elencati i primi e dall'altro i secondi, piatti tradizionali o tipici rivisitati. Portate molto abbondanti e soprattutto prezzi onesti. Mangiamo veramente bene!
Terminato il lauto pranzo decidiamo di scendere a Borgio percorrendo il sentiero naturalistico immerso in piante di carrube, simbolo di questa zona, che venivano utilizzati in passato per cibare gli animali da soma che transitavano in questo tratto di sentiero.
Raggiungiamo il centro di Borgio e ci fermiamo a visitare la chiesa di S. Pietro, eretta tra la fine del 1700 e gli inizi dell'800, nonché il Santuario della Madonna del Buon Consiglio.
Vorremmo visitare le grotte di Borgio Verezzi, chiamate “Valdemino” definite le più colorate d'Italia, che offrono un percorso turistico, che si snoda per circa 800 metri all’interno di grandi sale, tra enormi blocchi staccatisi dalla volta in ere remote, ricchissime di concrezioni di ogni forma: dalle cannule, esili e quasi trasparenti, ai drappi, sottili come lenzuoli, alle grandi colonne che sembrano sostenere la volta fino alle stalattiti eccentriche, che sfidano la forza di gravità sviluppandosi in tutte le direzioni.
Purtroppo sono ancora chiuse e gli itinerari saranno più tardi, ma soprattutto non abbiamo l'abbigliamento idoneo (all'interno ci sono 16°!!) desistiamo e torniamo in spiaggia.
Rientriamo per la cena, docce e decidiamo di trascorrere l'ultima serata a Finalborgo per l'acquisto di regalini da portare ad amici e parenti presso il negozio Sensu, che vende prodotti tipici, in special modo quelli a base di chinotto.
Gelato al bar Centrale e decretiamo che è il migliore della zona. Andiamo a dormire pensando ai giorni trascorsi e che domattina dobbiamo partire.
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