Tappe del giorno 18/04/2014:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
LUNGHEZZA (RM) | ROMA “A ZONZO NELLA STORIA” | 0 | 0 |
Giornata soleggiata e fresca, il termometro esterno al risveglio segna 5°C anche se le previsioni indicano un rialzo delle temperature nelle ore centrali del giorno.
Colazione con l'ormai mitico maritozzo, ci prepariamo, raggiungiamo la stazione di Lunghezza con la navetta e ore 9.25 siamo sul treno che ci porta a Tiburtina. Linea metropolitana B – fermata Cavour, in quanto oggi quella del Colosseo è chiusa per i preparativi della via Crucis. Proprio per questo dobbiamo accelerare la visita della zona storica dei fori e colosseo entro le ore 16.00, perché dopo tutto sarà off-limits per allestire il tutto per la processione serale.
Dalla fermata Cavour (4) e risalendo una scalinata si raggiunge la Chiesa di S. Pietro in Vincoli (5), dalla sobria facciata preceduta da un portico a cinque archi, conserva al suo interno lo spettacolare mausoleo di Giulio II, su progetto di Michelangelo che realizzò soltanto la famosa statua del Mosè (1514-17) un capolavoro di arte scultorea. Il mausoleo inizialmente doveva prevedere oltre 40 sculture, anche se il lavoro non fu terminato e Leone X decise di porlo in questa grande nicchia così come lo vediamo noi oggi.
Terminata la visita a S. Pietro in Vincoli ci dirigiamo verso il vero simbolo di Roma, conosciuto in tutto il mondo, ovvero il Colosseo (6). Attualmente l'esterno è deturpato dalle impalcature per la ristrutturazione, anche se comunque il suo fascino non lo perde, quello di essere un enorme anfiteatro che conta oltre 1900 anni di vita, infatti fu inaugurato nell'80 d.C da Tito con cento giorni di spettacoli.
Con il biglietto online già stampato accediamo direttamente ai tornelli evitando le lunghe file (abbiamo acquistato online il biglietto cumulativo per la visita al Colosseo-Palatino-Fori Imperiali sito ufficiale http://www.coopculture.it).
Visitiamo questa imponente opera di ingegneria che poteva contenere da 50.000 ad 80.000 spettatori, un enorme teatro all'aperto che ospitava spettacoli di ogni genere anche di natura cruenta.
Terminata la visita al Colosseo, ci spostiamo verso quella che secondo la tradizione antica, si trovava il primo insediamento della città di Roma, fondata intorno alla metà dell’ VIII secolo a.C. e attribuita a Romolo, per l'appunto il Palatino (8). Accediamo all'area archeologica senza far fila, sempre grazie al biglietto in nostro possesso e così visitiamo il colle degli Imperatori dove si possono ammirare i resti delle case, dei templi, delle terme ecc.
Pranzo al sacco senza perdere troppo tempo, in quanto dobbiamo visitare ancora tutta la zona dei fori romani. Oltrepassato l'elaborato Arco di Tito, costruito per volere di Domiziano a ricordo dell'Impresa di Tito per la presa di Gerusalemme, una bellissima costruzione di imponente impatto visivo e da qui si entra nell'area dei “fori romani” (9). Questa zona è veramente, a mio parere, la parte più interessante ed entusiasmante rispetto a quella del Palatino, dove qui i resti lasciano ampio spazio all'immaginazione e ci si sente calati nella storia.
L'occhio è catturato dai vari resti di templi dedicati alle varie divinità, alle colonne, ad archi commemorativi.
Un'area di notevole interesse e fascino!Usciamo dall'area e ci immettiamo nella via dei Fori Imperiali, restiamo affascinati da qualche artista di strada, uno dei quali riproduce con una tecnica particolare la visione del Colosseo, acquistiamo il “capolavoro” come souvenir a ricordo della vacanza!
Proseguiamo la “passeggiata a zonzo nella storia” raggiungendo la Colonna Traiana (11), un imponente colonna alta quasi 40 metri e giunta fino a noi in ottime condizioni, se si considera che il monumento fu innalzato a Roma per celebrare la conquista della Dacia da parte dell'imperatore Traiano nel 113. Una colonna formata da 25 blocchi di marmo del diametro di 3,5 metri su cui sono state scolpite immagini a bassorilievo. Svetta attualmente sulla colonna una statua di S. Pietro.
Filippo si sta entusiasmando nel rivedere realmente ciò che ha studiato e sta attualmente studiando e pure noi ci rallegriamo di questo!
Lasciamo la colonna di Traiano per raggiungere l'adiacente piazza Venezia (12), da cui confluiscono importanti strade del centro di Roma e su cui si affacciano importanti palazzi e monumenti: palazzo Venezia, reso famoso da Mussolini che dal 1929 lo scelse come sede governativa e dal cui balconi pronunciò i memorabili discorsi alla popolazione italiana. Una bianca costruzione preceduta da una scalinata affacciata ad un lato della piazza è il monumento dedicato a Vittorio Emanuele II, ovvero il Vittoriano conosciuto anche come Altare della Patria, in quanto in essa è contenuta la tomba del milite ignoto. La costruzione, si legge sulle varie guide, è spesso stata al centro di critiche e discussioni per il suo aspetto simile ad una torta nuziale o ad un'immensa macchina da scrivere, nonostante questo, ritengo che sia invece di un certo fascino questa notevole opera in marmo bianco. L'Altare della Patria venne inaugurato ufficialmente nel 1925, al suo interno si trova un museo, la tomba del milite ignoto viene presidiata giorno e notte da due militari. Dal 2007 è possibile la sommità del Vittoriano utilizzando un ascensore (salita a pagamento) per godere il panorama circostante.
Riflessione: considerando il ticket per salire sulla terrazza panoramica del Vittoriano non troppo a buon mercato, ci renderemo conto poi a fine vacanza che Roma offre tante opportunità gratuite per godere il panorama, che se si vuole risparmiare qualcosa, questa è una delle salite sicuramente a nostro parere che si può evitare.
Adiacente al Vittoriano sul colle del Campidoglio si trova la bellissima chiesa di S. Maria in Aracoeli (13) (si legge: Araceli), edificio del 1348, preceduta da una scenografica gradinata, sobria nella parte esterna, l'interno di sontuoso aspetto dato dal soffitto ligneo a cassettoni, il pavimento cosmatesco, conserva molti tesori, affreschi e opere di pregio.
Prossima tappa è la piazza del Campidoglio (14), su progetto del Buonarroti, dove sorge il palazzo Senatorio ed il Palazzo Nuovo, già dal Medioevo fino ai giorni nostri l'area del Campidoglio è sede dell'amministrazione civile della città. Sulla piazza troneggia la statua di Marco Aurelio, curiosa è la Lupa Capitolina, una copia posta a sinistra del palazzo Senatorio, nonché di grande fascino è il panorama sui fori romani da cui si può godere da una delle terrazze del Campidoglio.
Scendiamo la scalinata del Campidoglio e percorriamo via del Teatro di Marcello (15), dove sorge l'omonima costruzione, che secondo fonti era il più grande teatro della Roma antica. Una deviazione e raggiungiamo attraverso una via secondaria il lungotevere, dove si affaccia l'Isola Tiberina (16), l'unica isola urbana sul fiume Tevere, dove sorgono monumenti storici e la maggior parte della superficie è occupata dall'ospedale Fatebenefratelli.
Raggiungiamo poi S. Maria in Cosmedin (16) che sorge su Piazza Bocca della Verità, dove al centro si trova la fontana dei Tritoni. La chiesa S. Maria in Cosmedin con uno svettante campanile romanico del XII secolo è diventata famosa grazie alla Bocca della Verità, che ovvero un grande mascherone in pietra qui murato dal 1632, diventato famoso grazie ad alcuni film che l'hanno immortalo, su cui gravita la credenza che inserendo una mano nella fessura viene risucchiata in caso di menzogna.
Una bella fila formata da visitatori provenienti da varie parti del globo e anche noi ci immortaliamo con la mano inserita nella fessura della famosa Bocca della Verità.
Stanchi, accaldati (fortunatamente durante il pomeriggio le temperature si sono alzate) e nonostante tutto vogliamo terminare l'itinerario che ci eravamo prefissati di percorrere oggi. Con una breve salita sull'Aventino, raggiungiamo il Giardino degli Aranci o Parco Savello, dove nelle adiacenze si trova il complesso dei Cavalieri di Malta, dove nel buco della serratura dell'edificio si trova il “buco di Roma” (18). Guardando dal buco della serratura si vede la suggestiva visione della cupola di San Pietro e panorama circostante. Armati di pazienza, anche qui dobbiamo sottostare alla fila di chi come noi vuole ammirare questa “chicca” della visita di Roma ed effettivamente veniamo piacevolmente ripagati dalla curiosità.
Piedi affaticati, il pomeriggio si sta concludendo e come ultima tappa raggiungiamo il Circo Massimo (19), ovvero la vasta area che un tempo ospitava la più grande superficie adibita allo sport, le dimensioni parlano da sé ovvero 600 x 200 metri, attualmente viene utilizzata per i concerti in quanto può ospitare circa 300.000 persone.
Approfittiamo della fermata adiacente al Circo Massimo (20) per poter prendere la metropolitana ed iniziare a rientrare.
Treno Tiburtina delle 18.38 per Lunghezza, navetta per l'area e arriviamo al camper decisamente molto stanchi, ma veramente soddisfatti per le bellezze di Roma che oggi abbiamo visto.
In serata Filippo accusa un po' di indisposizione, qualche linea di febbre, ma nulla di preoccupante, un antipiretico prima di dormire e “domani è un altro giorno”!
Buona notte a tutti!
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