Tappe del giorno 27/06/2009:
Località di partenza | Località di arrivo | Km tappa | Km totali |
Cento (FE) | SPILAMBERTO (MO) | 41 | 41 |
Settimana piovosa, pure oggi il tempo è pessimo. Al primo spiraglio di tregua di quasi sereno, partiamo (sono le 14.40)! Ore 15.20 siamo a SPILAMBERTO (MO – m 70 s.l.m.).
Parcheggiamo nella zona residenziale vicino a via Matteotti (parallela di via Vignolese). Ci incamminiamo verso il centro storico, animato di bancarelle e varie iniziative per la 139° Fiera di San Giovanni.
Le strade del centro sono lastricate, su cui si affacciano gli edifici medievali. Visitiamo il Museo Civico Archeologico, in cui sono custoditi i reperti rinvenuti nell'alveo del fiume Panaro nel territorio tra Spilamberto e San Cesario.
Raggiungiamo poi la Villa Comunale Fabriani, un edificio signorile che ospita il Museo e la Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.
Prodotto tipico:
l'Aceto Balsamico di Modena è un vero proprio simbolo di Spilamberto e Modena, frutto di tradizioni ed un accurato impegno, viene definito l'oro nero di Modena. Invitiamo a leggere la scheda di approfondimento e le ricette correlate.
Ci avventuriamo alla scoperta della storia e della produzione dell'oro nero di Modena: l'Aceto Balsamico. Un filmato, sale espositive, degustazioni accompagnati da intenditori che ci fanno conoscere ed apprezzare al meglio questo prodotto frutto della passione e delle tradizioni locali. Un viaggio sensoriale e virtuale inebriati dal gradevole aroma che le “batterie di botticelle” emanano.
Prima di lasciare il Museo dell'Aceto Balsamico acquistiamo pure un paio di bottigliette di extra vecchio del Consorzio.
Raggiungiamo poi il Torrione, un complesso medievale costruito a ridosso delle mura di cinta nel sec. XIV dal Comune di Modena per fortificare ulteriormente il Castello da Ovest. Attualmente il Torrione ospita l'Antiquarium, la sede dell'Ordine del Nocino modenese e la cella di Messer Filippo (il Torrione è visitabile su appuntamento telefonando al n. 059/789964). Visitiamo tutte e tre le cose!
La Cella di Messer Filippo, posta sulla sommità del Torrione, è ricca di fascino per l'aver ospitato un uomo, per l'appunto Messer Filippo, imprigionato, che follemente innamorato ha lasciato traccia della propria storia attraverso dei grafiti (vietato fotografarli) tutt'ora visibili sulle pareti. La giovane guida ci racconta aneddoti e curiosità che avvolgono questa storia curiosa e bizzarra che è avvenuta ben 500 anni fa.
Terminata la visita, ci catapultiamo poi nelle vie allestite con bancarelle.
Ceniamo allo stand dell'ANT (Associazione Nazionale Tumori), dove simpatici volontari preparano tigelle e borlenghi ad un prezzo popolare, il tutto devoluto in beneficenza.
Concludiamo la serata un po' alle giostre e un po' alla fiera. Rientriamo in camper in tarda serata, docce e poi a dormire.
Indice viaggio - Tappa successiva
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