ESTATE 2013
FRANCIA SPAGNA E PORTOGALLO
in cinque camper
Dal 25 di luglio al 31 di agosto
TOTALE Km.7040
Il diario di viaggio continua dalla pagina precedente
- SECONDA PARTE -
3 agosto sabato
Siamo nell'AA di Narbonne-Plage, mattinata ventosa, ma tanto sole; poi verso le 10,30 il cielo si fa nero e viene giù uno scroscio d'acqua che dura un'ora, dopodiché di nuovo sole. Il tempo rimane incerto. Giro sulla spiaggia, pranzo, pulizie generali. Nel pomeriggio riceviamo la telefonata dei componente il gruppo definitivo che si trovano a solo 80 km da noi, quindi stasera ci riuniremo tutti e cinque. Breve pennichella poi alle 16,30 partenza per la Jonquera (E) in Spagna dove ci aspetteranno tutti gli altri. L'Autoroute francese ci prepara il solito gran-bouchon a Montpellier dove c'è la barriera del pedaggio prima di passare in Spagna. Proseguiamo su Autopista spagnola a pagamento uscendo presto perché La Jonquera è a pochi km. Parcheggio ormai collaudato davanti a "El Mirador" dove sono già sistemati gli altri componenti il gruppo e dove a prezzo fisso si mangia e si beve tutto quello che vuoi. Dalle vetrate del ristorante rivolte verso la strada assistiamo ad un incidente stradale in diretta proprio sotto di noi. Scontro frontale fra due auto. Uno dei due guidatori rimane accasciato immobile sul volante. Non dà segni di vita. Ambulanza, polizia, medico, pompieri, ma il ferito in effetti è ubriaco fradicio e non si regge in piedi non per il colpo, ma per l'alcool. Viene comunque caricato a forza sull'ambulanza e portato via. Tutto tranquillo, non c'è stato nessun ferito, l'impatto è stato a bassa velocità e anche le auto non sono troppo danneggiate. All'uscita dal ristorante siamo belli satolli, mettiamo le sedie fuori per una chiacchierata comune e poi alle 23,30 a nanna.
P a La Jonquera in Spagna, (N42 23 52,8-E2 52 54,8) parcheggio gratuito, un po' rumoroso per il traffico che scorre vicino. Serata fresca.
progressivo km 1421 (km116 giorno)
4 agosto domenica
Partenza da La Jonquera. Tutta Autopista (a pagamento) fino a Barcellona, poi Autovia (gratuita) fino a Saragozza, quindi strada normale la N-II fino a Tudela e infine la NA-134 fino a Arguesa (E) al punto sosta stabilito (N 42 10 9 - W 1 35 21) nella zona dello stadio. Ci informiamo se al santuario di Nostra Segnora de Yugo è possibile pernottare e dopo la conferma facciamo altri 8
Nostra Segnora de Yugo |
Bardenas |
km di strada asfaltata nella Bardenas Real per raggiungere il posto. C'è un bel parcheggio
Bardenas Blanca
panoramico (N 42 12 20,5 - W1 35 9,5) dal quale si domina la sottostante Bardenas-Blanca. Tutto il sito è ben organizzato con tavoli pic-nic, acqua e mirador panoramici a 360°. Ci sistemiamo e ceniamo al fresco con i tavoli fuori, come fanno altri camperisti. Non siamo soli. Sono le 20 e il sole è ancora alto, per cui apriamo i tendalini per avere un po' d'ombra. All'imbrunire, sono ormai le 21,30 passate, ci spostiamo per godere al massimo il panorama del tramonto infuocato del sole sulle Bardenas e poco più tardi i paesi in valle segnati da mille luci che fanno da riflesso al cielo stellato. Tramonto da cartolina.
Bardenas
P al santuario isolato di Nostra Segnora de Yugo nella Bardenas Real vicino a Arguesa. (N 42 12 20,5 - W 1 35 9,5). Serata fresca.
progressivo km 2002 (km 581 giorno)
5 agosto lunedì
Alle 9 volante in mano per spostarci nelle Bardenas vere e proprie. Raggiungiamo il Centro Informazioni (N42 10 46-W1 31 59) e dopo esserci documentati opportunamente con cartine e quant'altro, prendiamo la facile sterrata iniziando un percorso ad anello che raccoglie tutta la Bardenas Real Blanca. E' un sito naturale quasi desertico nel senso che in tutta l'area, di circa 42000 ettari, non vi sono insediamenti umani ne vegetazione consistente. Il suolo è composto da argille, gessi e arenarie instabili. L'erosione dell'acqua e del vento hanno creato un ambiente simile all'Arizona in cui canyon e altipiani tabulari, detti cabezos, rendono il paesaggio estremamente affascinante. La quota oscilla tra i 280 e i 670 metri. La vegetazione scarsissima è concentrata prevalentemente nei rari corsi d'acqua che rimangono secchi per la maggior parte dell'anno. Le Bardenas Reales erano di proprietà esclusiva della corona spagnola, adesso non appartengono all'area di nessun comune, ma sono di proprietà della Comunità di Bardenas Reales, un ente pubblico che nel 2000 è riuscito a farla dichiarare Riserva Integrale della Biosfera. Confinante con la Bardenas Blanca (per la presenza di sali biancastri di gesso che ricoprono gran parte della superficie), c'è la Bardenas Negra cosiddetta dalla presenza di vegetazione, molto interessante anche quest'area dove si trovano alcuni pueblos abitati. All'interno della Blanca che visitiamo, c'è un aeroporto militare dal quale ogni tanto partono rombanti F18 o altri velivoli, che
Fitero Santa Maria di Nienzebas |
proprio oggi fanno prove di missili centrando obiettivi a terra distanti da noi, ma comunque ben visibile è la nuvoletta del razzo che esplode a terra. Pranzo in uno spiazzo ai piedi di una mesa i cui fianchi sono costellati di nidi di grifoni che volteggiano sulle nostre teste in voli planati di straordinaria bellezza. Non c'è un albero sotto il quale prendere un po' d'ombra, la temperatura è alta, ma l'aria è estremamente secca e ventilata per cui mangiando dentro i camper, con tutte le finestre aperte, si prova una bella sensazione di refrigerio. Concluso l'anello di visita ben segnalato (dal quale non è possibile deviare pena sanzioni) prendiamo la direzione verso Soria. Dopo una ventina di km deviamo dalla nazionale per andare a visitare il Monasterio de Fitero. Qualche difficoltà di transito in paese per le strade strette e problemi di parcheggio (N42 3 20,6-W1 51 21,1) risolti in qualche modo, andiamo a vedere il monastero cistercense, ma è chiuso ed è visitabile solo il chiostro. Ci spostiamo per vedere la bella facciata romanica della chiesa di Santa Maria de Nienzebas adiacente il monastero stesso. Due campanili quasi gemelli incorniciano la facciata con un bellissimo portale romanico molto strombato con cornici multiple. La chiesa però è chiusa data l'ora tarda. Giriamo intorno ad essa e ci troviamo un una bella piazza pedonale dominata dall'abside multiplodella chiesa in puro stile romanico. Riprendiamo strada e arriviamo al campeggio di Soria (E) (un po' fuori la città). Sistemiamo i mezzi sul prato erboso all'ombra di alberelli, apriamo i tendalini perché il sole non è ancora tramontato e prepariamo cena con i tavoli fuori. La temperatura man mano cala e diventa quasi fresca. Poi a nanna.
P a Soria in Campeggio (N41 44 47,3-W2 29 4,3)
progressivo km 2179 (km 177 giorno)
6 agosto martedì
Notte fresca, quasi freddo. La temperatura di questa mattina è 21°. Freschino. Partenza dal camping con i camper per visitare i due monasteri ed il centro storico di Soria. Mettiamo i mezzi nel park dei bus (tollerati) del Chiostro de S. Juan de Duero sulla riva del fiume Duero (N41 46 6,1-W2 27 15,1). La visita costa 60 cent per vedere la piccola chiesa ed il magnifico chiostro sulla riva del Duero. Faceva parte della Fondazione degli Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Il chiostro è una perla di bellezza, del sec XII-XIII, rimangono solo gli archi che circondano il quadrato erboso interno, mentre la copertura è andata distrutta. Le colonne sorreggono una serie di archi intrecciati di chiara influenza araba. Ogni lato del quadrato di base ha una successione diversa di archi. Le forme stilizzate di animali, foglie e disegni sono improntate da un fascino esoterico
Soria Chiostro e chiesa di S. Juan de Duero
estremamente affascinante. L'interno della chiesa, a navata unica, presenta due cibori romanici posti simmetricamente ai lati dell'abside, sorretti ciascuno da quattro colonne con bellissimi capitelli scolpiti magistralmente con le storie della liturgia ortodossa. Dopo questa visita spostiamo i camper in un parcheggio (N41 45 59-W2 27 27,7) sulla strada vicino alla cattedrale di San Pedro. Magnifico esempio di vari stili architettonici, costruita nel XII sec, quindi romanica, presenta all'interno motivi gotici e rinascimentali con volte a rameggio sorrette da pilastri cilindrici. Sull'altare maggiore un imponente retablo dorato cinquecentesco. Il chiostro adiacente, in bello stile romanico,con colonnine binate, di marmo e capitelli scolpiti che sorreggono la galleria
Soria le donne col poeta |
perimetrale. Usciamo dirigendoci a piedi alla vicina chiesa di Santo Domingo, anch'essa romanica con un bellissimo portale dalla profonda strombatura, scolpito con numerosi personaggi sia negli archi che nella lunetta centrale. Grande rosone in alto. La facciata cuspidata, spartita da colonnine che sorreggono archetti ciechi. L'interno è molto semplice a tre navate gotiche e grande retablo all'altare maggiore. Andiamo a vedere poi la imponente facciata del Palacio de los Condes de Gomara, del XVI sec, in stile rinascimentale con grande portale e imponente torre laterale.
All'interno un luminoso patio su due piani. Attualmente è sede del Palazzo di Giustizia. Torniamo di nuovo ai camper spostandoci adesso nel parcheggio lungo la sponda dx del fiume Duero (N41 45 41,7-W2 27 16,7) davanti alla Ermita de San Saturio. Pranzo e poi attraversiamo il ponte pedonale che da accesso al sentiero dell'eremitaggio posto sulla riva opposta. Arroccata alla parete rocciosa la cappella votiva ottagonale sovrasta la grotta dove meditava l'eremita Saturio. Saliamo i numerosi scalini per arrivare all'ingresso della cappella, ma è chiusa, riapre El Burgo de Osma, Cattedrale alle 16,30. Troppo tardi per noi e quindi rinunciamo alla visita interna. Partiamo per El Burgo de Osma (E). Bellissimo centro magnificamente conservato, in parte circondato da mura e dal Rio Osma. Bel parcheggio adatto anche alla sosta notturna (N 41 35 12,7 - W 3 4 22,7). In corrispondenza del bel ponte sul rio c'è la porta di ingresso al nucleo abitato. La cattedrale gotica, cominciata nel 1232 dal monaco di Cluny Osma, e intitolata alla Annunciazione di Maria, è imponente rispetto alle case intorno. Sorge sull'area di un'altra chiesa romanica precedentemente edificata. Occupa gran parte della Piazza San Pedro. L'ingresso, posto sul fianco laterale, è protetto da un profondo nartece con arco a tutto sesto, mentre il portale, arricchito da numerose sculture, è profondamente strombato, con arco a sesto acuto e rosone superiore, separato da una balaustra di epoca seicentesca. Il grande campanile, possente a pianta quadrata, risente degli influssi di stili diversi che si sono succeduti nel tempo. L'interno si visita con guida, ma solo in spagnolo. Il tesoro, la sacrestia, il grande retablo. Il chiostro romanico lo visitiamo senza l'aiuto della guida gustandoci centimetro per centimetro i trafori in marmo delle grandi finestre separate da possenti contrafforti, ma chiuse da esili colonnine di marmo e nella parte superiore da una decorazione marmorea finemente traforata tipica del periodo gotico. Vi si trova il sarcofago di Pedro de Osma, del XIII sec. in pietra colorata. La piazza San Pedro è circondata da edifici medievali a graticcio con antichi portici sostenuti da pilastri e travature in legno. Riprendiamo strada per arrivare a Segovia (E). Il navigatore, pazzo, tenta di farci passare per il centro storico
Segovia Cattedrale e Alcazar
creandoci notevoli difficoltà perché arriviamo ad un imbuto oltre il quale la strada è impossibile da percorrere. Traffico dietro di noi in tilt. Marcia indietro! Ritorniamo alla periferia e chiedendo informazioni a voce, riusciamo a trovare il parcheggio vicino all'Alcazar (N 40 56 47,5 - W 4 7 26,3). E' un parcheggio sterrato per auto e bus urbani. Sono già le 21 e ci mettiamo a cena ognuno sul proprio camper. Alle 21,30 arriva la pattuglia di polizia in moto e ci annuncia che vicino c'è un campeggio e lì proprio non possiamo stare. Ordini dal Comando! Finiamo di cenare (con permesso ottenuto) e poi immettiamo le coordinate del camping "El Acueducto" per passare la notte tranquilli. Alle 23,30 siamo a posto pronti per dormire. Giornata fresca sui 22°.
P a Segovia al camping "El Acueducto" , 4 km. fuori città verso sud. (N40 55 52,4-W4 5 32,8).
progressivo km 2402 (km 223 giorno)
7 agosto mercoledì
Alle 9,10 con il bus n.5 che passa vicino al camping raggiungiamo Segovia (E) in 15 minuti. Scendiamo alla mper dopo questo primo assaggio culturale e ci apprestiamo a cenare dentro i camper. Il vento teso disturba un po'. La temperatura serale è sui 26°.
P a Avila in parcheggio gratuito misto auto, camper e bus. Non c'è acqua ne scarico, ma è illuminato e tranquillo.(N 40 39 40 - W 4 42 17). Temperature: mattino 15/16°-pomeriggio 25/27°-serale 26/27°.
progressivo km.2472 (km 70 giorno)
8 agosto giovedì
Visita di nuovo alla città di Avila. Prendiamo le bici e alle 9,30 siamo alla Puerta de Alcazar. E' la porta nelle mura cittadine rivolta verso est, vicina alla Catedral del Salvador. Difesa da due grossi torrioni binati all'esterno dei quali c'è il monumento, moderno, a Santa Teresa d'Avila.
E' ancora tutto chiuso, compreso l'Ufficio del Turismo. Ne approfittiamo per un bel caffè. Alle 10 saliamo sul circuito della Murallas de Avila. Costruite intorno all'XI sec. con un camminamento sulle mura urbane che le percorre interamente per tutta la sua lunghezza di 2500 metri. Queste erano rinforzate e protette da 90 torri cilindriche disposte lungo tutto il perimetro. Belle, avvincenti e istruttive con l'audioguida in italiano. Il percorso accessibile è solo sulla metà del perimetro, ma è comunque interessante vedere da una parte la cittadina e dall'altra il paesaggio fino alle lontane montagne. Siamo sempre sulla quota dei 1200 metri slm. Scendiamo nel centro storico con la bella cattedrale del Salvador, addossata alle mura del lato est con la grossa abside che sporgendo da esse ne costituisce una delle torri di difesa. L'interno è tipicamente gotico con doppio deambulatorio nell'abside. Il chiostro altrettanto bello restaurato di recente. Alle 12,30 siamo ai camper per il pranzo, poi alle 14 partenza per Salamanca (E), distante 110 km circa. Arriviamo al camping "Don Quiote" sul Rio Tormes a est della città. Sono le 14,30, ci prendiamo questo scorcio di giornata in completo relax al camping. Ordiniamo una enorme paella per 10 persone e alle 20,30 andiamo a ritirare la grande teglia per la nostra cena. Tendalini aperti, tavolini fuori sotto gli alberi e cena tutti assieme. Chiacchierate serali fin quasi a mezzanotte, poi a nanna. Giornata fresca e serata tiepida, ottima temperatura che certo rimpiangeremo nei prossimi giorni.
P a Salamanca in camping "Don Quiote" sul fiume (N40 58 30,7 - W 5 36 11,7)
progressivo km.2582 (km.110 giorno)
9 agosto venerdì
Prendiamo il bus delle 9, per andare a visitare Salamanca. Arrivo in Plaza de Espagna, e poi a piedi per la Calle Toro arriviamo in Plaza Major, creata nella metà del settecento, grande, di forma quadrata, monumentale, circondata su tre lati da bei palazzi in stile omogeneo, il quarto è
Salamanca, Cattedrale |
Salamanca, Casas de las Concias |
Salamanca, Casas de las Concias - patio |
Salamanca - il gruppo al completo in Plaza Mayor |
quasi interamente occupato dall'Ajuntamento. Da qui arriviamo alla Catedral Nueva e alla Catedral Vieja, che sono adiacenti. Grandissimo l'insieme, imponente, dove intervengono stili architettonici diversi, gotico, rinascimentale e barocco dovuti al prolungarsi dei lavori nel corso dei decenni. Visita interna ed esterna accurata che lascia ben soddisfatti. Proseguiamo verso il Rio Tormes fino al Puente Romano dalle numerose arcate che scavalcano il fiume. Al ritorno non ci lasciamo sfuggire la Casas de las Concias, bell'edificio quattrocentesco con i muri esterni decorati con 400 concias (conchiglia) di S. Jago che ne ingentiliscono l'aspetto, insieme alle finestre in stile isabelline e grandi inferriate in ferro battuto. All'interno un bel Patio in stile isabellino a due piani con arcate mistilinee di notevole fattura (lavorate in Italia). Davanti a questo palazzo c'è quello de la Universidade Ponticia de Salamanca con il Collegio Gesuita de lo Spirito Santo e le due altissime torri campanarie barocche. Saliamo su quella aperta al pubblico detta "la Clericia", con i numerosi scalini fino alla sommità dalla quale si abbraccia tutta la città. Bella vista. Rientriamo al camping con i bus delle 14. Pranzo e poi con tutta calma partiamo alla volta di Astorga (E), che raggiungiamo alle 19,30. Troviamo subito prima della città, l'AA alla Arena de Toros. Ci sono altri camper, anche italiani. Ci sistemiamo con i tavoli fuori, poi quattro chiacchiere per concludere la serata. Il tramonto è intorno alle 22.
P a Astorga in AA gratuita, in parte ombreggiata a un paio di km dalla città (N42 27 5,2-W6 3 57).
progressivo km 2792 (km 210 giorno)
10 agosto sabato
Astorga Palazzo Episcopale |
Andiamo a visitare Astorga (Asturica Augusta ) inforcando le bici. Cittadina medievale ma di origine romana alle pendici dei Montes de Leon sulla Cordigliera Cantabrica (35 km a ovest di Leon). Visita alla cattedrale in stile gotico-fiammeggiante, trecentesca. La facciata è un misto di stili tra gotico, plateresco e barocco. Archi rampanti, pinnacoli e contrafforti a non finire. L'interno è a tre navate senza transetto con tre absidi poligonali. A lato della cattedrale c'è il chiostro di forme gotiche. Vicino al complesso religioso c'è il Palazzo Episcopale, edificio moderno, del '900, di Gaudì, oggi dedicato al Museo de los Camino, relativo alla storia del percorso dei pellegrini verso Santiago de Compostela. Torniamo ai camper dopo aver girovagato un poco per la cittadina. Pranzo e poi alle 14 partiamo in direzione di Ponferrada (E) per visitare il Castillo de los Templares. Bel castello a margine
Ponferrada castello templare |
della cittadina, restaurato con cura e sapienza. Adesso è chiuso, apre alle 17. Giro per le vie cittadine semideserte dalla calura estiva. Alle 16,30 raggiungiamo Las Medulas, zona protetta di antiche cave romane per l'estrazione dell'oro. I parcheggi sono tutti pieni, bisogna avere pazienza ed aspettare che le auto lascino il luogo di sosta per prenderne possesso. Ci sistemiamo provvisoriamente in quello dei bus. Prendiamo tutte le informazioni all'Ufficio Turistico per visitare a piedi il percorso segnato; scegliamo quello breve perché adesso è veramente caldo. E' un ambiente estremamente suggestivo creato a suo tempo dai romani nella loro attività estrattiva, costituito da colline e alti pinnacoli di ocra rossa e rosa di materiale terroso di resulta che il tempo e la pioggia con la loro azione erosiva hanno creato in questo magico luogo. Iniziamo il sentiero addentrandoci nel bosco verdeggiante godendoci anche la sua frescura ed ammirando questo spettacolo colorato con la terra rosso fuoco in contrasto con il
Las Medulas |
verde del bosco. Arriviamo a vedere due grosse cave di estrazione del minerale. L'oro veniva separato dal materiale terroso attraverso la potenza dell'acqua. Questa veniva convogliata artificialmente verso le prime aperture e con la sua forza creava le gallerie il cui fango veniva vagliato per recuperare il prezioso minerale. I documenti ci dicono che da queste cave a cielo aperto i romani abbiano estratto più di 5000 kg di oro puro in tutto il periodo di attività. Adesso è un interessantissimo percorso pedonale tutelato da un Parco Nazionale e dichiarato Patrimonio dell'Umanità nel 1997. Verso le 20, finita la visita, l'area è deserta e noi sistemiamo i camper nel migliore dei modi. Cena in posizione panoramica, con i tavoli fuori alla frescura serale (ma qui il sole tramonta alle 22), come fanno altri camperisti, e poi a tarda sera a letto.
P a Las Medulas in parcheggio auto gratuito. Serata calda, ma poi rinfresca nella tarda serata. (N 42 27 40,9 - W6 46 2,8).
progressivo km.2883 (km 91 giorno)
11 agosto domenica
Partenza da Las Medulas alle 9, direzione Guimarães in Portogallo.........