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ESTATE 2013

FRANCIA SPAGNA E PORTOGALLO

in cinque camper

Dal 25 di luglio al 31 di agosto

TOTALE Km.7040

 

mappa itinerario francia spagna portogallo

Il diario di viaggio continua dalla pagina precedente

 

- TERZA PARTE -

 11 agosto domenica

Partenza da Las Medulas alle 9, direzione Guimarães in Portogallo. Facciamo la OU533 per attraversare la Sierra de la Cabrera che separa la Spagna dal Portogallo. Strada bellissima che

 

Guimaraes Guimaraes_1Guimarães

 

attraversa paesaggi collinari e montani di estrema bellezza. Fondo stradale ottimo e ampia la carreggiata. Saliamo a oltre 1100 metri slm con due passi montani. Aria frizzantina e cielo terso. Colazione in area pic-nic attrezzata con tavoli e panche in granito naturale con ampia vista panoramica su alcuni laghi artificiali che producono energia elettrica. Arriviamo al confine e rimettiamo gli orologi perché oltrepassiamo il fuso orario: un'ora indietro rispetto alla Spagna. Arriviamo a Guimarães (P) al parcheggio del Castello di Alfonso I di Braganza (Re del Portogallo nel 1143 per 40 anni) del X sec. Parcheggio in terra arida, molto polveroso, basta camminare a piedi per sollevare nuvolette di polvere (N41 26 58 - W 8 17 17,8). Bello il castello che domina la città. Cortine merlate in pietra, torri quadrate agli angoli e mastio di forma quadrata alto 27 metri. E' una costruzione possente in posizione dominante rispetto all'intorno. Ingresso gratuito. Davanti al castello un piccolo gioiello romanico, la chiesa di Sao Miguel, del XII sec. Poco più in basso il grande Palazzo dei Duchi di Braganza, edificio gotico caratterizzato da alti camini cilindrici. Oggi palazzo di rappresentanza del Presidente della Repubblica. Scendiamo a visitare anche il centro cittadino. Nella piazzetta medievale di Largo de Olivera, oltre alle numerose case a graticcio su portici in legno, c'è la chiesa di Nossa Sinhora de Olivera, antica basilica romanica, con facciata cuspidata e portale ogivale scolpito. Rimaneggiata nel periodo gotico insieme alla piccola edicola davanti alla facciata; esile edificio su colonnine di marmo e cuspidi sui quattro lati. Il campanile dalle forme possenti è un rimaneggiamento rinascimentale del sec XVI. Molti giardini abbelliscono ampi spazi all'interno del centro storico, dando un piacevole senso di pulizia e freschezza. Oggi è molto caldo. Ripartiamo per Braga (P) . Arriviamo al Monastero del Bon Jesus do Monte sulla collina. Difficoltà di parcheggio a causa dei posti riservati solo ai bus, ma soprattutto a causa dell'affollamento domenicale che pressa questo luogo (N41 33 23,4 - W 8 22 39,3), comunque il vigile ci lascia momentaneamente sostare con mugugnio degli autisti di bus che hanno poco spazio per manovrare. Consigliato il parcheggio più in basso servito anche dalla funicolare per arrivare al convento (N 41 33 10,3 - W 8 22 53). Visitiamo il luogo con un po' di apprensione per i camper. La chiesa è molto grande, ma dal punto di vista architettonico assai recente, ottocentesca. Invece la posizione dominante il paesaggio è molto bella. La scalinate che nasce in basso alla collina e porta alla sommità del colle, davanti alla chiesa, è di spettacolare bellezza. Le rampe si intersecano alternativamente creando un intreccio fantastico. Ad ogni ripiano c'è una zampillante fontana per

 

Braga_monastero_bon_jesus_do_monte

Braga_monastero_bon_jesus_do_monte

Braga Monastero del Bon Jesus do Monte

rinfrescarci dalla calura e gli scalini, dall'alzata agevole, non fanno sentire la fatica della salita. Però una volta scesi dalla chiesa fino alla base della gradinata, non c'è nessun modo per risalire se non quello di rifare la stessa scalinata in salita. Da tenere di conto quando si parcheggia il mezzo: meglio, quindi, il parcheggio in basso, più comodo, ombreggiato e con meno problemi di posti. Dopo un'ora e mezzo di visita ci spostiamo per la notte a Vila Nova de Gaia (P), vicino a Porto. Ci sono circa 60 km, ma è tutta autostrada. Arriviamo al Camping "La Madalena" alle 19,30. Troviamo posto all'ombra filtrata degli eucalipti. Temperatura fresca adesso. Si sente l'influenza dell'Atlantico, siamo proprio sul mare! Una volta sistemati apriamo i tendalini e ceniamo fuori tutti insieme.

P a Vila Nova de Gaia al Camping "Orbitur La Madalena" (N 41 6 27,6 - W 8 39 19,5)

progressivo km.3243 (km 360)

 

12 agosto  lunedì

Questa notte ha fatto qualche goccia d'acqua che ha macchiato i camper, polverosi, con il tannino delle piante. C'è nebbia sul mare ed è quasi freddo. Prendiamo il bus delle 9 e andiamo a visitare la città di Porto (P). Cominciamo con il porticciolo lungofiume davanti la Praca Ribeira, proprio sotto il ponte di ferro Dom Luis I. I battelli turistici si incrociano sul fiume Douro trasportando gente a visitare le famose cantine del vino. Passeggiando per la città arriviamo alla

 

porto_citta

porto_stazione

Porto la città e la stazione

stazione ferroviaria dove nell'atrio principale i meravigliosi e immensi azulejos fanno bella mostra di se. Poco lontano svetta nel cielo la torre barocca della chiesa de Los Clerigos. Troviamo in Rua Arquitecto Nicolau Nazoni (sotto la chiesa in pratica) un tipico ristorante familiare "Flor de Braganza" con menù a base di baccalà: è nostro! è l'ora giusta. Aspettiamo dieci minuti che si liberi un tavolo e poi ci sediamo. Assaporiamo alcuni dei più buoni piatti a base di baccalà che abbiamo sentito fino ad ora. Prezzi familiari! (il menù: polpette di pesce, crema di tonno, olive saporite, bacalau al forno con verdure miste (!), bacalau asado, guazzetto, patate fritte, insalata, caraffa di vino, acqua, dolce e caffè, il tutto a 13€). Alle 15,30 Arriviamo alla (cattedrale), in alto in bella

 

porto_ponte_dom_luis

porto_ponte_dom_luis_1

Porto il ponte Dom Luis I

 

posizione, ma stravolta nei restauri ottocenteschi il cui originale romanico si trova solo nel transetto con i poderosi muri. Ci lasciamo sedurre da una visita di tutto riposo per le strade della città con un trenino su gomma che ci trasporta comodamente con commento in portoghese, a vedere le emergenze storiche del centro. Sosta obbligata alla cantina "Real Companhia Velha" dove immancabilmente compriamo il vinho do Porto. Concludiamo il giro alla e quindi una passeggiata sul ponte Dom Luis I non ce lo lasciamo scappare. Visione spettacolare del fiume Douro e della città dall'alto. Sulla sponda opposta c'è la stazione di partenza della cabinovia sospesa ad un cavo d'acciaio, che porta fino a livello del fiume giù in basso sulla sponda sx del quartiere Gaia, dove c'è anche la fermata del bus 609 per tornare al campeggio. Spettacolare! Subito la prendiamo! Merita l'esperienza.

P a Vila Nova de Gaia camping "Orbitur La Madalena". Temperatura durante il giorno fresca ma soleggiata dopo una certa ora. In serata scende di nuovo un po' di nebbia e la temperatura si abbassa a 23°. Occorre la felpa! Ceniamo comunque fuori, ben vestiti, sotto i tendalini.

progressivo km 000 (km 000 giorno)

 

13 agosto martedì

Partenza dal camping alle 9 in direzione di Aveiro (P). In parte autostrada (in media ogni 10 km c'è un ponte telematico che preleva dalla carta di credito presentata all'ingresso della prima autostrada della nazione, la somma di circa 1,10/1,60€ - comoda, non ci sono caselli, ma un po' caruccia). Usciamo 5 km prima di Aveiro per fare spese al supermarket, stessi prezzi di quelli

 

Aveiro

Aveiro_1

Aveiro

italiani. Troviamo poi rapidamente il parcheggio sul canale (N40 38 37,45 - W8 39 27,25) e andiamo in centro, distante poche centinaia di metri. E' chiamata "la Piccola Venezia" per i numerosi canali che la attraversano. Prenotiamo un "barco" turistico, dalla tipica forma delle imbarcazioni di questa città che ci porta a spasso lungo questi canali. Bel giro in cui il barcaiolo di nome Helder parlando un po' il portoghese, lo spagnolo e un po' di italiano ci spiega quello che si vede lungo le sponde passando con la barca. Concludiamo con una visita pedonale al mercato del pesce, che merita uno sguardo, ed al centro storico ricco di bellissimi palazzi lungo il canale

 

aveiro_i_canali

Aveiro i canali

 

principale. Nel pomeriggio riprendiamo strada per arrivare a Praya da Poco (P) (N40 29 23 - W8 47 24,6), ma non c'è posto per parcheggiare perché giustamente è la settimana di ferragosto ed è festa per tutti. Proseguiamo fino a Praya de Mira (P), circa 7 km più a sud (AA N40 26 42 - W8 48 6 oppure in alternativa poche decine di metri più avanti, sotto la duna, gratis N40 26 43,6 - W8 48 14,5). Parcheggiamo temporaneamente lato strada nel grande parcheggio gratuito e andiamo a vedere la spiaggia. La duna è protetta e si può scavalcare solo passando da un sentiero protetto in tavolato che scende direttamente sulla battigia. Temperatura non troppo calda, oceano con grandi onde che violentano la spiaggia, surfisti in azione sulla cresta dei marosi e tanta gente a prendere il sole. Rimaniamo sulla spiaggia fino alle 20,30 poi decidiamo di rimanere nel grande parcheggio dove nel frattempo le auto se ne sono andate e dove si sono già sistemati altri camper e tende. Non c'è acqua ne scarichi, ma a noi oggi non servono, siamo autosufficienti alla grande. Apriamo i tendalini come fanno gli altri e ceniamo tutti insieme fuori al fresco. Alle 23,30 tutti a nanna. Serata assai fresca e ventilata.

P a Praya de Mira parcheggio gratuito (N40 26 43,6 - W8 48 14,5) privo di acqua e scarichi.

progressivo km 3350 (km.107 giorno)

 

14 agosto mercoledì

Partenza da Praya de Mira alle 9, verso Coimbra (P). Parcheggio del Ponte Santa Clara, molto affollato con fondo sconnesso N40 12 19,2 - W8 25 57,3 (ma c'è un'ottima AA lungo il fiume Mondego al Parque Verde Mondego N40 11 57,6 - W8 25 43,8). A piedi arriviamo in centro agevolmente. La via principale la Rua Ferreira Borges è piena di gente e di negozi. A metà circa si devia a dx e si oltrepassa l'Arco de Almedini per accedere alla parte alta della città che presenta chiari influssi arabi a cominciare da questa porta di ingresso alla città vecchia. La Sé Velha (cattedrale), romanica del 1170 con imponente facciata e portale di ingresso fortemente strombato a

 

Coimbra Universidade

Coimbra Universidade

coimbra_abside_cattedraleCoimbra 

abside della cattedrale

tutto sesto con una serie di cornici molto marcate di stile francese. Il Claustro, molto bello con la galleria perimetrale già con influssi gotici, con archi a tutto sesto racchiusi da archi ogivali più ampi. Le colonnine, binate, con capitelli semplici completano l'insieme. Saliamo ancora per le stradine strette delle vecchia città fino a raggiungere l' Universidade, la più antica del Portogallo, istallatasi nell'ex Palazzo Reale nel 1540. Dalla enorme piazza antistante gli edifici delle varie facoltà si abbraccia un notevole panorama sulla città e sul Rio Mondego. Scendiamo poi fino alla Placa do Commercio passando a visitare la piccola chiesa di S. Jago, del 1183, con due bei portali romanici, a tre navate e cappella in stile gotico fiammeggiante. E' giusto il tempo di pranzare. Troviamo un piccolo ristorante che fa per noi: menù a base di bacalo alla portoghese e bacalao a brasa con tanti ottimi contorni. Ottima scelta anche stavolta, si mangia bene e si beve meglio. Infine, con un po' di fatica appesantiti dal pranzo, arriviamo alla chiesa di Santa Cruz, inclusa nel monastero omonimo. Facciata in puro stile manuelino ornata all'inverosimile, del 1520, restaurata nel settecento stravolgendone l'identità rinascimentale. Attraversando la grande sala Capitolare si entra nel Claustro do Silencio tra i più belle visti fin'ora, del 1520 in stile manuelino, con bei bassorilievi con la Passione di Gesù, antiche tombe e grandi azulejos seicenteschi. La temperatura adesso è sui 37°. Molto caldo. Andiamo a riprendere i camper per andare a vedere il Monastero di Tomar. In alto sulla collina che domina la città, era l'antica sede dei Cavalieri di Cristo (Cavalieri Templari che cambiarono (solo) nome a seguito delle vicende con il Papa, mantenendo lo stesso potere). In parte fortezza, in parte monastero con una serie di chiostri uno più bello dell'altro. In quello centrale un gruppo di musicisti classici provano varie arie di Bach e di Mozart nella scenografia fantastica della luce del tardo pomeriggio. Ci fermiamo ad ammirare la famosa finestra in stile manuelino che si trova sui libri di storia dell'arte, come esempio classico di questo stile. Poi dobbiamo uscire perché alle 18,30 chiudono i portoni per le visite turistiche. Arriviamo a Batalha (P) per una strada nuovissima a 4 corsie che il navigatore non conosce. Sorpresa! il parcheggio

 

Tomar_il_monastero

Tomar il monastero

Tomar_il_monastero_ la finestra in stile manuelino

la finestra in stile manuelino

camper che indicano i portolani è utilizzato per una grande festa (il 14 agosto ricorre l'anniversario della vittoriosa battaglia di Giovanni I il Grande a Aljubarrota). Esiste in compenso il pozzetto di scarico di cui ne facciamo uso. Con qualche difficoltà ci sistemano in un parcheggio auto. E' caldo e c'è una grande festa, speriamo di dormire!

P a Batalah in parcheggio vicino all'area della festa. Grande confusione e musica, anche interessante, ma a tutto volume fino alle 4 di notte.(N39 39 41,4-W8 49 23,1).

progressivo km.3540 (km.190 giorno)

 

15 agosto giovedì

E' Ferragosto, festa per tutti. Alle 9,30 andiamo a visitare il Monasterio de Santa Maria da Vitoria, mentre vicino ai camper cominciano a montare i banchetti degli ambulanti già dalle 6 di stamani. Grande mercato di Ferragosto e grande nottata in bianco. Comunque nella nebbiolina

 

Batalha Monasterio de Santa Maria da Vitoria

Batalha Monasterio de Santa Maria da Vitoria_1

Batalha Monasterio de Santa Maria da Vitoria

mattutina, che ormai ci accompagna da quando siamo sulla costa portoghese, facciamo la visita al monastero. Ingresso gratis perché è Ferragosto! Molto bella la facciata, capolavoro del gotico portoghese, ricca di guglie, pinnacoli e archi rampanti al suo interno racchiude uno scrigno architettonico unico, la Capela do Fundador del 1426. Nei due sarcofaghi al centro della cappella sono le spoglie del re Giovanni I e della moglie Felipa de Lancaster che si tengono per mano. Non ci sono parole se non le foto, per descrivere la magnificenza dell'opera, la mirabile esperienza del mastro scultore. Dalla navata si passa al Claustro Real, anch'esso in forme gotiche, bellissimo e infine si passa all'abside dove si trova la Capelas Imperfeitas iniziata nel 1438 e poi abbandonata senza copertura, ma bellissima anche nella sua incompletezza. Il sole nel frattempo ha vinto sulla nebbia e adesso è di nuovo caldo. Alle 11,30 mettiamo in moto e partiamo alla volta di Óbidos (P). Parcheggio in AA (N39 21 22,7-W9 9 24,2) gratuita dalle 9 alle 17. Visita al bellissimo borgo cinto da mura dove il colore dominante è bianco, accecante nel sole, reso più gentile dai numerosi

 

obidos

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Obidos

 

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Obidos

cespugli di buganvillee fiorite abbarbicate ai muri delle case. Facciamo la strada centrale, ma c'è da fare a gomitate per passare, troppi turisti. Il camminamento sulle mura è più fresco e meno affollato. Assaggiamo la Ginjina con il bicchierino di cioccolato (liquore a base di ciliege) e poi torniamo ai camper per arrivare a Peniche (P) dove troviamo parcheggio sul promontorio alto, sul mare, che spumeggia in basso sbattendo le rocce con colpi assordanti. Purtroppo la foschia non lascia ancora vedere uno spicchio di sole. Odore intenso di mare e di alghe. Foto, foto, foto...poi prepariamo la cena ognuno sul proprio mezzo perché il vento la fa da padrone, è fresco e poi dobbiamo recuperare il sonno perso la notte passata.

P a Peniche sul promontorio di Punta Papoa, insieme a tanti altri camper. (N 39 22 19,5 - W 9 22 35). Serata fresca.

progressivo km 3632 (km.92 giorno)

 

16 agosto venerdì

Partenza alle 9 per andare a vedere il faro di Cabo Corvoeiro a due km sul vicino promontorio. Panorama spettacolare e vento teso. Ancora foto. Ci fermiamo ancora dopo pochi km sulla spiaggia di Consolacao, ma è deserta perché è presto e tira ancora un forte vento che ci costringe a riparare nel baretto della spiaggia a prendere un bel caffè mattutino. Il sole ancora non fa capolino dalla foschia. Non fa proprio caldo, anzi! Riprendiamo strada mandando a quel paese il navigatore che ci mette in difficoltà più di una volta facendoci attraversare strade di paese strettissime quando a pochi metri scorre la strada nazionale. Arriviamo a Porto Novo (P) senza badare alle indicazioni del navigatore ma seguendo la segnaletica stradale. Sosta nel grande parcheggio

 

Cabo  Corvoeiro

Cabo Corvoeiro

Cabo  Corvoeiro_1

Cabo Corvoeiro

Cabo  Corvoeiro_2

Cabo Corvoeiro

Porto Novo

Porto Novo

sulla spiaggia e visita al piccolissimo borgo di pescatori che arrivano con le barche cariche di pesce. Le tirano sulla spiaggia con argani a motore e poi scaricano le ceste piene di orate, branzini, gronghi e razze. Ora di pranzo sul camper a causa del vento che non lascia tregua. Raggiunta Ericeira (P) troviamo subito il campeggio prima del paese giungendo da nord. Ci sistemiamo e poi visita alla cittadina alquanto distante. Molto turistica con case bianche e fasce alle porte e finestre di colore giallo o azzurro. E' la patria dei surfisti, infatti tira vento ed è freschino. Verso le 16 il sole riesce a bucare la foschia, ma non riesce a scaldare ancora. Indossiamo la felpa. In basso il piccolo porticciolo turistico pieno di barche colorate è protetto dai marosi da un lungo pontile. Rientriamo ai camper infreddoliti. Diamo una spolveratina ai camper ricoperti di antica polvere e poi a cena dentro perché è freddo!

P a Ericeira, Ericeira Camping (N38 58 40,2 - W9 25 7,1)

progressivo km.3704 (km.72 giorno)

17 agosto sabato

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Cabo da Roca

Partenza dal camping alle 9. Facciamo rotta sul faro di Cabo da Roca. Tira, come al solito, un bel vento. Nel park cominciano ad arrivare bus carichi di gente e il sito si affolla rapidamente.

Tanti italiani. Siamo arrivati al faro seguendo l'auto di un gentilissimo signore portoghese che ci ha tratto da una situazione grave: il navigatore ci ha fatto passare all'interno di Ulgueira, paesino con strade sempre più strette. Con 5 camper la situazione è degenerata. Il traffico locale si è bloccato e per fortuna è intervenuto il signore suddetto che ci ha scortato fino al faro. E' entrato in ufficio ed ha cominciato a fare il suo lavoro di operatore turistico del faro! Parla correttamente l'italiano, Scambio di indirizzi, foto di rito e certificato di passaggio dal punto più occidentale del continente europeo. Riprendiamo strada passando stavolta dalla comoda tangenziale per arrivare a Lisbona (P) dove troviamo subito il camping Monsanto. Sistemazione senza problemi di sovraffollamento. Pranzo e poi con il bus 714 andiamo a fare visita alla città. Bella come sempre la Placa do Commercio, la Rua Augusta e la Placa do Rossio, poi rientriamo al campeggio per la cena. Siamo stanchi, ma comunque mettiamo i tavoli fuori e ceniamo tutti assieme. Poi a nanna presto.

P a Lisbona al Camping Monsanto (N38 43 29 - W9 12 28). Serata fresca.

progressivo km.3800 (km.96)

 

18 agosto domenica

Nuova visita alla città. Castello S. George con l'eletrico 28, Il mirador de Santa Luz, la e infine l'Alfama per l'ora di pranzo. Scegliamo un bel localino nel Largo do Chafariz de Dentro, Cabo da Roca menù a base di bacalao come al solito e come al solito scegliamo giusto perché si mangia proprio bene. Poi nel pomeriggio con il tram raggiungiamo il Monastero di S. Jeronimo con il suo meraviglioso chiostro, la Torre di Belem e il Monumento Lo Descobridores

 

Lisbona Placa do Commercio

Lisbona Placa do Commercio

Lisbona_stazione_ferroviaria

la stazione ferroviaria

Lisbona_Torre Belem

Torre Belem

Lisbona_Monumento Los Descobridores

Monumento Los Descobridores

sul fiume Tejo. Rientriamo al campeggio con il bus, stanchi morti. Oggi è stato tutto il giorno caldo. Cena e a letto.

P a Lisbona al Camping Monsanto.

progressivo km.000 (km.000 giorno)

 

19 agosto lunedì

Partiamo dal camping alle 9 e andiamo in direzione di Évora (P). Ci fermiamo ad un supermarket per fare spesa, gasolio e abbondante colazione al bar interno. A 10 km da Évora facciamo sosta pranzo perché è già tardi. Una grossa quercia ci offre ospitalità sotto le sue fronde. Temperatura oltre 38°, ma all'ombra si sta bene. Ripartiamo e poco dopo siamo nel grande parcheggio della città (N38 34 0.2 - W7 54 25,3). Il caldo è opprimente, solo i turisti girano

 

Evora Palacio di Dom Manuel

Evora Palacio di Dom Manuel

Evora_tempio romano dedicato a Diana

tempio romano dedicato a Diana

accaldati per le vie del centro. Molto bello il giardino pubblico con fontane ed il bellissimo Palacio di Dom Manuel, in stile eclettico con archi moreschi, pinnacoli e l'immancabile simbolo dei Cavalieri di Cristo. Poi a seguire la chiesa di S. Francesco, romanico-gotico, con il profondo nartece su colonne e l'adiacente Capela dos Ossos, con miglia di ossa umane disposte ad arte sulle pareti. Poi lungo le vie strette piene di negozietti di souvenir fino alla mastodontica di forme romanico primitivo con influssi gotici, con alta e possente torre campanaria. Poco distante i bellissimi resti del tempio romano dedicato a Diana, su una spianata che domina la città. Ripartiamo in direzione di Porto Covo (P) che raggiungiamo per strade ordinarie alle 20. Sistemazione sulla scogliera alta sul mare, con altri camper. Paesaggio da cartolina nella luce dorata del tardo

 

porto_covo_scogliera

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Porto Covo la scogliera

 

pomeriggio. Cena in paese a base di baccalà alla nata (crema), molto buono, fritto misto e tanti contorni. Caraffa di Vino Verde freschissimo e caffè. Rientriamo ai camper per andare a dormire (N37 52 12,2 - W8 47 36,8). Alle 2 di notte passano le guardie del parco per mandare via tutti i camper parcheggiati sulla scogliera perché essendo parco protetto si può sostare solo dall'alba al tramonto! ma nessun cartello avverte di questo. Comunque grande girandola di mezzi che a quest'ora cercano parcheggio nel centro di Porto Covo. Così facciamo anche noi, parcheggiando in una strada tranquilla a lato dell'AA per finire di passare la notte (AA- N37 51 8,65 - W8 47 20).

 

porto_covo_spiaggia

porto_covo_spiaggia_1

Porto Covo la spiaggia

 

P a Porto Covo in parcheggio vicino alla AA - N37 51 8,65 - W8 47 20

progressivo km.4090 (km.290)

 

20 agosto martedì

Alle 9 ritorniamo sulla scogliera fronte mare. Relax e passeggiate lungo la spiaggia in bassa marea. Scenario bellissimo e acqua di mare calda. Prendiamo poi le bici e andiamo in paese. Passeggiate tra le tante trattorie e negozi. Bel paese con case basse, bianche ordinate e pulite con i contorni delle porte e finestre di un bell'azzurro mare. Rientriamo alle 13,30 per aprire i tendalini fronte mare e pranzare fuori alla leggera brezza marina. Pennichella fino alle 17 poi verso Cabo Sao Vicente (130 km). Bella strada che passa attraverso boschi di pini e eucalipti. Teniamo una buona

 

Cabo Sao Vicente

Cabo Sao Vicente_1

Cabo Sao Vicente

 

media di velocità. Fondo ottimo e strada semideserta, territorio poco antropizzato. Arrivo a Cabo S.Vicente alle 19,30. C'è una folla strabocchevole nel parcheggio del faro e dietro di noi una lunghissima fila di auto che hanno tutte la stessa meta: il faro! Sulla scogliera c'è una notevole folla seduta ad aspettare (cosa?). Ci chiediamo se alle 20 comincia uno spettacolo, una festa, un concerto, il passaggio di cetacei. Niente di tutto questo, sono tutti rivolti verso il sole in attesa del suo tramonto in mare! E' un mito quello di trovarsi tutti insieme a vedere lo spettacolo del sole che si tuffa in mare da questa posizione estrema, la punta più protesa in mare della penisola iberica. Al di là c'é l'America. Quando il sole cala sull'orizzonte, si accende la lanterna del faro e tutti partono contemporaneamente mettendo in moto creando un lungo serpentone di fanalini rossi fino alla cittadina di Sagres. Così facciamo anche noi fermandoci nel bel parcheggio del fortino a Sagres (P) per passare la notte. Ci sono già numerosi camper, ma c'è posto per tutti. Cena, un po' di TV, quattro chiacchiere e poi a nanna.

P a Sagres nel parcheggio del forte. Gratuito e illuminato. No acqua ne scarico(N37 0 16,1 - W8 56 41,4)

progressivo km.4236 (km.146 giorno)

 

21 agosto mer

Visita alla Fortaleza de Sagres. Apertura alle 10. Quella attuale è una fortezza costruita nel XVIII sec. a difesa di un gruppo di case dove più anticamente sorgeva la Vila do Infante, cioè la casa di Henriques, figlio minore di quel Giovanni I e di Felipa de Lancaster sepolti nella chiesa monumentale di Batalah. Nelle intenzioni di Henriques all'interno dei bastioni doveva sorgere una cittadina da fare concorrenza a Cadice in Spagna, ma penuria d'acqua, terreni intorno aridi e poco fertili fecero naufragare rapidamente questa idea. Le pareti rocciose del tavoliere dove sorge il fortino sono a picco sul mare e tutto l'insieme doveva essere imprendibile per qualsiasi attaccante. La piccola chiesa con campanile a vela è una ricostruzione della originale che a suo tempo conteneva le reliquie di Sao Vicente, martirizzato a Valencia. La fruizione turistica comunque è

 

Sagres spiaggia

Sagres spiaggia

Fortaleza de Sagres

Fortaleza de Sagres

molto interessante, la lunga passeggiata interna lungo il sentiero organizzato con pannelli esplicativi sia della storia sia della flora e fauna di questo sito è molto suggestiva perché corre sul bordo del promontorio alto sul mare e con una sola occhiata si vede sia la costa verso est sia verso ovest dove chiaramente domina il faro di Sao Vicente poco lontano. I bastioni sono percorribili in tutta la loro ampiezza e antichi pezzi di artiglieria sono posizionati dove un tempo dovevano essere. Ripartiamo in direzione della Spagna, quasi tutta autostrada a pagamento: si paga tramite carta di credito che viene registrata al primo ingresso dopo il confine portoghese e ogni 10 km circa questa viene caricata tramite lettura ottica della targa quando il mezzo passa sotto i varchi elettronici, all'uscita dal Portogallo l'ultimo varco telematico interrompe questa prassi. Entriamo in Spagna attraversando il ponte sul .................

Il diario di viaggio continua nella pagina seguente

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