Vacanze in Abruzzo
Ecco la vacanza di Rosa, un'amica di Vacanzelandi@, che, con la famiglia, ci guida alla scoperta delle terre abruzzesi.
Camper: Miller Alabama del 2006; Equipaggio Rosa (40) Paolo (43) Manuel (5) Gabriel (3)
Il diario che segue è forse anche troppo dettagliato ma vuole essere effettivamente di aiuto a chi decida di intraprendere lo stesso itinerario o solo parte di esso.
Buona lettura!
Martedì 31 Luglio 2012: Castel di Sangro
Dopo aver caricato frigo e serbatoi lasciamo Napoli alle 18.40 in direzione Castel di Sangro (AQ) che raggiungiamo senza alcuna difficoltà intorno alle 20.30 [Autostrada A1 direzione Roma; uscita Caianiello (Pedaggio €.4) e poi seguire le indicazioni]. In paese hanno predisposto un’ampia zona riservata ai camper nel parcheggio alle spalle del supermercato Eurospin (no facilities ma solo parcheggio gratuito anche notturno). Avevamo già usufruito di questo parcheggio in passato ma oggi purtroppo, forse perché è un giorno infrasettimanale, appare desolato: l’ unica presenza è quella di alcuni nomadi . .. non ce ne vogliano ma non ce la sentiamo di sostare lì per la notte quindi parcheggiamo nell’ampia strada proprio nelle vicinanze della villetta dove c’è un bel parco giochi con scivoli, altalene ecc. Dopo un giro al centro, l’immancabile gelato e tanta tanta attività ludica nel parchetto di cui sopra ritorniamo al camper per la notte che, nonostante la sosta “in strada”, trascorre tranquilla.
Mercoledì 1 Agosto: Safari Park D’Abruzzo + Marina di Casalbordino
Facciamo colazione ed alle 08.30 partiamo alla volta del Safari Park D’Abruzzo in Rocca San Giovanni (CH).
Purtroppo il navigatore ci consiglia la statale 652, praticamente solo curve per i primi 45 minuti (infatti il piccolo Manuel non potrà evitare di usare la sua” bustina vomitina”, meno male che mamma lo ha istruito bene, se no sai che festa nel camper!). Alla statale seguono stradine di campagna caratterizzate da assenza completa di indicazioni ed anche di persone cui poter chiedere informazioni! Alle 10.20 finalmente giungiamo a destinazione. Ad ogni modo sarebbe stato semplicissimo raggiungere la nostra meta prendendo la A14 Adriatica, uscita Lanciano: il parco è a soli 800 m dall’uscita e da lì le indicazioni non mancano! Il parcheggio è ampio, gratuito, non custodito ed accessibile in tutte le ore (anche sosta notturna per camper quindi). Il gestore dello zoo si è dimostrato anche disposto a fornire nell’eventualità acqua e corrente ma non sappiamo a quali tariffe dal momento che non ne abbiamo usufruito. A qualche minuto d’auto dallo zoo c’è anche un piccolo centro commerciale qualora foste improvvisamente assaliti da shopping-mania. Utilizziamo i nostri biglietti scontati e ci prepariamo a trascorrere allo zoo l’intera giornata. Come tutti gli zoo (almeno quelli visitati sinora) anche questo è un po’ triste, con gli animali relegati in spazi angusti e sporchi ma mi consolo pensando che questo è l’unico modo per mostrare ai bimbi animali che non potrebbero mai vedere, almeno fino a quando non potremmo permetterci un bel safari in Africa. Non si capisce bene perché questo lo chiamino “Safari Zoo”, forse per distinguerlo dall’altro zoo d’Abruzzo…o forse perché anche qui c’è tanto tanto sole: non dimenticate crema protettiva e cappellini perché qui l’ombra è davvero rara. Sul sito del parco http://www.zooabruzzo.it/ potrete consultarne la relativa mappa per conoscere i tipi di animali presenti con qualche eccezione però: dei leontigri neanche l’ombra… così pure del coccodrillo. Il bello del parco secondo me sono i piccoli spettacoli che si svolgono nel corso della giornata ed in diverse aree del parco, sempre preceduti da un annuncio in filodiffusione: leoni marini e pinguini; elefanti; animali “esotici”; e di nuovo leoni marini e pinguini nel pomeriggio (identico spettacolo del mattino). Spettacolini senza grandi pretese (apprezzati comunque da grandi e piccini) che sono la prova che il parco accoglie animali provenienti dai circhi ma che ormai sono troppo vecchi per lavorare lì … e questa è un’altra amara consolazione. Attenzione: al termine degli spettacoli vi diranno che c’è la possibilità di farsi fotografare con gli animali, fatelo in fretta con la vostra macchinetta perché, tempo dieci secondi ed arriva il fotografo “professionista” che vi scatta la foto al modico prezzo di 10 Euro! Non fatevi abbindolare! Nel parco c’è anche una grande area pic-nic (ombreggiata!) con annesso self service i cui prezzi ci sono sembrati modici (€. 10 menu Safari; €. 0,70 arrosticino), ma essendo permesso introdurre cibo e bevande dall’esterno io ritorno al camper per preparare dei panini da consumare nell’area pic- nic dove sono presenti anche alcuni scivoli ed altalene. Inoltre a disposizione gratuita dei piccoli c’è un grande scivolo tipo gonfiabile (usufruibile solo nel tardo pomeriggio in quanto essendo naturalmente al sole è bollente per gran parte della giornata!) ed una piscinetta con delle barchette a pedali “manuali”, poi la classica giostrina- carillon con cavallucci e macchinine e il “calcio-in-culo” ( scusate ma da noi è così che si chiama) queste ultime due a pagamento (€. 1 ). Ad ogni modo consiglierei di non spendere soldi al mattino per l’utilizzo di queste due giostre in quanto basterà attendere qualche ora e poi saranno gratuite (credo a partire dalle 12.00). Nell’area delle giostrine c’è anche un bar e l’unico nebulizzatore d’ acqua del parco, quindi mentre i piccoli giocano instancabili (Ancora! Ancora!) per la “gioia” dei poveri addetti stranieri noi grandi ci rinfreschiamo sotto il nebulizzatore. Altra attività a pagamento da poter svolgere è il classico giro in groppa ad un animale; si po’ scegliere tra pony, cammello ed elefante (quest’ultimo solo per bambini a partire dai 5 anni, requisito richiesto forse a causa di un piccolo incidente verificatosi qualche tempo fa). La giornata scorre veloce tra spettacoli, animali, sosta al laghetto per ammirare le scimmiette che vivono sulla barchetta e dar da mangiare un po’ di merendina a tartarughe e paperelle (lo so che è vietato ma al mio “no” i piccoli hanno ribattuto “mamma, tu dici sempre che dobbiamo condividere!” mi hanno spiazzata con le mie stesse regole!). Lasciamo lo zoo verso le 18.00 ed approfittando del momentaneo crollo dei bimbi ormai sfiniti, anziché sostare per la notte presso lo zoo come avevamo programmato inizialmente decidiamo di metterci in viaggio verso la prossima meta. Ci dirigiamo allora verso Vasto, percorrendo il bellissimo litorale lungo il quale si ammirano i tipici tratturi. In una mezz’oretta siamo già a Marina di Casalbordino (CH) (circa 15 km prima di Vasto) seguiamo le indicazioni e giunti sul litorale svoltiamo a sinistra. Lungo la strada è possibile parcheggiare sul lato sinistro (sulla destra invece c’è la spiaggia di sassi e ovviamente il mare). La segnaletica avverte di premunirsi del tagliando per il parcheggio al costo di 1,50 € per l’intera giornata (mai visto parcheggio così economico), e noi così facciamo, ma poiché la nostra Mistery Machine (il nostro camper è stato così battezzato da nostro figlio amante di Scooby Doo) supera i 7 metri ed intralcerebbe un pochino parcheggiato perpendicolarmente, sostiamo in uno spiazzo accanto ad altri camper (abbiamo notato anche un altro spiazzo occupato da camper in fondo alla strada ma preferiamo questo più vicino anche al centro per poter fare una passeggiata più tardi). Subito i camperisti presenti ci accolgono (“ più siamo meglio è”) e ci informano che il parcheggio costa 5€ a notte che si pagano direttamente alla polizia municipale che passa ogni sera…opps, quindi abbiamo sprecato €.1,50! Ad ogni modo, quando effettivamente si presenta la polizia municipale a riscuotere facciamo loro notare che anche all’ingresso del parcheggio dove siamo c’è un cartello che indica la quota di €. 1,50 da noi già pagati, quindi ci chiedono di consegnare loro il grattino del parcheggio ed il “saldo” di €. 3,50 e ci rilasciano regolare ricevuta. Il posto non è niente male, tranquillo, quasi pianeggiante (sarà sufficiente un solo cuneo!) e poi basta attraversare la strada per niente trafficata a quest’ora (infatti il li “vero” litorale con i lidi attrezzati, i bar e la “movida” è dall’altro lato del paese) e sei sulla selvaggia spiaggia di sassi. Nonostante la giornata già ricca di emozioni non possiamo farci sfuggire questa opportunità (i piccoli poi dopo il loro sonnellino appaiono più ricaricati che mai) quindi costumini e tutti in spiaggia dove mio marito continuerà ad intrattenere i piccoli mentre io preparo in camper la cena. La spiaggia è così vicina che posso chiamarli dal camper quando tutto è pronto! Dopo cena non può mancare una passeggiata al vicino centro con tanto di solito gelato e sosta immancabile al parco giochi (ma quando si stancano ‘sti bambini?) situato proprio di fronte l’inizio del litorale attrezzato! Volendo, sull’altro lato della strada ci sono anche i giochini a pagamento (giostre, gonfiabili ecc.) ma noi preferiamo quelli classici (scivoli ed altalene) anche per ovvi motivi economici. Soltanto verso le 23.00, complice la notevole umidità (i giochi sono bagnati) decidiamo di mettere fine a questa lunga giornata. Giunti al camper poco distante scivoliamo velocemente tra le braccia di Morfeo e dormiamo come sassi!
Giovedì 2 Agosto: Aqualand del Vasto + Vasto Marina
Oggi la giornata la trascorriamo all’Aqualand del Vasto, un grande parco acquatico che raggiungiamo in 15 minuti. Il parcheggio per tutta la giornata costa €.3,50; la biglietteria apre solo alle 10.oo.
Nota tariffe biglietti (consultabili sul sito http://www.aqualandvasto.com): attenzione perché ci sono sembrati molto flessibili con le altezze dei bambini, il mio consiglio è che se avete bimbi con altezze vicine al “limite” che determina una diversa fascia di prezzo, mostrateli direttamente all’addetto alla cassa, che li “misurerà ad occhio” con il loro metro di riferimento che mi è sembrato più “alto” del normale; in questi tempi di crisi se ci dicono che non dobbiamo pagare o che dobbiamo pagare una tariffa ridotta ben venga, no? Altra nota biglietti: il parco risulta convenzionato con diversi operatori (Es. Viviparchi), ma trovate le informazioni relative sul web, dove invece non vi è accenno allo sconto di cui godono anche i militari (fortuna che abbiamo chiesto!). Premetto che solitamente non amo gli acquapark ma cosa non si fa per i figli!? Ad ogni modo devo ammettere che questo parco acquatico mi ha positivamente stupita per i motivi che vi elenco:
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Innanzitutto: zona dedicata alle famiglie con bambini piccoli e vietata agli altri (con tanto di addetto che ne controlla gli ingressi, almeno al mattino) con piscina laguna e scivoli adatti a loro (altrove invece si rischia che i bimbi più piccoli vengano travolti dalla vivacità ed irruenza dei ragazzini più grandi).
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Un parco molto curato: tanto verde e tanto spazio per tutti, se non a bordo piscina almeno nei grandi prati sempre attrezzati con sedie sdraio (incluse nel prezzo) ed ombra.
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C’è anche un bel parco giochi con scivoli ecc ma (unica pecca!) essendo al sole era praticamente inutilizzabile.
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Nel pomeriggio (dalle 13.30) è visitabile una piccola fattoria ben curata e dove gli animali ci sono sembrati meglio tenuti che allo zoo di cui sopra.
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Last but not least: abbiamo trovato molto piacevoli gli spettacoli organizzati durante la giornata (attenzione che nell’area della piscina bimbi non arriva la filodiffusione che annuncia l’imminenza dello spettacolo quindi ricordate gli orari degli show se volete prenderne parte cosa che vi consiglio caldamente). Musicals, spettacoli canori ed anche l’interpretazione di una fiaba, messi in scena da veri professionisti con tanto talento (tutti ragazzi giovani che lavorano nel mondo dello spettacolo) con gran cura delle scenografie e dei costumi ; gli spettacoli si svolgono tutti nella zona teatro, all’ombra e dotata di sedie per tutti. Molto molto apprezzati da adulti e bambini. ,
Per il resto , come in tutti gli acquapark, non mancano ovviamente le attrazioni acquatiche: diversi scivoli e piscine il cui utilizzo è regolato da alcune restrizioni (alcuni sono riservate agli adulti, altre sono per tutti, altre possono essere utilizzate dai bambini solo se accompagnati). In conclusione: è stata una giornata molto piacevole, anche noi grandi ci siamo divertiti ! Soldi decisamente spesi bene. Mi dico brava da sola per aver pensato di aggiungere questa tappa al nostro giro abruzzese. Naturalmente lasciamo il parco solo alla chiusura e prima di partire provvediamo a svuotare la cassetta WC, dopo aver chiesto regolarmente il permesso al personale, nel bagno chimico posizionato all’esterno del parco, presso la biglietteria. Lasciati il parco ci mettiamo alla ricerca di un posto dove trascorrere la notte. Il programma prevede la sosta notturna presso la Riserva Naturale di Punta Aderici, dove vorremmo usufruire della spiaggia di Punta Penna domani mattina. Nonostante io abbia già provveduto a contattare telefonicamente i gestori ed a chiedere informazioni, al nostro arrivo scopriamo che la zona, contrariamente a quanto riferitomi (“potete sostare tranquillamente”) è interdetta alla sosta ed alla fermata (addirittura!) di qualsiasi mezzo dalle 20.00 alle 07.00. Dal parcheggio sul promontorio abbiamo potuto comunque ammirare la bellissima spiaggia: ampia, lunga e molto spartana (niente servizi ecc..siamo in una riserva!) ma molto, molto lontana dal parcheggio. Nonostante l’indubbia amenità del luogo ci vediamo costretti a cambiare meta perché, pur sostando altrove per la notte ed arrivando qui la mattina presto per trovare un posto alla Mistery Machine, saremmo costretti a fare un lungo tragitto a piedi, sotto il sole, con acqua, viveri e due bimbi…il pensiero poi di dover ripetere il tragitto al ritorno, portando sicuramente in braccio le due pesti sfinite al termine della giornata non ci alletta proprio… Tutta la nostra ammirazione va a coloro che per prestanza fisica e coraggio riescono ad usufruire di questo piccolo paradiso e non possiamo fare a meno di invidiare quelli che, abitando nei paraggi, possono accedere alla riserva anche fuori stagione… Anche il tentativo di raggiungere la spiaggia di Punta Penne dall’altra entrata della riserva (praticamente accanto al porto di Vasto) fallisce: per raggiungere proprio l’ingresso della riserva sarebbero necessarie manovre che non ci azzardiamo a fare con un camper di 7 metri (tra l’altro siamo novellini, non ve lo avevo ancora detto, eh?) , l’alternativa sarebbe parcheggiare in prossimità del porto su una strada in forte pendenza, opzione che ovviamente scartiamo. Riprendiamo la litoranea lungo la quale intravediamo un piccolo parcheggio dove sono sostati altri camper ma proseguiamo per Vasto Marina e ci spingiamo sino a Silvi Marina . Qui non ci sembrano molto ospitali: il parcheggio (tra l’altro a tariffa oraria) è espressamente vietato ai V.R. ed in ogni caso non è che il paesino ci abbia particolarmente colpito, ritorniamo indietro verso Vasto Marina (CH) dove troviamo un bel posto ampio (strisce bianche, quindi gratuite) lungo la parallela del litorale, dove ci dirigiamo dopo aver parcheggiato. E’ una piacevole zona di passeggio, con un ampio spiazzo dove i bambini possono liberamente giocare a rincorrersi (tutto il litorale è zona pedonale !), ci sono bancarelle, stand gastronomici, luna park (e di fronte al bruco mela cediamo: “però è solo un’eccezione perché siamo in vacanza e siete stati proprio bravi!”), venditori ambulanti ed una bel parco giochi sulla sabbia ma all’ombra dei pini e con tanto di nave dei pirati per la gioia di mio figlio più grande. Naturalmente tra sabbia e terreno non aspettatevi che i bimbi restino puliti dopo avervi giocato: saranno sporchi ma felici! Per la sosta notturna decidiamo di spostarci dal centro (dove comunque non abbiamo visto alcun divieto)e ritornare al ” parcheggio →mare” (così recita la segnaletica) che abbiamo visto poco prima di arrivare a Vasto. Notiamo con stupore che i camper che avevamo visto nel pomeriggio sono andati via, il parcheggio appare vuoto, a parte un furgoncino in cui sonnecchia il guidatore. Decidiamo comunque di fermarci anche perché l’indomani vogliamo trascorrere la mattinata nella vicinissima spiaggia . Altri camper ci affiancano più tardi ma presto tutti noi scopriremo perché questo luogo è stato lasciato dagli altri camperisti che probabilmente vi avevano soggiornato la notte prima: apparentemente molto tranquillo in realtà il parcheggio è il luogo di ritrovo di tutti i ragazzini motorizzati di Vasto e dintorni che qui si incontrano e cominciano la loro notte di baldorie. Quindi auto a gran velocità, motorini, moto di grossa cilindrata e compagnia bella, schiamazzi, urla ecc caratterizzeranno la nostra notte…
Venerdì 3 Agosto: Giornata relax in spiaggia
…finalmente solo al mattino presto, scomparsi ormai i festaioli della notte, dall’oblò in mansarda mi godo una bellissima alba e posso cominciare ad apprezzare l’amenità del luogo. Ci accingiamo dunque ad andare in spiaggia. Naturalmente anche a Vasto Marina le spiagge non mancavano, ma noi ai litorali attrezzati preferiamo di gran lunga quelli “selvaggi”. L’unico neo è che mentre il litorale di Vasto è sabbioso, questa piccola spiaggia è tutta di pietre (tipologia che i bimbi, nonostante siano dotati di scarpette, non amano molto). Raggiungiamo la spiaggia utilizzando un comodo sentiero in discesa (attenzione: ci sono diversi sentieri, alcuni un po’ più ripidi, se avete dei bimbi piccoli vi conviene andare in avanscoperta) poi ci dirigiamo verso sinistra. Percorriamo tutta la piccola spiaggia sino al promontorio nei pressi del quale, l’acqua molto bassa permette di continuare la passeggiata in mare, così facciamo e proprio dietro gli scogli “scopriamo” una bellissima spiaggetta di sabbia tutta per noi ! Naturalmente ci godiamo quest’angolo di paradiso per gran parte della mattinata; l’acqua limpida ed il posto incantevole ci invoglierebbero a rimanere anche oltre ma il sole picchia e la tenda serve a poco, i bimbi sono stanchi ed affamati quindi ritorniamo in camper dove si appisolano subito dopo pranzo.. E’ il momento giusto per riprendere il viaggio. Prossima tappa: Stiffe (CH), di cui vogliamo visitare le grotte domani. Il navigatore ci indirizza verso l’autostrada e ne approfittiamo per utilizzare il gratuito camper service di un’area di servizio che però ad un certo punto smette di erogare acqua (?). Per raggiungere le Grotte consigliamo caldamente di non inserire sul navigatore l’indirizzo che trovate sul sito (San Demetrio Ne' Vestini) perché entrando in paese la segnaletica per le grotte è praticamente inesistente e rischiereste di addentrarvi in qualche stradina non proprio semplice per un camper…(come abbiamo fatto noi naturalmente!). Forse conviene inserire direttamente come destinazione Stiffe; perché giunti lì non potete non vedere l’area della biglietteria. Sono le 17.30 ormai quando finalmente giungiamo alla meta; in tempo per, chiedere qualche informazione e pre-acqistare il biglietto per il tour delle grotte di domani (€ 10 Adulti; Bambini al di sotto dei 6 anni gratis; bambini 6-12 € 7,50; convenzionati con tessera Viviparchi; inoltre presentando il biglietto delle grotte, si ha diritto ad uno sconto presso alcune strutture della zona; sito www.grottestiffe.it ). Il personale si è mostrato molto gentile, ci ha spiegato che per arrivare alle grotte bisogna riprendere il proprio mezzo e seguire la segnaletica (infatti l’entrata delle grotte non è in prossimità della biglietteria, come si potrebbe pensare e non vi è alcuna possibilità di acquistare il biglietto per la visita presso le grotte stesse). Alla mia richiesta ci lasciano anche aperti i bagni della biglietteria. Il posto è carino, appena rifatto dopo il terremoto. La biglietteria-bar chiude alle 19 e poi rimaniamo praticamente soli. Il parcheggio per i camper è in piano ed è dotato di carico e scarico ma utilizzabile solo negli orari di apertura della biglietteria (€ 2,50 + € 2,50), c’è anche un piccolo parco giochi per i bimbi ed una zona pic-nic con tavoli ed ombrelloni sempre accessibili; i piccoli si sono divertiti comunque a rincorrersi negli ampi spazi che non mancano. Dal momento che, con stupore, abbiamo appreso che in paese non c’è neanche un bar dove recuperare dei gelati per i piccoli, ci accingiamo a cucinare loro una cena degna di questo nome: la brace chiama ed il mio esperto maritino ci prepara carne e salsicce per la gioia anche di un cagnolino che si è unito alla nostra compagnia. Il Parcheggio è abbastanza isolato ma proprio accanto c’è un albergo ed è comunque illuminato, ci è sembrato un posto sicuro e soprattutto paragonato al parcheggio della sera precedente, molto tranquillo. La notte vola.
Sabato 4 Agosto: Grotte di Stiffe+ Lago di Sinizzo
Onde evitare di girare e rigirare a vuoto per ore, come ieri, stamattina ci anticipiamo di molto, al punto che quando giungiamo presso le grotte la strada è ancora chiusa. Ormai conosciamo il percorso ed abbiamo ancora un po’ di tempo prima che il nostro tour cominci quindi decidiamo di tornare verso la zona della biglietteria per visitare il paesino di Stiffe (AQ). Un segnale indica divieto di accesso a tutti gli autoveicoli eccetto residenti quindi accostiamo subito alla prima (che poi scopriremo “ unica”) piazzetta, dove una fontanina ci permette di fare il pieno di acqua. Il paesino sembra carino, con le sue stradine che si arrampicano su per la collina ma è piccolissimo e deserto, non c’è praticamente nessuno, non sappiamo se effettivamente vi abiti qualcuno o no, forse a seguito del terremoto molti sono andati via…non abbiamo visto neanche attività commerciali se si esclude la trattoria/bar all’ingresso del paese (l’unico posto dove ci avevano detto che forse avremmo trovato dei gelati) ed un altro locale/vineria che però è chiuso. Dalla piazzetta intravediamo una freccia che indica il percorso per le cascate, lo imbocchiamo subito ed in pochi minuti siamo in un angolo di paradiso: un delizioso laghetto al fresco degli alberi in cui si getta una piccola cascata…fresco e silenzio…interrotto solo dai nostri pargoli ovviamente che vogliono continuare il “percorso avventura” (come chiamano ogni sentiero ormai…) e infatti per ritornare al punto di partenza non rifacciamo lo stesso tragitto ma proseguiamo ad anello passando per il paese. Lo stato di alcune case richiama l’attenzione dei piccoli quindi cogliamo l’occasione per spiegare loro che cos’è il terremoto nella speranza di non creare un’altra fobia per il piccolo Manuel (che già vive nel terrore che il Vesuvio si risvegli…). Ormai è ora di andare, così torniamo al camper e rifacciamo il breve tragitto verso l’entrata delle grotte. Qui ci attende già un gruppetto di persone (e noi che credevamo di essere gli unici partecipanti!) poi arriva la nostra guida che puntuale comincia le sue spiegazioni e ci accompagna nella grotta. Noi siamo gli ultimi del gruppo perché fatichiamo non poco a convincere il piccolo Manuel ad entrare perché ha paura del buio (anche, sì). Una volta resosi conto che però tutto il persorso è illuminato mi restituisce la piccola torcia di cui lo avevo provvidenzialmente dotato e mi dice “qui è bellissimo mamma, ci veniamo ancora?”. Inutile descrivere la bellezza e la particolarità del luogo, bisogna sperimentarle di persona; io sono stata in tante grotte e nonostante le trovi tutte un po’ simili dopotutto, riescono sempre a darmi emozioni; queste poi le ricorderemo particolarmente perché sono le prime in assoluto visitate dai nostri bimbi. Il tour dura in tutto un’oretta forse, unica raccomandazione: vestitevi pesanti! Noi eravamo preparati perché avevo letto che all’interno ci sono 10° tutto l’anno ma a me, forse per via del forte caldo all’esterno, sono sembrati -10°! Sul depliant delle grotte abbiamo letto della presenza di un lago nelle vicinanze, quindi, non avendo altri programmi, chiediamo indicazioni e in pochi minuti lo raggiungiamo. Il lago di Sinizzo (AQ) è una bella sorpresa: tanto spazio per parcheggiare (aimè al sole!); fontanella con l’aqua (ma troppo lontana per poter effettuare il carico) tavoli pic- nic; parco giochi fornitissimo ( scivoli, altalene, nave dei pirati ecc) e naturalmente il lago che, nonostante i divieti presenti, tutti dicono sia balneabile. Non ci fossilizziamo troppo: se altri si bagnano possiamo farlo anche noi, così il papà sperimenta l’emozione di un bagno in acqua dolce seguito dai piccoli. Facciamo poi una bella passeggiata intorno al lago dove notiamo che in tanti campeggiano liberamente. La domanda mi sorge spontanea: visto l’assoluta assenza di servizi igienici come fanno questi campeggiatori a trascorrere qui una o più notti? Forse meglio non addentrarsi troppo nei sentieri intorno alle tende per evitare di imbattersi nei “ ricordini” di qualcuno… Notiamo anche che la zona non è dotata di illuminazione notturna, preferiamo quindi dirigerci altrove per cercare un luogo per la sosta notturna. Si riparte direzione San Demetrio Ne' Vestini (AQ) dove, passando il giorno prima alla ricerca delle Grotte di Stiffe, avevamo notato la presenza di parcheggi! Seguiamo un’indicazione ed arriviamo ad un grande piazzale illuminato (credo sia il piazzale del mercato), sulla parte alta del paese dove si può parcheggiare liberamente. Siamo l’unico mezzo presente, ma di spazio ce n’è tantissimo! Ci mettiamo alla ricerca di una chiesa per la messa del sabato sera ma scopriamo che a causa del terremoto queste sono tutte inagibili, fatta eccezione per una chiesetta moderna quasi fuori il paese e che raggiungiamo ormai solo a servizio terminato. Ad ogni modo scambiamo quattro chiacchiere con il simpaticissimo parroco che ci da tutte le informazioni e le indicazioni stradali per raggiungere il paesino vicino dove si tiene la prima messa della domenica. Il resto della serata lo passiamo al parco giochi (il paese è piccolo ed il centro è facilmente raggiungibile dal nostro parcheggio con una scalinata), poi irrinunciabile tappa gelato (che spesso funge da cena per i piccoli) e ritorno in camper. Purtroppo scopriremo che anche in provincia di L’Aquila si porta molto tra i giovani, incontrarsi con gli immancabili rumorosissimi motorini e moto nei parcheggi!
Domenica 5 Agosto Ritorno + Sulmona
Nonostante i nostri dubbi, data anche la notte quasi insonne, riusciamo ad alzarci presto per spostarci nel paesino vicino e partecipare alla messa con tanto di bimbi ancora in pigiama. Cominciamo poi il nostro lungo viaggio verso sud. Notiamo che passeremo per Sulmona (AQ), non ci siamo mai stati, quindi ci sembra un’ ottima sosta per spezzare un po’ la monotonia del viaggio di ritorno. Troviamo posto lungo una strada larga in prossimità di una chiesa fuori dal centro ovviamente. Ma non siamo lontani: ci basta attraversare il ponte e davanti a noi si apre lo spettacolo dei tanti negozietti con le loro coloratissime leccornie. E’ d’obbligo naturalmente l’assaggio delle specialità del luogo che porteremo anche a casa come ricordo di questa sosta improvvisata. Tappa all’ufficio turistico per fare incetta di cartine ed informazioni per organizzare il prossimo viaggio; giro veloce per le vie del centro storico e poi ritorno al camper. Finisce qui il nostro primo giro in camper in terra d’Abruzzo, una regione che ci ha particolarmente e piacevolmente colpito e dove torneremo sicuramente.