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Natale in Alsazia in camper

 Natale in alsazia collage

 Se amate l'atmosfera magica e affascinante del Natale, con i suoi mercatini e le sue tradizioni in un fantastico contesto delle città alsaziane vestite a festa, questo itinerario in camper è quello che fa per voi. Giuliano e Anna, della provincia di Verona, ci accompagnano alla scoperta di fantastiche e pittoresche cittadine, dove ognuna ha una sua connotazione, usi e costumi tipici e una suggestiva atmosfera natalizia, proprio quello che serve per trascorrere al meglio il periodo delle feste.

Dal 2 al 8 dicembre 2016

State tranquilli, non si tratta della sceneggiatura dell’ennesimo cine-panettone di Neri Parenti: non ci sono né Boldi né De Sica, né parolacce né foto di ragazze sotto la doccia. Oggetto della nostra attenzione sono i mercatini natalizi. L’avvicinarsi del Natale mi provoca sempre una puerile frenesia da lepre marzolina e la voglia di andare a vedere i mercatini in giro per l’Europa è irrefrenabile. Si tratta ogni volta di un viaggio entusiastico e godereccio non solo tra le bancarelle dei mercati, ma soprattutto nelle città e paesi che li ospitano. Un itinerario in parte già compiuto, ma questa volta ampliato e arricchito di nuovi orizzonti. Lo scorso anno abbiamo visitato quello magnifico di Norimberga (D) (N.49.47493 E.11.09436, parcheggio consigliatissimo e comodo da raggiungere, dotato di C.S. e con il bus a pochi passi che fa capolinea esattamente in centro); al quale volendo si può abbinare quello altrettanto spettacolare della bella Rothenburg ob der Tauber (D), che dista poco più di un’ora di strada da Norimberga, (49.38235 / 10.18839 parcheggio a ridosso delle mura con C.S. e corrente): potrete ammirare, tra le altre cose, il celeberrimo negozio di Kate Wohlfahrt.

Quest’anno, anche per alternare, abbiamo preferito tornare in ALSAZIA. Tra l’altro credo che questa sia una delle regioni francesi più affascinanti, probabilmente anche grazie alle “contaminazioni” culturali dovute ai ripetuti cambi di mano di questa zona con la Germania: solo dal 1870 al 1945, ha cambiato di mano 4 volte. Perfino il ben noto sciovinismo francese sembra qui stemperarsi nel Romanticismo tedesco e molte città conservano nomi di evidente origine germanica. Una riprova c’è anche per quanto riguarda la particolare urbanistica dei centri storici, con le stupende case a graticcio che ti trasportano in un fantastico mondo medievale e sembrano fatte apposta per aggiungere magia all’atmosfera surreale di questo periodo.
Per chi apprezza i buoni vini bianchi, non mancheranno le occasioni di degustarli, magari accompagnati da ottimi formaggi (con il Gewurztraminer) o da assaggi di pesce (con il Riesling), nelle molte cantine che si trovano lungo il percorso. Innumerevoli i negozi di oggettistica di un certo pregio, magari non a prezzi stracciati, ma sicuramente originali e di indubbio interesse. Naturalmente non mancano le pacchianate tipiche dei mercatini natalizi che, solo in questo periodo, mi attirano incredibilmente. Non acquisterei oggetti simili neppure sotto minaccia in qualsiasi altro momento dell’anno, ma a Natale mi sembrano irresistibili: per fortuna i cordoni della borsa sono in mani ben più salde delle mie e poco sensibili al “fascino” di un certo tipo di souvenir.
Il percorso, tutta una tirata, è stato quello più logico: Verona, Chiasso, Basilea, Strasburgo, per poi ridiscendere verso casa. Consiglio di acquistare la vignetta prima di passare il confine perché gli svizzeri, che si piccano di essere tanto precisini, tendono a fare la cresta sul cambio franco-euro. Anche con la benzina, se non si paga in franchi, cercano di fare i furbi. Siccome mi stanno sulle scatole, non ho lasciato un centesimo a questi spocchiosi vicini, avendo avuto cura di fare il pieno in Italia.

natale alsazia mappa

Questo diario potrebbe iniziare con un “C’era una volta”, come le fiabe di Perrault, perché si ha davvero la sensazione di un viaggio a ritroso nel tempo. Entrando nelle città si avverte immediatamente il clima festoso che coinvolge non solo gli operatori commerciali, per evidenti ragioni, ma l’intera cittadinanza. Anche le case private sono addobbate a festa, spesso più dei negozi. È questo un aspetto interessante e insolito, perché generalmente sono i diretti interessati ad essere più coinvolti.

Strasburgo (F) (48.57460/7.71800, campeggio un po’ fuori città ma con comodi servizi per il centro nelle vicinanze) è a buon diritto la capitale dell’Alsazia e non solo per la sua importanza a livello europeo. Il magnifico e vasto centro storico è racchiuso da un canale navigabile su appositi battelli e, dove il canale si dirama, c’è l’incantevole Petite France

natale alsazia 17

una gemma. Graziosa e pittoresca come sanno esserlo solo le città alsaziane, durante il periodo natalizio si riveste di addobbi fantasiosi attirando migliaia di turisti estasiati che, armati di fotocamere, cercano di immortalarne gli spettacolari scorci. La grande cattedrale

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nelle luci del Natale si offre in tutta la sua magnificenza: un esempio, tra i molti in Francia, di gotico che ha ben poco da invidiare ad altre più blasonate. Le centinaia di statue che impreziosiscono la facciata, sono di incomparabile bellezza, come il bellissimo rosone da cui filtra una luce iridescente che illumina l’interno.

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Le strade, le case, tutte le finestre sono addobbate all’inverosimile e nelle molte piazzette sono disseminati i vari mercatini natalizi, spesso a tema e raramente più una ventina di chioschi, anch’essi molto graziosi. I “mercatini”, in Alsazia, non sono mai ripetitivi e non danno l’impressione del “visto uno, visti tutti”. Infinite sono le offerte di golosità di ogni sorta alle quali resistere è più perverso che cedere. In Alsazia è abbastanza usuale che non ci sia un’unica concentrazione delle bancarelle, ma che siano diffuse in tutto il centro storico, cosa che offre anche l’occasione per visitare meglio le città.

natale alsazia 14

 

Il giorno successivo, dopo 65 Km. siamo arrivati a Ribeauvillè (F) (48.19151/7.37114, grandissimo parcheggio qualche chilometro prima della cittadina, con un eccellente servizio navetta andata e ritorno al costo di solo 2 € per due persone, sosta camper compresa). Consigliabile se arrivate durante i primi due fine settimana di dicembre. Infatti, solo in questi giorni, si può assistere a delle rievocazioni molto suggestive e interessanti che non sono le solite sfilate in costume, ma la rappresentazione della vita quotidiana dell’uomo medievale.

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La città ricorda un poco Vipiteno: una lunghissima via centrale con una torre a metà percorso e delle magnifiche case a graticcio che la fiancheggiano. È lunga forse un paio di chilometri. Moltissimi gli invitanti ed eleganti negozi con prodotti di pregio. In realtà, anche qui, non c’è un mercato vero e proprio, ma molte bancarelle a sparse lungo il percorso e gestite da personaggi in costume medievale che si esibiscono in lavorazioni che vanno dall’artigianato più vario all’oggettistica raffinata, piuttosto che all’offerta di invitanti prodotti alimentari, preparati seguendo le antiche ricette: come la preparazione del pane o del sidro, la zuppa cotta direttamente

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sul fuoco a legna o magari di un intero cinghiale arrostito allo spiedo, con buona pace di vegani e animalisti, innaffiato da generose tazze di “vin chaud”. In alcuni cortili si possono vedere e praticare antichi e chiassosi giochi, cosa che attrae non solo i più piccini. C’è indubbiamente in tutto questo un che di artificioso ad uso e consumo dei turisti, ma l’autenticità del contenitore rende credibile il contenuto. Lungo il percorso ci sono dei grossi ceppi

natale alsazia 11

alti circa un metro e mezzo con particolari spaccature verticali che gli consentono di bruciare lentamente solo all’interno e diffondono un piacevole calore. Tutto questo è un modo interessante e intelligente per valorizzare il “genius loci” che oltre a mantenere viva una tradizione del posto, costituisce un indubbio riscontro economico per la comunità locale. Avvicinarsi alla città in camper in questi giorni è assolutamente sconsigliato, non perché manchino i parcheggi, ma per la ressa incredibile, a meno di non arrivarci la sera precedente o il mattino molto presto. Pochi chilometri e siamo ai piedi di Riquewihr (F)(48.16632/7.30154 parcheggio con scarico vicinissimo alla città, gratuito di giorno) che è un bijou, letteralmente.

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L’elegante via principale è un susseguirsi di queste spettacolari e variopinte case a graticcio, che non mi stanco mai di ammirare e fotografare. Sarei disposto a pagare per visitarne una e osservare la strada da quegli abbaini. Anche qui le bancarelle sono diffuse un po’ dovunque e contendono agli invitanti negozi l’originalità delle offerte.

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Più piccola di Ribeauvillè, non si lascia per questo intimidire e si offre civettuola ai turisti che ne sanno apprezzare il fascino indiscutibile. Lasciatevi tentare ed entrate tranquillamente in qualcuna delle molte cantine, dove potrete assaggiare e degustare i loro prodotti, siano i vini eccellenti o gli squisiti formaggi invece che una delle tante varietà di pane o i pregiati salumi.

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Per i peccati di gola non preoccupatevi: ci sarà sempre un gesuita comprensivo a darvi l’assoluzione. Un’altra decina di chilometri e siamo a Kaysersberg (F) (48.13602/7.26220 grande area attrezzata con carico e scarico, a pochi minuti dal centro). Delle tre è quella che ha conservato, a mio parere, più intatta e originale la parte medievale.

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A differenza delle altre, qui è tutto il paese e non solo la strada principale a farla da protagonista. Le strade laterali sono spesso più intriganti di quella principale e offrono prospettive e sfondi di grande fascino. Le belle e ben tenute case mostrano con orgoglio la loro ammirevole e ben portata vetustà, che aggiunge charme invece che toglierne. Purtroppo le bancarelle sono aperte solo nei fine settimana, ma le vetrine dei negozi brillano di ogni ben di Dio. Qui abbondano in particolare le cantine essendo una zona particolarmente pregiata in una regione che nei vini ha la sua eccellenza.

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Sul far della sera, è calata una nebbiolina che rendeva tutto l’insieme più ovattato e le luci avevano perso un po’ della loro luminescenza irreale rendendo l’insieme più coerente allo spirito del Natale. È forse stato l’unico momento “mistico” del viaggio. Le musiche in tema che si sentono per le strade hanno completato l’opera. Dopo una notte tranquillissima, con una dozzina di chilometri percorsi in mezzo ai pregiati vigneti, arriviamo a Colmar (F), (48.08215/7.35971 vicino alla caserma della Gendarmeria e a pochi minuti dal centro) Un vero e proprio “coupe de foudre”. Con questa città è stato amore a prima vista e, mi piace pensare, corrisposto, considerando che ogni volta che ci sono tornato ho trovato tempo magnifico, posto per parcheggiare e mai un problema. Secondo me, è la più romantica delle città alsaziane. La bellezza del suo notevole centro, le adorabili case a graticcio illuminate e con gli addobbi nel periodo dell’Avvento, ma piene di fiori in primavera ed estate, fanno di questa città un unico imperdibile. Gli angoli poetici, gli scorci più affascinanti sembrano invitare gli innamorati a perdersi tra le strade del centro.

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La Petit Venice con le sue case dai bei colori pastello, i negozi raffinati e i canali decorati a festa, esercita un richiamo irresistibile: la crème de la crème, direbbero da queste parti. La bella cattedrale dei domenicani, la Casa Pfister, la chiesa di S. Martino, la Vecchia Dogana magnificamente illuminata sono alcune delle bellezze imperdibili di Colmar. I molti mercati sparsi nel centro sono anch’essi dei piccoli capolavori per l’originalità sia dei chioschi che dei prodotti

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Anche qui non mancano le specialità culinarie, anche se di gusto più tedesco che francese, nel senso che badano più alla sostanza che alla forma. Per i dolci prevale il lato francofono: la raffinatezza francese ben si coniuga con la qualità del prodotto. Dalla prima volta che l’ho vista questa città mi ha sedotto e la consiglio senza dubbio

natale alsazia 4

a chiunque voglia visitare l’Alsazia non solo nel periodo natalizio. Dopo aver dato alla nebbia mattutina il tempo di alzarsi, partiamo per l’ultima tappa del nostro viaggio, che dista a 16 chilometri: Neuf-Brisach (F) (48.01673/7.53172 vicino alle mura, nel parcheggio appena dentro la città) è una piccola cittadina racchiusa in un capolavoro di architettura militare che abbiamo voluto visitare anche se non direttamente collegata ai mercatini natalizi.

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Praticamente, dalla sua fondazione, non ha avuto nessuna modifica urbanistica, perché l’impianto civile era già inserito nel progetto militare e gli spazi erano rigorosamente divisi in base alle loro funzioni. Nel tempo hanno certamente cambiato la loro funzione d’uso, ma nulla è stato tolto o aggiunto.

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Quando siamo arrivati stavano allestendo un modesto mercatino nella piazza davanti al comune e resta aperto solo uno o due fine settimana, ma certo non ha lo sfarzo e la ridondanza che hanno gli altri. Vale comunque la pena di visitarla perché è davvero interessante e in particolare le imponenti mura e i bastioni posti a difesa della città. D’estate si susseguono rappresentazioni e rievocazioni in costume e altre iniziative nel godibilissimo percorso intorno alle mura.

 natale alsazia 1

Fu un capriccio del Re Sole, uno dei tanti, che però ci consente di ammirare, a distanza di tre secoli, un borgo ancora intatto e dalla forma molto particolare. Non saprei dire se nei secoli ha effettivamente svolto la funzione di baluardo per cui era stata creata, ma mi sembra che in realtà non sia andata oltre l’eccellente esercizio stilistico del Marchese di Vauban, il suo progettista. Una sorta di linea Maginot ante litteram: costosa e inutile. Le case sono in muratura e molte hanno gli alti tetti a due piani, ma nessuna è a graticcio e l’impianto urbanistico assomiglia a quello tipico degli accampamenti romani: squadrato e lineare. In realtà c’entra poco col Natale, ma vale la pena di vederla. A suo modo è anche una delle molte attrattive di questa stupefacente regione.

Buon Natale a tutti.
Banal Giuliano

Commenti   

0 #2 Banal Giuliano 2019-11-15 16:54
Puoi fare Bolzano-Lindau-Strasburgo: i km non cambiano, ma fai poca autostrada e rischi di perdere tempo. Non sono brutte strade, ma non sono veloci. Dipende dal tempo che hai. Comunque è un giro che merita.
Un saluto e buon viaggio
Giuliano
0 #1 Franca Pedrazza 2019-11-13 21:19
Mi sorprende che siate transitati dalla Svizzera per me è tabù
Non ci sarebbe un'altra strada da fare, noi partiamo da Bolzano
Il viaggio cmq molto bello

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