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Diario di viaggio: Spagna del Nord e Portogallo in camper

- ferie 2014 -

nord spagna portogallo 2014

Ecco la vacanza di Ivano, amico di Vacanzelandi@, che, con la moglie, ci accompagna in un viaggio verso la Spagna e il Portogallo.

La pianificazione di queste ferie e' stata lunga e laboriosa, abbiamo fatto un sacco di progetti alternativi poi, abbiamo scelto questo giro al quale avevamo rinunciato alcuni anni fa dopo aver letto di varie nefandezze perpetrate nei confronti dei nostri amici Pelosi in queste nazioni. Con noi, che viaggiamo sul nostro Adria Sonic I700 verranno i nostri amici di Novi : Dino, Gianna e Daniela con la dolcissima Milu' sul loro Itineo 720. Nonostante la disavventura di Norimberga abbiamo deciso di portare ugualmente Luna e Thor i nostri pastori belga, augurandoci che la strizza presa in quella occasione sia stata sufficiente e non ci facciano ulteriormente rimpiangere la mancanza della nostra amata e obbedientissima Zara, in quanto a guardia comunque non sono da meno! Il loro contributo a tener lontani i malintenzionati è decisivo.

La partenza e' stata fissata per venerdi' 14 giugno, come di consueto il lavoro mi assorbe fino agli ultimi 5 minuti. Il camper, comunque, e' pronto e non dobbiamo far altro che prendere la roba dal frigo e fuggire.

Come ogni volta la partenza e' carica di aspettative, ogni volta si rinnova il sogno della liberta' che solo chi viaggia in camper ben conosce, il sottofondo nomade retaggio di ricordi ancestrali che alberga in ognuno di noi!

Il percorso, in linea di massima, ci portera' attraverso la Francia verso il passo di RONCISVALLE, da qui scenderemo verso Estella fino a Santillana Do Mar, proseguiremo verso Ribadeo per ammirare la Playa des Cattedrales per giungere fino a Santiago de Compostela. Ci dirigeremo quindi verso Viana do Castelo, Porto, Coimbra, Batalha , Sintra, Lisbona ed Evora. Rientreremo tagliando la Spagna in diagonale verso Saragozza, per tornare in Francia attraverso Andorra, visitando il villaggio di Mirepoix e quanto altro la fantasia e la disponibilità di tempo ci suggeriranno.

VENERDI' 13 GIUGNO

Ci vediamo verso le 14 vicino Novi (AL), imbocchiamo la A21 all’ingresso di Alessandria sud. Risaliamo la Val di Susa verso Monginevro e scendiamo a Briançon (F). Pensiamo di andare avanti finche' ce la sentiamo, tutta la strada che riusciamo a fare oggi sara' in meno domani. Subito dopo Briancon ci coglie un nubifragio tremendo, viene giù acqua a secchi, che ci accompagna fino al lago di Serre-Ponçon (se non avesse piovuto mi sarei stupita… quando mai Giove pluvio non ci fa compagnia ogni volta che decidiamo di uscire col camper? ). Peccato che il tempo cosi' grigio non permetta di apprezzare i colori caraibici di questo lago!

Scendiamo fino a Sisteron (F), nella cui area sosta decidiamo di fermarci.

Ceniamo nel camper di Dino e poi scendiamo a fare quattro passi ammirando la Cittadelle arroccata sul costone roccioso che sovrasta il paese e splendidamente illuminata, poi facciamo un giro in paese il quale offre numerosi bellissimi scorci. Peccato che domani, avendo molta strada da fare, dovremo partire presto. La cittadella meriterebbe una visita ma non abbiamo tempo di aspettarne l'apertura. Sisteron, comunque è una meta abbastanza vicino casa e quindi potremo programmare un approfondimento in un weekend.

La notte scorre tranquilla, Luna e Thor si mettono ad abbaiare solo quando sentono il camion che ritira la spazzatura.

 

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Sisteron

 

SABATO 14 GIUGNO

Partiamo di buon'ora, la meta di oggi è Roncisvalle (E), abbiamo da fare circa 800 km.

Subito dopo Sisteron imbocchiamo una delle costosissime autoroute francesi, vista la mole di kilometri preferiamo velocizzare il viaggio. Ci fermiamo solo per le pause caffè e per il pranzo che risolviamo con un panino. Alle 18,30 stiamo parcheggiando in Roncisvalle nel grande piazzale dietro il monastero. La strada per salire al passo è abbastanza impegnativa, per fortuna non ci sono possibilità di errori spesso satellitare ci abbandona perdendo frequentemente il segnale GPS.

Ormai è tardi per visitare qualsiasi cosa, facciamo fare una sgambata alle bestiole, poi prenotiamo la cena. Andiamo a Casa Sabina, possiamo scegliere fra la cena del pellegrino a prezzo fisso 9 euro o menù alla carta a 17 euro. Optiamo per il secondo.

Ivano e Gianna si fanno portare un'insalata di pomodori, acciughe e olive; Daniela ed io scegliamo l'insalata mista col bacon tostato, noci e formaggio; mentre Dino prende una specie di crepe ripiena. A seguire ci portano le entrecote che si rivelano buonissime, pesce alla piastra e gallina con riso. Per finire, torta di mele e crema al limone, il tutto innaffiato da buon vino rosso e birra. Abbiamo cenato splendidamente, facciamo una passeggiata per smaltire ma, gli 800 km. che abbiamo sulle spalle, si fanno sentire e filiamo tutti a nanna.

Il parcheggio dove siamo ( N.43.00923 W1.31887 ) è tranquillo e dotato di servizi igenici.

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Roncisvalle con la statua di Orlando Estella

 

DOMENICA 15 GIUGNO

Al mattino vorremmo visitare tutto quello che abbiano notato esserci ma, a parte la chiesa che apre per la messa delle 8,30 il resto è tutto chiuso e non si capisce a che ora apriranno, quindi decidiamo di partire verso Estella (E). Questa città fa parte del cammino di Santiago, vi giungiamo verso le 11. Giriamo un po' in cerca di parcheggio, lo troviamo in una zona un po' defilata ma abbastanza vicino al centro. Visitiamo la parocchiale di S.Giovanni Battista dove c'e'un bellissimo altare policromo tutto intagliato, poi andiamo a visitare la chiesa nella quale i pellegrini che fanno il Cammino ricevono il timbro che comprova il passaggio e nella quale c’è un bellissimo chiostro. Per quanto carina Estella non offre tantissimo da vedere quindi subito dopo pranzo ci dirigiamo a Santillana do Mar (E). La cosa curiosa di questo luogo sta prorio nel fatto che il mare non c'e'. Santillana e' famosa soprattutto per la presenza nel suo territorio delle famosissime grotte di Altamira, conosciute anche come la Cappella Sistina della preistoria. Tali grotte non sono visitabili per non danneggiare il sito.... cosi dicono... ne hanno fatto una copia conforme e ti permettono di vedere quella.

Poichè a nessuno di noi piace l'idea di vedere le scopiazzature, per quanto ben fatte, preferiamo evitare il sito, tanto vale guardarsele su internet! Il paese invece e' delizioso, molto ben curato e ricco di negozietti presso i quali abbiamo fatto numerose compere.

La sera abbiamo cenato in un bel ristorante a base di paella mista e bacalao al pomodoro, dolcino e sangria spendendo 14 euro a testa. Abbiamo finito la serata in discorsi seduti sul muretto dell'area di sosta di Santillana, comoda al centro e gratuita, peccato non sia dotata di servizi ma va bene così.

 

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Santillana

LUNEDÌ 16 GIUGNO

Siamo partiti presto perché vogliamo andare alla Praia das Catedrais (E) e allungare fino a Cabo Fisterra (E). Alle 7.30 siamo quindi in marcia. Imbocchiamo quasi subito l'autovia del Cantabrico, filiamo lisci su questa splendida autostrada pochissimo trafficata e soprattutto totalmente gratuita. Fino ad oggi abbiamo percorso sempre bellissime strade, sia le autovie che le secondarie sempre superbamente tenute, solo in due casi ci hanno fatto pagare il pedaggio, poco piu'di 6 euro.

Playa de las Catedrales a Ribadeo (E) è uno spettacolo della natura! Abbiamo la fortuna della bassa marea, altrimenti sarebbe impossibile ammirare i faraglioni, le grotte e le rientranze che rendono spettacolare questo luogo. In una di queste grotte, dotata di una acustica incredibile troviamo un suonatore di cornamusa che rende il luogo magico.

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Playa de las Catedrales

 

Proseguiamo per Cabo Fisterra, considerato il km zero del cammino di Santiago.

Lungo la strada notiamo strane costruzioni a forma di parallelepipedo col tetto spiovente, una croce alla sommità e poggiate su colonne. Non capiamo cosa siano, ci diamo alle supposizioni più disparate ...cominciamo a chiamarle “tombe di famiglia” e facciamo macrabi commenti degni del miglior humor horror.

Arrivati a Cabo Fisterra restiamo affascinati dalla bellezza di questo luogo, il tempo e' splendido e il mare ha sfumature di azzurro incredibili. Presso il locale negozio di souvenir scopriamo che le "tombe di famiglia" altro non sono che essiccatoi per il grano e che sono considerati il simbolo della Galizia. Da Cabo Fisterra non si può far altro che tornare indietro e così abbiamo fatto dirigendoci a Santiago di Compostela (E) al camping As Cancellas dove sbarchiamo giusto per l'ora di cena. La serata è propizia mettiamo fuori i tavoli e ceniamo all'aperto.

 

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Cabo Fisterra con la " tomba di famiglia"

MARTEDI' 17 GIUGNO

Per andare alla cattedrale di Santiago de Compostela basta prendere il bus numero 4 la cui fermata è a 50 mt. dal campeggio. Scendiamo in una piazza e risaliamo per le strette stradine del centro storico. La cattedrale è stretta fra le case, ha davanti una grande piazza circondata da edifici con le facciate di fattezze mirabili, peccato che la spettacolare facciata della cattedrale sia in fase di restauro e quindi completamente coperta dai ponteggi. Andiamo a prendere le audioguide ed entriamo dal portale laterale che fortunatamente è libero e ci permette di ammirare la sua splendida decorazione.

L'interno ci lascia a bocca aperta, ci sono moltissimi pellegrini giunti qui nei modi più disparati. Nei giorni scorsi avevamo avuto modo di incontrarne molti lungo le tappe del cammino. La chiesa è pienissima, per mezzo dell'audioguida possiamo capire la storia e caratteristiche del monumento, ci mettiamo in coda con i pellegrini che sono giunti fin qui per venerare le spoglie di Santiago. È tutto molto suggestivo ma, forse a causa della grande folla, non ci dà la sensazione di raccoglimento che un luogo del genere dovrebbe dare, o forse siamo noi che non abbiamo lo spirito e le motivazioni adeguate. Ammiriamo il famosissimo Botafumeiro, un grande turribolo che ormai viene usato solo nelle celebrazioni solenni azionato per mezzo di grandi carrucole e la forza delle braccia di 8 persone, nell'antichità la sua funzione era quella di coprire con l'incenso l'odore emanato dalla grande massa di pellegrini. All'uscita decidiamo di prendere il trenino turistico dotato di audioguida in italiano che ci porta a vedere i luoghi più significativi. Pranziamo in un locale caratteristico poi dopo aver fatto un giro per le viuzze decidiamo di alzare le vele in direzione di Viana do Castelo (P), la prima meta del Portogallo.

Arriviamo verso le 17 agevolati dal fatto che il fuso orario è indietro di un’ora rispetto alla Spagna e all’Italia. Troviamo un bel parcheggio in riva all'oceano ma, visto che è piuttosto lontano dal centro decidiamo di tenerlo presente per il pernottamento e di usare quello del porto per fare un giro in città.

Viana è una graziosa cittadina di mare, non ci sono cose eclatanti da vedere, ma il giro nel centro storico è piacevole. Ne approfittiamo per acquistare il "vino verde" una qualità locale di bianco leggermente mosso che mettiamo in fresco per la cena. Saliamo a vedere il panorama dal convento di S. Luzia, potremmo anche fermarci per dormire ma ci ispira maggiormente il park sulla spiaggia ( N41.69632 W 8.85018 ) Finiamo la serata in discorsi davanti ad uno splendido tramonto.

 

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Santiago col Botafumeiro

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Viana do Castelo  con il ponte di Eiffel  e un bellissimo tramonto sull'atlantico

 

MERCOLEDI' 18 GIUGNO

Ci dirigiamo verso Porto (P) dove andiamo a parcheggiare in un posteggio a pagamento (N 41.15255 W 8.63356 ) abbastanza vicino al centro. Scendiamo a piedi e ci dirigiamo verso la Se' (Cattedrale), un edificio imponente con due grandi torri, bellissimo il chiostro ornato da azuleios. Scendiamo lungo le strade che la cicondano, decidiamo di prendere il trenino turistico, ci porta a visitare una delle più antiche cantine di produttori del porto dove ci offrono degli assaggi. Scopriamo l’esistenza del porto bianco che si usa come vino da aperitivo. Acquistiamo un paio di bottiglie sia di porto bianco che del classico porto rosso.

Continuiamo il nostro giro a piedi su e giu' per questa citta' tutta in salita. Andiamo a visitare la chiesa di S. Francesco, una grande chiesa che esprime il meglio del barocco portoghese, fa parte delle così dette chiese d'oro ed entrando capiamo perché. E' carica di decorazioni elaboratissime tutte completamente rivestite in oro, a me lo stile non piace, mi da un senso di opressione ma, obbiettivamente, è un cosa da vedere.

Dopo aver scarpinato su e giù per ore cominciamo a sentire la stanchezza e l'idea di risalire fino al parcheggio di Rua de Campo Alegre non ci esalta per nulla, arrivarci con i mezzi pubblici è alquanto complicato, prendiamo quindi un taxi che con 5 euro ci porta a destinazione. I nostri tesori ci aspettano festosi, li facciamo scendere per un giro, intanto pianifichiamo il da fare. Il parcheggio dove siamo secondo noi non è adatto a pernottare,, quindi ci muoviamo in direzione di Coimbra fermandoci ad Estarreja (P) dove c'è un'aera di sosta nel parque municipal (N 40.75389 W 8.56611 ), pulita e dotata di CS.

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Porto

GIOVEDI' 19 GIUGNO

Sbarchiamo a Coimbra  (P) a metà mattinata, anche qui la città è tutta in salita. Prendiamo il bus n. 24 col quale arriviamo proprio in cima dove ci sono i principali monumenti.

Di questi fanno parte molti degli edifici della locale a antichissima università.

Visitiamo la SE' nuova, che è del 500 poi scendiamo a visitare la fascinosissima e, secondo me, molto più bella SE' vecchia col suo chiostro decorato da splendidi azuleios. Nella piazza antistante si trova un negozio di ceramiche di qualità superlativa e facciamo alcuni acquisti.

Continuiamo a scendere giù per le stradine tortuose del centro storico, infilandoci in ognuno dei negozi dai quali siamo ispirati. Infine compriamo pane e dolci e torniamo al parcheggio dove avevamo lasciato i camper.

 

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Coimbra

 

Dopo pranzo ci dirigiamo a Batalha (P), che dista una trentina di km.per visitare l'antico monastero. Quando arriviamo il colpo d'occhio è spettacolare.

Il monastero, costruito in stile gotico manuelino è veramente imponente, ci soffermiamo ad ammirare le decorazioni di azuleios del chiostro e quelle elaboratissime del manuelino delle capelle imperfette, così chiamate in quanto incompiute .

 

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il monastero di Batalha

 Da Batalha ci rechiamo alla vicina Fatima (P), dove troviamo da sostare e pernottare proprio dietro la basilica.

Devo ammettere che mi aspettavo un luogo di maggior suggestione e raccoglimento, invece come già accadde a Lourdes la sensazione è stata di un posto molto commerciale, destinato a raccogliere grandi masse in luoghi asettici.

Inoltre mentre a Lourdes, almeno architettonicamente la chiesa, con le due basiliche sovrapposte, è molto bella, qui anche la chiesa più vecchia dove sono sepolti Franzisco, Giacinta e Lucia, dice poco ed è parzialmente chiusa. L'altra chiesa, quella moderna da l'impressione del solito avveniristico aeroporto e quando si scende nelle cappelle sottostanti sembra di essere nei fondi di un grande ospedale. L'unico posto decente è la struttura dov'è contenuta la cappellina dell'apparizione alla quale comunque non puoi neanche avvicinarti. L'unico momento di vero raccoglimento è stato in occasione del rosario in tarda serata nella cappellina di cui sopra.

 

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Fatima

VENERDI' 20 GIUGNO

Dopo aver assistito alla messa del mattino che avrebbe dovuto essere in italiano e invece era in una incomprensibile lingua simile al tedesco, leviamo le ancore, un po' delusi, da Fatima e andiamo a visitare il monastero di Alcobaça (P). A qusto monastero è legata un romantica quanto macabra storia d'amore fra Pedro, figlio del re, e una certa Ines dama di compagnia di sua moglie. Il re che non vedeva di buon occhio la relazione fa allontanare Ines da corte ma, alla morte della moglie, Pedro la richiama e va a convivere con lei. Il re, quindi, decide di farla uccidere da tre sicari. Alla morte del re, Pedro sale sul trono, fa riesumare il cadavere di Ines la dichiara sua moglie e regina quindi obbliga tutti i cortigiani a renderle omaggio baciando la mano al cadavere. Oggi Pedro e Ines sono sepolti nel monastero in due bellissimi sarcofagi uno di fronte all'altro e quello di lei viene sorretto dai ritratti dei suoi sicari .

 

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monastero di Alcobaça

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Obidos

Scendendo verso Sintra facciamo una piccola deviazione a Cabo Carvoeiro (P), la costa che si vede di qui è incredibile, grandi scogliere a picco sul mare, scolpite dal vento e dalle onde paesaggi veramente unici.

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Cabo Carvoeiro

 

In serata arriviamo all'area di sosta di Sintra (P), molto comoda al centro storico, andiamo a cena in un ristorante proprio li vicino dove ci servono un "bacalao" indimenticabile! Peccato abbia iniziato a diluviare.....

 

SABATO 21 GIUGNO

Prendiamo l'autobus che fa il giro dei principali monumenti e scendiamo al Castello dos Muros una grande costruzione tutta illuminata che avevamo avuto modo di ammirare ieri sera. Il grande complesso sovrasta il centro storico di Sintra .

Proseguiamo poi per il Palazzo della Pena. Questo è un grande castello costruito in epoche diverse con stili differenti, i suoi interni sono un tripudio di arredi ed oggetti, vale veramente la visita, all'uscita ci aspetta il diluvio universale, rinunciamo quindi a vedere anche solo in parte il grande parco che lo circonda e ci fiondiamo a riprendere l'autobus. Poichè , nel frattempo, ha smesso di piovere facciamo un piccolo giro nel centro e pranziamo con un paio di panini. Siamo preoccupati perché abbiamo lasciato Luna e Thor nel camper con gli oblò alzati, la preoccupazione si rivela fondata, abbiamo il camper mezzo allagato compreso il letto... che barba!

 

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Sintra

 

Partiamo dirigendoci verso Cabo de Roca (P), il punto più occidentale del continente europeo. Il panorama è meraviglioso, all'ufficio turistico puoi acquistare la certificazione che comprova che sei stato lì ma 11 euro per il papiro ci sembrano eccessivi, e dato che noi sappiamo di esserci stati e che non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, ne facciamo a meno.

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Cabo de Roca

Continuiamo alla volta di Lisbona (P) dove ci fermiamo al camping Monsanto ( N 38.722484 O 9.20792 ). E' quasi ora di cena, non dobbiamo neppure tirare fuori i tavoli perché ogni piazzola è dotata di tavolo e panche, allaccio alla corrente e rubinetto con piccolo lavandino. Ci sono anche un ristorante, un market, la zona wifi e una grande piscina.

 

DOMENICA 22 GIUGNO

Di buon’ora prendiamo l'autobus 714 che passa a circa 200 mt dal campeggio. Questo autobus fa un grande giro e arriva proprio in centro.

All’inizio non capiamo dove poter fare il biglietto che ci permetterà di prendere tutti i mezzi per un giorno. Finalmente riceviamo l'indicazione giusta e scendiamo nella metro dove con una macchinetta infernale riusciamo ad ottenere il famigerato biglietto spendendo 6 euro.

Vogliamo prendere il famosissimo tram 28 che fa il giro della città vecchia, ci facciamo scarozzare su e giù da un capolinea all'altro, passando in stradine tanto strette che sembra quasi impossibile riuscire a farlo.

Bisogna stare molto attenti alle proprie cose, questi mezzi sono pieni di borseggiatori, al punto che ci sono avvisi in tutte le lingue e, andando a pranzo, la coda che abbiamo visto davanti all'ufficio della polizia turistica è stata una conferma dell'entità del fenomeno.

Dopo pranzo siamo saliti sullo storico, grande ascensore panoramico e poi ci siamo recati a visitare la Cattedrale. Purtroppo abbiamo potuto dare solo un'occhiata sommaria, essendo la festa del Corpus Domini, stava per uscire una grande processione, all'esterno un coro diffondeva i propri canti per tutta la città per mezzo di altoparlanti strategicamente dislocati.

A metà pomeriggio cominciamo a sentire la stanchezza, riprendiamo il 714 scendendo davanti al monastero Dos Jeronimos, purtroppo è tardi per visitarlo non ci fanno entrare, quindi rimandiamo al giorno successivo.

Torniamo al campeggio devo ammettere un po'delusi, Lisbona potrebbe essere una bellissima città ma ovunque regna l'incuria quando non proprio la sporcizia, a parte il quartiere di Belém ha in generale un aspetto molto decadente.

 

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Lisbona

LUNEDÌ 23 GIUGNO

Riceviamo l'ultima delusione da Lisbona trovando il sito monumentale del monstero Dos Jeronimos e Torre di Belém desolatamente chiusi per 'turno settimanale" siamo in buona compagnia, frotte di turisti sbarcati da decine di autobus restano come noi, con le pive nel sacco.

Facciamo un po' di foto a questo bellissimo monumento gotico e poi ci avviamo verso Évora (P). Arriviamo in primo pomeriggio, effettivamente merita.

C'è una bellissima cattedale, un centro storico meritevole e una particolare e inquietante cappella dentro la chiesa di S. Francesco. È la cappella Dos Ossos, le sue pareti sono completamente ricoperte dalle ossa di circa cinquemila persone e le decorazioni degli archi fatte con centinaia di teschi.

 

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Évora

 

Facciamo ancora un giro fra i banchi della festa di S. Giovanni poi allunghiamo fino ad Elvas (P), quasi al confine con la Spagna dove pernottiamo in un grandissimo parcheggio proprio sotto gli archi di uno spettacolare e antico acquedotto.

 

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MARTEDI' 24 GIUGNO

Lasciamo definitivamente il Portogallo, a parte Lisbona il giudizio è sicuramente positivo. Ci dirigiamo verso Toledo (E) utilizzando la bellissima e GRATUITA Autovia del norteovest. Filiamo lisci e senza alcun intoppo fino alla meta.

Troviamo il parcheggio Safont, nel quale e possibile pernottare poi prendendo l'autobus saliamo al centro storico. Ci infiliamo immediatamente nella cattedrale la quale è una delle più belle mai viste, l'audioguida in italiano spiega esaurientemente il monumento, peccato che la cappella " mozarabica" sia chiusa.

Facciamo un giro in centro e alcuni acquisti compreso un bellissima spada, riproduzione di quella dei templari per la collezione di Davide.

Concludiamo la serata mangiando tapas e paella in un locale della piazza più centrale.

 

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Toledo

 

MERCOLEDI 25 GIUGNO

Oggi è una giornata di mero trasferimento, dobbiamo arrivare ad Andorra , attraversiamo il centro della Spagna salendo in quota sulle mesetas, gli altopiani che caratterizzano questa zona. Il paesaggio è aspro, quasi desertico, infiniti campi di grano rari paesi intervallati da spazi disabitati che sono fuori dai nostri schemi.

Cominciamo a salire verso Andorra (E), a differenza dei giorni scorsi, in cui le temperature si sono sempre mantenute piacevoli, fa molto caldo , circa 34 gradi.

Arriviamo verso le 18 dopo aver percorso circa 670 km, e approdiamo al Camping Valira, prima di entrare ci siamo fermati a fare il pieno di gasolio, 1.127 euro il prezzo più basso in assoluto di tutto il viaggio.

 

Ci sistemiamo senza problemi, vorrei fare un paio di telefonate a casa ma inspiegabilmente qualsiasi telefonata in uscita viene inesorabilmente bloccata.

Mi sembra strano che sia un malfunzionamento del telefono, visto che capita anche agli altri, così vado a chiedere alla reception, dove scopro che per quanto sia incomprensibile o inaccettabile è normale che sia così. Ci si deve rassegnare e se proprio si ha necessità di chiamare si possono usare le cabine telefoniche.

C'è vento e fa più fresco, ceniamo come al solito nel camper di Dino e finiamo la serata in chiacchiere.

 

GIOVEDI' 25 AGOSTO

Ci incamminiamo lungo il fiume seguendo le indicazioni che ci ha dato la gentilissima signora della reception, fino all'ascensore che ci porta direttamente in centro città.

È presto e i negozi sono ancora chiusi, aprono alle 10

Facciamo un giretto e andiamo a visitare la chiesa, quello in cui siamo è definito come il centro storico ma di antico ha ben poco. Gli edifici sono tutti moderni e si sviluppano prevalentemente in lunghezza, tutto ha l'aria ordinata e un po' artefatta, ci sono un mucchio di negozi prevalentemente di elettronica, profumerie e un numero impressionante di farmacie. Sembra di essere in un grande centro commerciale a cielo aperto. All'apertura ci togliamo lo sfizio di curiosare più da vicino.

Capiamo subito che avendo programmato l'acquisto di prodotti quali cellulari o tablet, noteboock, computer e simili e trovandosi in zona sicuramente conviene comprare qui.

Io, ad esempio prima di partire avevo comprato un tablet samsung galaxy3, ad un prezzo che ritenevo già di favore... qui lo avrei comprato alla meta'del prezzo italiano!!

E gli esempi potrebbero essere molti altri, mentre non sono altrettanto convenienti abbigliamento e scarpe.

Dopo pranzo ci dirigiamo verso il confine francese evitando la veloce galleria per ammirare il paesaggio del passo, la così detta Port d'Envalira (AND) a 2400 mt. Peccato ci sia nebbia e stia piovigginando, la strada merita veramente soprattutto il tratto sul versante francese.

 

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Scendiamo a Foix (F) dove ci fermiamo per fare un giro in paese e salire al castello, ma la pioggia ha deciso di seguirci e perseguitarci, un violento acquazzone ci obbliga a tornare precipitosamente ai camper bagnati come pulcini.

 

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Foix

 

Decidiamo quindi di proseguire per la vicina Mirepoix (F) nella cui ampia area di sosta , vicinissima al centro, approdiamo giusto per l'ora di cena.

VENERDI' 26 GIUGNO

In mattinata facciamo una passeggiata nel bellissimo centro medievale di Mirepoix, bellissima la chiesa anche se non splendidamente tenuta, la cosa più fascinosa sono i portici e le antiche case, molte delle quali a graticcio che circondano la splendida piazza.

 

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Mirepoix

 

Evitando accuratamente le costosissime autostrade francesi, nel pomeriggio raggiungiamo Vaison la Romaine (F), dopo aver attraversato il territorio della Camargue con i suoi stagni e le sue saline.

Troviamo l'area di sosta dotata di CS nella quale si pagano 7 euro per le 24 ore, ci sistemiamo ed andiamo a fare un giro in centro.

Il paese e' molto carino, ci sono gli scavi romani visitabili a pagamento. Saliamo nel borgo medievale fino alle rovine del castello e curiosiamo nei negozi.

 

SABATO 28 GIUGNO

Partiamo con molta calma dopo aver svuotato i serbatoi senza caricarci d'acqua. Siamo sulla strada del rientro.

Veleggiamo verso Barcellonette (F) sempre evitando accuratamente le autostrade, ci fermiamo a comprare le pesche a un banco lungo la strada e arriviamo alla nostra meta verso le 14. Andiamo a fare un breve giro in centro e troviamo modo di spendere anche con la maggior parte dei negozi ancora chiusi.

Saliamo sul colle della Larche o Maddalena in breve siamo a Vinadio (CN) con la sua area di sosta dotata di CS nella quale si pagano 5 euro per le 24 ore.

Il forte Carlo Alberto è sempre spettacolare, ci arrampichiamo fino alla chiesa e poi andiamo a cena in un ristorante nel quale eravamo già stati e che anche questa volta si rivela all'altezza delle aspettative.

Finiamo la serata in chiacchiere, seduti sulle panchine, sotto gli alberi del parco antistante l’area di sosta. Il viaggio è finito.

 

DOMENICA 29 GIUGNO

Scendiamo da Vinadio verso Cuneo e Asti, prendiamo l’autostrada nei pressi di Fossano, ormai manca poco a casa.

Ci fermiamo a Novi per i saluti di rito, anche se poi ci si vedrà anche durante la normale vita di tutti i giorni, la fine di un viaggio è sempre come la fine di ciclo avventuroso.

E’ stato un giro che ci ha dato delle soddisfazioni, abbiamo visto posti bellissimi e meritevoli, altri meno, sicuramente non tornerei a Lisbona ma, questo è un giudizio personale, mentre tornerei sicuramente a Porto.

In generale posso dire di essere stata molto positivamente colpita dalla Spagna, evito i soliti paragoni con l’Italia che ne uscirebbe come frequentemente accade messa alle corde. Bellissimo anche il Portogallo, paesaggisticamente notevole, anche se per certi versi molto simile all’Italia, sparare sulla croce rossa è troppo semplice quindi anche in questo caso evito i commenti.

Abbiamo viaggiato su belle strade sia le autovie nei confronti delle quali eravamo un po’ prevenuti e che invece si sono rivelate fantastiche che le secondarie, non abbiamo mai trovato lo scempio di tir che infesta le nostre autostrade salvo, ed esclusivamente, nell’anello intorno a Madrid.

Abbiamo sempre potuto usufruire di curate,o comunque molto fruibili, aree di sosta per la maggior parte gratuite. Solo a Santiago e a Lisbona abbiamo usato il campeggio.

Il carburante dalla Francia in poi è sempre stato più economico che in Italia e, a parte la tirata fatta all’andata in Francia dove abbiamo usato l’autostrada e i 6 euro di una autopista in Spagna, abbiamo sempre viaggiato senza pagare alcun pedaggio. I nostri due bravi piloti sono stati impegnati in 54 ore effettive di guida percorrendo 5400 km.

Le conclusioni ? Andateci è un bellissimo giro!

Commenti   

0 #1 enrico bolzan 2019-01-08 08:18
com'è andata con gli amici a quattro zampe? venivano con voi nelle escursioni, immagino no nelle chiese o musei,? gazie. enico

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