Diario di viaggio in Spagna e Portogallo
- giugno 2011 -
Ecco la vacanza di Giuliano di Verona, amico di Vacanzelandi@, che, con la moglie, ci porta alla scoperta di Spagna e Portogallo, in un mese caldo e ventilato.
Questo è forse il più lungo dei nostri viaggi ma, a differenza di quello precedente in Spagna che avevamo fatto in pieno luglio tre anni prima, stavolta abbiamo scelto un periodo meno caldo. Stavolta la parte spagnola, escludendo Salamanca, era tutta costiera e non ci ha penare più di tanto. Il Portogallo è sempre ventilato e il caldo, pur avvertendolo, non è mai soffocante, anche se il sole è sempre a picco. Come il solito, lascio alle guide il compito di illustrare le cose da visitare e a voi la scelta di cosa privilegiare, io mi limiterò a riferirvi qualche breve impressione e le coordinate dei luoghi dove ho sostato o dormito. Le coordinate in neretto sottolineate sono quelle delle soste notturne. Sono stato tre volte in Spagna e Portogallo, in tempi diversi, e molti mi avevano messo in guardia dai pericoli nei quali sarei potuto incorrere, considerando che viaggiamo da soli. Complessivamente ho trascorso in quei paesi più di quaranta giorni, ho fruito dei campeggi per non più di sei o sette giorni complessivamente, più che altro perché dovevo fare il bucato, e non ho mai avuto il minimo problema. Ho trovato le persone gentili e disponibili che mi hanno confermato quello che penso da sempre: quando sei in casa d’altri, renditi conto che sei un ospite e comportati da tale. Quando ho chiesto qualche favore, nessuno me lo ha negato, anzi, spesso ho avuto di più di quanto richiesto. Ma queste sono opinioni personali, naturalmente.
La prima tappa è stata Carcassonne (F) (N.43.20803 – E.002.36581), una città medievale ricostruita nella seconda metà dell’800 da Le Duc secondo una logica discutibile. È comunque interessante da visitare, come del resto ogni cosa, in Francia, paese che sa valorizzare come pochi altri il proprio patrimonio culturale.
Santillana del mar (E) (N.43.38886 – W.- 4.10608) si trova lungo il percorso per Cabo Finsterre e non è una sosta sprecata sia per la cittadina che per le celeberrime Grotte di Altamira con le loro pitture rupestri, capolavori che hanno oltre 15.000 anni. C’è un comodo parcheggio davanti all’ufficio del turismo.
Cudillero, (E) (N.43.56250 – W.-6.14500) sembra un paesino delle 5 Terre, vivace e colorato, porta via poco tempo.
Cabo Fisterra (E) (N.42.88386 – W.-9.27108), un tempo era come arrivare in capo al mondo, è la meta di molti che, dopo essere arrivati a Santiago di Compostela sul famoso cammino, si sobbarcano un’altra novantina di chilometri per sedersi sulle rocce a strapiombo sull’oceano, in mistico raccoglimento. Ha un fascino particolare, è uno di quei luoghi in cui ti aspetteresti una teofania. Dormire sul piazzale è quasi un dovere: il tramonto è imperdibile.
Santiago de Compostela (E) (N.42.88711 – W. -8.52606) nel parcheggio dello stadio, comodo e tranquillo. Bellissimo il centro e la cattedrale è visitabile fin sul tetto camminando sulle tegole di pietra. È piena di pellegrini e di ex voto ed è la prima di una lunga serie di chiese barocche che prevalentemente ci sono in Spagna.
Porto (P) (N.41.14340 – W. - 8.63247) parcheggio non vicinissimo al centro, ma tranquillo. Molto più bella di quanto ci si aspetti. Pittoresco il lungo Duero con le cantine e le barche che trasportano le botti. Interessante il centro, pieno di vita e di bei palazzi.
Bucaco (P) (N.40.37525 – W. -8.36533), un posto favoloso con un parco e degli edifici incredibili. Una via crucis in terracotta con figure a grandezza quasi naturale da non credere.
Coimbra (P) (N.40.20164 – W. -8.40803) bizzarra e suggestiva la zona universitaria, quella “pericolosa”. Mai incontrato gente più simpatica e disponibile. Ha anche alcune cose belle, oltre all’università. C’è da scarpinare.
Obidos (P) (N.39.35608 – W. -9.15608) un po’ troppo a misura di turisti, ma ha un comodo parcheggio in cui si può dormire.
Lisbona (P) (N.38.72553 – W. – 9.20663), è il campeggio comunale. Splendida e decadente capitale di un impero che fu. Da non perdere il giro sul mitico 28 che porta nella parte alta della città. Secondo le leggende metropolitane è il più pericoloso tram del mondo. È un vero spasso vederlo guizzare tra vicoli strettissimi.
Estremoz (P), (N.38.84320 – W. -7.58672) sembra una cittadina messicana uscita da un film di Sergio Leone: bianca e assolata.
Salamanca (E) (N.40.95414 – W – 5.66750), comodo parcheggio vicino al ponte romano. Me l’avevano raccomandata caldamente durante un precedente viaggio: ancora li ringrazio. Impressionante la biblioteca universitaria.
Barcellona (E) (N.41.27250 – E.002.04192) è un campeggio un po’ fuori, ma ben servito dai bus per il centro. Se avessi vent’anni ci andrei di corsa a vivere. Nessuna città l’ho mai sentita tanto giovane e proiettata nel futuro come questa. La consiglierei a tutti. Mi ha emozionato il Tibidabo, ma solo perché sono un vecchio sentimentale.
Infine, tutta una tirata fino a Verona.
Giuliano Anna