Diario di viaggio in camper: Primavera in Spagna 2015
Ecco la vacanza in camper di Agnese Z, amica di Vacanzelandi@, che, con Antonio e gli amici a quattro zampe Alma e Shaman, ci accompagna alla scoperta dei mulini a vento, las Casas Golgadas, la Ciudad Encantada, la splendida Albarracin, Toledo e Saragozza.
Equipaggio:
- Antonio - autista tuttofare
- Agnese - navigatore e secondo pilota
- Alma e Shaman - passeggeri pelosi
Mezzo: ELNAGH T-LOFT 530 Ducato 130
Km totali: 3.900
L’obbiettivo di questo viaggio sono i mulini a vento di Don Chisciotte, naturalmente non solo…
Scegliamo questo periodo perché ci è sembrato il migliore per poter visitare questa zona della Spagna a livello climatico, siamo un po’ insofferenti verso il caldo torrido di queste zone in piena estate. Come al solito pochi sono i giorni a disposizione, e allora abbiamo cercato di ottimizzare al massimo: vedere più cose possibili nel minor tempo…non è facile…ci proviamo…
Sostanzialmente si può pensare di dividere il viaggio in quattro parti: la prima l’avvicinamento alla Spagna attraverso la Francia, la seconda le coste di Spagna, la terza l’interno e la quarta il ritorno attraverso i Pirenei e ancora Francia naturalmente.
- prima e seconda parte -
MARTEDI' 14 APRILE
Partiamo la giornata è bella: sole, speriamo sia un buon augurio per il proseguimento di una vacanza soleggiata. Prendiamo l’autostrada fino a Oulx e poi su per il Monginevro, la strada è scorrevole, nell’ultimo tratto c’è una nuova galleria che ci porta velocemente fino al colle, passiamo Briançon (F), seguendo il corso della Durance arriviamo al Lac de Serre Ponçon.
Il livello dell’acqua del lago è basso, il paesaggio ha un’aspetto insolito…, l’isolotto dove troneggia la cappella di Saint Michel è completamente emerso. Questo è un lago artificiale creato da una diga eretta lungo il corso della Durance alta 123 metri e una lunga 650 metri alla base: è la diga più grande d'Europa.
Dopo la pausa pranzo e la passeggiatina lungo lago con i pelosi si riparte, sempre seguendo il corso della Durance passando attraverso coltivazioni di alberi da frutta arriviamo nel Luberon, proseguiamo e passata Avignon (F) decidiamo di fermarci per la notte al mare, ed eccoci in Linguadoca a Le-Grau-du-Roi (F).
L’area è quasi al completo, si accede direttamente alla spiaggia, e prima di andare a nanna ecco uno splendido tramonto.
Parking de la Plage, rue du Commandant Marceau N43.54061 E4.13349 € 8,70
MERCOLEDI' 15 APRILE
Dopo un giretto nell’ancora assonnata Le-Grau-du-Roi (F), e dopo l’immancabile sosta alla boulangerie, si riparte. Continuiamo lungo la costa, passiamo Sete (F) e ci dirigiamo verso Cap d’Agde (F), ma è impossibile parcheggiare, sbarre e divieti dappertutto e allora proseguiamo, passiamo Beziers (F), Narbonne (F) e Perpignan (F) e decidiamo di visitare la Fortezza di Salses (F).
Arrivati nel paesino di Salses (F) c’è segnalato un’ampio parcheggio per i visitatori. Il biglietto d’ingresso di € 7,50 comprende una visita guidata.
A 15 km da Perpignan (F) si trova questo gioiello dell'architettura militare spagnola: la fortezza di Salses, un'opera fortificata costruita alla fine del XV secolo su ordine dei re cattolici spagnoli per proteggere il confine fra la Spagna e il regno di Francia.
Nonostante sia attualmente territorio Francese, questo angolo di territorio è da sempre legato alla Catalogna come lo stile di questa fortezza ci ricorda.
La fortezza, a pianta rettangolare, si distribuisce intorno a un cortile centrale, l’antica piazza d'armi, al quale si accede attraverso tre ponti levatoi, gli edifici della cinta servivano da caserme. Il mastio era destinato all’abitazione del governatore, vi era anche la panetteria, la polveriera, un profondo pozzo per la sopravvivenza in caso di assedio.
Terminata la visita si riparte verso la Cote Vermeille (F), andiamo a Collioure (F), ma l’area è veramente distante dalla cittadina, è su una collina a circa 3 km dal mare, proviamo a cercare parcheggio, ma siamo alle solite...niente e allora proseguiamo lungo la costa.
La strada è tortuosa, il paesaggio bellissimo, cale, calette, rocce, la lavanda selvatica è fiorita, ci fermiamo all’area di Port Vendres (F), anche qui parecchi camper.
Situato in una baia naturale dalle acqua molto profonde, il porto è l’attività principale, importante il mercato ittico.
AA Plage des Tamaris Route de la Jetée, € 6 N42.51778 E3.11375
Facciamo una passeggiata lungo il sentier du littorale poi a nanna, tra l’altro si è alzato un vento freddo.
Finisce qui la prima parte del nostro viaggio…domani saremo in Spagna.
GIOVEDI' 16 APRILE
Nuvoloso…Riprendiamo la strada tortuosa lungo la Cote Vermeille, ci sono terrazzamenti con le vigne strappati al terreno ripido e roccioso, ancora lavande selvatiche fiorite. Arriviamo a Cap Cerbère (F), scopriamo che si può sostare e pernottare sotto il faro, peccato non saperlo prima, ed ecco il confine spagnolo!
Seguiamo ancora la strada tutta curve lungo la costa, il paesaggio è splendido, anche se la giornata ci regala poco sole…decidiamo di andare a Cadaques (E), che sarà la nostra prima tappa in terra di Spagna.
Questo magico paesino si trova nella parte più orientale della Costa Brava, sorge in una posizione piuttosto isolata, in una deliziosa baia circondata da casette bianche che si affacciano sul mare dominate dall’alto dalla Iglesia De Santa Maria.
Divieto d’ingresso in città per i camper, arrivando a destra alla rotonda c’è un ampio parcheggio, con in fondo un piazzale riservato ai camper dove si può pernottare.
Parking, Riera de San Vicenç N42.28964 E3.27260 sorvegliato, WC, si paga a ore
Cadaques è uno dei pochi villaggi della Costa Brava che ha resistito agli abusi edilizi e alla crescita vertiginosa delle costruzioni in cemento, passeggiamo per le stradine in salita fino alla chiesa da dove c’è un panorama delizioso.
Qui visse per parecchi anni Salvador Dalì, sul lungomare troviamo delle statue a lui dedicate.
Riprendiamo il viaggio, l’intenzione sarebbe di arrivare domani sera al Delta dell’Ebro (E), prima però vogliamo vedere ancora qualcosa della Costa Brava, sempre saltata nei nostri precedenti viaggi in Spagna, ci sembra il periodo migliore dal momento che adesso non c’è sicuramente l’assalto dei turisti che qui cercano mare e divertimento.
Lungo la costa la strada continua ad essere tortuosa con spettacoli mozzafiato, e poi arriviamo a Tossa de Mar (E).
Sosta P1, Carrer del Miramar N41.72024 E2.92641
Bella cittadina della Costa Brava, in un golfo sovrastato da un promontorio con borgo medioevale dal centro storico perfettamente conservato a picco sul mare; un posto incantevole per fare una passeggiata e godere della vista del golfo, della spiaggia e della città “nuova”; le mura fortificate che circondano il centro storico, quattro torrette e tre torri cilindriche servivano per difendere la città dalle incursioni dei pirati mori.
Dopo la passeggiata “diurna”, ritorniamo di sera sulla spiaggia, splendido il borgo illuminato…e poi tutti a nanna. Domani delta dell’Ebro.
VENERDI' 16 APRILE
Bello, si riparte lungo la costa, il navigatore si perde a Barcellona! Invece di farcela circumnavigare ci butta letteralmente in centro…splendido!
Perdiamo un bel po’ di tempo ma alla fine ne usciamo.
Le cittadine che attraversiamo sono un po’ squallide: edilizia selvaggia, dormitori per vacanzieri, non fa per noi. Procediamo senza soste e arriviamo a L’Ampolla (E) da dove inizia il Parc Natural Del Delta De L’Ebre.
Oggi giorno tre quarti delta sono occupati da risaie, orticolture e frutteti. Nella zona costiera sono invece presenti grandi lagune circondate da canneti e giuncheti, di particolare interesse la ricchezza ornitologica.
Da L’Ampolla attraversiamo il parco arriviamo a Deltebre (E) e da li ci dirigiamo verso la laguna l’Encanyissada. Il paesaggio è piatto, quasi monotono, i campi sono arati, è tutto color della terra, pochissime le case.
Sosta gratuita, carico scarico a pagamento €3, N40.658014 E0.674701
Vado a farmi una passeggiata lungo la laguna, Antonio invece affitta una bicicletta dal gestore dell’area e va in esplorazione.
Sinceramente siamo un po’ delusi, terra arata e canneti, niente fauna, neanche nei punti di osservazione.
Finisce qui la seconda parte del viaggio in Costa Brava e Delta dell’Ebro, domani si va alla ricerca dei mulini a vento di Don Chisciotte.