Diario di viaggio in camper: Bretagna 2014
dal Mediterraneo all'Oceano Atlantico
- seconda parte -
Quimper |
12 ago - A Nevez stamani è alta marea, partiamo per Concarneau (F). Parcheggio presso la stazione ferroviaria in AA a pagamento solo dalle 22 alle 8 di mattina, il giorno gratis. Ci sistemiamo e poi a piedi raggiungiamo il centro a poche centinaia di metri. Visitiamo con tutta calma la cittadella chiusa da mura.
Quimper |
Saliamo sui remparts a picco sul mare e poi scendiamo a passeggio nelle stradine piene di genti e negozi. Facciamo acquisti. Alle 13 rientriamo e pranziamo nel parcheggio, poi dopo le operazioni di carico e scarico liquami partiamo per Quimper. Difficoltà di parcheggio. Da escludere tutti quelli del centro perché pieni e di dimensioni ridotte per i nostri mezzi.
Andiamo verso il Camping Municipale (zona ovest) e lì fuori troviamo posto in stalli assai grandi adatti allo scopo (47 59 31,9n - 4 7 15w) sotto alberelli. Siamo nei pressi della piscina e a due passi dalla fermata del bus che porta in centro. Ne approfittiamo. Passeggiamo nelle antiche stradine con case antiche a graticcio e la meravigliosa cattedrale in stile gotico-fiorito. Verso le 18,30 rientriamo con il bus ai camper e ci avviamo verso la punta di Penmarc'h, distante pochi km trovando subito il punto sosta sul mare. Passeggiata sugli scogli sbattuti dalle onde, poi cena con i tavoli fuori nonostante non sia proprio caldo. Il tempo è stato bello tutto il giorno con temperature piuttosto basse (20°).
Sosta: P a St Guenolé (Penmarc'h) (47 49 26n - 4 22 15,5w). Punto sosta a pagamento (5€) senza servizi, ma in posizione stupenda sul mare. Km.80
13 ago - Partiamo da Penmarc'h per raggiungere il faro di Ekmul a due km dal parcheggio. E' il più alto d'Europa, in bella posizione come tutti i fari. E' affiancato da una cappellina gotica e da un altro faro moderno più basso. C'è un piccolo museo che alloggia una vecchia scialuppa di salvataggio della società dei soccorritori in mare, vecchie foto e attrezzature storiche. Un video illustra vari salvataggi con mare forza otto. Anche qui rinunciamo a salire sulla sommità del faro per la lunga fila di attesa all'ingresso.
Sosta camper a Punte du Van |
Ripartiamo per arrivare alla bella chiesa di Notre Dame de Tronoan (47 51 22,8n - 4 19 40,8w). In stile gotico, piccola molto semplice, isolata nella campagna, all'esterno della quale si trova uno dei sette più importanti "calvari" della Bretagna. Questi "calvari" sono dei grandi complessi scultorei che rappresentano la crocifissione di Gesù, la vita di Maria ed altri personaggi legati alle storie del Vangelo. Sono spesso meta di pellegrinaggi e feste religiose. Dopo la visita partenza e pranzo in un bel parcheggio di paese, poi direzione Plovoan dove si trova la chiesa diroccata di Languidou (47 54 47,8n - 4 21 10,1w). Tenuta così bene che senz'altro si merita l'obolo volontario che il visitatore è consigliato a dare per il suo mantenimento. Poco più avanti, in paese, c'è anche la chiesa parrocchiale di St Gorgon con il suo piccolo "Calvario" nell'enclos esterna. Siamo sulla strada per la Punte du Raz, dove arriviamo in breve tempo. Punta estrema della penisola che si protende nel mare. Sosta nel grande parcheggio a pagamento (6€/giorno, 15€/notte)sulla falesia alto sul mare. C'è tanta gente che a piedi raggiunge il sito del faro. Come tutti i fari in posizione aggressiva sul mare. Nei pressi ci sono anche alcuni bunker dell'ultima guerra.
Passeggiata lungo i sentieri nel sole pomeridiano che accende i colori della brughiera, giallo, viola, rosso, verde... Lasciamo questo sito bellissimo passando per la Baie des Trepasses con la sua sabbia bianca, per spostarci a Punte du Van dove c'è un bel punto sosta vicinissimo al mare. Lunga passeggiata nella brughiera in fiore, poi cena e a letto. Siamo stanchi. Tempo bello tutto il giorno, ma le temperature non superano i 20° a causa del vento teso.
Sosta: P a Punte du Van in punto sosta camper senza servizi (48 3 35n -4 42 26,5w). Km 80
Penmarc'h |
Penmarc'h |
Faro di Ekmul |
N.D. de Tronoan |
Chiesa di Languidou |
Chiesa di Languidou |
14 ago - Partiamo verso le 9 come sempre (alle 7 è ancora quasi buio), fermandoci poco dopo alla Cappella di N.D. de Kerinec (parch 48 3 46,1n - 4 24 30,8w) fuori dal villaggio di Poullan-sur-Mer.
Cappella di Kerinec |
Molto suggestiva nella campagna, in pietra grigia segnata dal tempo, con un bel portale ed un interessante campanile a cuspidi. Ampio prato e alberi secolari, domani una importante festa campestre dove ci sarà da mangiare per tutti…ma noi dobbiamo partire perché il viaggio è ancora lungo. A 500 metri sulla strada per Kerfinidan è segnalato l'enorme "menir" di Kerinec che merita senz'altro la visita (48 3 52,85n - 4 24 7,05w). Lì vicino anche l'interessante "dolmen" di Lézaff è seminascosto dalla vegetazione del bosco, ma ben segnalato.
Locronan |
Arriviamo a Locronan in uno dei grandi parcheggi intorno al villaggio (48 5 52,3n - 4 12 43,8w). Un tempo quasi sconosciuto per i turisti stranieri, oggi invaso dal mondo intero. In se stesso il nucleo urbano è rimasto tale e quale visto 20 anni fa, ma adesso è invaso da turisti che sciamano ovunque. Si è perso il sapore (illusorio) del villaggio bretone. Dopo la visita ed il pranzo, riprendiamo la D7 per andare a vedere il famoso "Calvario" di Pleyben (parch 48 13 32n - 3 58 11w).
All'esterno della chiesa gotica di St Germain, nell'Enclos Paroissial" si innalza l'enorme "Calvario", (uno dei sette famosi) in macigno granitico che racconta al popolo la passione di Cristo. Adiacente ad esso l'Ossuaire, edificio in gotico fiorito del XVI sec. trasformato adesso in ufficio turistico.
Pleyben |
La chiesa di forme più antiche romano-gotiche ha la volta interna a carena di nave, molto suggestiva. Torniamo verso la costa, prendiamo la D887 che ci porta sulla penisola di Crozon, altra propaggine di roccia verso l'Oceano. Arriviamo fino alla punta estrema di Cap de la Chevre, al faro, a vedere il mare dall'alto. Poi, ormai sono quasi le 19, cerchiamo l'AA di Morgat lì vicino.
Con qualche difficoltà riusciamo a far alzare la sbarra con le manovre tecnologiche per prendere il relativo ticket magnetico. Pagamento solo con bancomat e PIN (ormai è la regola!) che rilascia il codice da digitare per far alzare la barriera. I posti camper sono talmente stretti che bisogna centrare al centimetro le strisce di delimitazione pena la mancanza di spazio per aprire la porta della cellula.
Sosta: P a Morgat in AA (48 13 30,2n - 4 30 28,5w). tempo variabile tendente al fresco. Km.140
15 ago - Partenza da Morgat alle 9. Percorriamo la D791 oltrepassando Landevennec alla base della penisola di Crozon fino ad arrivare a Plougastel Daoulas vicino a Brest. Andiamo a parcheggiare nella comoda AA gratuita (48 22 17,5n - 4 21 52,9w) non distante dal centro. A piedi raggiungiamo la chiesa di St Pierre nel cui enclos si trova il più bel "Calvario" di Francia.
Da solo merita la visita. E' stato restaurato alcuni anni fa e quindi anche se non ha la patina del tempo è comunque suggestivo. I personaggi sono ben leggibili e i visi, le vesti e la natura sono riportati agli antichi splendori senza stravolgimenti. I pannelli esplicativi li vicino sono razionali, semplici e comprensibili da tutti. La chiesa invece presenta tracce di interventi moderni e non ha nessun fascino particolare.
"Calvario" di Plougastel |
Partiamo oltrepassando Brest (già vista più di una volta) seguendo le indicazioni stradali precise per non entrare nel traffico caotico del centro e quindi arriviamo alla Pointe de St Mathieu. Siamo nel Parc Naturel d'Armorique. Parcheggio vicino al faro (48 19 55,9n - 4 46 5,9w) che raggiungiamo subito a piedi. In effetti i fari sono due, uno più alto e più antico di forma cilindrica ed uno più moderno con lanterna e radar attivo. Sono inseriti in un ex monastero benedettino ormai semidiroccato, ma di grandi dimensioni, comprendente chiesa, edifici per i monaci e cappella separata. L'atmosfera è molto suggestiva per queste presenze architettoniche di antico fascino. Si può salire sul vecchio faro e vedere la costa intorno. Il colore scuro dell'antica pietra ed il bianco del faro innalzato proprio davanti la facciata dell'abbazia nell'enclos del complesso religioso creano un notevole contrasto. Oltre il muro dell'antico recinto c'è un'altra chiesina dedicata alla Madonna perfettamente fruibile perché restaurata e soprattutto perché "fuori" dal demanio militare. Bel complesso. La vista spazia fino al Cap de la Chevre, fino al Pointe du Raz e oltre verso nord. Verso ovest invece ci sono alcune decine di isole che fanno parte del Parco d'Armorique. Tempo soleggiato che fa luccicare il mare calmissimo. Poco vento e finalmente una giornata intera di sole anche se la temperatura non supera mai i 21°. Poco distante, verso Conquet c'è la Plage de Porsliogan dominata dal promontorio alto su di essa. Arriviamo nel parcheggio naturale erboso dove sono già alcuni camper e auto che hanno occupate il frontemare, ma c'è posto per tutti in seconda fila, ed è sempre una vista eccezionale. Tiriamo giù le poltroncine e ci godiamo le ultime ore di sole. Decidiamo di dormire qui.
Sosta : P Pointe de St Mathieu, poco a nord del faro in sosta libera frontemare (48 20 54,2n - 4 46 10,6w). Tempo bello tutto il giorno. Il sole tramonta in mare alle 22. Km.95
Faro di St Mathieu |
Sosta camper vicino a St Mathieu |
Sosta camper vicino a St Mathieu |
16 ago - Partiamo da questo meraviglioso sito facendo tutta costa per la Route Turistica, fermandoci a fare foto e a goderci un po’ di sole caldo arrivando a Landeda. Bella spiaggia di sabbia bianca in pieno sole. Ripartiamo per arrivare finalmente a Menez Ham alla AA vicina alle case dei pescatori tra le rocce. Cena fuori, anche se ora non è proprio caldo, con i tavolini sotto il tendalino.
Sosta: P a Menez Ham Kerlouan in AA (48 40 8,8n - 4 21 42,9w) gratuita, ma i servizi non funzionano. L'area è abbastanza piccola, per una decina di camper, su erba, non illuminata. Km.105
Menez Ham le case dei pescatori tra le rocce
17 ago - Con i camper andiamo a parcheggiare nello sterrato vicino alle case dei pescatori (dove vige il divieto di sosta dalle 22 alle 8). Facciamo visita a questo bell'ambiente restaurato un po’ pesantemente in modo tale da non capire bene la funzione di queste abitazioni che ormai sono villette, hotel e museo dei mestieri. (vent'anni fa avevano un altro fascino con i tetti di paglia e le reti dei pescatori "veri" stese al sole ad asciugare sulle barche di legno assai vecchiotte…il tempo cambia le cose e a volte le cambia in peggio).
Castello di Kerjean |
Comunque mettiamo in moto i ricordi e passiamo due ore piacevoli tra queste enormi rocce granitiche che proteggevano le casupole dai marosi invernali. Il paesaggio circostante però è rimasto lo stesso, grandi masse granitiche che la marea scopre e ricopre continuamente in un ciclo infinito. Acqua cristallina e sabbia dorata. Partiamo da questo sito ex-magico per andare a Kerjean a vedere il famoso castello. Qualche km all'interno e fermiamo i mezzi nel grande parcheggio del maniero (48 34 41,2n - 4 8 37,5w). Prima però pranziamo all'ombra degli alberi del parcheggio, poi entriamo per la visita.
Castello di Kerouzéré |
Architettonicamente molto articolato sia in pianta che nel prospetto, all'interno presenta un grande cortile quadrato sul quale si affacciano le ali del palazzo. Gli interni (vuoti) sono animati da diapositive e filmatini interattivi che spiegano la storia e le funzioni del castello sul territorio. Un'ala fu distrutta da un grave incendio, ma quella rimasta, restaurata nel 1984 in modo intelligente, ha lasciato in vista il disastro che offese questo bel complesso. Partiamo avvicinandoci di nuovo alla costa e ci fermiamo dopo pochi km al parcheggio del castello di Kerouzéré (48 40 18,6n - 4 4 8,5w). Entriamo nel grande parco, ma il maniero è chiuso e quindi ci giriamo intorno dall'esterno ammirandone i torrioni cilindrici e le mura possenti. Da queste si vede il mare li vicino.
Area camping-car a Roscoff |
Riprendiamo il strada per arrivare nel caos del traffico di Roscoff. Per trovare il punto sosta il navigatore dice di attraversare il centro storico. Non ci fidiamo, ma siamo preceduti da un camper francese che sembra sappia dove andare. Lo seguiamo con molta apprensione e arriviamo nella grande piazza a parcheggio, ma è stracolma di auto, quindi via torniamo indietro a San Pol de Leon. E vedendo la caserma della Gendarmeria Nazionale chiediamo al piantone se qui c'è un'area camper. No non c'è possibilità. Dice di andare a Roscoff. Chiediamo dove? Risponde all'area camping-car. Noi non l'abbiamo trovata. Ci mostra una cartina turistica e il problema è risolto. Torniamo indietro di 5 km e arriviamo all'area camping-car di Roscoff. Senza servizi, ma in riva al area camper Roscoff mare (che non c'è perché bassa marea) in posizione amena, sul pulito e illuminata. C'è anche la navetta gratuita per arrivare in centro. Salutiamo alcuni camperisti francesi che abbiamo più volte incontrato nel giro e poi, dopo aver ammirato il tramonto con l'alta marea, prepariamo cena e quindi a letto.
Sosta: P a Roscoff in area camping-car senza servizi, ma con navetta gratuita per il centro (48 42 43,4n - 3 59 56,2w). Posizione frontemare, asfaltato, illuminato. Stamani tempo nuvoloso, ma nella giornata è migliorato. Sole di sera con tramonto in mare. Km. 72
18 ago - Prepariamo le bici e partiamo per vedere la punta Perharidy a est della baia di Roscoff. Ambiente da cartolina, pini secolari, cipressi enormi, sottobosco pulito con sentieri facili, costellato di enormi massi granitici consumati tal vento, mare turchese e sabbia candida. Se non fosse per la latitudine verrebbe voglia di fare il bagno. Comunque qualcuno che lo fa c'è.
Roscoff |
La marea è di nuovo bassa (sono le 10) e le barche sono adagiate sul fondo sabbioso. Torniamo indietro percorrendo la mezza luna della baia per arrivare subito nel centro di Roscoff. Bella cittadina portuale con il suo lungo molo dal quale partono grossi traghetti ed il piccolo centro storico pedonale che ieri sera abbiamo "sfiorato" con il camper. Negozi discreti e di buona qualità. Con le bici facciamo un giro largo e poi alle 13 torniamo ai camper per il pranzo. Pennichella al sole e poi partiamo per raggiungere Carantec distante pochi km. La nostra meta è raggiungere a piedi (in bassa marea) l'Ile Callot per la Route Submersibile. C'è invece una marea di auto e centinaia di persone che hanno avuto la stessa idea. Impossibile anche fermarsi con i nostri mezzi, anzi qualche difficoltà per girare ci mette in ansia, poi ci riusciamo e rinunciamo alla visita. Peccato!
Roscoff |
Proseguimo il viaggio oltrepassando Morlax e Lannion per arrivare alla Ile Grande davanti a Penvern. Zona ricchissima di dolmen e menir sparsi nella campagna. L'isola è collegata con un breve ponte alla terraferma.
Arriviamo al Camping Municipale e ci sistemiamo sulla base erbosa. Ampi spazi intorno. Elettricità, docce calde a volontà, acqua e scarichi vicini. Un camper grande come un bus è poco lontano da noi. Sono le 17,30 e il pomeriggio è ancora lungo, quindi andiamo sull'ampia spiaggia di sabbia dorata a fare una bella passeggiata e a cercare conchiglie. Il vento però non ci abbandona. Paesaggio grandioso in bassa marea che scopre scogli, isolette e terrapieni. Rocce granitiche enormi erose dal vento e barche adagiate su un fianco che torneranno a "vivere" quando l'alta marea le farà di nuovo galleggiare. Ceniamo sul camper perché la temperatura ora non supera i 18°.
Sosta: P a Ile Grande a Dourlin in Camping Municipale (10€) (48 47 56,1n - 3 35 3,1). Piccolo promontorio tra due baie. Superficie erbosa con tutti i servizi. Km. 92