Diario di viaggio in camper:
Germania e Austria con Capodanno a Vienna
- seconda parte -
SABATO 28 DICEMBRE 2013
MONACO (D), SALISBURGO (A)
Stamattina che fatica svegliarsi. Facciamo colazione e cs e qui incontriamo con gioia un camperista del forum: Lupo Mandorlino, con il quale facciamo due chiacchiere. Paghiamo il campeggio e partiamo, con il nostro solito orario “largo”.
Tempo bello, al mattino 1°.
L'idea è arrivare a Salisburgo (A) per pranzo ed in effetti il navigatore segna come orario di arrivo le h13, ma troviamo tantissima coda sullo splendido Lago Chiemsee (già visitato) che rallenta parecchio il nostro arrivo.
Arriviamo in campeggio alle h14.
Salisburgo, campeggio NORD-SAM
Samstrasse 22a,
piazzole su prato, elettricità, bagni comodi, docce acqua calda, cs
spendiamo € 36,00 a notte
bus all'ingresso 300mt
La reception è chiusa (h16\19), ma noi ci posizioniamo. Panino al volo.
Poco dopo siamo alla fermata (100mt di distanza) del bus 23 che porta direttamente alla Hauptbahnof (stazione), i biglietti costano € 2,00 solo andata. Qui Camilla chiede il numero del bus per attraversare il fiume e raggiungere la Altstadt. Da qui si possono prendere il bus numero 3-5-6. Scendendo alla fermata Mozart siamo all'inizio della parte vecchia (Altstadt), proprio sotto la fortezza.
- Mozart Platz
- Residenz Platz
- Dom Platz, con il suo splendido Duomo
- Kapitel Platz, da cui parte la funicolare per la Fortezza
Fortezza Hohensalzburg: Il simbolo di Salisburgo, fu fatta costruire nel 1077, venne poi fatta ampliare dall’arcivescovo nel 1495. E' la più grande fortezza interamente conservata del centro Europa. Particolarmente interessanti sono le Stanze dei Principi medievali e il Museo della Fortezza. Dal 1892 è comodamente raggiungibile tramite una funicolare che parte dalla Festungsgasse.
Biglietti: La visita è divisa in due parti, la prima con audioguida libera
- Funicolare a\r e visita Fortezza € 11
- Salita piedi, ritorno funicolare e visita Fortezza € 7,50
In 20 secondi siamo alla Fortezza. Vista splendida che oggi si gusta ulteriormente data la bellissima giornata. Facciamo la visita interna ed esterna e scendiamo alle h17. All'interno della Fortezza ci sono anche dei ristoranti ove si può pranzare e cenare a prezzi equi.
Scendendo ci ritroviamo all'interno della città vecchia che visitiamo passeggiando con calma ed acquistando i famosi cioccolattini di Mozart.
Le vie più importanti sono la Goldgasse, la Getreidegasse (dove al civ 9 si trova la casa natale di Mozart), la Alter Markt. Notevole è la Basilica di San Biagio. Le vie e i vicoli sono tutti illuminati e vestiti a festa. Bellissimo.
Da qui attraversiamo il ponte Marktsteg (il ponte dei lucchetti) sul fiume Salzach. Il ponte è totalmente al buio e ci fermiamo ad ammirare la città e la fortezza illuminata.
Arriviamo alla Makartplatz (al civ 8 si trova la casa abitazione di Mozart) e accanto vi sono i bellissimi giardini Mirabell. A causa del buio non possiamo ammirarli veramente ma li ricordiamo dalla visita precedente. A piedi raggiungiamo con calma la stazione e con il fedele bus torniamo al campeggio, pronti ad una mega doccia e una cena copiosa.
Soleggiato, max 9°
Km oggi 172
DOMENICA 29 DICEMBRE 2013
SALISBURGO (A), BERCHTESGADEN (D), VIENNA (A)
Stanotte ha un po' piovuto ed al mattino siamo accolti da un cielo grigio, quasi nevoso. Siamo nuovamente in partenza, paghiamo il campeggio (mi regalano una candelina), cs e siamo nuovamente on the road.
Meta: torniamo un poco indietro, in Germania, precisamente a Berchtesgaden (D). Questo paese lo abbiamo già visitato anni fa. E' famoso per molte cose, non ultimo il fatto che fosse sede della residenza estiva di Hitler, chiamata il Nido d'Aquila. Il mio cuore è rimasto al Konigsee, splendido lago incastonato fra i monti, una vera perla. Ma non siamo qui per questo, siamo qui per visitare le miniere di sale, avendo già visitato quelle di Hallein ora tocca alle:
Miniere Salzbergwerk Berchtesgaden
Bergwerkstrasse 83
Berchtesgaden
P N 47.63800- E 13.01620
durata visita meno 2 ore, accesso scaglionato.
Avevo scritto una mail per accertarmi dell'apertura anche se il sito è molto chiaro.
www.salzzeitreise.de
Biglietti: parcheggio € 1\h
un biglietto famiglia € 38.00, adulto € 15.50, totale noi 5 € 69.00
Arriviamo poco dopo le h11 (solo 30 km dividono Salisburgo dalle miniere). Qui avremmo dovuto trovare la neve invece l'ambientazione è totalmente autunnale.
A piedi in 3' siamo all'ingresso, c'è molta coda, si entra scaglionati in gruppi. La cassa sta vendendo i biglietti dell'ingresso h12.38, noi grazie alla carta di credito, acquistiamo i ticket alla macchinetta, rientrando così in quell'orario e saltando la coda. Prendiamo un caffè al bar, giretto nello shop e tocca a noi!
Entriamo nella hall e ci danno delle enormi tutone blu, possiamo lasciare le giacche. Considerando che all'interno ci sono circa 12°, in estate è freddo, in inverno è caldo. Saliamo tutti schiacciati su un trenino davvero particolare, a cavalcioni...che ridere. Percorriamo l'interno della miniera attraverso un vicolo e...siamo dentro!!!
Camminiamo seguendo la guida che si ferma ad illustrare i punti d'interesse, noi abbiamo l'audioguida in italiano.
Divertentissimi i 2 scivoli e il barcone sul Mirror Lake, alla fine del quale bisogna ricordarsi di “assaggiare” l'acqua salata. Ritorno in funicolare e trenino. Dalla visita abbiamo imparato una serie di cose sulle miniere di sale, oltre alle varie fasi di estrazione e i diversi metodi usati nei tempi, ci è stato spiegato che il sale prelevato viene poi trasportato all'Alta Salina di Bad Reichenhall per la lavorazione (biglietto cumulativo per chi vuole visitare entrambe). Nella hall ci cambiamo e acquistiamo le foto scattate dallo staff nel tour... davvero simpatiche.
Decidiamo di mangiare nel ristorante di fronte, molto carino, ci sediamo, attendiamo...attendiamo...attendiamo...alcuni clienti vanno via indignati, si aspetta e nessuno arriva a chiedere le ordinazioni. Il locale si svuota quasi totalmente e noi attendiamo sempre. Sono ormai 45', ma quando una famiglia appena arrivata fa un'ordinazione ci alziamo tutti. Camilla va dalla cameriera spiegando che in un'ora hanno perso circa una trentina di clienti, noi compresi...salutiamo. Difficilmente noi ci lamentiamo, ma in questo caso non se ne poteva fare a meno.
Ripieghiamo su un veloce panino in camper, ma è volato via il tempo anche per ammirare brevemente il lago da me amato. Bisogna ripartire. Vienna (A) ci attende. Il viaggio è molto rilassante. Arriviamo in città alle h19. Raggiungiamo facilmente la nuova area di sosta di cui tanto si parla. Come al solito scende Gianni, accompagnato dai figli maggiori, io osservo la reception dal camper.
Gianni si avvicina con il mio plico di mail in mano, si perchè è da novembre che mando mail di conferma all'area, per essere sicura di avere il posto prenotato; fino al punto in cui ho deciso di prenotare anche il numero di piazzola: la 24 (avendo appena aperto non ero a conoscenza della loro professionalità).
Bhe...appena leggono nome e piazzola si mettono a ridere a crepapelle e dicono che non vedevano l'ora di conoscerci! Insomma...siamo la barzelletta di tutto lo staff, soprannominati “quelli della 24”. Vabbè, almeno il nostro posto è assicurato. Meno male perchè già dal giorno dopo le piazzole sono esaurite. Le piazzole hanno numero e nome, noi siamo nella Gustav Klimt Platz.
Vienna, AA, Reisemobilstellplatz-wien
Perfektastrasse 49,
piazzole su prato, elettricità, bagni comodi, docce acqua calda, cs, metro e bus, negozi vari e supermercato accanto, wi-fi, aperta tutto l'anno
€ 20,00 a notte
N 48°08'13”- E 16°18'57”
www.reisenmobilstellplatz-wien.at
Piovoso, 3-5°
Km oggi 355
LUNEDI' 30 DICEMBRE 2013
VIENNA (A)
Alle h10 siamo tutti fuori, pronti ad acquistare alla reception la Vienna Card che ci permette di viaggiare su tutti i mezzi. Adulto € 19,90 durata 72 h (accompagnato da un ragazzo inferiore ai 15 anni, con documento identità). Più di 210 sconti su tutte le attrazioni di Vienna. I bambini sotto i 6 anni viaggiano gratis.
La metro è a 100mt di distanza, con la mappa città-metro ci organizziamo il giro di oggi e dei giorni prossimi.
U6 e U4 per arrivare al Castello di Schonbrunn (Sito Unesco):
All'inizio era solo casa di caccia per lo svago nel verde dei sovrani; il complesso è cresciuto insieme alla potenza dell'Impero Asburgico e alla loro volontà di dimostrare il loro potere. Nel corso del XVII secolo venne trasformato in un palazzo che i turchi rasero al suolo durante l'assedio del 1683.
Dieci anni dopo, l'architetto Fischer Von Erlach sottopose a Leopoldo II il progetto di una "Versailles austriaca". Il progetto, ridimensionato, venne completato tra il 1713 e il 1737.
L'attuale aspetto barocco, nonchè il suo colore giallo (Giallo Schonbrunn) si deve alla volontà di Maria Teresa. Il complesso ha subito gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale, che per fortuna oggi non sono visibili.
Inutile descrivere l'imponenza e la bellezza di questo luogo, da segnalare che da quest'anno oltre all'enorme albero di Natale troviamo i mercatini di Capodanno! Evviva! La quantità e la varietà di palline di Natale è impressionante, io e Camilla ci facciamo rapire dall'immensità dei colori.
Il tempo era nuvoloso, ora esce il sole, mangiamo qualche specialità ed acquistiamo parecchi souvenir.
Ora entriamo davvero in Vienna (A), nella Innere stad, la città vecchia, all'interno del Ring. La Ringstraße è un anello di viali lungo 4 km che circonda il centro di Vienna. La strada e tutti gli edifici furono costruiti a partire dal 1857, quando fu demolito il massiccio complesso di mura che circondava Vienna a partire dal '300. I palazzi pubblici e privati lungo il Ring in stile neogotico, rinascimentale, barocco e neoclassico fanno di questa strada una delle più eleganti del mondo.
U4 e U1 per arrivare alla Schwedenplatz e da qui a piedi Rotenturm e Karntner. Pranzo al Burger King.
Apro il capitolo Secessione perchè da ora ammireremo molte opere riguardanti questo movimento.
Il movimento della Secessione: All'inizio del '900 nacque a Vienna una nuova associazione artistica dal nome "Secessione", con il motto: "Der Zeit ihre Kunst, der Kunst ihre Freiheit" ("A ogni epoca la sua arte, all'arte la sua libertà"). Di questo nuovo movimento artistico facevano parte i pittori Gustav Klimt e Egon Schiele, gli architetti Otto Wagner e Joseph Maria Olbrich e molti altri ancora che si inserirono in quel nuovo stile artistico chiamato anche "Art Nouveau", "Stile Liberty" o "Jugendstil" diffuso in tutta l'Europa e negli Stati Uniti. Questo stile interessò, tra il 1890 e 1910, le arti figurative, l'architettura e le arti applicate. In quegli anni gli artisti della Secessione viennese influenzarono profondamente il volto della città.
Siamo infatti in Friedrichstrasse per ammirare la Secessione, famoso museo la cui cupola è costituita da 3.000 foglie di alloro in metallo dorato. L'iscrizione dice: "Der Zeit ihre Kunst, der Kunst ihre Freiheit", ovvero "A ogni epoca la sua arte, all'arte la sua libertà". L'ingresso è decorato, nella parte alta, con motivi floreali di colore oro. I Viennesi lo chiamano “il cavolo d'oro”.
In Linke Wienzeile troviamo l'immenso Naschmarkt, mercato per lo più gastronomico da non perdere assolutamente, aperto h6\18.30 - domenica chiuso.
Inoltre in questa via possiamo ammirare le particolari costruzioni del civ 38 e 40 dove si trovano una palazzina decorata d'oro e la famosa Majolikahaus, in stile liberty (facenti parte dello Jugendstil).
Da qui decidiamo di andare al Prater, ci spostiamo sempre con la metro ovunque, comodissima. Saliamo sulla ruota panoramica, la famosa Reisenrad che ha una storia molto particolare e racchiude in se il tipico fascino elegante e retrò della città:
Reisenrad: Una storia lunga e movimentata
- 1897 La Ruota panoramica di Vienna venne costruita per il Giubileo dell'Imperatore Francesco Giuseppe I, per celebrare i suoi 50 anni di regno
- 1944 Brucia la Ruota panoramica
- 1945 La ruota viene ricostruita - contemporaneamente alla ricostruzione del Duomo di S. Stefano, dell'Opera di Stato e del Teatro Imperiale
- 1947 Rimessa in funzione
- 2002 Inizio di una nuova era per la Ruota panoramica di Vienna
- Il 1° maggio 2002 8 delle cabine andate perdute vengono ritrovate. Esse formano nel museo Panorama la ruota del tempo, invitando i visitatori a fare un viaggio attraverso la storia e a scoprire il passato di Vienna e del Prater.
- A partire dal 1° maggio 2002, la Ruota panoramica illumina la notte del cielo viennese, immersa in luci d'oro e d'argento.
www.riesenradplatz.at
Biglietti: Adulto € 8.00, Alex € 4.00, sconto Vienna Card
Il Prater oltre ad essere un grande polmone viennese è sinonimo di divertimento ma anche relax. In inverno sono aperti una buona parte dei giochi del Luna Park e i ragazzi ne approfittano, addirittura Camilla sola e impavida, fa un gioco tipo montagne russe da sdraiata!
Ci fermiamo nella piazzetta all'ingresso dove si trovano molti chioschetti che offrono dolci, cibo e bevande di tutti i tipi calde.
Noi optiamo per un bicchiere di Vin Brulè, lo dividiamo a metà perchè è davvero forte per noi. Ottimo. Si lascia una caparra per la tazza che rappresenta il Prater. A fine giro la teniamo rinunciando alla caparra.
Torniamo in Stephansplatz e passeggiamo in centro, poi noi decidiamo di tornare al camper mentre i ragazzi vagano ancora un poco. Ne approfittiamo e facciamo cs, i ragazzi rientrano prima di cena.
Soleggiato, 3-5°.
MARTEDI' 31 DICEMBRE 2013
VIENNA (A)
Stamani ci alziamo e ci dividiamo. I ragazzi grandi cercano nei pressi dell'AA un negozio di sport dove acquistare abbigliamento sportivo. Noi ci rechiamo nel supermercato di fronte per la spesa del nostro intimo cenone. Ci rivediamo tutti tarda mattinata alla fermata metro Volkstheater.
Ecco il tragitto:
- Dr.K Renner Ring: Parlamament con la fontana di Pallade Atena
- Rathausplatz: Rathaus dove troviamo tantissimi mercatini di Capodanno!
- Poco più avanti si trova la Votivkirche, da non perdere
- Freyung
- Nuovamente pranzo zona Graben
Ora pioviggina, ma la temperatura è perfetta, certo siamo vestiti bene, ma è davvero piacevole camminare anche per molto tempo.
Dopo pranzo: Hofburg
Il complesso della Hofburg è formato da una serie di edifici, piazze, cortili e giardini ed è frutto di lavori e rimaneggiamenti che vanno dalla fine del ‘200 all’inizio del ‘900.
Dal 1283 fino al 1918 residenza degli Asburgo, la Hofburg è stata dal 1438 al 1583 e dal 1612 al 1806 residenza dei re e degli imperatori del Sacro Romano Impero e dal 1806 fino alla caduta della monarchia nel 1918 la residenza dell'imperatore dell'Austria.
Il palazzo imperiale di Vienna è, in realtà, un grande complesso architettonico di 18 palazzi con ca. 2.600 stanze. Ogni imperatore ha lasciato un'impronta di sé, aggiungendo un'ala, arricchendo le collezioni d'arte o abbellendo i palazzi già esistenti. Gli ampliamenti si sono susseguiti fino a pochi mesi prima dello scoppio della prima guerra mondiale.
Gli edifici della Hofburg sembrano disposti senza ordine e non c'è uno stile unitario delle varie parti. Infatti, non c'è mai stato un piano preciso dell'insieme, i numerosi rimaneggiamenti seguono gli stili che hanno caratterizzato le diverse epoche e i gusti degli imperatori. Dominano, tuttavia, lo stile barocco e il neoclassico.
Fanno parte della Hofburg anche la grande piazza Heldenplatz e i due parchi Burggarten e Volksgarten che si devono a Napoleone che, nel 1809, fece demolire alcune aree del complesso per far spazio al verde.
Oggi la Hofburg ospita vari musei, gli appartamenti imperiali di Francesco Giuseppe e di sua moglie Elisabetta, la camera del tesoro degli Asburgo, la Biblioteca Nazionale, la celebre scuola di equitazione spagnola e la sede dell'attuale Presidente della Repubblica d'Austria. I palazzi dell'Hofburg sono oggi anche un importante centro per fiere, congressi, concerti e altre manifestazioni.
Davvero enorme, pieno di edifici e padiglioni con musei e statue. Vi si accede o da Michaeler Platz o da Maria Theriesen Platz. Intorno a noi le carrozze creano un ambiente antico e romantico. A Maria Theriesen Platz siamo circondati da decine di banchetti di Capodanno, ma sopratutto qui si trovano tutti i musei viennesi, siamo al Museum Quartier.
Sarebbe bello visitarli tutti. Io avevo in programma di visitare almeno il Mumok, arte moderna, ma abbiamo dovuto rinunciarvi, visto il bel tempo permanente abbiamo sfruttato al massimo l'aria aperta.
E' ora di dirigerci verso il Castello Belvedere. Non si raggiunge con la metro, quindi dopo essere scesi alla fermata Sudtiroler prendiamo il bus Zero e ci troviamo davanti al castello.
Il Belvedere inferiore e superiore furono costruiti nel diciottesimo secolo come residenza estiva del principe Eugenio di Savoia (1663-1736), che affidò la progettazione a uno degli architetti più importanti del Barocco, Johann Lukas von Hildebrandt.
Il castello ha ampi giardini ed è uno dei più belli complessi architettonici barocchi del mondo.
Il Belvedere Inferiore è da vedere soprattutto per il lusso degli appartamenti usati dal principe Eugenio. Il Belvedere Superiore invece è stato usato per lo più come castello di rappresentanza. La Sala dei Marmi del Belvedere Superiore è stata sede di avvenimenti importanti e offre una splendida veduta su tutta Vienna inoltre si può vedere l'arte moderna del periodo intorno a 1900, tra cui la più grande collezione di quadri di Gustav Klimt (la galleria ne possiede ben 28, tra cui i celebri quadri "Il bacio" e "Judith 1").
Arrivando dall'alto siamo al Belvedere Superiore dove, sul retro, si trova l'enorme “vasca”, famosisima in molte foto che noi ci divertiamo ad immortalare in molte pose. Usciamo quindi dal Belvedere Inferiore attraversando i giardini. Siamo in Rennweg e facilmente saliamo sul primo bus 71 che ci porta in centro, a Karl Platz.
Sono le h16.15, decidiamo di dividerci. Noi “vecchietti” torniamo al camper a riposarci e a preparare il nostro cenone, i ragazzi si fermano al Prater. Tornano alle h19 e ceniamo a base di antipastini vari di tutti i tipi. Alle h21.30 ripartiamo tutti imbacuccati ma non fa freddo, la temperatura è sui 4°.
Silvesterpfad, il percorso di San Silvestro, è la festa che coinvolge tutta la città all'interno del Ring, dalle h14 alle 2.
Ogni piazza ha il suo palco, la sua musica, essendo vicine fra loro si possono percorrere tutte, alternando diversi stili musicali assaporando ovunque la gastronomia del luogo.
Con la metro scendiamo senza confusione alla fermata Rathaus, abbiamo deciso di iniziare da qui la notte di Capodanno. Molta gente sotto il palco a ballare, qui la musica è disco... nel palco Lowel poco distante la musica è jazz.
Si può mangiare e bere, comprare assurdi copricapi e occhiali colorati che i ragazzi acquistano. Attendiamo qui la mezzanotte, stappiamo la nostro bottiglia brindando felici di essere qui. Fuochi d'artificio si stagliano nel cielo. Con calma la folla si sparpaglia, ognuno segue la strada che preferisce, qui è festa ovunque. Anche noi seguiamo il percorso di San Silvestro scoprendo tutti i palchi che stamani erano vuoti.
Abbiamo cenato tanto e non riusciamo né a bere né a mangiare, Camilla però non rinuncia a prendere una tazza della festa, pagando il prezzo della caparra, naturalmente vuota (2euro), così abbiamo la seconda tazza-ricordo.
Raggiungiamo la Stephans Platz. Anche qui tutti cantano e ballano, anche se in realtà la gente sta già evacuando con calma, (qui la fermata metro è chiusa per sicurezza). Siamo soddisfatti e con la metro siamo al camper alle h2.
Ero inizialmente molto dubbiosa sul Capodanno in piazza, lo avevamo sperimentato a Parigi e l'esperienza non era stata totalmente positiva a causa della scarsa organizzazione sopratutto dei mezzi pubblici.
A Vienna tutto è stato perfetto, la gente era molta, ma ben distribuita, i mezzi pubblici efficienti, tutto a misura di famiglia, ma sopratutto a MIA misura... e io sono allergica al Capodanno. Sono sopravvissuta.
Alle h2, iniziano già a pulire ed al mattino è come se niente fosse accaduto, anche se la festa in realtà continua anche nella giornata dell'uno...con molta confusione in centro.
- La tradizione viennese vuole che ci si regali e ci si scambi piccoli oggetti portafortuna... io ne acquisti uno per tutti e 5, avremo un ricordino di questo Capodanno
- Come vuole la tradizione, Gianni ed io abbiamo fatto un giro di Valzer allo scoccare della mezzanotte
- A mezzanotte la campana del Pommerin suona, questo da il via alla festa, noi in mezzo alla confusione non l'abbiamo sentita
Nuvoloso, 7-4°